MILANO – Meteo brasiliano nuovamente in primo piano nei mercati del caffè. Ieri, lunedì 28 luglio 2025, entrambe le borse sono tornate a salire, a seguito degli aggiornamenti provenienti dalla coffee belt. In particolare, di un report di Sucden Financial Ltd., secondo il quale una forte grandinata, che ha colpito alcune aree del Minas Gerais, potrebbe avere arrecato danni alle colture.
A New York, il contratto per scadenza settembre è volato sino a un massimo di 306 centesimi, per chiudere a 301,70, in rialzo dell’1,4% rispetto a venerdì.
Guadagni ancora più consistenti a Londra, dove il contratto principale (settembre) si è rivalutato di $130 (+4%) terminando a 3.358 dollari.
A far volare la borsa dei robusta ha contribuito l’ultimo Cot, che evidenzia una posizione net short dei fondi pari a 4.628 contratti: il massimo degli ultimi 2 anni.
Quali le prospettive per i mercati del caffè, alla luce degli sviluppi recenti di mercato?
Per fare il punto prendiamo a prestito alcune delle considerazioni contenute in un articolo, a firma di Lorenzo Colantoni – responsabile di ricerca presso l’IstitutoAffari Internazionali, un think tank indipendente, privato e non-profit, fondato nel lontano 1965, su iniziativa di Altiero Spinelli.
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L'ultima installazione Scotsman Ice nella Nuova Lounge Thai Airways a Bangkok (immagine concessa)
BANGKOK – Nel mondo dell’ospitalità di lusso, ogni dettaglio conta. E quando si parla di comfort ed esclusività nelle lounge aeroportuali di fascia alta, l’eccellenza non può che essere al centro dell’esperienza. In questo scenario d’élite, Scotsman Ice si conferma ancora una volta protagonista assoluta, consolidando la sua reputazione come regina delle lounge aeroportuali.
L’ultima installazione? Due dispenser DXN che offrono ghiaccio e acqua ai clienti, nella nuovissima lounge Thai Airways all’aeroporto Suvarnabhumi di Bangkok.
La lounge di Thai Airways a Bangkok, recentemente rinnovata con uno stile contemporaneo che fonde design orientale e tecnologia all’avanguardia, ha scelto Scotsman come partner per garantire agli ospiti un’esperienza impeccabile.
Il modello DXN installato nella lounge Thai Airways – fa parte della nuova linea EcoX – coniuga sostenibilità ambientale e performance superiori, rispondendo perfettamente alle esigenze di un traffico passeggeri internazionale sempre più attento alla qualità e al benessere.
L’installazione a Bangkok segna un ulteriore traguardo nel percorso globale di Scotsman Ice, presente già nelle più prestigiose lounge aeroportuali a Londra, Doha, Dubai, Singapore e New York.
CESENA – Un inizio di anno intenso per il distributore di ricambi leader in Europa per le apparecchiature per ristorazione, refrigerazione, caffè e distributori automatici. A giugno, il teamREPA dedicato alle catene di ristorazione rapida QSR ha partecipato alla convention internazionale di Burger King a Lisbona, presentando le sue soluzioni per semplificare la gestione dei ricambi ai franchisee di tutto il mondo.
Specialisti REPA hanno, inoltre, incontrato clienti e partner OEM al Sigep di Rimini, a Internorga di Amburgo e al World of Coffee di Ginevra per confrontarsi sulle azioni a supporto della loro attività e presentare a un pubblico nuovo i propri servizi.
La prima metà del 2025 ha visto nascere nuove partnership con i costruttori di apparecchiature OEM, come Ca- pic, Henkelman, Kide, Prática, Rocket Espresso Milano e Santos. Altri OEM, Dr. Coffee, Friulinox, Hemro Group, Silko e Welbilt, hanno esteso, a nuovi paesi, la partnership con REPA.
REPA Italia a supporto di vending, territorio e collaboratori
L’operazione di fusione per incorporazione di ATEL in REPA Italia del 31 maggio ha consentito a tutti gli operatori del vending di beneficiare di una consegna più rapida e di un’offerta più ampia di tutti ricambi e i componenti per la riparazione e la manutenzione dei distributori automatici.
Oltre all’attività di fornitura di ricambi, REPA Italia ha esteso il proprio sostegno verso iniziative culturali e benefiche locali, tra le quali Fondazione Romagna Solidale, ASD Skate School Cesena, Cesena Basket, ASD Torresavio e il festival musicale Acieloaperto organizzato da Retropop.
