mercoledì 17 Settembre 2025
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Addio a Beniamino Nobile, la sua vita tra caffè e imprenditoria

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Trieste (immagine: Pixabay)

Beniamino Nobile, imprenditore legato a Trieste, è scomparso martedì 13 maggio. Nobile ha mosso i primi passi nel mondo del lavoro presso la storica Torrefazione Haiti, immergendosi fin da subito nella cultura del caffè e dell’accoglienza, tratti distintivi della tradizione triestina. Leggiamo di seguito la notizia completa pubblicata sul portale d’informazione Trieste Cafe.

Beniamino Nobile si spegne

TRIESTE – Trieste saluta con commozione e profondo rispetto Beniamino Nobile, stimato imprenditore e volto storico della città, scomparso martedì 13 maggio 2025. Un uomo che ha saputo intrecciare la sua vita con quella della comunità, lasciando un segno indelebile nel cuore del tessuto economico e sociale triestino.

Dalla Torrefazione Haiti alla Pasticceria Bianchi: una storia di passione e lavoro

Beniamino Nobile ha mosso i primi passi nel mondo del lavoro presso la storica Torrefazione Haiti, immergendosi fin da subito nella cultura del caffè e dell’accoglienza, tratti distintivi della tradizione triestina. Il suo nome è poi rimasto legato per quasi un quarto di secolo al Bar Pasticceria Bianchi, dove ha operato dal 1975 al 1999, contribuendo con eleganza e competenza a rendere quel luogo uno dei punti di riferimento della città.

Con il suo stile sobrio ma deciso, Nobile è stato un simbolo dell’imprenditoria triestina, capace di coniugare qualità, servizio e amore per il proprio lavoro.

Impegno e rappresentanza: una vita anche al servizio degli altri
Il suo impegno è andato ben oltre la sfera professionale. Per ben 16 anni è stato presidente del Consorzio Garanzia Fidi di Trieste, svolgendo un ruolo cruciale a sostegno del credito alle imprese locali. Il suo contributo è stato sempre guidato da un forte senso etico, visione strategica e spirito di collaborazione.

Ha inoltre ricoperto il ruolo di presidente della FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) per 4 anni, distinguendosi per la capacità di ascolto, mediazione e valorizzazione del settore. In ogni incarico ha portato con sé la dignità del lavoro, la passione per la città e un’autorevolezza riconosciuta da tutti.

Un’eredità di valori e di rispetto

La scomparsa di Beniamino Nobile lascia un grande vuoto, ma anche una traccia profonda fatta di valori autentici, relazioni umane solide e rispetto guadagnato con decenni di lavoro onesto e instancabile. La comunità triestina gli è grata per quanto ha saputo donare, con discrezione e senso del dovere.

Alla famiglia e a quanti lo hanno amato e stimato va l’abbraccio sentito della redazione e della città tutta, che oggi si stringe nel ricordo di un uomo che ha saputo vivere il proprio tempo con dignità e generosità.

Fipe: nel 2024 oltre 1,5 milioni di occupati nel settore della ristorazione

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Il talk di Fipe (immagine concessa)

ROMA – Con 1,5 milioni di occupati – di cui oltre 1,1 milioni dipendenti – la ristorazione si conferma nel 2024 uno dei pilastri dell’economia italiana e un potente attivatore di valore lungo tutta la filiera agroalimentare. Un settore dinamico, con una forza lavoro giovane (quasi il 40% under 30), un crescente ricorso a contratti stabili (il 60% a tempo indeterminato) e una domanda sempre più orientata verso competenze qualificate e trasversali.

Sono questi i dati al centro del talk “La circolarità delle competenze: un valore che dalla ristorazione si diffonde lungo tutta la filiera”, organizzato da Fipe-Confcommercio a Tuttofood 2025 (Fiera Milano).

Un’occasione di confronto tra imprenditori, esperti e operatori della formazione per analizzare il ruolo strategico delle competenze – tecniche, relazionali e culturali – nel garantire servizi di qualità e favorire un ecosistema integrato tra pubblico esercizio e produzione agroalimentare.

“La ristorazione è il terminale della filiera agroalimentare, ma anche il suo primo interprete verso il consumatore” ha dichiarato Luciano Sbraga, direttore del Centro Studi di Fipe-Confcommercio. “Se vogliamo una filiera forte, innovativa e coesa, dobbiamo partire dalla qualità delle persone: motivazione, competenze e formazione continua. È questa la condizione per fare della ristorazione un motore di sviluppo sostenibile per tutto il comparto”.

All’incontro – moderato da Daniele Ferretti (Ufficio Studi FIPE) – sono intervenuti Vittorio Dall’Aglio, presidente del Gruppo Scuole Alta Formazione FIPE, Marta Cotarella, co-fondatrice dell’Accademia Intrecci, lo chef Giovanni De Nardi e Marina Porotto, owner del Biggie Cocktail Bar.

La fotografia scattata da FIPE evidenzia un settore in espansione, ma non senza criticità. Le imprese segnalano infatti persistenti difficoltà nel reperire personale qualificato: il 90,2% di chi ha cercato nuovi collaboratori ha incontrato ostacoli, dovuti sia a mismatch di competenze (38,1%) sia a rifiuti da parte dei candidati (34,8%). Per questo, la Federazione sottolinea l’urgenza di investire in politiche attive del lavoro e percorsi formativi efficaci, capaci di rispondere alle esigenze reali del mercato.

