giovedì 11 Dicembre 2025
Home Blog Pagina 6

Lavazza presenta il calendario 2026 con gli scatti del fotografo Alex Webb

0
lavazza
La cover del calendario (immagine concessa) CREDITS_CMYK_CA00

TORINO – Cosa rende l’italianità un elemento immateriale eppure così riconoscibile in tutto il mondo? Con il calendario 2026 Lavazza prosegue il racconto iniziato a livello globale con la campagna Pleasure Makes Us Human scegliendo di narrare l’insieme di elementi che rendono lo stile di vita italiano così unico e peculiare.

Per farlo, ha affidato la direzione creativa del progetto all’agenzia Armando Testa, con cui prosegue un sodalizio consolidato nel tempo dal successo di campagne globali, e allo sguardo di Alex Webb, fotografo della prestigiosa agenzia fotografica Magnum Photos, tra i più originali street photographer contemporanei, celebre per il talento compositivo e la sensibilità cromatica.

Lo scatto di gennaio (immagine concessa)

Il lancio del calendario vede per questa edizione un palcoscenico d’eccezione: per la prima volta, Lavazza presenterà al pubblico il suo calendario in occasione di Art Basel Miami Beach, una delle fiere d’arte moderna e contemporanea più importanti al mondo, appuntamento imprescindibile per galleristi, collezionisti e appassionati d’arte di ogni latitudine.

“Siamo estremamente orgogliosi di essere official partner di Art Basel Miami Beach e partecipare a questo momento unico dove poter raccontare la nostra lunga relazione con il mondo dell’arte e della fotografia.” – spiega Francesca Lavazza, board member del Gruppo Lavazza. “L’arte contemporanea rappresenta un linguaggio universale capace di connettere sensibilità, culture e generazioni in ogni angolo del mondo. Attraverso le sue molteplici espressioni, essa ci invita a riflettere sulla complessità del presente, esaltandone la bellezza e rivelandone le contraddizioni. Lavazza, da sempre impegnata nella promozione della cultura, ha saputo intrecciare visione e responsabilità sociale in un percorso che valorizza l’arte come strumento di dialogo e trasformazione. In questo contesto, la partecipazione ad Art Basel Miami Beach costituisce una tappa significativa del nostro impegno nel sostenere e celebrare la creatività”.

Lo scatto di febbraio (immagine concessa)

Per il nuovo calendario, Alex Webb ha realizzato le sue fotografie costruendo un personale “Grand Tour” in alcune suggestive location italiane, componendo una narrazione visiva calda, intensa e sofisticata, lontana dai cliché. Pleasure Makes Us Human è il concept che intesse gli scatti, in un racconto dove l’osservazione della vita reale si arricchisce di rimandi sottili al cinema, alla fotografia, alla pittura, traducendo con eleganza e ironia momenti del vivere quotidiano all’italiana.

A tal proposito dice Webb: “Ho sempre pensato che l’Italia avesse una certa tradizione estetica, che attraversa i secoli ed è viva ancora oggi. Una caratteristica che ho sempre percepito nella mia relazione con questo Paese.” Una qualità palpabile che si può ritrovare semplicemente passeggiando tra le strade, negli scorci delle città e negli angoli meno conosciuti, tra la sua gente. Una caratteristica che Webb unisce alla propria sensibilità, realizzando dodici scatti per i mesi dell’anno, a cui si aggiungono il dettaglio pensato per la cover e la back cover.

Marzo (immagine concessa) CREDITS_CMYK_CA00

Sono scatti ambientati in luoghi non consueti e compongono un ritratto inaspettato, dove il caffè si rivela come un elemento imprescindibile della convivialità e del piacere di ogni giorno. Il talento di Webb per la luce e il colore costruisce una continuità narrativa in contesti differenti, dove la sua capacità di cogliere l’imprevedibile guizzo di un momento, la vitalità di una situazione inaspettata, riesce a far emergere un ritratto ipnotico di una realtà vibrante.

Dice Webb: “Ho cercato di seguire la luce, i colori e i movimenti delle persone, catturando immagini che trasmettessero un certo livello di energia e risonanza. Come fotografo, tendo a vedere la bellezza, l’arte e il piacere anche nei piccoli gesti e nei momenti semplici, come bere caffè”.

