martedì 11 Novembre 2025
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Cecafé: l’export brasiliano segna il passo a luglio

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export brasiliano Brasile Cecafé
Il logo di Cecafé

MILANO – Export brasiliano in forte calo durante il mese di luglio: secondo i dati di Cecafé – diffusi martedì 12 agosto – il Brasile ha esportato il mese scorso, il primo dell’annata brasiliana di raccolto 2025/26, 2.732.983 sacchi di caffè in tutte le forme, pari a un calo del 27,6% rispetto al dato record di 3.776.796 sacchi registrato a luglio 2024.

L’export di caffè verde è pari 2.445.245 sacchi, in flessione del 28,1%. Gli imbarchi di arabica sono inferiori del 20,6% a quelli dell’anno scorso e ammontano a 1.984.053; quelli di robusta crollano a 461.192 sacchi (-48,9%).

fonte: Cecafé

Negativo anche l’andamento delle vendite di caffè trasformato (in massima parte solubile), che diminuiscono del 23,6%, a 287.738 sacchi.

“Un calo degli imbarchi era già messo in preventivo, considerando che arrivavamo da un’annata record per l’export nel 2024, con scorte ridotte e un raccolto senza eccedenze, con un potenziale produttivo impatto (negativamente) dal clima” ha dichiarato Márcio Ferreira, presidente di Cecafé.

“Per quanto riguarda il fatturato continuiamo a cavalcare l’onda dei prezzi elevati sul mercato internazionale, che riflettono un equilibrio stretto tra offerta e domanda, forse persino un lieve deficit”.

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REPA: cresce il numero di costruttori OEM che la scelgono anche d’estate

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REPA Logistic Center Automation (photo granted)
REPA Logistic Center Automation (foto concessa)

CESENA – Quest’estate nuovi partner OEM (Original Equipment Manufacturer) hanno scelto il servizio continuativo REPA per la gestione degli ordini e la distribuzione dei ricambi originali senza interruzioni. Lanciato la scorsa estate per il produttore di attrezzature per la ristorazione MBM, il servizio è stato ora adottato da numerosi OEM leader nei settori della ristorazione e del caffè, MBM compreso.

Il servizio soddisfa le esigenze specifiche di ciascun OEM, che ha scelto di collaborare con REPA e il suo network europeo di centri logistici altamente automatizzati per garantire un servizio ininterrotto anche in estate, ai ristoranti, alle caffetterie e alle gelaterie che hanno la necessità di riparare rapidamente le apparecchiature.

Alex Wiegand, CEO di REPA commenta:

“In REPA siamo convinti che offrire soluzioni personalizzate ai nostri partner OEM rappresenti un importante supporto per i costruttori che hanno scelto di affidarsi a noi per la distribuzione capillare e costante dei loro ricambi originali.” Wiegand aggiunge: “Garantire la continuità delle consegne anche in un periodo dell’anno nel quale l’operatività dell’OEM si riduce ma la richiesta dei ricambi resta alta, è per noi un servizio fondamentale per chi ha scelto di collaborare con REPA per semplificare le proprie attività.”

L’elevata adesione al servizio, così come le numerose nuove partnership lanciate nel 2025 ed estese a nuovi paesi, dimostrano il crescente interesse da parte degli OEM nell’affidarsi a REPA per la distribuzione dei ricambi originali, riducendo così i tempi di inattività delle apparecchiature.

REPA outbound area (foto concessa)

REPA è il principale distributore europeo di ricambi per apparecchiature per la ristorazione e la refrigerazione, macchine per il caffè e distributori automatici e partner di fiducia dei costruttori di apparecchiature (OEM), in grado di fornire il pezzo giusto al momento giusto.

Con il più grande stock di ricambi originali e universali al mondo, materiali di consumo e accessori, distribuiti da un network di centri logistici altamente automatizzati in tutta Europa e oltre, REPA garantisce i tempi di consegna più rapidi del settore.