Gruppo Nestlé in Italia: nel 2024 generati 4,4 miliardi di valore condiviso, +5% rispetto al 2022

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Nestlé
Il logo Nestlé

ASSAGO (Milano) – Nel 2024 il Gruppo Nestlé ha generato 4,4 miliardi di euro di valore condiviso in Italia, corrispondente allo 0,2% del PIL nazionale, con un incremento del 5% rispetto al 2022. Questi dati confermano, attraverso un approccio fondato su una visione a lungo termine, sulla presenza e la solida conoscenza del nostro Paese, come l’impegno del Gruppo nel percorso di creazione di valore condiviso sia un elemento imprescindibile, capace di assicurare una crescita costante e duratura in primis alla società in cui opera, dalle proprie persone a tutti gli attori coinvolti nella filiera, e poi a sé stesso.

I risultati di Nestlé

Un modo di fare impresa che permette al Gruppo di continuare a generare più valore per l’esterno che per sé stesso, poiché, per ogni euro generato nella fase di produzione, ne corrispondono 3,3 per il sistema economico italiano.

Inoltre, rispetto al totale del valore realizzato dall’azienda nel nostro Paese, ben il 93% viene distribuito tra Stato, lavoratori e altre imprese della filiera. Sono questi alcuni dei dati emersi dall’analisi condotta da Althesys.

Inoltre, nel 2024 Nestlé ha determinato ricadute dirette pari a 953 milioni di euro, indirette per un importo di 2.011 milioni di euro e indotte di 1.479 milioni di euro. Significativo anche l’impegno del Gruppo nel supportare i soggetti più fragili, come dimostrano i 3,8 milioni di euro di donazioni elargite da Nestlé nel 2024, in crescita del 12% rispetto al 2022.

Il rapporto evidenzia che lo scorso anno il Gruppo Nestlé ha prodotto una contribuzione fiscale pari a 1,4 miliardi di euro, circa lo 0,2% delle entrate fiscali italiane nel 2024. L’analisi conferma anche l’importante ruolo che Nestlé svolge a livello occupazionale. Infatti, ogni sua persona contribuisce a generare indirettamente 11 posti di lavoro, considerando l’indotto, per un totale di 60.000 addetti, pari allo 0,22% degli occupati in Italia nel 2024. Il Gruppo contribuisce ad erogare un totale di 1,3 miliardi di euro di salari lordi e contributi nella filiera, in aumento del 6% in confronto al 2022.

“I dati che emergono dipingono un quadro di continuità che conferma la solidità del Gruppo Nestlé in Italia e l’impegno verso un modello d’impresa sempre più orientato alla sostenibilità economica e sociale. I risultati raggiunti dimostrano l’efficacia del percorso intrapreso, nonché la nostra significativa capacità di affrontare le grandi sfide della contemporaneità” – ha dichiarato Marco Travaglia, presidente e amministratore delegato del Gruppo Nestlé in Italia – “L’Italia riveste un ruolo cruciale nelle strategie di sviluppo del Gruppo, che mettono al centro le persone e le comunità, nella convinzione che la crescita della nostra azienda sia intrinsecamente connessa al valore che riusciamo a generare sui territori in cui operiamo”.

Lo studio “Nestlé crea valore per l’Italia” è consultabile qui.

La scheda sintetica di Gruppo Nestlé

Il Gruppo Nestlé opera in 187 Paesi con più di 2000 marche tra globali e locali, è l’azienda alimentare leader nel mondo, attiva dal 1866 nella produzione e distribuzione di prodotti per la Nutrizione, la Salute e il Benessere delle persone.

Good food, Good life è la nostra firma e il nostro mondo. Nel nido che condividiamo – simbolo di protezione, crescita e identità – lavoriamo ogni giorno per sostenere il benessere delle persone di tutto il mondo, con un impegno concreto verso la nutrizione, il pianeta, le persone e le comunità in cui operiamo.

Presente da oltre 110 anni in Italia, Nestlé rinnova ogni giorno il suo impegno attraverso azioni concrete, esprimendo con i propri prodotti e marchi tutto il buono dell’alimentazione.

L’azienda opera nel Paese in 9 categorie merceologiche, con un portafoglio di oltre 90 marche, tra cui: Meritene, Pure Encapsulations, Vital Proteins, Optifibre, Modulen, S. Pellegrino, Acqua Panna, Levissima, Bibite e aperitivi Sanpellegrino, Purina Pro Plan, Purina One, Gourmet, Friskies, Felix, Nidina, Nestlé Mio, Nespresso, Nescafé, Nescafé Dolce Gusto, Starbucks, Orzoro, Nesquik, Garden Gourmet, Buitoni, Maggi, Perugina, Baci Perugina, KitKat, Galak, Smarties, Cereali Fitness.

Caffè Borbone: 1° trimestre ricavi pari a 88,9 milioni, +6,3%, crescita nel mercato Usa con incrementi oltre 50%

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Marco Schiavon AD CAffè Borbone
Marco Schiavon amministratore delegato di Caffè Borbone

MILANO – Il Consiglio di Amministrazione di Italmobiliare S.p.A., la finanziaria che ha una partecipazione al 60% in Caffè Borbone dal 2018, ha approvato l’informativa finanziaria periodica aggiuntiva al 31 marzo 2025. A livello aggregato i ricavi e proventi delle Portfolio Companies Industriali del Gruppo si attestano a 375,4 milioni di euro, in crescita del 14,3% rispetto ai 328,6 milioni del 2024.

I ricavi di Italmobiliare

Ricavi in aumento per tutte le Portfolio Companies industriali, in particolare crescono a doppia cifra SIDI (+32,8%), CDS-Casa della Salute (+23%), Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella (+20,6%), Bene Assicurazioni (+21,3%), Iseo (+17,8%) e Tecnica Group (+13,6%). Performance positive anche per Caffè Borbone (+6,3%), Capitelli (+6,4%) e Italgen (+3,8%).