Nei dodici mesi del Calendario, gli attimi colti dall’obiettivo di Webb si snodano tra l’apertura su un prezioso angolo lacustre animato dalla leggerezza dei giochi dei bambini a un delizioso bar in centro città, dove un momento di pausa rivela un imprevedibile lato ludico; dallo studio artistico, dove si tramanda un’arte antica come quella della modellazione del gesso, alla bocciofila, che diventa un ritrovo per un pubblico del tutto peculiare di sacerdoti; dallo scorcio sulla cittadina di mare dove il colore riempie le strade al pranzo in trattoria, un appuntamento irrinunciabile nelle abitudini quotidiane, per fare tappa in una barberia in stile liberty e, infine, per godersi un momento di festa durante la celebre processione dedicata a Santa Rosalia a Palermo; il tutto pervaso da un’atmosfera gioiosa e dai colori caldi che richiamano l’estate, la stagione per eccellenza di scoperta dell’Italia anche da parte di chi italiano non è.

Aprile (immagine concessa) CREDITS_CMYK_CA00

Ma che cos’è davvero l’italianità, quell’inesplicabile insieme di elementi che rendono unico il carattere del Bel Paese, oggi?

Lavazza, azienda che affonda le proprie radici in Italia, con lo sguardo aperto verso il mondo, si è fatta nel tempo ambasciatrice del caffè e della sua ritualità a ogni latitudine.

Con il calendario 2026 ha scelto di raccontare un’atmosfera, una sensibilità e un insieme di costumi inconfondibili e, al contempo, sempre presenti. Michele Mariani, Executive Creative Director del Gruppo Armando Testa, dice: “Abbiamo voluto raccontare un viaggio nell’italianità, evitando ogni stereotipo. Lo abbiamo immaginato come un percorso in dodici tappe, ognuna espressione di un’umanità diversa, che ci ha permesso di esplorare in profondità le molteplici sfumature del piacere. Un concetto, quello del piacere, che appartiene da sempre al dna di Lavazza. Così è nato un itinerario ideale attraverso un’Italia più autentica, concreta e sincera”.

Maggio (immagine concessa) CREDITS_CMYK_CA00

Gli scatti evocano la leggerezza della vita dolce: i ritmi rallentano, la spontaneità si fa spazio, ogni istante può racchiudere un momento di piacere che va ricercato nel tessuto del tempo quotidiano e ne rivela il valore intimo e prezioso.

Il piacere di incontrarsi, dello stare insieme, il piacere della conversazione e della buona tavola, l’attimo in cui l’incalzare della giornata lascia spazio al rito del caffè: si tratta di piccoli momenti di felicità alla portata di tutti, qualcosa di cui ognuno può fare esperienza nelle proprie giornate e che fanno parte di quel patrimonio comune che è lo stile di vita italiano.

Giugno (immagine concessa) CREDITS_CMYK_CA00

Naturalmente in compagnia di una tazzina di caffè, quest’anno più che mai protagonista degli scatti, una punteggiatura che dona espressività ad ogni momento e può trasformarlo in una piccola festa.

E se pensiamo all’italianismo espresso, che anche all’estero indica una precisa tipologia di caffè, capiamo quanto questa bevanda sia parte costituente della cultura italiana, tanto da diventarne una bandiera a tutte le latitudini.

lavazza
Luglio (immagine concessa) CREDITS_CMYK_CA00

Sempre Francesca Lavazza spiega: “Il caffè è una scintilla, è sempre l’inizio di qualcosa. È un momento condiviso che si può raccontare ma si può anche assaporare. E, in questo caso, è un piacere fatto di piccoli gesti, legato alla spontaneità dell’essere italiani. Una spontaneità che è apertura e accoglienza.” Ma c’è anche una dimensione più raccolta, meno appariscente ma altrettanto importante legata al caffè: “È un gesto che diventa più intimo quando si desidera un momento per sé, un tempo in cui ci si prende cura delle relazioni, della propria famiglia, dei propri amici. Rappresenta davvero un universo di relazioni che abbraccia tutto il mondo all’interno di una tazzina.”

Agosto (immagine concessa) CREDITS_CMYK_CA00

Con la presentazione del calendario 2026 in occasione di Art Basel Miami Beach, Lavazza conferma il proprio interesse verso l’arte e la solida presenza all’interno del panorama della cultura visiva attuale.