Funzionalità potenziate dall’AI, immagini a 360°, disegni esplosi, manuali tecnici e altre funzioni di ricerca disponibili sulla piattaforma e-commerce e sulla app rendono semplice l’identificazione e l’ordine di ogni articolo.

Un team di esperti del settore aiuta i clienti, in oltre 20 lingue, a trovare la soluzione perfetta per ogni riparazione.

Con REPA, la manutenzione quotidiana delle apparecchiature per la ristorazione non è mai stata così semplice.

REPA è la divisione europea di Parts Town Unlimited.
www.repagroup.com
www.lfricambi724.it

Fabio Montefrancesco, Caffè Ninfole, presenta l’analisi sul rally delle quotazioni del chicco

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fabio montefrancesco
Fabio Montefrancesco (immagine concessa)

TARANTO – Negli ultimi quindici giorni il mercato internazionale del caffè ha registrato un forte rialzo delle quotazioni. I futures sulla varietà Arabica (US Coffee C Futures) sono passati dai circa 284 dollari per libbra del 1° agosto agli attuali 353-354 dollari, con un incremento superiore al 24%. Incrementi ben più sostenuti si sono visti nelle quotazioni della varietà robusta dove l’indice ha superato il 41% .

Secondo analisi di settore (Investing.com, Bloomberg, Nasdaq), a determinare il rally sono stati diversi fattori: la siccità in alcune aree chiave di produzione in Brasile, il calo delle esportazioni, la riduzione delle scorte ICE e movimenti speculativi da parte degli operatori finanziari.

Sullo sfondo, permane inoltre l’incognita tariffaria, con possibili dazi sulle esportazioni brasiliane verso gli Stati Uniti che potrebbero aggravare la volatilità.

La dichiarazione del dottor Fabio Montefrancesco – direttore generale Caffè Ninfole spa:

“Pur riconoscendo le forti pressioni al rialzo delle ultime settimane, confidiamo che – con il miglioramento delle condizioni climatiche e una ripresa della disponibilità commerciale – si possa assistere a una stabilizzazione, delle quotazioni nelle prossime settimane ma difficilmente vedremo un ritorno ai valori di luglio.

Come torrefattori – continua Montefrancesco – siamo preoccupati perché, è bene ricordare, oscillazioni così marcate hanno un impatto diretto su tutta la filiera, dalle imprese di trasformazione ai distributori, e finiscono inevitabilmente per pesare sui consumatori, già esposti a dinamiche inflattive che riducono il potere d’acquisto.

La sfida comune dunque – conclude il direttore generale della Caffè Ninfole spa – sarà quella di continuerà a monitorare attentamente l’andamento dei mercati con un obiettivo chiaro: tutelare il consumatore finale da nuovi rincari a scaffale”.

Victoria Arduino presenta il nuovo sito web con il restyling completo

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victoria arduino
Il nuovo sito dell'azienda (immagine concessa)

BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – Victoria Arduino annuncia il lancio del suo nuovo sito web. Un restyling completo che riflette i valori del marchio, performance, design e sostenibilità, offrendo una piattaforma digitale ancora più intuitiva, elegante e ricca di contenuti. La nuova veste grafica è essenziale, moderna e sofisticata.

Linee pulite, palette colori eleganti e un uso sapiente delle immagini creano un’esperienza visiva coerente con l’identità premium di Victoria Arduino.

Ogni dettaglio è stato curato per valorizzare non solo il design dei prodotti, ma anche il contesto professionale in cui vengono utilizzati: specialty coffee shop, catene, roasters, hotel e ristoranti.

Navigazione fluida e contenuti potenziati

Il nuovo sito è pensato per offrire un’esperienza utente fluida su ogni dispositivo. La navigazione è stata semplificata per permettere a torrefattori, baristi e operatori del settore di trovare rapidamente le informazioni di cui hanno bisogno.