Lo stabilimento Caffè Borbone (foto concessa)
Lo stabilimento Caffè Borbone (foto concessa)

Il MOL aggregato si attesta a 24,2 milioni (27,4 milioni nello stesso trimestre dell’anno precedente) e risulta in aumento per tutte le Portfolio Companies industriali ad eccezione di Caffè Borbone, che pur penalizzato dal costo record del caffè verde all’origine si dimostra in grado di mantenere una buona marginalità sui ricavi (+14,3%), e Italgen, che registra ottimi risultati in termini assoluti ma si confronta con un primo trimestre 2024 nel quale la produzione idroelettrica aveva beneficiato di precipitazioni eccezionali per volumi e frequenza.

Il Net Asset Value di Italmobiliare S.p.A. risulta pari a 2.222,4 milioni di euro (2.215,8 milioni di euro al 31 dicembre 2024) con una performance netta positiva pari a 6,6 milioni. Al 31 marzo 2025 il NAV per azione è pari a 52,6 euro, in aumento dello 0,3% rispetto all’analogo valore al 31 dicembre 2024.

Caffè Borbone stabilimento
Lo stabilimento di Caffè Borbone a Caivano (Napoli)

Al 31 marzo 2025 la posizione finanziaria netta di Italmobiliare S.p.A. è positiva e pari a 273,8 milioni di euro, in linea con il dato del 31 dicembre 2024, una dotazione significativa che consente alla società di cogliere eventuali opportunità e di continuare a sostenere le Portfolio Companies, dotandole, laddove necessario, delle risorse necessarie ad intensificare il percorso di crescita organica e inorganica.

Caffè Borbone nel dettaglio con il prezzo della Robusta a 5 dollari/kg Incremento dei costi per la materia prima superiore al 40%

Il primo trimestre del 2025 è stato condizionato da un perdurante aumento del costo del caffè all’origine, che storicamente non era mai stato così elevato.

In particolare, il prezzo della qualità Robusta è stato stabilmente sopra i 5 dollari al chilo, un valore senza precedenti, che nel trimestre ha comportato per Caffè Borbone un incremento superiore al 40% dei costi per l’acquisto della materia prima caffè rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.

In questo contesto estremamente sfidante, Caffè Borbone ha registrato nel trimestre ricavi pari a 88,9 milioni di euro, in crescita dell’6,3% grazie in particolare all’effetto prezzo.

A livello canali, nel periodo la società ha consolidato la propria leadership nella GDO (Grande Distribuzione Organizzata), confermandosi prima marca per volumi di vendita nel monoporzionato. Continua anche la crescita dell’estero e, in particolare, del mercato americano che registra incrementi superiori al 50%.

Caffè Borbone logo
Il nuovo logo di Caffè Borbone

Il margine operativo lordo del trimestre è pari a 12,7 milioni di euro, in flessione di 6,5 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente.

Sul risultato incidono maggiori costi per l’acquisto della materia prima caffè per 14,5 milioni di euro, per buona parte compensati dalle politiche di prezzo adottate dalla società. In questo sfidante contesto, la società si dimostra in grado di mantenere una buona marginalità, che si attesta al 14,3% sui ricavi.

La posizione finanziaria netta al 31 marzo 2025 è negativa per 65,9 milioni di euro. Nel trimestre la generazione di cassa1 è positiva per 3,1 milioni di euro, negativamente condizionata dal capitale circolante che risente dell’andamento del costo del caffè.

 

Giancarlo Samaritani sul viaggio in Colombia : “Un’esperienza formativa tra caffè, sostenibilità e rinascita sociale”

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Giancarlo Samaritani e Andrej Godina sul campo (immagine concessa)

Giancarlo Samaritani, noto come divulgatore alle origini della filiera caffeicola insieme a sua moglie, fotografa, Silvia Minella, torna su queste pagine con un resoconto del percorso di formazione avvenuto nella regione del Cauca, in Colombia, insieme a Andrej Godina (ne abbiamo parlato qui). Il viaggio è stato parte del programma Bristot Coffee Academy, marchio di Procaffè. Leggiamo di seguito le considerazioni di Samaritani.

Il viaggio in Colombia nella regione del Cauca

di Giancarlo Samaritani

MILANO – Il viaggio in Colombia, nella regione del Cauca, è stato un vero e proprio coffee campus organizzato da me (@INVIAGGIOCOLMERCANTE) e Andrej Godina per il team internazionale della Bristot Coffee Academy, che ha rappresentato un’opportunità straordinaria per scoprire da vicino la produzione di caffè colombiano e in particolare il suo impatto sociale. Una settimana intensa, carica di assaggi, scambi tecnici e incontri umani, che ha coinvolto un gruppo internazionale di 12 partecipanti provenienti da Egitto, Slovacchia, Stati Uniti, Russia, Serbia e Grecia, guidati dal Direttore della Academy di Bristot Simone Rubin.

Grazie al prezioso supporto della Federación Nacional de Cafeteros de Colombia (FNC) e del Comitato dei Cafeteros del Cauca, abbiamo potuto immergerci in un ecosistema produttivo che coniuga eccellenza agronomica, storia e resilienza.

Andrej Godina, Giancarlo Samaritani e Silvia Minella con una rappresentante delle Mujeres de Pescador (immagine concessa)

La FNC è oggi una delle organizzazioni di produttori più influenti al mondo e lavora quotidianamente per migliorare le condizioni di vita delle oltre 540.000 famiglie coinvolte nella produzione del caffè. Il suo modello è un esempio concreto di come il caffè possa essere motore di sviluppo economico, sostenibilità e inclusione.

Durante il viaggio è emerso con forza il ruolo centrale che il caffè gioca nella rigenerazione sociale del Cauca. Un tempo segnato dalla coltivazione illegale della coca e da decenni di guerriglia, oggi il territorio vive una fase di profondo cambiamento, grazie anche agli accordi di pace firmati negli ultimi anni.

In questo contesto, il caffè ha assunto un valore simbolico e strategico, diventando strumento di riconversione produttiva, formazione tecnica e riscatto sociale per le famiglie e coesione sociale.