Settembre (immagine concessa) CREDITS_CMYK_CA00

Con un’attenzione particolare alla fotografia, grazie alla straordinaria produzione del Calendario che è arrivato ormai alla trentaquattresima edizione, coinvolgendo i più grandi talenti fotografici del mondo, Lavazza fa proprio il racconto del contemporaneo.

Ottobre (immagine concessa) CREDITS_CMYK_CA00

Lavazza coglie inoltre  lo spirito dinamico del tempo attraverso l’obiettivo fotografico e attraverso autori che hanno saputo interpretarne i valori, arricchendone la narrazione con il proprio talento e la forza di una visione sempre originale.

Novembre (immagine concessa) CREDITS_CMYK_CA00

L’appuntamento con Art Basel Miami Beach arriva quindi a coronamento di un lungo percorso di attività nel campo artistico, durante il quale Lavazza ha realizzato significative collaborazioni con alcune delle istituzioni e degli interpreti più importanti a livello nazionale e internazionale.

Dicembre (immagine concessa) CREDITS_CMYK_CA00

Tra le collaborazioni: la Triennale e il MUDEC di Milano, la Collezione Peggy Guggenheim, i Musei Civici di Venezia, il Guggenheim Museum di New York e Centro Italiano Fotografia – Camera di Torino. Un impegno costruito nel tempo che rende Lavazza non solo ambasciatrice del caffè nel mondo, ma anche portatrice di bellezza e di creatività.

Brasile: Conab eleva la stima ufficiale del 2,4% portando il dato sul raccolto 2025/26 a 56,5 milioni di sacchi (+4,3%)

0
Conab produzione Brasile
Il logo di Conab

MILANO – Conab rivede al rialzo del 2,4% la sua stima sul raccolto 2025/26 del Brasile, che si è concluso lo scorso settembre. Secondo la quarta stima ufficiale dell’agenzia del ministero dell’agricoltura – i cui dati sono stati diffusi ieri, giovedì 4 dicembre 2025 – la produzione è stata di 56,5 milioni di sacchi, in crescita del 4,3%. Si tratta del terzo raccolto brasiliano più abbondante di sempre, secondo soltanto a quelli del 2018 e del 2020.

Questa volta, Conab ha ritoccato verso l’alto sia il dato dei robusta che quello degli arabica.

La produzione di arabica è stimata ora in 35,7631 milioni di sacchi, in calo del 9,7%.

Quella di robusta nel dato record di 20,7722 milioni, in crescita del 42,1%. A fronte di un lieve calo (-1,2%) delle superfici produttive, a 1,85 milioni di ettari, la produttività è cresciuta del 5,5%, a 30,4 sacchi/ha.

La produttività degli arabica ha segnato una flessione dell’8,4%, a 24,1 sacchi/ha. Quella dei robusta è cresciuta del 42,3% sfiorando i 56 sacchi/ha.

Arabica

La produzione di arabica – oltre a risentire della ciclicità negativa – è stata penalizzata dai periodi di siccità, che ne hanno ridotto ulteriormente il potenziale produttivo.

Contenuto riservato agli abbonati.

Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.

The Physics of Espresso, l’ultimo sforzo enciclopedico di Jonathan Gagné, in vendita sul sito di Scott Rao

0
Physic of espresso gagné
Physic of espress

MILANO – È lo stesso autore, Jonathan Gagné, che si rivolge ai suoi possibili lettori per per annunciare l’uscita del suo secondo libro, The Physics of Espresso. Dopo il primo libro dell’autore, The Physics of Filter Coffee, questa seconda opera di quasi 200 pagine racchiude il complesso mondo che sta dietro a una bevanda che coinvolge vari temi, prodotti e attrezzature, ciascuno con le proprie caratteristiche fisiche.

The Physics of Espresso di Jonathan Gagné

Tra i numerosi argomenti trattati, la chimica dell’acqua l’estrazione, il libro si concentra sulla scienza della percolazione e poi, naturalmente, un posto d’onore è riservato alla macinatura, alla pressione e ai profili da ottenere.

Non manca nemmeno l’ultimo anello della catena, ovvero una parentesi sulla conservazione del caffè al fine di preservarne il più possibile la freschezza.

Questo libro, frutto di diversi anni di ricerca, mira a dare un contributo scientifico al mondo del caffè, e funge sia da guida pratica (sono stati condotti diversi esperimenti) che teorica per i baristi.