Le sezioni principali sono facilmente accessibili dalla homepage:

Iconic Products

Ogni macchina per caffè espresso e macinino è raccontata nel dettaglio, con schede tecniche complete, immagini in alta definizione e approfondimenti sulle tecnologie proprietarie: T3 Genius, Pure Brew e le soluzioni IoT integrate.

Inoltre, è ora disponibile la funzione di comparazione prodotti, che consente di confrontare le caratteristiche tecniche e le funzionalità di più modelli di macchine e macinini, facilitando la scelta della soluzione ideale in base alle specifiche esigenze professionali.

Heritage

Un viaggio nel tempo attraverso la storia di Victoria Arduino. In questa sezione è possibile scoprire come sono nati e si sono evoluti i prodotti iconici, simbolo di innovazione e tradizione.

Valori

Performance, sostenibilità e design. Questa sezione permette di esplorare i valori e racconta le collaborazioni con designer e architetti che condividono la visione Victoria Arduino.

Storie

Un’area sempre aggiornata con tutte le novità del brand: lanci di prodotto, case study, partecipazioni a fiere internazionali e progetti con i professionisti del caffè.

Un punto di riferimento per la coffee community

Con questo rilancio digitale, Victoria Arduino rafforza il proprio ruolo non solo come produttore di tecnologie d’eccellenza, ma anche come punto di riferimento culturale per la coffee community internazionale. Il sito è disponibile in più lingue e presto integrerà ulteriori funzionalità per l’interazione diretta con partner e professionisti.

Scopri ora la nuova esperienza Victoria Arduino

Un invito a esplorare il futuro dell’espresso professionale, tra performance, design e sostenibilità.

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Goppion Caffè pubblica il primo bilancio di sostenibilità e inaugura un magazzino di 1000 mq

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Goppion Vienna Il logo di Goppion Caffè
Il logo di Goppion Caffè

PREGANZIOL (Treviso) – Goppion Caffè, storica torrefazione di Preganziol (Treviso), presenta il suo primo bilancio di sostenibilità: il documento, redatto secondo gli standard internazionali Global Reporting Initiative (GRI), testimonia l’impegno dell’azienda nei confronti della sostenibilità economica, ambientale e sociale abbracciando un arco temporale di quattro anni, dal 2021 al 2024.

Il bilancio di sostenibilità di Goppion Caffè

Il bilancio evidenzia il costante lavoro di Goppion per migliorare le proprie prestazioni: nel report viene messa in luce la riduzione dei rifiuti derivanti dal processo di produzione, indice di efficienza e attenzione nel limitare gli scarti attraverso la scelta di materie prime certificate e riciclabili, al riuso e al riciclo. Per quel che riguarda l’energia, questa viene generata grazie all’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto dell’azienda.

Anche l’attenzione al benessere dei collaboratori rappresenta un asset importante per Goppion: le pause sono state ridotte per assicurare un’uscita anticipata nel pomeriggio garantendo maggior tempo libero, mentre è a disposizione una tessera welfare che permette di usufruire di offerte e servizi utili.

La ricerca è una voce altrettanto importante all’interno del bilancio di sostenibilità: sono allo studio materiali di imballaggio che garantiscano una perfetta conservazione del caffè e che siano riciclabili a loro volta, oltre che nuove strade per il riutilizzo della silverskin, l’ultima pellicina che avvolge il chicco verde di caffè e che si stacca solo durante la tostatura.

“Il percorso intrapreso verso la sostenibilità, basato sull’integrazione dei tre pilastri fondamentali degli standard GRI – spiega Paola Goppion, che assieme a Sergio, Silvia e Mario conduce la torrefazione – riassume un passaggio spontaneo, logico e vitale per il nostro lavoro e per rendere conto in maniera trasparente e autentica delle performance sociali, ambientali ed economiche, condividendone i risultati raggiunti e i traguardi prefissati con chi collabora fianco a fianco con noi. Nella sensibilità delle persone in azienda c’è da sempre l’attenzione alle azioni quotidiane: redigendo il bilancio di sostenibilità ci siamo accorti che molte cose, in realtà, sono parte del nostro vivere di tutti i giorni, fin dall’inizio della nostra avventura, e che per noi significano da sempre cura ed educazione. C’è ancora da molto da fare, ma siamo felici dei risultati raggiunti finora”.