Associazione Mujeres de Pescador (immagine concessa)

L’esperienza del coffee campus si è aperta a Popayán, capitale culturale della regione, dove abbiamo incontrato i rappresentanti del Comitato del Cauca e delle cooperative locali. Attraverso il dialogo diretto con produttori e tecnici, abbiamo approfondito i principali temi legati alla sostenibilità agricola, alla qualità in tazza, all’agricoltura biologica e alle strategie di mercato per il caffè specialty.

Le numerose sessioni di cupping ci hanno permesso di individuare le differenze di flavore delle diverse regioni di produzione del Cauca che sono accumunate da un’acidità brillante, un corpo medio e da aromi quali le note floreali e fruttate, di cioccolato fondente e zucchero moscovado.

La raccolta di drupe (immagine concessa)

Le visite ai centri di lavorazione del caffè ci hanno offerto una panoramica completa del processo post-raccolta: dal “beneficio umido o wet mill” alla selezione manuale dei chicchi, passando per l’essiccazione e lo stoccaggio in condizioni controllate.

Vedere e toccare con mano ogni passaggio ha permesso ai partecipanti di comprendere la connessione tra pratica agricola, tecniche di processamento e qualità finale in tazza. L’elevata cura nella selezione dei chicchi destinati all’export testimonia l’altissimo livello raggiunto da molte cooperative locali.

Camminare tra le piantagioni, partecipare alla raccolta selettiva dei frutti maturi e osservare le tecniche di coltivazione adottate dai piccoli produttori ha reso tangibile il legame profondo tra caffè, territorio e comunità. In molte delle aziende visitate, l’approccio è agro-ecologico e spesso orientato al turismo rurale, con famiglie che aprono le loro porte ai visitatori.

Il team completo nei magazzini Alma Café (immagine concessa)

Particolarmente toccanti sono state alcune visite ai progetti sociali sostenuti dalla FNC, tra cui spicca “l’Associación de Mujeres Caficultoras de Pescador”, che promuove il ruolo delle donne nella filiera del caffè. L’AMCAPEC è una cooperativa femminile fondata da un gruppo di donne caficultoras con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita delle sue socie attraverso la coltivazione e la commercializzazione del caffè, promuovendo al contempo l’empowerment femminile e lo sviluppo sostenibile nella regione.

L’associazione opera principalmente nel municipio di Caldono, una zona che ha affrontato sfide significative legate al conflitto armato e alla coltivazione illegale della coca. Le donne dell’associazione hanno trasformato queste difficoltà in opportunità, utilizzando il caffè come strumento di pace e progresso sociale.

Il team insieme ai bambini del Centro Educativo Buena Vista – Totorò (immagine concessa)

Attraverso il loro lavoro non solo si produce caffè di eccellenza, ma si contribuisce anche alla realizzazione di una società più equa e resiliente, dimostrando come l’agricoltura possa essere un potente strumento di trasformazione sociale.

Un altro bellissimo progetto che abbiamo visitato è “Un Grano Para la Paz”, un’iniziativa comunitaria nata nel municipio di Caldono, con l’obiettivo di trasformare il caffè in un motore di pace, sviluppo economico e coesione sociale a seguito di tanti anni di conflitto armato. Infatti Caldono ha vissuto decenni di violenza, con oltre 240 incursioni armate registrate, posizionandosi come uno dei municipi più colpiti del paese.

Giancarlo Samaritani con i bambini di Totorò (immagine concessa)

In risposta a questa realtà, circa 42 produttori di caffè, tra cui campesinos e membri delle comunità indigene Nasa e Misak, si sono uniti per formare l’Asociación Centro Regional de Calidad, Capacitación y Agronegocios de Cafés Especiales de Caldono, conosciuta come “Un Grano Para la Paz”.

L’associazione si dedica alla produzione di caffè di alta qualità, offrendo servizi come classificazione della qualità del caffè, formazione tecnica e supporto nella commercializzazione.

Con il sostegno di programmi come i Programas de Desarrollo con Enfoque Territorial (PDET) e la collaborazione di enti come la FAO, l’Agencia de Renovación del Territorio (ART) e la Federación Nacional de Cafeteros (FNC), l’associazione ha potenziato la catena del valore del caffè nella regione. Il centro dispone di un laboratorio per la valutazione della qualità del caffè, dove si svolgono sessioni di cupping e formazione per produttori, giovani e donne, promuovendo l’empowerment femminile e l’inclusione dei giovani nella filiera del caffè.

Grazie alla qualità del caffè prodotto di categoria Specialty e all’impegno comunitario, Un Grano Para la Paz ha ottenuto riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, lavorando per la commercializzazione dei suoi caffè, consolidando la pace e lo sviluppo sostenibile nella regione attraverso la valorizzazione del caffè come simbolo di resilienza e speranza.

Il gruppo al completo con l’Associazione Mujeres de Pescador (immagine concessa)

Un progetto legato all’educazione dei giovani ci ha particolarmente colpito, trattasi della “Escuela y Café”, un’iniziativa educativa che coinvolge bambini e adolescenti dai 9 ai 17 anni nella produzione del caffè. L’obiettivo principale è promuovere il ricambio generazionale nella caficultura, integrando l’educazione scolastica con attività pratiche legate alla coltivazione del caffè.

Il programma fornisce ai giovani competenze tecniche e imprenditoriali attraverso l’implementazione di Progetti Pedagogici Produttivi (PPP) che permettono agli studenti di apprendere direttamente sul campo tutto ciò che serve per gestire un’azienda agricola, coinvolgendo anche le famiglie e le comunità locali. A ciascun studente vengono forniti alla prima iscrizione 1000 alberi di caffè da piantare a casa in una piccola porzione di terreno, con l’aiuto dei genitori.