Per comprendere queste pagine piene di termini tecnici (è persino necessario un glossario preliminare per comprendere appieno ciò di cui si parla), abbiamo parlato direttamente con l’autore.

Il libro è già in vendita nello store di Scott Rao. Per maggiori informazioni basta cliccare qui. Viene spedito in molti Paesi del mondo.

Per ordini in grandi quantitativi o per ragioni editoriali — traduzioni comprese — potete scrivere a Scott qui scottrao.com. Si segnala che per le traduzioni è necessario disporre già di una rete di distribuzione significativa nei Paesi interessati.

Un appunto logistico: in alcuni Paesi le tariffe di spedizione risultano oggi particolarmente elevate — ad esempio Emirati Arabi Uniti e Cile — perciò, se vi trovate in una di queste aree, può essere utile rivolgersi a una torrefazione o a un distributore locale di attrezzature per caffè per proporre un ordine collettivo e così contenere i costi.

L’autore informa che Scott Rao non ricava alcun guadagno sulle spese di spedizione: il prezzo che appare sul sito corrisponde a quanto effettivamente pagato per recapitare il volume.

 

Giuseppe Lavazza e Giovanni Ferrero ricevono il premio Leonardo come eccellenze del made in Italy

0
giuseppe lavazza
Giuseppe Lavazza è il Presidente del Gruppo Lavazza e del Comitato italiano del caffè in Union Food (immagine concessa)

Ferrero e Lavazza sono stati premiati dal comitato Leonardo come eccellenze del made in Italy. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Rai News.

Lavazza e Ferrero simboli del made in Italy

MILANO – Ci sono anche due imprenditori piemontesi tra i premiati nella 28a edizione dei Premi Leonardo: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato tra gli altri, anche Giovanni Ferrero, Presidente Esecutivo del Gruppo Ferrero, a cui è stato conferito il Premio Leonardo 2025; Giuseppe Lavazza, Presidente di Gruppo Lavazza per il Premio Leonardo Sostenibilità e Innovazione 2025.

giovanni ferrero nutella
Giovanni Ferrero è presidente esecutivo del Gruppo Ferrero

A loro, insieme ad altre eccellenze del made in Italy, sono stati consegnati i riconoscimenti nell’ambito dell’edizione 2025 dei Premi Leonardo, assegnati dal Comitato Leonardo alle aziende in grado di interpretare il valore del saper fare italiano e di rappresentare il meglio del Made in Italy, con l’obiettivo di promuoverlo e valorizzarlo.

Il Comitato Leonardo è nato nel 1993 su iniziativa di Ice, l’Istituto del commercio estero, Confindustria e di un gruppo di imprenditori e che opera con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Il Premio Leonardo International 2025 è stato assegnato ad un imprenditore che sta investendo in Piemonte: si tratta di Byung Joon Han, co-fondatore e amministratore delegato di Silicon Box, azienda specializzata nell’assemblaggio di semiconduttori, che a breve avvierà i lavori per costruire un impianto definito di “interesse strategico nazionale” di “advanced packaging e chiplet integration” da 600mila metri quadrati che sorgerà alle porte di Novara, nella zona di Agognate.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Caffè Platti 1875: 150 anni di storia nel cuore di Torino

0
Caffè Platti (immagine: Flawless Life)

Nel cuore di Torino, all’angolo tra Corso Vittorio Emanuele II e Corso Re Umberto, sorge un luogo che incarna come pochi il fascino intramontabile della città: Caffè Platti 1875. Nato come liquoreria “Principe Umberto” e trasformato poi in caffè dai fratelli Platti, è diventato un simbolo culturale del Novecento torinese. Entrare da Platti significa fare un salto nel tempo, tra stucchi, specchi dorati e arredi in stile Luigi XVI che raccontano eleganza e memoria.

Le sue sale hanno visto passare scrittori, imprenditori, studenti e sportivi, diventando scenario di incontri, idee e rivoluzioni silenziose. Oggi, a quasi 150 anni dalla sua nascita, Platti continua a essere un viaggio nel tempo dove storia, gusto e tradizione si intrecciano con il presente. Leggiamo in seguito alcune parti dell’articolo pubblicate su Viaggiare.