All’interno del bilancio di sostenibilità sono elencati i Paesi nei quali Goppion acquista la materia prima – per l’85% caffè di varietà Arabica e il restante 15% di Robusta, scelti tra i migliori al mondo per creare prodotti che siano immediatamente riconoscibili per il consumatore – e i mercati di esportazione dove l’azienda è presente, principalmente in Europa e in Asia: “Il nostro territorio di vendita – continua Paola Goppion – è cresciuto lentamente. Ci siamo diffusi attraverso le fiere, la cura delle relazioni con partner che condividono i nostri valori, ma soprattutto grazie al mantenimento della qualità del prodotto, della sua presentazione e di una promessa che è diventata garanzia. Oggi i Paesi in cui esportiamo sono una trentina, ma curiamo nuovi contatti in Giappone e in Medio Oriente. Affrontare altri Paesi è un po’ come ricominciare tutto daccapo, raccontarsi e dimostrare quello che sappiamo fare con semplicità e trasparenza”.

Goppion ha infine ampliato la sede di Preganziol con 1000 mq di nuovi locali destinati allo stoccaggio della materia prima e del confezionato pronto a partire, agevolando la logistica e le manovre di carico e scarico.

La sede aziendale, inaugurata nel 1968, è stata quindi ripensata per essere più funzionale e contemporanea, con lo scopo di promuovere anche il benessere di tutti e di aumentare le performance in termini ambientali: “La nostra azienda – conclude Paola Goppion – si affaccia sul Terraglio, antica via napoleonica ricca di storia che collega Treviso a Venezia. La sua linea rispecchia un’architettura d’avanguardia della metà degli anni Sessanta, addolcita dal laghetto sul fronte. Tutti i lavori di ammodernamento rispettano la sua posizione e il rapporto con il territorio che la ospita”.

Eataly annuncia un aumento di capitale da 75 milioni

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eataly caffè vergnano
Il logo Eataly

Eataly ha lanciato un aumento di capitale per un importo massimo di 75 milioni di euro da erogarsi per metà entro il 30 novembre prossimo e per l’altra metà entro il 30 giugno 2026. Ciò porterà ad un maggiore investimento nel travel retail. Dopo la recente apertura a Schiphol arriveranno, secondo il ceo Andrea Cipolloni, entro fine anno ad avere uno store a Linate, che si aggiunge ai cinque a Parigi, tra Orly e Charles De Gaulle, e ai quattro a New York Jfk. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo pubblicato sul quotidiano Il Sole 24 Ore.

L’aumento di capitale di Eataly

MILANO – Eataly vara il rafforzamento patrimoniale. Il gruppo ha infatti lanciato un aumento di capitale per un importo complessivo massimo di 75 milioni di euro da erogarsi per metà entro il 30 novembre prossimo e per l’altra metà entro il 30 giugno 2026. L’operazione è stata approvata all’unanimità dall’assemblea degli azionisti.

Come fa sapere la società, l’operazione è “un passo significativo nel percorso di rapido consolidamento della posizione di Eataly nei mercati di riferimento e un’opportunità per sostenere i piani di sviluppo strategico sia con il nuovo format Eataly Caffè, sia in nuovi canali per raggiungere nuovi clienti”.