Giancarlo Samaritani, Gerardo Montenegro, Silvia Minella, Andrej Godina e Juan Pablo Castro Chavez (immagine concessa)

Durante gli anni di studio gli alunni devono gestire e coltivare il loro proprio caffè e al momento della raccolta il progetto assicura l’acquisto a un prezzo giusto. Il ricavato delle vendite sarà utilizzato dalle famiglie per finanziare il proseguo degli studi. Le attività a scuola includono la creazione di vivai, la semina, la cura delle piante e la raccolta del caffè, assieme alla promozione della sicurezza alimentare attraverso l’installazione di orti scolastici.

Dal suo inizio, Escuela y Café ha coinvolto oltre 16.000 studenti in 55 istituzioni educative rurali del Cauca, portando all’installazione di migliaia di PPP, fornendo agli studenti strumenti concreti per migliorare le loro competenze e contribuire allo sviluppo delle loro comunità. Il progetto è sostenuto dalla Federación Nacional de Cafeteros de Colombia (FNC), dal Comitato dei Cafeteros del Cauca e dalla Gobernación del Cauca. Queste istituzioni collaborano per fornire risorse, formazione e supporto tecnico, garantendo la continuità e l’efficacia del programma.

La Escuela y Café rappresenta un modello innovativo di educazione rurale che integra l’apprendimento scolastico con la pratica agricola, promuovendo lo sviluppo sostenibile e il benessere delle comunità nel Cauca. Attraverso l’empowerment dei giovani, il programma contribuisce a garantire un futuro prospero per la caficultura colombiana.

Questo viaggio formativo è stato pensato non solo come esperienza culturale e tecnica, ma come un modello replicabile di team building internazionale che può essere offerto ai torrefattori e operatori del settore che desiderano creare una connessione diretta con i paesi di origine del caffè.

Le attività proposte – dalle sessioni di assaggio agli incontri con le cooperative, dalle lezioni tecniche alle esperienze sul campo – permettono di trasferire know-how e generare una nuova consapevolezza di filiera. Con Andrej Godina organizziamo questi viaggi con l’obiettivo di creare relazioni autentiche tra produttori e torrefattori, rafforzare la cultura del caffè di qualità e contribuire alla valorizzazione di territori che, come il Cauca, hanno scelto il caffè come via per la riconversione sociale”.

                                                                                                    Giancarlo Samaritani

Export brasiliano in calo ad aprile (-27,7%), Genova secondo porto di destino alle spalle di Amburgo

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export brasiliano Brasile Cecafé
Il logo di Cecafé

MILANO – Export brasiliano in forte calo ad aprile: secondo i dati aggiornati diffusi lunedì pomeriggio da Cecafé, il Brasile ha esportato, il mese scorso, 3.092.802 sacchi di caffè in tutte le forme, pari a un calo di quasi 1,2 milioni (-27,7%) rispetto ad aprile 2024. L’export di caffè verde è, a sua volta, in pesante calo a 2.784.300 sacchi (-29,1%).

Gli imbarchi di arabica registrano un -17,4%, a 2.680.723 sacchi; quelli di robusta precipitano a 103.577 sacchi: meno di un sesto (-84,9%) rispetto a quelli di un anno fa.

Più contenuta (-10,8%) la flessione delle esportazioni di caffè trasformato, che sono pari a 308.502 sacchi, in massima parte di caffè solubile.

export brasiliano
fonte: Cecafé

Negativo anche il bilancio dall’inizio dell’anno. Tra gennaio e aprile, l’export brasiliano di caffè in tutte le forme è stato di 13.816.298 sacchi (-15,5%).

Le esportazioni di verde sono diminuite del 17%, a 12.515.788 sacchi, di cui 11.708.623 di arabica (-6,4%) e 807.165 di robusta (-68,7%).

fonte: Cecafé

In controtendenza, l’export di caffè trasformato, che è cresciuto del 3,1%, a 1.300.510 sacchi.

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De’ Longhi: nel 1° trim. ricavi a 755,2 mln, +14,6%, utile a 57,4, Fabio de’ Longhi: “E La Marzocco ha incrementato l’espansione dei prodotti di lusso per la casa”

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DēLonghi chicchi
Il logo De'Longhi tra i chicchi di caffè

TREVISO – Approvati dal consiglio di amministrazione di De’ Longhi S.p.A. i risultati consolidati del primo trimestre 2025. Nel primo trimestre il Gruppo ha realizzato: ricavi a € 755,2 milioni, in crescita del 14,6%; un adjusted Ebitda di € 116,3 milioni, pari al 15,4% dei ricavi (rispetto al 14,2% dello scorso anno); un utile netto di competenza del Gruppo pari a € 57,4 milioni (+11,7% rispetto al primo trimestre del 2024); una posizione finanziaria netta positiva per € 482,8 milioni.

Ha commentato il ceo Fabio de’ Longhi:

“Le dinamiche positive di crescita degli ultimi due anni sono continuate anche all’inizio del 2025, con la divisione household in espansione ad un solido tasso del 7,2% e la divisione professionale che accelera significativamente al 22% su base proforma.

Questi notevoli risultati hanno dimostrato ancora una volta la forza dei nostri brand, la resilienza delle nostre categorie core e l’abilità del Gruppo di creare valore attraverso le acquisizioni. Il Gruppo sta crescendo più del mercato, pur mantenendo allo stesso tempo un livello di marginalità fra i migliori del settore.

Fabio de'Longhi dividendo
Fabio De’Longhi amministratore delegato del Gruppo De’ Longhi

Nella divisione household, continuiamo ad intercettare le preferenze dei consumatori, investendo in design, innovazione e comunicazione, come nella nuova campagna globale con Brad Pitt in arrivo. Nella divisione professionale, entrambe le società hanno registrato una crescita a doppia cifra, con La Marzocco che ha incrementato l’espansione dei prodotti di lusso per la casa facendo leva sulla straordinaria brand awareness e su partnership esclusive, come quella con Porsche e Aimé Leon Dore.