Caffè Platti 1875 compie 150 anni

TORINO – Nata nel 1875, negli anni del primo Risorgimento, come liquoreria “Principe Umberto”, l’attività fu rilevata dai fratelli Ernesto e Pietro Platti, che la trasformarono in un caffè destinato a diventare un punto di riferimento sociale e culturale per tutto il Novecento.

Varcare la soglia di Platti significa fare un salto indietro nel tempo: gli interni, arredati in stile Luigi XVI dalla ditta Valabrega, ricoprono pavimenti e pareti con raffinati stucchi, lampadari originali, decorazioni dorate, un bancone in legno intarsiato anni Venti, grandi specchi incorniciati e tonalità pastello che donano al locale un’eleganza discreta e senza tempo.

Una storia senza tempo

Tra le sue mura e intorno ai suoi tavoli, Platti ha attraversato tre epoche: l’Unità d’Italia, le due guerre mondiali e il boom industriale; è stato testimone vivace delle trasformazioni di Torino. Per decenni gli studenti del vicino liceo classico D’Azeglio intellettuali, artisti, imprenditori, politici e scrittori hanno scelto Platti per riflettere, incontrarsi, scrivere o semplicemente sorseggiare una cioccolata calda.

Tra questi ricordiamo personalità del calibro di Cesare Pavese, che spesso si concedeva una pausa tra le sale o davanti a un tavolino del caffè, magari discutendo con l’editore Giulio Einaudi, oppure Luigi Einaudi — futuro Presidente della Repubblica — che amava leggere con calma tra quelle pareti. Anche il senatore Giovanni Agnelli e il fondatore del marchio Lavazza erano frequentatori abituali, così come importanti rappresentanti dell’imprenditoria e della società torinese.

E accanto a storia, letteratura e imprenditoria, Platti vanta anche un legame con lo sport: è proprio davanti alle sue vetrine che, il 1º novembre 1897, alcuni studenti del liceo classico D’Azeglio decisero di fondare quella che sarebbe diventata la Juventus FC, rendendo il locale parte integrante della storia del calcio italiano.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui.

IPA Porcellane iscritta nel Registro speciale dei Marchi Storici: “Un simbolo di settant’anni di lavoro”

0
IPA Porcellane nei Marchi Storici (foto concessa)
IPA Porcellane nei Marchi Storici (foto concessa)

USMATE VELATE (Monza Brianza) – IPA Porcellane, azienda specializzata nella produzione di porcellana dura italiana per l’industria del caffè, è stata iscritta nel Registro speciale dei Marchi Storici di interesse nazionale, istituito presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Il riconoscimento premia esclusivamente i marchi che possono vantare almeno cinquant’anni di utilizzo continuativo e che rappresentano una parte significativa della storia produttiva del Paese, valorizzando al tempo stesso il legame con il territorio e il know-how manifatturiero italiano.

Per IPA Porcellane, attiva dal 1955 e punto di riferimento per torrefattori, baristi e professionisti dell’horeca, l’ingresso nel Registro dei Marchi Storici conferma un percorso di continuità industriale e di specializzazione

Dalla sede di Usmate Velate, in Brianza, l’azienda serve oggi clienti in Italia e all’estero con una gamma completa di tazze, tazzine e articoli in porcellana progettati specificamente per il servizio del caffè.

L’iscrizione consente all’azienda di utilizzare, a fini commerciali e promozionali, il logo “Marchio Storico di interesse nazionale”, rafforzando la riconoscibilità del brand e la sua collocazione fra le eccellenze del Made in Italy legate al mondo del caffè.

«Questo riconoscimento ci riempie di orgoglio perché racconta, in un simbolo, settant’anni di lavoro in fabbrica, di progettazione condivisa con i torrefattori e di evoluzione insieme al mercato del caffè» commenta Amedeo Sala di IPA Porcellane.

«Allo stesso tempo, è uno stimolo a guardare avanti: disponiamo di una capacità produttiva importante, frutto di un impianto altamente automatizzato e di un team esperto, che possiamo ancora esprimere a pieno supportando nuove collaborazioni e nuovi progetti in Italia e all’estero».

Nel corso dei decenni, IPA Porcellane ha puntato su una forte integrazione tra competenza artigianale e tecnologie produttive, sviluppando internamente gran parte dei propri processi e curando ogni fase, dalla progettazione delle linee fino alla decorazione sotto smalto, pensata per garantire durata, resa estetica e costanza qualitativa del prodotto finito.