“Il format Eataly Caffè è stato studiato e progettato dopo l’ingresso di Investindustrial nel capitale. Il grande successo riscontrato sin da subito ha spinto il consiglio di amministrazione e tutti gli azionisti a dotare la società di ulteriori risorse volte ad accelerare lo sviluppo dell’interessante pipeline di aperture possibili”, ha detto Andrea Cipolloni, group Ceo di Eataly, come riporta Il Sole 24 Ore sottolineando che, grazie all’aumento di capitale, “potremo accelerare ulteriormente anche il nostro piano di espansione internazionale nel travel retail”.

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Goldman Sachs pronta all’acquisizione del Gruppo Froneri (co-partecipato Nestlè da 15 miliardi): nel mirino brand di gelato noti come Maxibon, Coppa del Nonno, Oreo

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I marchi di gelato del Gruppo Froneri (foto dal sito web dell'azienda) Goldman sachs
I marchi di gelato del Gruppo Froneri (foto dal sito web dell'azienda)

MILANO – Dopo la freschissima (in tutti i sensi) notizia che celebrava i 70 anni dell’iconico gelato de La Coppa del Nonno, ora si ritorna a parlarne su un altro piano e coinvolgendo altri brand: quello delle acquisizioni. Nel mirino di Goldman Sachs sta finendo il Gruppo Froneri, co-partecipato Nestlè e valutato a circa 15 miliardi di euro includendo il debito. La fonte è il Financial Times ripreso da La Repubblica qui.

Goldman Sachs a caccia di gelati

Così come riporta Repubblica, alcuni dei marchi di gelato più noti a livello mondiale come i prodotti realizzati e venduti in Italia dal Gruppo Froneri, (Nuii, Maxibon, Coppa del Nonno, Oreo, i classici Motta, La Cremeria e Antica Gelateria del Corso, Häagen-Dazs, potrebbero diventare proprietà della banca di investimento Goldman Sachs.

Così ha pubblicato il Financial Times, ripreso da Repubblica: Goldman Sachs sarebbe in procinto di fare un’offerta per l’acquisizione di una quota della società e affiancare nella joint venture la società europea di private equity Pai. Un accordo significativo per tutto il settore, che potrebbe concludersi già questo settembre.

Scrive Repubblica: “Secondo fonti vicine alla questione, l’accordo, che potrebbe valutare Froneri – joint venture con il gruppo svizzero di beni di consumo Nestlé – a circa 15 miliardi di euro, debito incluso, implicherebbe che la divisione di gestione patrimoniale di Goldman Sachs diventi l’investitore principale del veicolo societario. – e, continua su Repubblica – L’accordo si perfezionerebbe attraverso un continuation fund, una società veicolo istituita per subentrare a un fondo arrivato al termine della sua durata.

Sarebbe il secondo per Pai in Froneri, fondata come joint venture con Nestlé nel 2016 e che è diventato il secondo produttore di gelati nel mondo. Froneri ha aumentato i propri ricavi, 5,5 miliardi di euro nel 2024 dai 2,6 miliardi nel 2019. Pai aveva già investito parte della sua quota del 50% in un continuation fund nel 2019, nel tentativo di trarre vantaggio dalla crescita della joint venture con l’acquisizione dei marchi statunitensi di Nestlé. La durata di quel primo fondo di continuazione sta ora volgendo al termine. Il gruppo dovrebbe mantenere la sua quota del 50% e aggiungere alcuni marchi in Froneri nei prossimi anni.”

Gelato: in Sardegna vale 41 milioni di euro tra coni e coppette

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Una varietà di gelati (immagine: Pixabay)

L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna analizza consumi, gusti preferiti e tendenze del gelato artigianale, dal pistacchio tradizionale ai nuovi sapori come aronia e barbabietola. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione ShMagazine.

Il gelato in Sardegna

CAGLIARI – Il re dell’estate, il gelato, vale 41 milioni di euro di spesa delle famiglie sarde. È questo ciò che pagheranno quest’anno, in previsione, i sardi per l’acquisto di coni, coppette, granite, ghiaccioli e sorbetti, cifra leggermente in calo rispetto ai 43 milioni del 2024. Tutto ciò alimenta l’attività dei 167 laboratori di gelateria presenti nell’Isola, di cui il 66% artigiani.