Il nostro forte know-how operativo e le solide relazioni con i principali fornitori ci hanno permesso di adattare tempestivamente la nostra supply chain, trasferendo i prodotti destinati al mercato statunitense nel Sud-est asiatico e in Europa. Inoltre, la nostra leadership di mercato ci ha consentito di implementare misure di mitigazione efficaci per affrontare gli effetti tariffari minimizzandone l’impatto.

Alla luce di queste azioni e dei trend favorevoli osservati dall’inizio dell’anno, nonostante le recenti dinamiche nel mercato americano, De’ Longhi riafferma la guidance per il 2025, con ricavi in crescita fra il 5% e il 7% ed un Ebitda adjusted di circa € 580-600 milioni per il nuovo perimetro.”

Sintesi dei risultati e andamento della gestione

de'longhi
(dati concessi)

Il quadro generale

Nel primo trimestre del 2025 il Gruppo ha conseguito un’espansione dei ricavi pari al 14,6%, sostenuta dalla continuità dei trend di crescita nel comparto household (+7,2%) e dall’accelerazione della divisione professionale, in espansione questa di ca. il 22% su base pro-forma.

In particolare, l’area caffè, che ha rappresentato nel trimestre il 65% del fatturato di Gruppo, ha beneficiato del trend strutturale di espansione del mercato in tutte le principali aree geografiche sia nel settore household che professionale, grazie al costante aumento della penetrazione dell’espresso a livello globale ed alla crescente attenzione dei consumatori alla qualità e varietà delle bevande, che continua a sostenere il processo di premiumizzazione del mercato.

L’incremento dei volumi ed il miglioramento del mix-prodotto nella divisione household, assieme al contributo apportato dall’espansione della divisione professionale hanno contribuito ad un ulteriore miglioramento della marginalità del gruppo rispetto al primo trimestre del 2024, consentendo allo stesso tempo un ulteriore rafforzamento degli investimenti in media e comunicazione.

La flessibilità e la diversificazione della piattaforma produttiva, le solide alleanze con partner strategici nella catena di fornitura e la posizione di leadership nel mercato hanno permesso al Gruppo di agire con prontezza, adottando misure di mitigazione efficaci per affrontare le recenti incertezze internazionali e minimizzarne gli effetti.

Ricavi

Nel primo trimestre del 2025, i ricavi del Gruppo sono stati pari a € 755,2 milioni, in espansione del 14,6% rispetto al primo trimestre 2024.

La divisione household ha conseguito un fatturato di € 657,2 milioni (+7,2% rispetto al 2024), mentre la divisione professional ha registrato ricavi per € 99,2 milioni (+114,3% rispetto al 2024, corrispondente ad una crescita pro-froma del 22,0%).

La componente valutaria è stata positiva nel trimestre per circa un punto percentuale di crescita.

Si segnala che La Marzocco ha contribuito al fatturato di Gruppo per € 70,4 milioni nei tre mesi del 2025, mentre nel primo trimestre del 2024 il contributo, relativo solamente al mese di marzo, era stato pari a € 21,0 milioni.

Ricavi per aree geografiche

Il Gruppo ha registrato un andamento positivo in tutte le geografie e per entrambe le divisioni, con l’area Asia-Pacific in significativa espansione.

 

(dati concessi)

Nel dettaglio:

  • l’Europa ha registrato un’espansione del 10,7% nel primo trimestre, grazie al contributo positivo di entrambe le divisioni. Nello specifico, la divisione household ha conseguito una crescita del 6,6% con dinamiche di mercato in linea con quanto visto negli ultimi trimestri, dove il fatturato di paesi quali l’Italia, la Penisola Iberica ed il Regno Unito è aumentato ad un tasso significativo, grazie alla performance positiva delle macchine da caffè per il mercato La divisione del business professionale ha invece beneficiato di un deciso ritorno alla crescita di Eversys oltre che di un significativo incremento de La Marzocco;
  • Prosegue la ripresa dell’area MEIA, in aumento del 25,6% nel primo trimestre, nonostante il perpetrarsi delle tensioni geopolitiche nella regione. In particolare, il comparto household ha contribuito in modo significativo alla crescita, con un aumento del 16,9%, grazie all’accelerazione di alcuni paesi, quali Arabia Saudita e Turchia;
  • l’area America ha registrato una crescita del 18,7% nel primo trimestre, grazie ad un andamento positivo sia della divisione professionale che household, oltre che al parziale incremento del perimetro. Si evidenzia una crescita sostenuta sia delle macchine da caffè ad uso professionale che per il mondo household, mentre il settore della nutrition ha realizzato un calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, dovuto anche ad una comparazione sfidante;
  • infine, il fatturato dell’area Asia-Pacific è aumentato del 23,7%, con una performance positiva di entrambe le divisioni. Nello specifico, l’area household è stata trainata da una rilevante espansione del mercato in Cina, oltre che da un significativo recupero del Giappone che registra una crescita ad un tasso mid-teens.

Ricavi per divisione e categorie di prodotto

Entrambe le divisioni del Gruppo De’ Longhi hanno registrato un andamento positivo nel primo trimestre del 2025. In particolare, per la divisione household si segnala quanto segue:

  • L’home coffee ha registrato un’espansione del fatturato nell’intorno del 10%, in linea con la strutturale evoluzione del comparto vista negli ultimi anni. Si segnala il contributo positivo di tutte le categorie di prodotto, con una significativa crescita nel trimestre delle macchine manuali, supportate anche dai recenti lanci di prodotto;
  • Il segmento della nutrition & food preparation è risultato in rallentamento ad un tasso low single digit nel trimestre, principalmente per effetto di un confronto sfidante rispetto all’anno precedente di alcune categorie, nonostante la buona performance delle kitchen machines di Kenwood ed altri prodotti come blenders e fryers;
  • segnaliamo infine l’andamento positivo delle altre categorie (comfort, home care & other), con il comparto dello stiro a marchio Braun che conferma il significativo trend di crescita registrato negli ultimi due anni, nonché il recupero del condizionamento mobile, che aveva risentito nel 2024 di una stagione climatica particolarmente sfavorevole.