Il team REPA (immagine concessa)
Nel corso del primo semestre dell’anno, la sede di REPA Italia a Cesena ha ospitato anche diversi partner OEM, che hanno toccato con mano l’efficienza organizzativa dell’azienda, con una piacevole pausa alla mensa interna. Inaugurata lo scorso novembre per migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata dei dipendenti, solo nel primo semestre 2025 il servizio mensa ha servito 13.760 pasti, con un ottimo riscontro da parte di tutti i collaboratori.
Alexander Wiegand, ceo di REPA, ha commentato: “Siamo solo a metà dell’anno, eppure molti progetti significativi sono già stati completati e numerosi altri saranno conclusi entro dicembre. Siamo davvero orgogliosi delle relazioni che continuiamo a costruire con i partner OEM e i clienti e delle iniziative locali che sosteniamo. Il 2025 si preannuncia come un’altra importante tappa nel nostro percorso di supporto a clienti e partner, offrendo le migliori soluzioni per i ricambi, capaci di rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione.”
La scheda sintetica di REPA
REPA è il principale distributore europeo di ricambi per apparecchiature per la ristorazione e la refrigerazione, macchine per il caffè e distributori automatici e partner di fiducia dei costruttori di apparecchiature (OEM), in grado di fornire il pezzo giusto al momento giusto.
Con il più grande stock di ricambi originali e universali al mondo, materiali di consumo e accessori, distribuiti da un network di centri logistici altamente automatizzati in tutta Europa e oltre, REPA garantisce i tempi di consegna più rapidi del settore.
Funzionalità potenziate dall’AI, immagini a 360°, disegni esplosi, manuali tecnici e altre funzioni di ricerca disponibili sulla piattaforma e-commerce e sulla app rendono semplice l’identificazione e l’ordine di ogni articolo. Un team di esperti del settore aiuta i clienti, in oltre 20 lingue, a trovare la soluzione perfetta per ogni riparazione.
Con REPA, la manutenzione quotidiana delle apparecchiature per la ristorazione non è mai stata così semplice. REPA è la divisione europea di Parts Town Unlimited.
Rhea porta il gusto del caffè e della cultura alla competizione organizzata dall’Associazione Musicale Giovanni Bottesini, che si svolge ogni estate a Portofino (immagine concessa)
MILANO – In occasione dell’XI edizione del Concorso lirico internazionale di Portofino (CLIP) che si terrà dal 21 al 27 luglio, Rhea, tra i più importanti produttori al mondo di soluzioni automatizzate per la pausa caffè, annuncia la sua partecipazione all’evento in qualità di partner culturale
Nell’anno in cui celebra il suo 65° compleanno, il brand Rhea vuole ricordare la figura di Carlo Majer: intellettuale sensibile e raffinato, critico musicale e direttore artistico di teatri come il Regio di Torino e il San Carlo di Napoli, Carlo Majer, alla guida di Rhea per quasi 20 anni, ha saputo coniugare la cultura musicale con quella imprenditoriale nell’azienda fondata dal padre, lasciando un’impronta indelebile che ancora oggi ispira l’azienda in ogni sua manifestazione.
Grazie alla collaborazione con l’Associazione Musicale Giovanni Bottesini, nasce così il premio Carlo Majer che verrà assegnato ai primi tre giovani artisti selezionati dalla giuria del concorso, un tributo al suo lascito e un segno tangibile dell’impegno di Rhea nel promuovere la cultura attraverso il sostegno alle nuove generazioni.
Al primo classificato spetterà poi la prima edizione del “trofeo” ispirato ad un artwork originale realizzato dallo stesso Carlo durante la sua esperienza in Rhea.
E per non dimenticare il mondo del caffè, nel Teatrino di Portofino, sede delle selezioni, sarà presentata la macchina da caffè limited edition personalizzata per l’occasione, testimone del profondo legame dell’azienda con l’arte, la bellezza e l’innovazione culturale e quale espressione concreta di quel” tailor made” tipicamente “How we Made in Italy”.
“La musica e il caffè condividono un linguaggio fatto di sensi, di emozione, complessità e sensibilità. È proprio questa affinità che ci lega profondamente all’eredità culturale di Carlo e l’opera lirica. Il Premio Carlo Majer vuole significare l’impegno ereditato da Rhea a sostegno dell’arte e del talento, offrendo ai giovani interpreti non solo un riconoscimento, ma anche una piccola spinta verso il futuro.” afferma Andrea Pozzolini, ceo di Rhea.