I dati emergono dalla classifica più “fresca” dell’anno, tratta dal dossier “Gelaterie, gelati e spesa nel 2025”, realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, su fonte ISTAT 2024-2025.

Una spesa che pone l’Isola al 15° posto della classifica dei più golosi, aperta dai lombardi con una spesa di 306 milioni di euro, seguiti campani con 193 e dai laziali con 193, con un totale nazionale di 1.869 milioni di euro. Va considerato, in ogni caso, che il perimetro dell’artigianato del gelato è comunque più ampio, coinvolgendo i segmenti delle pasticcerie che producono dolci con il gelato e dei laboratori che producono gelati senza vendita al dettaglio. In tal senso precedenti analisi hanno valutato che il 43,8% della spesa delle famiglie è intercettabile da parte delle gelaterie artigianali e micro e piccole imprese a vocazione artigiana.

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MARR, risultati: secondo trimestre utile netto a 15,3 milioni, ricavi totali a 585,6 milioni

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Marr
Il logo Marr

RIMINI – Il Consiglio di Amministrazione di MARR S.p.A. (Milano: MARR.MI), società leader in Italia nella commercializzazione e distribuzione al foodservice di prodotti alimentari e non-food, ha approvato in data odierna la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2025.

MARR: principali risultati consolidati del primo semestre 2025

Il primo semestre 2025 si chiude con ricavi totali consolidati a 994,8 milioni di euro in crescita rispetto ai 987,7 milioni di euro del pari periodo 2024. In particolare i ricavi totali del secondo trimestre 2025 sono pari a 585,6 milioni di euro e nel confronto con i 569,6 milioni del pari periodo 2024 hanno beneficiato anche del diverso calendario della Pasqua (quest’anno il 20 aprile e l’anno scorso il 31 marzo) e di un positivo avvio della stagione estiva nel mese di giugno.

EBITDA ed EBIT dei primi sei mesi, che risentono anche dei costi sostenuti per l’avvio ad aprile della piattaforma del Centro Sud di Castelnuovo di Porto, con sovrapposizioni per l’anno in corso con le altre strutture operative del Lazio, si attestano rispettivamente a 47,6 e 27,2 milioni di euro (55,6 e 35,4 milioni nel primo semestre 2024).

Nel secondo trimestre 2025 EBITDA ed EBIT sono pari rispettivamente a 37,7 e 26,3 milioni di euro (39,0 e 27,8 milioni nel pari periodo 2024).

Alla fine dei primi sei mesi del 2025 l’Utile netto, che beneficia di minori oneri finanziari netti per effetto della riduzione del costo del denaro, si attesta a 12,6 milioni di euro (17,5 milioni nel 2024).

L’Utile netto del secondo trimestre 2025 è pari a 15,3 milioni di euro (15,7 milioni nel 2024).

Il Capitale Circolante Netto Commerciale al 30 giugno 2025 è pari a 193,8 milioni di euro e nel confronto con i 183,7 milioni della fine del primo semestre 2024 risente anche di un incremento delle rimanenze relativo all’avvio della piattaforma centrale di Castelnuovo di Porto.

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2025, prima dell’applicazione del principio contabile IFRS 16, è di 206,8 milioni di euro (163,6 milioni al 30 giugno 2024), mentre incluso l’effetto dell’IFRS 16, che aumenta a seguito della presa in locazione della struttura per la Piattaforma MARR del Centro-Sud, è di 296,0 milioni di euro (240,8 milioni alla fine del primo semestre 2024). L’indebitamento finanziario al 30 giugno 2025 nel confronto con il pari periodo dell’esercizio precedente risente di investimenti per 34,9 milioni di euro effettuati nell’arco di dodici mesi e di 38,5 milioni di euro di dividendi distribuiti a maggio 2025.