Per quanto concerne la divisione professionale, evidenziamo una solida espansione del business che registra una crescita pro-forma al 22%. Entrambi i brand hanno conseguito una performance a doppia cifra, con Eversys in significativo recupero rispetto alla debolezza evidenziata nel corso del 2024, e La Marzocco che prosegue nel rafforzamento della propria presenza nel segmento luxury home, grazie alla significativa brand awareness ed alle esclusive collaborazioni.

Margini operativi

Nel primo trimestre del 2025, il Gruppo ha migliorato significativamente la marginalità, beneficiando oltre che del consolidamento de La Marzocco per ulteriori due mesi, dell’incremento dei volumi e del miglioramento del mix prodotto nel comparto household.

Nel primo trimestre

  • il margine industriale netto si è attestato a € 394,8 milioni, pari al 52,3% dei ricavi, rispetto al 50,9% del 2024, grazie al contributo positivo del mix, all’incremento dei volumi e ad alcune efficienze di costo;
  • l’Ebitda adjusted è stato pari a € 116,3 milioni, ovvero il 15,4% dei ricavi, in deciso aumento rispetto al 14,2% dell’anno precedente, sostenuto dall’espansione dei volumi e dal miglioramento del mix nel comparto household, oltre che dal consolidamento di ulteriori due mesi de La Marzocco. Tale miglioramento della marginalità è stato conseguito pur incrementando ulteriormente gli investimenti in media e comunicazione, a supporto della crescita e del lancio della nuova campagna;
  • l’Ebitda è stato pari a € 111,9 milioni, ovvero il 14,8% dei ricavi dopo € 0,9 milioni di oneri non ricorrenti, nonché € 3,6 milioni di costi legati ai piani di stock-option in essere, rispetto a € 2,6 milioni di poste non ricorrenti e stock-option nel 2024;
  • il risultato operativo (Ebit) si è attestato a € 80,2 milioni, pari al 10,6% dei ricavi;
  • infine, l’utile netto di competenza del Gruppo è stato pari a € 57,4 milioni, pari all’7,6% dei ricavi (7,8% nel 2024). I proventi finanziari si sono attestati a € 2,6 milioni, rispetto ai € 4,1 milioni del

La situazione patrimoniale e finanziaria di De’ Longhi

A marzo 2025, la Posizione Finanziaria Netta del Gruppo De’ Longhi risulta attiva per € 482,8 milioni, in miglioramento rispetto ai € 307,6 milioni di marzo 2024, mentre la Posizione Finanziaria Netta nei confronti di banche e altri finanziatori si è attestata ad € 596,7 milioni (rispetto ai € 409,9 milioni del 31 marzo 2024).

Nei primi tre mesi dell’anno, il flusso di cassa prima di dividendi, buyback e acquisizioni è stato negativo per € 124,2 milioni, principalmente per effetto dell’assorbimento di cassa relativo all’incremento del magazzino, che oltre a seguire l’ordinaria stagionalità del business, è aumentato in via straordinaria al fine di minimizzare i potenziali rischi derivanti dall’attuale scenario.

Per quanto riguarda la generazione di cassa, il flusso prima dei dividendi, del buyback e delle acquisizioni (“Free Cash Flow before dividends, buyback and acquisitions”) è stato pari a € 320,1 milioni nei 12 mesi.

Il capitale circolante operativo si è attestato a € 230,9 milioni, pari al 6,4% sui ricavi, in aumento di € 47,3 milioni rispetto al 2024 (pari allo 5,9% nel 2024), principalmente per effetto dell’incremento del magazzino.

La spesa per investimenti ha impegnato risorse finanziarie per € 28,4 milioni, in aumento di circa € 2,8 milioni rispetto al primo trimestre 2024.

Giorgio Caballini sul Trieste Coffee Experts: “Inclusione dei torrefattori dimostra la capacità di fare rete da parte dei Bazzara”

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Il Conte Giorgio Caballini di Sassoferrato (immagine concessa)

TRIESTE – Il Conte Giorgio Caballini di Sassoferrato, figura di spicco nel panorama del caffè italiano, fondatore del Consorzio di tutela del caffè espresso italiano tradizionale e Presidente onorario del Gruppo italiano torrefattori caffè, ha voluto manifestare il proprio sostegno all’ottava edizione del Trieste Coffee Experts.

Il summit dedicato al mondo del caffè, in programma il 6 e 7 dicembre, si svolgerà nella suggestiva cornice dell’Hotel Savoia Excelsior Palace di Trieste e prenderà il titolo di “Coffee Megatrends”.

All’interno della rassegna si tratteranno quindi diversi marco-temi fondamentali per l’intera filiera, tra i quali non mancherà di certo quello riguardante la candidatura del caffè espresso italiano come patrimonio immateriale dell’umanità dell’UNESCO.

Di seguito, alcune riflessioni condivise dal Conte Caballini in merito all’ottava edizione del Trieste Coffee Experts:

“In qualità di Presidente onorario del Gruppo italiano torrefattori caffè, ho molto apprezzato l’apertura al mondo delle torrefazioni nazionali voluta dalla famiglia Bazzara nel contesto del Trieste Coffee Experts. Un sintomo ulteriore della capacità di fare rete da parte dell’azienda triestina.