La scheda sintetica di Rhea Vendors Group
Rhea Vendors Group, fondata da Aldo Doglioni Majer nel 1960, è tra i più importanti produttori al mondo di macchine per la pausa caffè. Da oltre sessant’anni, Rhea si contraddistingue per la forte impronta internazionale, design di altissimo livello, tecnologia all’avanguardia ed eccellenza del made in Italy. Con headquarters e produzione in provincia di Varese e filiali in 10 paesi esteri, Rhea ha il vanto di diffondere la cultura della pausa caffè in 100 Paesi di tutto il mondo.
Da player del mondo del vending a precursore nell’utilizzo della distribuzione automatica nei settori del new retail, hotellerie e out of home, Rhea conferma la propria vocazione a interpretare e anticipare un mercato in continua evoluzione.
Le nuove proposte di Rhea rivoluzionano il concetto dell’ospitalità, in contesti sia business che residenziali, con una proposta di valore per accrescere l’esperienza della pausa caffè.
BRESCIA – L’Istituto espresso italiano (Iei) rivive in documentario l’Espresso Italiano Champion 2025: 12 baristi in gara per un solo posto per l’accesso alla finale internazionale, in quella che non è solo una competizione ma soprattutto un’esperienza formativa e di confronto per i professionisti del settore.
Iei celebra il ruolo del barista con un video che racconta la gara nazionale, l’Espresso Italiano Champion, tenutasi il 24 e 25 giugno presso la sede di Dersut, a Conegliano (Treviso).
L’evento, che ha visto trionfare la giovanissima Giulia Ruscelli e ha portato l’attenzione su una professione che unisce tecnica e passione verso il caffè, quella del barista, è stato per l’occasione seguito da una squadra di videomaker.
Il risultato è un video, una sorta di piccolo documentario, dal quale emergono alcuni degli aspetti salienti del lavoro del barista, ma anche delle finalità di Iei direttamente dalle parole dei concorrenti intervistati.
I concorrenti in questa occasione hanno sottolineato come l’esperienza di Espresso Italiano Champion vada oltre la ricerca della competitività, diventando un momento di incontro, scambio l’un l’altro e valorizzazione del proprio lavoro, garantendo un buon prodotto e un buon servizio.
In queste due giornate, precedute durante l’anno dalle fasi preliminari, è emerso quanto sia importante per i partecipanti promuovere e preservare la figura del barista: in gara, infatti, vengono valutati sulle capacità che un barista deve avere per lavorare, è la gara vera del barista.
Espresso italiano champion è stata dunque un’opportunità per imparare dai concorrenti e dai giudici, vedere altre realtà, crescere e comprendere che c’è sempre da imparare, nonostante l’esperienza e la formazione continua.
“L’Espresso italiano champion ha visto la partecipazione di decine di giovani professionisti provenienti da tutta Italia, che già dalle selezioni si sono messi alla prova stimolando la propria crescita personale e professionale in un settore che punta molto su di loro, come l’ultimo anello della filiera a stretto contatto con il consumatore finale – spiega Alessandro Borea, presidente dell’Istituto espresso italiano (Iei) – Sono particolarmente felice di come sia andata la gara, intensa e ricca di professionalità, e la vittoria di Giulia Ruscelli dimostra come lungo tutta la filiera la presenza femminile sia sempre più centrale e fondamentale.”
Ci sono ancora molti giovani che sono appassionati di caffetteria, che amano il loro lavoro, e sono pronti a portare avanti con orgoglio e competenza questo mestiere: Istituto Espresso Italiano con Espresso Italiano Champion ha proprio lo scopo di valorizzare la cultura dell’espresso italiano di qualità, anche attraverso la voce a chi ogni giorno prepara espressi dietro al bancone.
Il video è disponibile sui canali ufficiali di Iei cliccando qui.
La scheda sintetica dell’Istituto espresso italiano
L’Istituto espresso italiano (Iei), di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità. Oggi conta 36 aziende aderenti con un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro. Per maggiori info basta cliccare qui.
Nespresso e Legambiente uniscono le forze per salvaguardare la Posidonia oceanica sui fondali dell’Isola del Giglio. L’iniziativa sarà condotta con il supporto scientifico del dipartimento di Biologia ambientale dell’Università La Sapienza di Roma. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Roberto Bata per il quotidiano Corriere di Maremma.
Il progetto di Nespresso e Legambiente
MILANO – Legambiente e Nespresso uniti per salvare la Posidonia oceanica sui fondali dell’Isola del Giglio. Tocca la Maremma il progetto “Le città che respirano” del brand di caffè promosso con l’associazione ambientalista e AzzeroCO2 nell’ambito della campagna nazionale “Mosaico verde” che a livello nazionale dal 2020 ha contribuito al recupero di oltre 95mila metri quadrati di aree verdi in contesti urbani o in aree colpite da incendi, infestazioni o altre criticità ambientali.