Con l’ingresso nel Registro, IPA Porcellane rafforza quindi il proprio posizionamento come player storico del comparto, pronto a valorizzare ancora di più la filiera del caffè.

La pasticceria Staccoli inaugura il nuovo store a Riccione

0
Paolo Staccoli (immagine concessa)

Inaugurata la boutique del pasticciere di fama internazionale da Cattolica, che ora esce dai suoi storici confini e approda nel cuore della movida romagnola. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo di Nives Concolino per il quotidiano Il Resto del Carlino.

Staccoli arriva a Rimini

CATTOLICA – Chi intendeva deliziare il palato con le sue eccellenze artigianali finora era costretto ad andare a Cattolica. Paolo Staccoli, maestro pasticciere di fama internazionale, ora esce dai suoi storici confini e approda nel cuore di Riccione. Domani, in viale XIX Ottobre 1, davanti alla stazione ferroviaria, inaugurerà Bottega Staccoli, dove i clienti potranno scoprire il top della sua pasticceria e della cioccolateria artigianale.

Un’operazione che va controcorrente, mentre tanti negozi di vicinato e pubblici esercizi abbassano le serrande, impoverendo i centri urbani, Staccoli amplia il ventaglio dell’attività che ha 76 anni di storia.

“Abbiamo deciso di venire a Riccione perché abbiamo tantissimi clienti riccionesi, anche turisti con seconde case, che per vai motivi spesso non riescono a venire a Cattolica. Oltretutto qui per 15 anni abbiamo avuto il laboratorio di cioccolato e sempre qui ci siamo adoperati per CiocoPaese”.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Il cane Giorgio a Ferrara è il nuovo Hachiko: ogni giorno al bar in attesa del padrone deceduto

0
hachiko
La statua di Hachiko a Shibuya, Tokyo

Giorgio, un cane meticcio di piccola taglia, percorre ogni giorno le strade di Scortichino, una frazione del comune di Bondeno in provincia di Ferrara, e arriva nel bar della piazza principale dove si siede sempre sotto la stessa sedia preferita del suo padrone morto ormai da un mese.

Soprannominato il nuovo Hachiko, il celebra cane che aspettava il padrone anche dopo la sua morte fuori la stazione di Shibuya a Tokyo, Giorgio è una testimonianza concreta di fedeltà e devozione. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo di Serena Palumbo per Il Corriere della Sera.

Giorgio: il nuovo Hachiko di Ferrara

SCORTICHINO (Ferrara) – Lo hanno soprannominato il nuovo Hachiko. E in effetti, nonostante Giorgio non abbia la stazza dell’Akita giapponese – il cane diventato famoso in tutto il mondo per aver aspettato il suo padrone anche dopo la morte fuori la stazione di Shibuya, a Tokyo, e reso ancora più celebre dall’omonimo film che aveva Richard Gere come protagonista – ne incarna la fedeltà.

Questo meticcio di piccola taglia esce ogni mattina alle 7.30, percorre le strade di Scortichino, una frazione del comune di Bondeno in provincia di Ferrara, e arriva nella piazza principale. Qui entra nel bar e si siede sempre sotto la stessa sedia, la preferita del suo compagno umano. Una routine che i due hanno ripetuto per 12 anni. Insieme, fino a circa un mese fa, quando l’uomo è morto.

Eppure Giorgio, nonostante ora non abbia nessuno a guidarlo verso quella caffetteria, continua a presentarsi lì, quasi come a onorare quell’appuntamento e forse nella vana speranza di rincontrare l’uomo che lo ha salvato dal canile, adottandolo e donandogli una vita migliore. E così puntuale, al solito orario, entra al bar e resta in attesa. Poi si arrende e va via. Ma il mattino seguente è di nuovo in quel luogo, accolto e coccolato da chi un tempo sorseggiava il caffè con il suo padrone.

Giorgio, come Hachiko, è una testimonianza concreta di fedeltà e devozione, ma anche del dolore che gli animali possono provare per il distacco da un compagno di vita.