È quindi fondamentale ricordare ai nostri associati che tutti potranno seguire l’evento in streaming, disponibile sia in italiano che in inglese, per approfondire idee, proposte, soluzioni e molto altro, grazie all’intervento di alcuni tra i più grandi protagonisti del settore. Ma le torrefazioni potranno anche sostenere l’evento attivamente diventando sponsor del Trieste Coffee Experts.

Sarà inoltre un’occasione importante per ribadire un obiettivo che ci sta particolarmente a cuore: il riconoscimento del rito del caffè espresso come patrimonio immateriale dell’Unesco, una battaglia che portiamo avanti da anni e che riteniamo un traguardo meritato per l’intero comparto.

Il summit offrirà anche lo spazio per approfondire tematiche di grande rilevanza, già ampiamente dibattute negli ultimi mesi dai principali media e non solo. Come associazione, saremo presenti – come già accaduto nella prima e nella settima edizione del Trieste Coffee Experts – per favorire il confronto, la condivisione di idee e, soprattutto, rafforzare l’unità del sistema caffeicolo nazionale.”

Come sottolineato da Caballini, una delle principali novità dell’evento firmato Bazzara sarà l’apertura al mondo dei torrefattori, un comparto fondamentale all’interno della filiera del caffè. Accanto all’organizzazione degli Stati Generali del Caffè, questa scelta rappresenta un segnale forte di grande visione strategica.

I due giorni della manifestazione offriranno inoltre un’importante occasione per ribadire l’impegno verso il riconoscimento dell’espresso italiano come patrimonio immateriale dell’UNESCO, oltre a promuovere un confronto approfondito su tematiche chiave per il futuro dell’intero settore caffeicolo.

Victoria Arduino tra i protagonisti di World of Coffee Jakarta, 15-17/05

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victoria arduino
Victoria Arduino presente al World of Coffee Jakarta (immagine concessa)

BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – Dal 15 al 17 maggio, Victoria Arduino volerà a Giacarta, Indonesia, per il World of Coffee. Il marchio italiano leader nella produzione di macchine da caffè espresso professionali dal design distintivo e dalle alte prestazioni, sarà presente allo stand CE213 per offrire a baristi, torrefattori e catene le migliori innovazioni per l’estrazione, la macinatura del caffè e la produzione di vapore di alta qualità, il tutto in un design contemporaneo e riconoscibile.

Victoria Arduino a Giacarta

Ogni giorno, presso lo stand CE213, sarà possibile degustare specialty coffee estratti con due tecnologie innovative della macchina Black Eagle Maverick, che unisce performance elevate e sostenibilità: T3 Genius e PBtech. Black Eagle Maverick, la macchina top di gamma di Victoria Arduino, consente un controllo totale su temperatura, infusione e vapore.

T3 Genius, evoluzione della tecnologia T3, garantisce la stessa precisione e controllo riducendo il consumo energetico del 37%. PBtech, invece, è una tecnologia di estrazione on/off che utilizza impulsi d’acqua per dare al pannello di caffè più spazio per espandersi, ottenendo un risultato in tazza più equilibrato in termini di aroma e gusto.

Ad affiancare Black Eagle Maverick per ottenere il massimo risultato in tazza, c’è il macinacaffè professionale Mythos. Progettato e realizzato appositamente per il mondo dello specialty coffee da coffee specialist, Mythos rappresenta la qualità nella macinatura, con un design unico e riconoscibile. Le sue tecnologie, come Clima Pro e Gravitech, garantiscono la massima stabilità della temperatura e precisione del dosaggio per ottenere un risultato eccellente in tazza senza sprechi.

Allo stand CE213 sarà inoltre possibile scoprire la gamma Victoria Arduino: Eagle One, Eagle Tempo e E1 Prima PRO.

Sanremo Coffee Machine al London Coffee Festival con il contest D8 Cup

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sanremo
LA D8 Cup al London Coffee Festival (immagine concessa)

VASCON DI CARBONERA (Treviso) – Sanremo torna protagonista al London Coffee Festival, uno degli appuntamenti internazionali più attesi dagli amanti del caffè. Allo stand G02, l’azienda italiana ospiterà la tappa londinese della celebre D8 Cup, una sfida che ha già conquistato il pubblico e i baristi di tutto il mondo, con edizioni di grande successo ad Atene, Città del Capo, Melbourne, Houston, Amburgo e Città del Messico.

Le richieste di partecipazione per Londra sono già numerose, promettendo un’edizione vivace e molto partecipata.

Sanremo Cafè Racer (immagine concessa)

La D8 Cup rappresenta un’opportunità unica per appassionati e baristi professionisti
di mettersi alla prova: i partecipanti avranno a disposizione 10 minuti per preparare
il loro miglior espresso con la macchina D8, per poi replicare l’estrazione altre cinque volte senza dati di riferimento, contando solo su intuito e abilità personali.

Sanremo D8 Pro 3 gruppi (immagine concessa)

La tecnologia IoT integrata nella D8 garantirà il monitoraggio in tempo reale e un confronto equo tra i concorrenti.

Il barista che otterrà il miglior risultato vincerà una D8, sinonimo di affidabilità e versatilità. Per partecipare: showroom@sanremouk.com

Sanremo X-One Black (immagine concessa)

Durante il festival, 26 torrefattori invitati provenienti da ogni parte del mondo porteranno le loro migliori varietà di caffè, contribuendo così a creare un’atmosfera inebriante mentre utilizzeranno a rotazione le macchine più iconiche della gamma Sanremo:
dalla performante Café Racer alla F18 (inclusa la versione SB), dalla compatta
YOU all’iconica CUBE, fino naturalmente alla D8 Pro.

La macchina You (immagine concessa)

Due giorni intensi e coinvolgenti, in cui le tecnologie Sanremo incontrano la creatività
e la passione di torrefattori e baristi, in un contesto dedicato alla continua
evoluzione dello specialty coffee.

Sarà possibile seguire gli aggiornamenti e i risultati della D8 Cup su Instagram.