Ora il progetto estende il suo raggio d’azione anche ai mari italiani e interviene al Giglio con un intervento di ripristino di Posidonia oceanica nei fondali dell’isola, per preservare la vita, gli equilibri naturali e la biodiversità dell’ecosistema marino.
L’iniziativa sarà condotta con il supporto scientifico del dipartimento di Biologia ambientale dell’Università La Sapienza di Roma e prevede il trapianto di circa 2.500 fasci fogliari di Posidonia oceanica, utili al recupero di una parte della prateria sottomarina nella baia di Giglio Campese, sul versante nord-occidentale dell’isola.
Simbolo del Mediterraneo, la Posidonia oceanica è una pianta acquatica che forma praterie sottomarine dal valore ecologico inestimabile: produce circa 20 l/m2 di ossigeno e sottrae anidride carbonica all’ambiente contrastando i cambiamenti climatici, stabilizza i fondali, protegge le coste dall’erosione e offre rifugio e nutrimento a innumerevoli specie marine preziose per la biodiversità marina mediterranea.
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SIENA – In merito all’acquisizione di Carrefour Italia da parte di NewPrinces, Etruria Retail intende rassicurare tutti i propri stakeholder, clienti, soci, collaboratori e partner: l’accordo di master franchising con Carrefour, stipulato nel 2020, resta in vigore fino alla fine del 2026 e l’operatività quotidiana della rete non subisce alcuna variazione.
“Si tratta sicuramente di una novità rilevante nel panorama della grande distribuzione organizzata – si legge in una nota congiunta della presidenza e della direzione aziendale – ma per Etruria Retail non cambia nulla, se non l’opportunità di accelerare alcune decisioni che avremmo comunque affrontato, in vista della naturale scadenza del contratto. Anzi, per noi si apre una strada in più, quella del dialogo con la nuova proprietà”.
L’acquisizione di Carrefour da parte di NewPrinces
“Etruria Retail – prosegue la nota – è un’azienda autonoma, con una struttura solida, una rete capillare e radicata sul territorio e una visione chiara e strategica per il futuro. Continueremo a lavorare come sempre al servizio dei nostri clienti, dei nostri soci e dei nostri collaboratori, con l’impegno e la determinazione che ci contraddistinguono da sempre”.
Nelle prossime settimane sarà avviato un confronto diretto con la nuova proprietà di GS S.p.A. (la società operativa che gestisce i punti vendita diretti di Carrefour in Italia) in un’ottica costruttiva e collaborativa, sempre nel pieno rispetto e a tutela degli interessi dell’organizzazione. “Abbiamo diverse alternative concrete sul tavolo – prosegue la nota – che ci permettono di guardare avanti con serenità e fiducia”.
Etruria Retail sottolinea infine che la stabilità dell’azienda non è in discussione, così come restano centrali i valori che guidano l’intero progetto imprenditoriale: attenzione alle persone, legame con il territorio e valorizzazione della qualità del lavoro. “Crescere insieme – conclude la direzione – è il nostro obiettivo. Vi terremo aggiornati con la massima trasparenza, come abbiamo sempre fatto”.
Secondo i dati del Centro di ricerca sui consumi sull’osservatorio prezzi del Mimit, Firenze si conferma come la città più cara d’Italia per il gelato in vaschetta confezionato, con un prezzo medio di 8,05 euro al chilo, contro una media nazionale di 5,87 euro. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Monica Pieraccini per il quotidiano La Nazione.
Il costo del gelato a Firenze
FIRENZE – Il gelato resta il re dell’estate, ma per molti rischia di diventare sempre più un piccolo lusso. I consumi sono in aumento – secondo le stime del Centro di ricerca sui consumi (Crc), cresciuti del 4% rispetto all’anno scorso – ma lo sono anche i prezzi, che negli ultimi quattro anni, su scala nazionale, sono lievitati del 30%.
Secondo i dati elaborati dallo stesso Crc sull’osservatorio prezzi del Mimit, Firenze sarebbe la città più cara d’Italia per il gelato in vaschetta confezionato, con un prezzo medio di 8,05 euro al chilo, contro una media nazionale di 5,87 euro.
“Quelli citati sono i prezzi del gelato confezionato e non hanno nulla a che vedere con il nostro prodotto artigianale di qualità”, sottolinea a La Nazione Antonio Ciabattoni, socio di Confartigianato Firenze e titolare della gelateria La Sorbettiera, che a Firenze conta tre punti vendita ed una nuova apertura in arrivo in via de’ Bardi. “Se prendiamo in esame le gelaterie artigianali che conosco bene, parliamo di prezzi che oscillano tra i 26 e i 30 euro al chilo. Comunque sì, un aumento c’è stato, legato soprattutto al costo delle materie prime: panna, burro, latte, ma anche il cioccolato, che in un anno è aumentato del 120%”.
Un altro elemento che pesa, spiega Ciabattoni, è il personale: “Siamo aperti dalla mattina fino a tarda sera e abbiamo bisogno di molti addetti. A Firenze, poi, i costi fissi sono alti, specie in centro storico”.
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NONE (Torino) – Per l’estate 2025, Domori torna a proporre il gelato, con una produzione limitata e sfusa di grande qualità, disponibile esclusivamente presso il Domori Store di Piazza San Carlo a Torino. Protagonista assoluto è, naturalmente, il cioccolato, presentato in due raffinate varianti: Criollo e Trinitario. Una selezione che rende omaggio alla purezza del cacao nobile, da sempre cifra distintiva della filosofia Domori.
La preparazione a base d’acqua valorizza l’aromaticità e la complessità sensoriale delle masse di cacao, offrendo un’esperienza avvolgente e delicata.
I due gusti fondenti – Criollo e Trinitario – sono autentici sorbetti, senza latte, panna né uova: una ricetta che esalta le sfumature del cioccolato pregiato e le sue noti particolari.
Criollo rivela un bouquet raffinato, con note di miele, pan di Spagna e frutta essiccata; Trinitario ha un gusto più intenso, con accenti speziati, fiori bianchi e agrumi.
Con questa piccola ma prestigiosa collezione, il brand Domori celebra un momento importante dell’anno: un giro di boa positivo, con performance nettamente in crescita, + 12% a fine giugno da inizio anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Un risultato che anticipa un ultimo quadrimestre ricco di novità, tra cui il già annunciato debutto sul mercato della pralina Dubai.
Lo spazio Cafezal dedicato alla vendita di macchine (foto concessa)
MILANO – Sesto punto milanese Cafezal: nel giro di qualche mese sembra quasi di ripetere la stessa notizia. Ma la velocità di espansione di questa che ormai è una catena di caffetterie specialty è impressionante. Al punto che ha destato attenzione anche a livello internazionale (qui).
Siamo di nuovo in zona Porta Venezia, a soltanto un numero civico di distanza dallo store di Via San Gregorio 29 dotato di forno per lievitati a rifornire tutta la macchina italo-brasiliana di Milano, dove Carlos Cafezal attende per mostrare l’ultima novità a qualche passo di distanza.
Ed è proprio da questo aspetto che parte la discussione.
Cafezal ancora a Porta Venezia: perché e cosa cambia?
“L’idea è stata quella di creare uno spazio dedicato alle macchine e alla formazione. Un retail di accessori per macchine del caffè, in collaborazione con diversi brand. L’obiettivo è quello di lavorare con marchi più consumer, come Gaggia, Smeg, per dar loro visibilità e allo stesso tempo mettere a disposizione delle attrezzature che si trovano più difficilmente sul mercato. Un esempio è l’Aeropress: in Italia di solito ce ne sono soltanto due versioni, invece noi vorremmo dar spazio a tutte le varianti che sono circa 7.”
Dentro l’ultimo Cafezal (foto concessa)
Spingere su attrezzature e come luogo di formazione B2B, una tematica molto interessante per Cafezal che già aveva svolto questo tipo di attività in Viale Premuda e che: “Ora si sposta qui, un locale che resterà aperto dalle 9 alle 4, per giocare un po’ con le macchine”.
Una vetrina nata da un’esigenza precisa: a Milano questo mondo restava un po’ scoperto e pur non essendo per Cafezal il core business, era il momento di inserirsi in questo gap investendo in questo nuovo spazio di 90 metri quadri, dove ci sarà anche un angolo magazzino del verde in eccesso da Viale Premuda.
Latte art, barista, sensory, con una Prima a un gruppo, forse due. “Per partire discretamente con macchine professionali da B2B, in questo che vuole essere un punto di appoggio per quanto riguarda la parte tecnica”.
Dedicato alla formazione (foto concessa)
Operativo da fine luglio, Carlos Bitencourt è ancora alla ricerca di altre aziende che vogliono sfruttare una vetrina su Milano per i propri prodotti, oppure approfittarne per organizzare eventi anche in vista di HostMilano. “Dobbiamo solo partire – aggiunge Bitencourt – Se poi qualcuno ha voglia poi di bere un buon specialty, potrà semplicemente uscire qui fuori per ordinarne uno di Cafezal”.
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