Il Patrimonio Netto consolidato al 30 giugno 2025 è pari a 315,3 milioni di euro (326,2 milioni al 30 giugno 2024).

Risultati per segmento di attività del primo semestre 2025

A fronte di ricavi totali consolidati del primo semestre 2025 per 994,8 milioni di Euro, le vendite del Gruppo MARR sono pari a 978,6 milioni di euro (968,9 milioni nel 2024) con 575,2 milioni di euro nel secondo trimestre (556,4 milioni nel 2024).

Le vendite ai clienti del segmento Street Market (Ristorazione Commerciale Indipendente) nei primi sei mesi 2025 ammontano a 634,5 milioni di euro (624,1 milioni nel 2024); mentre quelle del secondo trimestre sono pari a 389,4 milioni di euro (367,4 milioni nel 2024).

Le vendite ai clienti del segmento National Account (Catene e Gruppi della Ristorazione Commerciale Strutturata e Ristorazione Collettiva) del primo semestre 2025 ammontano a 255,8 milioni di euro (245,6 milioni di euro nel 2024), con 137,1 milioni di euro nel secondo trimestre 2025 (130,9 milioni nel 2024).

Nel complesso le vendite ai clienti della Ristorazione (segmenti dello Street Market e del National Account) del primo semestre 2025 ammontano a 890,3 milioni di euro (869,7 milioni nel 2024), con 526,5 milioni di euro nel secondo trimestre 2025 (498,3 milioni nel 2024).

Per quel che concerne il contesto di mercato dei consumi alimentari fuori casa, secondo l’Ufficio Studi di Confcommercio (Congiuntura n. 7, luglio 2025) i consumi a quantità della voce “Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa” in Italia nel primo e nel secondo trimestre 2025 evidenziano una variazione rispetto al pari periodo dell’anno precedente rispettivamente del -2,0% e del -0,1%; mentre per TradeLab (AFH Consumer Tracking, luglio 2025) la variazione del numero di visite alle strutture della ristorazione fuori casa dell’ “Away From Home” (AFH) ), incluse quelle ai bar, alla fine dei primi sei mesi
2025 è del -1,2% (con -4,3% nel primo trimestre 2025 e +1,7% nel secondo trimestre) rispetto al pari periodo 2024.

Le vendite ai clienti del segmento dei Wholesale (per la quasi totalità di prodotto ittico congelato a grossisti) nel primo semestre 2025 sono pari a 88,4 milioni di euro (99,2 milioni nel 2024), mentre quelle del secondo trimestre 2025 ammontano a 48,7 milioni e nel confronto con i 58,0 milioni del 2024 risentono di dinamiche di mercato correlate alla disponibilità di prodotto ittico.

Evoluzione prevedibile della gestione

A luglio le vendite sono in crescita in tutti i segmenti di clientela e alla fine dei primi sette mesi l’incremento delle vendite ai clienti della Ristorazione (segmenti di clientela dello Street Market e del National Account) è in linea con gli obiettivi dell’anno.

Il management e l’intera organizzazione di MARR sono concentrati sulla stagione estiva, con un terzo trimestre che storicamente è il più importante dell’anno per contributo in termini di vendite e redditività.

Confermato il focus, già comunicato in occasione della presentazione dei risultati del primo trimestre 2025, sull’attuazione delle Linee guida per sostenere la crescita e migliorare la redditività e sulla gestione dei livelli di assorbimento del capitale circolante.

Tra gli ambiti di intervento delle Linee guida si segnala il miglioramento dell’efficienza operativa e in tal senso è stato attivato un progetto pilota su alcune strutture operative MARR per il ridisegno delle attività di movimentazione merci con l’obiettivo di migliorare la qualità del servizio e aumentare il controllo dei costi. Tale intervento si affianca a quelli relativi all’ottimizzazione dei trasporti e dei i flussi tra strutture del network logistico MARR.

A tal proposito l’attivazione della piattaforma centrale di Castelnuovo di Porto ha permesso di trasferire secondo programma dalla piattaforma di Pomezia le attività di re-distribuzione ai centri distributivi MARR e di servizio ai clienti strutturati del Centro-Sud e proseguirà nei prossimi mesi con ulteriori step nel ridisegno e potenziamento delle attività operative MARR nel Lazio.

MARR (Gruppo Cremonini), quotata dal 2005 al Segmento Euronext STAR Milan di Borsa Italiana

E’ la società leader in Italia nella distribuzione specializzata di prodotti alimentari alla ristorazione extra domestica ed è controllata da Cremonini S.p.A.. Attraverso un’organizzazione di oltre 975 tecnici di vendita, il Gruppo MARR serve oltre 55.000 clienti
(principalmente ristoranti, hotel, pizzerie, villaggi turistici, mense aziendali), con una proposta che include più di 25.000 prodotti alimentari, tra cui pesce, carne, alimentari vari, ortofrutta e una significativa offerta di prodotti a marchio proprio, sostenibili e del Made in Italy (consulta il Catalogo MARR).

La società opera su tutto il territorio nazionale attraverso una rete logistico-distributiva costituita da oltre 40 unità distributive, alcune delle quali con cash&carry, e si avvale di circa 1.000 automezzi.

MARR ha realizzato nel 2024 ricavi totali consolidati per 2.098,0 milioni di euro (2.085,5 milioni nel 2023) con un EBITDA consolidato di 120,2 milioni di euro (123,1 milioni nel 2023) ed un utile netto consolidato di 42,7 milioni di euro (47,1 milioni nel 2023).

Per maggiori informazioni su MARR visita il sito Internet della società a questa pagina.

Il Bilancio di Sostenibilità 2024 di MARR è disponibile a questa pagina.

L’Associazione museo del caffè di Trieste visita il collezionista Lucio Del Piccolo

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associazione trieste
La visita al collezionista triestino Lucio Del Piccolo (immagine concessa)

TRIESTE – L’Associazione museo del caffè di Trieste (Amdc), nella sua dinamica attività divulgativa, sta tessendo da tempo una rete di rapporti con collezionisti, esperti scientifici, docenti, torrefattori e altri soggetti dell’universo caffeicolo.

La visita dell’Associazione museo del caffè di Trieste

E’ di pochi giorni or sono l’interessante visita che i vertici del sodalizio, con il presidente Gianni Pistrini e il vice Doriano Simonato, hanno compiuto a Ruda (Udine) incontrando, nella casa museo dove risiede, il collezionista triestino Lucio Del Piccolo, la cui preziosa raccolta di caffettiere antiche e recenti annovera oltre 700 pezzi, alcuni dei quali veramente unici e raramente reperibili a livello mondiale.

Con l’occasione sono stati pure messi a punto alcuni dettagli della qualificata partecipazione di Del Piccolo, con alcuni suoi speciali reperti, alla prossima mostra che la Amdc organizzerà, nel mese di settembre, a Capodistria, nell’atrio della Biblioteca centrale “Srečko Vilhar”.

Inoltre, nello stesso incontro, si sono avviate le basi per un progetto didattico rivolto a giovani studenti, che vedrà il collezionista illustrare ai ragazzi il funzionamento e le particolarità e “segreti” delle diverse caffettiere, dall’analisi scientifica dei materiali impiegati fino alle tante e variegate provenienze geografiche delle medesime.

Lucio Del Piccolo, moka expert, blogger e storico del caffè, è un vero e proprio campione del collezionismo, con circa 870 reperti raccolti nell’arco di oltre 20 anni, frutto anche del lavoro di paziente restauro svolto su ben 1500 caffettiere e macchine da caffè di ogni genere e nazionalità; per non parlare della sua enorme raccolta e catalogazione di migliaia di informazioni, brevetti, foto, documenti e libri legati al mondo del “prezioso chicco”.