Due cani che a distanza di anni hanno “cercato ininterrottamente il proprio padrone lì dove l’avevano lasciato – spiega Federico Coccìa, medico veterinario e autore del libro Con gli occhi del tuo cane (Sperling & Kupfer) -. Questo perché per i cani non si può parlare di elaborazione del lutto. Loro non hanno la consapevolezza di cosa sia la morte. Quando l’umano di riferimento muore, però, avvertono una fortissima mancanza fisica. Una sofferenza data da un’assenza improvvisa che non riescono a spiegarsi e per la quale restano profondamente confusi”.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Compostabile: ecco il significato del termine applicato ai materiali

0
capsule caffè brumen esselunga riciclo politecnico compostabili austria pack-ital bioplastiche
Capsule di caffè (immagine: Pixabay)

Il significato della parola compostabile è fondamentale per evitare errori nella raccolta differenziata e sfruttarne al meglio i benefici ambientali. Approfondiamo l’argomento con l’articolo di Emanuele Francati per Wise Society.

Quando un materiale è compostabile? La spiegazione

MILANO – Nell’era green ci sono molte più cose a cui fare attenzione, giustamente. E, di conseguenza, anche termini da conoscere: cosa vuol dire compostabile, per esempio? Non tutto ciò che chiamiamo “rifiuto” lo è davvero: alcuni materiali, se trattati nel modo giusto, possono diventare risorse preziose da riutilizzare in altro modo.

È il caso, per l’appunto, di oggetti e imballaggi compostabili, che non solo si degradano, ma si trasformano in nutrimento per la terra.

Cosa davvero il significato della parola “compostabile” -e soprattutto dove va conferito- è fondamentale per evitare errori nella raccolta differenziata e sfruttarne al meglio i benefici ambientali. In questo articolo vedremo cos’è il compostabile, come riconoscerlo e quali regole seguire per smaltirlo nel modo opportuno. Quello che fa bene a tutti, pianeta compreso.

La parola compostabile indica un materiale che, dopo essere stato smaltito correttamente, è in grado di decomporsi attraverso processi biologici naturali, non indotti, fino a trasformarsi in compost. Ovvero, un terriccio ricco di sostanze nutritive utile per l’agricoltura e per il giardinaggio. Il centro del settore Biowaste, che considera il compost un mezzo per favorire l’economia circolare.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Neo Home Robot, arriva il maggiordomo del futuro che fa le faccende di casa da solo

0

Sta per arrivare un nuovo alleato per la vita quotidiana: si chiama Neo Home Robot ed è il primo robot umanoide pensato per assistere le persone nelle faccende domestiche e non solo. Realizzato dall’azienda californiana 1X, promette di trasformare il modo in cui viviamo la casa, combinando tecnologia avanzata, intelligenza artificiale e una buona dose di autonomia per semplificare le attività di tutti i giorni. Leggiamo in seguito una parte dell’articolo pubblicato da Domus.

Neo Home Robot: il maggiordomo del futuro è già in preordine

LOS ANGELES – L’azienda californiana 1X ha aperto i preordini per Neo Home Robot, un robot umanoide capace di offrire assistenza automatizzata e occuparsi delle faccende domestiche.

Il suo debutto è previsto per il prossimo anno e potrà essere comandato tramite un clic o con la voce, grazie alla funzione Chores che consente di assegnare i compiti indicando orari e modalità di esecuzione.

Neo è dotato di testa, arti superiori e inferiori e ha un corpo morbido in strutture polimeriche reticolari 3D.

Pesa circa 30 kg, indossa una tuta bianca e può accendere e spegnere le luci, piegare il bucato, rifare il letto, aprire la porta, servire il caffè o pulire il bagno. Il tutto in autonomia e con un livello di rumore inferiore a quello di un frigorifero moderno.

Un assistente silenzioso e intelligente per ogni esigenza domestica

Grazie a un modello linguistico di grandi dimensioni integrato, Neo offre conoscenze e assistenza personalizzata senza bisogno di dispositivi esterni.

Può conversare con naturalezza, fornire informazioni, rispondere a domande e persino raccontare aneddoti o storie divertenti, diventando anche un vero e proprio compagno virtuale.

Secondo il Ceo di 1X, Bernt Børnich, la rete neurale del robot non è ancora in grado di gestire compiti complessi.

Per questo, i primi acquirenti dovranno accettare la possibilità che un teleoperatore a distanza controlli il robot attraverso le telecamere integrate, addestrandolo e svolgendo alcune attività da remoto. Gli utenti potranno comunque gestire e limitare questi interventi tramite un’app dedicata

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui