martedì 02 Settembre 2025
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Export Days Anima 2025, oltre 120 aziende italiane incontreranno buyer provenienti da tutto il mondo

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anima ucimac dazi
Il logo di Anima l'associazione di Confindustria cui aderisce anche l'Ucimac, i costruttori di macchine per caffè professionali

MILANO – Al via la quinta edizione degli Export Days Anima, l’evento annuale dedicato alla promozione delle attività di internazionalizzazione delle imprese del settore meccanico. Quest’anno l’iniziativa si articolerà in tre tappe che coinvolgeranno le regioni PiemonteLombardia e Veneto, offrendo un’importante opportunità di networking e collaborazione per le aziende italiane.

L’Export Days Anima rappresenta ormai un appuntamento consolidato nel panorama delle imprese, frutto di una virtuosa collaborazione tra Anima ConfindustriaMinistero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Agenzia ICE.

L’iniziativa è realizzata in stretta cooperazione con alcune delle principali rappresentanze confindustriali del territorio, tra cui Assolombarda, Confindustria Brescia, Confindustria Bergamo, Confindustria Novara Vercelli Valsesia, Confindustria Belluno Dolomiti, Confindustria Veneto Est, Confindustria Verona, Confindustria Vicenza e Confindustria AssAfrica & Mediterraneo, oltre alla collaborazione del Consolato Generale del Canada.

Le tre tappe dell’evento si svolgeranno come segue:

•    24 Giugno – I Tappa – Piemonte, presso Confindustria Novara Vercelli e Valsesia (Corso Felice Cavallotti 25)

•    25 Giugno – II Tappa – Lombardia, presso Confindustria Bergamo (Via Stezzano 87, Kilometro Rosso, Gate 5)

•    26 Giugno – III Tappa – Veneto, presso Move Hotels Venezia Nord (Via Bonfadini 1, Mogliano Veneto TV)

Gli operatori stranieri, selezionati dai mercati target che includono Nord AmericaSud AmericaMedio OrienteAsia e Africa Sub-Sahariana, avranno l’opportunità di interagire direttamente con le aziende italiane, promuovendo così il made in Italy nel mondo.

Nel complesso delle tre giornate le aziende italiane registrate saranno oltre 120, che avranno l’opportunità di interagire con operatori stranieri selezionati provenienti da diversi mercati target, tra cui Canada, Brasile, Ghana, Emirati Arabi, Australia.

Come ricorda il presidente di Anima ConfindustriaPietro Almici: “Le aziende della meccanica rappresentate da Anima portano all’estero circa il 60% dei propri prodotti, generando un fatturato di oltre 33 miliardi di euro nel nostro paese grazie alle esportazioni.  Oggi guardiamo con un po’ di preoccupazione al futuro, considerato che nel 2024 gli Stati Uniti hanno rappresentato la destinazione principale per i prodotti dei nostri settori e che paesi come l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi sono stati quelli con la maggiore crescita rispetto al 2023″.

Almici aggiunge: “L’introduzione dei dazi e la situazione geopolitica del medio Oriente potrebbero avere un grosso impatto sul nostro export. In questo momento, è necessario che l’Europa adotti misure per agevolare e aumentare gli scambi nel mercato interno, ma allo stesso tempo guardiamo con attenzione alla crescita di nuovi mercati strategici, come il Sud America – giungendo alla firma del trattato Ue-Mercosur. Auspichiamo che le zone interessate dai recenti conflitti possano arrivare presto a una soluzione, tornando a un quadro stabile e favorevole agli scambi internazionali”.

“Con gli Export Days – conclude Almici – puntiamo a mettere in contatto le aziende di diversi paesi del mondo e di creare un momento importante per le imprese italiane della meccanica, al fine di rinforzare legami, relazioni e amicizie e creare nuove opportunità di business”.

Dammann Frères presenta la nuova linea di tè freddi in lattina

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Dammann Frères
Tè freddi Dammann Frères (immagine concessa)

MILANO – Dammann Frères presenta una nuova linea di tè freddi in lattina, realizzata in collaborazione con Baladin, leader nella creazione di soft drink di alta qualità.
La collezione Iced Tea, pensata per l’estate, unisce tè pregiati, basso contenuto di zuccheri e un perfetto equilibrio aromatico.

La lattina, dal design elegante e compatto, la rende pratica da portare ovunque e ideale da gustare in ogni momento della giornata. La linea comprende:

Happy Green: una fresca e vivace infusione di tè verde cinese, arricchita da note di kiwi e cetriolo. Il liquore cristallino, dal riflesso verde-giallo, regala un sorso leggero e rigenerante.

Passion Framboise: un carcadet profumato, arricchito con frutto della passione e lampone. Un mix fruttato e intenso che nasce da selezioni provenienti dal Nord Africa, per un gusto esotico e avvolgente.

Black Lemon: l’intensità del tè nero si unisce alla freschezza del limone in un infuso dal colore ambrato e dal gusto deciso, per un’esperienza di piacere piena e dissetante.

I tè freddi in lattina sono disponibili nelle Boutique Dammann di Milano e Torino, su www.dammann.it e presso i rivenditori ufficiali.

Centrale del latte di Brescia, il punto sull’horeca: “Spostamento ogni anno verso il senza lattosio”

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Bartolozzi (foto concessa) centrale del latte di brescia
Bartolozzi (foto concessa)

BRESCIA – Dentro la cornice dell’inchiesta che mette luce sul ruolo di latte vaccino e bevande vegetali all’interno dei locali si inserisce la Centrale del latte di Brescia, con l’intervento del Direttore Generale Ingegnere Andrea Bartolozzi.

Perché ancora oggi le caffetterie devono puntare sulla ricerca del latte di qualità?

“Per rispondere alla domanda dobbiamo partire da un dato significativo per che ci permette di comprendere le abitudini di consumo: negli anni ’70, il 90% dei consumi alimentari avveniva dentro casa e appena il 10% fuori.

I nostri genitori tornavano per i pasti e la maggior parte delle aziende si concentrava sul canale domestico. Anche la Centrale del Latte si era orientata al retail. Poi è avvenuta una mutazione radicale delle abitudini di vita degli italiani e quest’ultima percentuale è cresciuta all’incirca del 40% nel periodo precedente al Covid e , registrando una ripresa molto forte nel post-pandemia.

Oggi quindi i consumi fuori casa sono enormi e sono aumentati non solo per via del turismo, ma anche per una mobilità più spiccata. Questo ha modificato molto anche il numero di gelaterie, caffetterie, pasticcerie e bar, il cui numero è significativamente cresciuto.

Certamente non si può immediatamente rispondere alla domanda, perché quando aumenta così tanto il numero di esercizi e della domanda, si trova tutto e il contrario di tutto. Ci sono locali iper specializzati e altri che vogliono solo massimizzare il profitto.

Fatta questa premessa, credo che siamo riusciti a sviluppare un marchio forte sul territorio, ma ciò è tipico di tutte le Centrali del latte. Il latte fresco dalla shelf-life molto breve permette infatti, da un lato, di essere molto forti localmente, ma dall’altro, di essere sconosciuti dove la logistica non arriva. Per questo motivo ogni zona d’Italia aveva il proprio marchio di riferimento.

Recappuccio Fresco (foto concessa)

Con il tempo, queste imprese (spesso di estrazione comunale) hanno subito delle grosse perdite e quindi sono state effettuate diverse acquisizioni da parte di Parmalat e Granarolo nei primi anni ‘80 e poi negli anni ‘90. La nostra Centrale è restata l’unica ancora a controllo pubblico. Il Comune di Brescia ne detiene tuttora il 51% e questo ci ha permesso di attuare delle politiche indipendenti, senza rendere conto a terzi.

Quasi 20 anni fa, in tempi ancora non sospetti, abbiamo lanciato il ReCappuccio per rispondere all’esigenza posta dai baristi di avere un latte a loro dedicato che non fosse soltanto quello ritirato poco prima della scadenza dagli scaffali dei supermercati da pagare poco, ma un prodotto che potesse valorizzare questo canale e il cappuccino.
Re Cappuccio rispondeva quindi a tre particolari esigenze: essere buono, possedere una crema stabile e non presentare bolle.

Abbiamo quindi realizzato un prodotto contenente il 30% di panna in più dello standard, per un valore di 4,6-4,7% contro un latte intero che ne contiene 3,5-3,6 %. All’epoca c’era solo la versione “fresco” che per legge ha 7 giorni di vita, compreso quello di produzione. La differenza di prezzo con un buon latte è minima. Con un prodotto che ha un tenore di grasso di questo genere e un’omogeneizzazione fatta a regola d’arte con un solo litro di latte si riescono a preparare ben 11 cappuccini invece che 10, con il valore aggiunto di un consumatore soddisfatto.”

L’aumento dei prezzi ha avuto un impatto sulle vendite nel canale horeca?

“Non c’è stato un vero impatto. In tanti anni non ho visto un aumento di consumi legato alla variazione del prezzo e questo fondamentalmente perché il latte è un prodotto di prima necessità, che risulta abbastanza economico anche quando costa due euro al litro.
Quindi, quando si assiste ad un aumento del latte, spesso questo è derivato dall’aumento di tutte le altre merceologie.

Si risparmierà piuttosto sui beni di lusso, ma non su quelli essenziali. Forse, paradossalmente, si berrà un po’ più di latte e quindi non c’è attualmente un calo di consumi dovuto ai rincari.

Che – per altro – sono giustificati dato che dal ‘96 al 2020, per circa 25 anni, i prezzi erano in valore assoluto fissi se non addirittura in calo.

Aggiungendo anche una versione UHT e una a media scadenza, ReCappuccio è ormai diventato il primo prodotto che vendiamo. Altre grandi aziende hanno introdotto soluzioni dedicate a questo canale ma nessuno per ora lavora con il nostro stesso tenore di grasso”.

Ma che cos’è poi un latte di qualità?

“E’ preferibile latte nazionale e che questo arrivi dalle vicinanze, proprio per la sua alta deperibilità e poi per avere un maggiore controllo della filiera che è sinonimo a sua volta di sicurezza e freschezza. Allo stesso modo, anche la collaborazione continua con le stesse stalle permette di lavorare con l’allevatore per migliorare le naturali criticità che si possono creare negli anni.

Centrale del Latte di Brescia, in particolare, usa soltanto latte che proviene da stalle in cui è certificato il benessere dell’animale. Inoltre, utilizza solo energia elettrica proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili.”

Bevande vegetali: state spingendo sulla ricerca di queste alternative al latte vaccino, oppure investite su quelle prive di lattosio?

Una risposta sintetica: il mondo del senza lattosio di prodotto a base latte è sempre più importante. Aumenta sempre più il numero delle persone, soprattutto tra i giovani, che dichiarano di acquistare prodotti senza lattosio.

Tra i 18 e i 24enni chi compra queste soluzioni in continuità rappresenta circa il 40% degli intervistati. Tra gli over 60 è solo del 20%. Ci stiamo quindi spostando ogni anno che passa verso questo mercato, nonostante non ci sia in 2/3 di questi casi una vera intolleranza diagnosticata. Noi produciamo molto latte senza lattosio anche se non abbiamo una soluzione dedicata per l’horeca.

Tutti i nostri clienti di Re Cappuccio acquistano in parallelo altre due referenze: il delattosato della Centrale del latte di Brescia e la nostra bevanda vegetale realizzata su nostro capitolato con l’aiuto di un’impresa terza.

Quindi per aprire il capitolo bevande vegetali: si assiste complessivamente ad una frenata della crescita rispetto al boom di qualche anno fa. C’è da dire inoltre che, a differenza del latte vaccino che resta per lo più invariato, le bevande vegetali si fanno concorrenza tra di loro (avena, soia, riso, mandorle).

La nostra bevanda vegetale si chiama ReCappuccio Soia e la confezione riprende cromaticamente quella del ReCappuccio.

Molti ci chiedono per il delattosato il formato da mezzo litro, che noi abbiamo, a dimostrazione che le caffetterie procedono sempre con il proporre un alto rotante e un completamento di gamma. Diverso discorso ovviamente per le strutture che hanno volumi più elevati.”

Ma quindi cosa chiedono oggi i baristi? Lo stesso che chiedevano nel 2008?

“Come allora, anche oggi, per prima cosa si chiede il servizio: nessuno è in grado di stoccare molto prodotto nel bar. Sembra un passaggio banale, ma quando qualche torrefazione ha pensato di entrare nel canale del latte con un marchio suo UHT, si è dovuta scontrare con il fatto che il latte non può essere portato ogni 15 giorni come il caffè. Soprattutto adesso in cui che si sta optando, nella maggior parte dei casi, per un prodotto fresco o da tenere nel frigorifero.

Il latte, inoltre, dev’essere facile da montare e la crema deve persistere in tazza per un tempo ragionevole.”

L’Ico rilancia il suo database sui progetti di sostenibilità, l’Italia si conferma il massimo mercato del caffè indiano

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La nuova interfaccia del C2SD

MILANO – L’Ico rilancia il Coffee Sustainability Support Database (C2SD), la piattaforma digitale interattiva creata per migliorare e promuovere trasparenza, collaborazione e allineamento strategico tra le varie iniziative di sostenibilità nel settore del caffè. Precedentemente noto come Coffee Sustainability Initiatives Map, C2SD è il risultato di uno sforzo collettivo voluto e realizzato dai membri del Technical Workstream 3 Policies of Importing Countries (TWS3 IC), facente capo alla Task Force pubblico-privato per il settore del caffè (Cpptf) dell’Ico, e dall’International Trade Centre (Itc) attraverso The Coffee Guide Network (un’iniziativa dell’Alliances for Action dell’Itc), ed è cofinanziato dalla Commissione europea, dal Cpptf e dall’Itc.

Il database fornisce i dettagli sulle iniziative di sostenibilità di una cinquantina di paesi di tutto il mondo.

La mappatura va infatti incontro a un più ampio interesse del settore pubblico e privato a conoscere e ottenere informazioni dettagliate, sulle filiere sostenibili, nella catena globale di valore del caffè.

La piattaforma presenta ora un’interfaccia migliorata, con dashboard intuitive e informazioni organizzate per paese e progetto.

Il C2SD è concepito per offrire una panoramica chiara delle iniziative pubbliche e private in atto nei vari paesi in materia di sostenibilità

La sua funzione? Promuovere la collaborazione, gli investimenti comuni e lo scambio di conoscenze lungo la catena del valore.

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Victoria Arduino presenta la nuova generazione di Black Eagle Maverick

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Black Eagle Maverick (immagine concessa)

BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – Victoria Arduino, marchio italiano leader nella produzione di macchine professionali per caffè espresso dal design distintivo e dalle elevate performance, presenta la nuova generazione di Black Eagle Maverick con due nuove versioni: la prima è un incontro tra performance ed efficienza energetica, la seconda è puro controllo ed esaltazione del barista. Insieme riflettono i valori del brand Victoria Arduino e continuano la loro mission: Innovation Inspires Genius.

Black Eagle Maverick continua a garantire le massime performance che ci ha abituato a offrire con un miglioramento in termini di efficienza energetica. Black Eagle Maverick Core mette più controllo e creatività nelle mani del barista.

Sin da quando è stata lanciata nel 2021, Black Eagle Maverick ha sfidato gli standard, con un controllo avanzato della temperatura e la possibilità di valorizzare il caffè attraverso estrazioni innovative oltre l’espresso. Ora quello spirito d’innovazione è stato applicato dove conta di più: efficienza energetica e performance.

Con la caldaia vapore isolata con un innovativo sistema sottovuoto, gruppi erogatori più reattivi e sistemi termici più intelligenti, Black Eagle Maverick offre tutto ciò che i baristi e torrefattori si aspettano — riducendo il consumo energetico fino al 43% rispetto a VA388 Black Eagle. Tempi più brevi di riscaldamento, una maggiore stabilità di temperatura nei momenti di picco e tutta la certezza di tecnologie che hanno elevato gli standard qualitativi del caffè come la T3 Genius, PBtech, Gravitech, ma anche  Advanced Steam By Wire, per un controllo di erogazione di vapore secco di alta qualità e, ovviamente, Pure Brew Technology per l’estrazione del PureBrewCoffee, un caffè filtrato dalle caratteristiche uniche.

Il risultato è una macchina che lavora di più e impatta meno sull’ambiente. Sempre al100% Black Eagle Maverick, ma progettata per essere ancora più sostenibile.

Mikael Jasin al lavoro con la Black Eagle Maverick Core (immagine concessa)

Al centro di ogni esperienza di caffè c’è una decisione, non presa da una macchina, ma da una persona. Temperatura, consistenza, tempo: gli elementi che distinguono un buon caffè da un caffè straordinario si riducono tutti a una questione di sensibilità. È questa l’idea alla base della nuova Black Eagle Maverick Core: una macchina dove la tecnologia resta intelligente, performante e precisa, ma sempre al servizio dell’arte del barista.

Con Black Eagle Maverick Core, Victoria Arduino è andata oltre una zona di idee preesistenti, oltre lo spazio che esiste tra il barista e la tecnologia, un luogo dove l’ispirazione può essere facilitata per creare qualcosa di profondamente unico. Sapevamo di dover dare al barista, a chi ama rompere le regole, un qualcosa di diverso. Abbiamo offerto l’essenza Black Eagle Maverick, abbiamo dato la Core per esaltare la figura del barista con la sua abilità, il suo ritmo, il suo istinto.

La macchina vista dall’alto (immagine concessa)

Black Eagle Maverick Core è l’espressione più essenziale e racchiude la stessa intelligenza ingegneristica e la stessa qualità costruttiva dell’intera linea Black Eagle Maverick, in un formato che risulta immediato e intuitivo. Black Eagle Maverick Core è pensata per baristi che conoscono il proprio ritmo e vogliono una macchina capace di stare al passo: la macchina per caffè include tutte le tecnologie espresso come T3 Genius e PBtech per estrarre i migliori flavour da ogni caffè e la dosatura volumetrica.

Dove Black Eagle Maverick Core si distingue davvero è nella sua semplicità intenzionale. Ogni funzione punta su chiarezza, velocità e supporto: dal nuovo sistema Steam-by-Wire, riprogettato per offrire vapore secco e potente con un solo gesto naturale, fino al display gruppo essenziale, che mostra il tempo di estrazione in modo chiaro e preciso.

Black Eagle Maverick Core (immagine concessa)

Black Eagle Maverick Core racchiude ciò che conta davvero: chiarezza, controllo e fiducia in un design essenziale e unico, mettendo in primo piano il barista.

A guidare questa evoluzione è Mikael Jasin, Barista Campione del Mondo 2024 e Victoria Arduino Global Ambassador. Più di un campione, Mikael porta con sé la prospettiva di un grande barista e la mentalità di un imprenditore, contribuendo a plasmare il prossimo capitolo di Black Eagle Maverick e Black Eagle Maverick Core con visione, esperienza ed energia proiettata al futuro.

Per scoprire tutti i dettagli della nuova generazione di Black Eagle Maverick e di Black Eagle Maverick Core, visita lo stand #1739 a World of Coffee Geneva oppure la pagina  https://victoriaarduino.com/products-machines_category/blackeaglemaverick-range/

Piano Mattei: Eu e Italia a supporto della filiera del caffè in Africa

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africa kampala africano tanzania mattei

Reti ferroviarie, fibra ottica, produzione di caffè. La premier, insieme alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, ha annunciato un piano di finanziamenti in accordi tra Italia, Unione europea e Africa. L’obiettivo: convertire nei prossimi 10 anni l’intero ammontare del debito per le nazioni meno sviluppate, secondo i criteri della Banca Mondiale, e di abbattere del 50% quello delle nazioni a reddito meno basso. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo pubblicato sul portale SkyTg24.

Il piano Mattei per il caffè in Africa

MILANO – Reti ferroviarie, interconnessioni digitali con l’Italia, produzioni di caffè. Sono alcuni dei pilastri del ‘Piano Mattei per l’Africa e Global gateway: uno sforzo comune con il continente africano’, finanziamenti per 1,2 miliardi di euro in accordi tra Italia, Unione europea e Africa.

Nello scenario di Villa Doria Pamphilj, la premier Giorgia Meloni e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen hanno varato l’internazionalizzazione del Piano Mattei, annunciando “un’iniziativa concreta per affrontare la questione del debito delle nazioni africane”. L’obiettivo: convertire nei prossimi 10 anni l’intero ammontare del debito per le nazioni meno sviluppate, secondo i criteri della Banca Mondiale, e di abbattere del 50% quello delle nazioni a reddito meno basso. L’operazione dovrebbe permettere di convertire “in progetti di sviluppo da attuare in loco circa 235 milioni di euro di debito”. Che resta però una minima parte del debito complessivo che supera il trilione di dollari.

Dal vertice arriva anche una spinta al potenziamento all’Africa orientale del Blue-Raman, l’infrastruttura di Sparkle di cavi di comunicazione intercontinentale in fibra ottica, nonché supporto a investimenti agricoli, con focus sulla filiera del caffè, in tutta l’Africa, e a investimenti nel settore delle rinnovabili.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Sanremo Coffee Machines vola al World of Coffee Ginevra con i suoi modelli

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La macchina YOU (immagine concessa)

VASCON DI CARBONERA (Treviso) – Sanremo Coffee Machines sarà tra i protagonisti del World of Coffee di Ginevra, l’evento di riferimento per il mondo del caffè, organizzato dalla Specialty Coffee Association (SCA), in programma dal 26 al 28 giugno 2025 al Palexpo Exhibition and Convention Center. Un appuntamento internazionale imperdibile per professionisti, torrefattori e coffee lovers, con un ricco programma di incontri, workshop e dimostrazioni.

Allo stand #2147, Sanremo porterà le sue macchine più rappresentative: la performante Café Racer, la compatta YOU, l’iconica CUBE e le rivoluzionarie D8 e D8 Pro con sistema idraulico ibrido per il controllo indipendente delle temperature dei gruppi.

Non solo da vedere, le macchine saranno le efficienti postazioni di uno spazio creativo e dinamico, dove baristi appassionati dello specialty coffee e torrefattori internazionali si alterneranno per preparare la loro migliore estrazione.

Sanremo Café Racer (immagine concessa)

Quest’anno, i torrefattori potranno contare anche sul supporto di Santana, barista esperto di Amburgo, pronto ad affiancarli nella preparazione dei loro specialty coffee.

Per gli appassionati più curiosi Sanremo Coffee Machines, in collaborazione con Boréal Coffee Roasters organizza un appuntamento da non perdere: un momento conviviale di approfondimento sulla macchina YOU, con dimostrazioni live guidate dai tecnici Sanremo. Giovedì 26 giugno, dalle 19:00 alle 21:00 al Boréal Coffee Roasters, in Rue du Stand 60, con ingresso libero.

Segui tutti gli aggiornamenti e gli eventi su Instagram @sanremocoffeemachines

Dalla Corte presente al Woc di Ginevra con Zero Barista e Icon

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Dalla Corte a World of Coffee Ginvera (immagine concessa)

MILANO – Dalla Corte sarà presente al World of Coffee 2025, che si terrà dal 26 al 28 giugno presso il Palexpo di Ginevra. L’azienda milanese, da sempre sinonimo di innovazione e precisione nell’estrazione dell’espresso, accoglierà i visitatori allo stand n. 1553 per tre giorni di dimostrazioni, degustazioni e novità.

Sarà possibile provare le macchine professionali Dalla Corte, tra cui Zero Barista, Icon, Mina e Studio. Ogni macchina sarà in funzione e accompagnata da caffè d’eccellenza provenienti da torrefazioni internazionali selezionate.

Il Latte Art Throw Down al World of Coffee Ginevra (immagine concessa)

Lo stand sarà animato da due celebri professionisti della latte art a livello mondiale: Michalis Karagiannis, due volte finalista al World Latte Art Championship, e Dhan Tamang, sei volte campione del Regno Unito. I due baristi si esibiranno quotidianamente in dimostrazioni artistiche e coinvolgeranno il pubblico in sessioni interattive.

Durante la fiera sarà presentata in anteprima mondiale una nuova tecnologia firmata Dalla Corte, progettata per automatizzare la montatura del latte.  Un sistema evoluto con ricette completamente customizzabili, perfette sia per latte vaccino che vegetale.  Uno strumento pensato per offrire ai gestori un’opportunità concreta di ottimizzare i flussi di lavoro, ridurre i costi di formazione e garantire una qualità costante in ogni punto vendita.  I visitatori potranno testare questa innovazione in esclusiva direttamente allo stand.

Il programma prevede numerose attività pensate per offrire un’esperienza immersiva nel mondo dell’espresso: degustazioni tecniche con variazioni di temperatura e flusso dell’acqua, sessioni di cupping, incontri con torrefattori ospiti e spettacoli di latte art. Tra i torrefattori ospiti allo stand troverete Loudbean, Sensorio, Rose Coffee Roasters, Elsewhere Coffee Roasters, Skinny Dip, Roasting Warehouse, Sensorial Coffee, Loutsa, Solberg & Hansen, Coffee Bird Limited and Caravela.

Nel pomeriggio del 26 giugno, a partire dalle ore 14:00, prenderà il via il Latte Art Throwdown, una competizione spettacolare e fuori dagli schemi: i partecipanti si sfideranno in prove sorprendenti, come versate bendati o dietro la schiena, davanti a una giuria d’eccezione composta da esperti del settore.

Dalla Corte conferma così il proprio impegno nel promuovere la qualità e l’eccellenza nella preparazione del caffè, offrendo ai professionisti strumenti sempre più evoluti e performanti.

Dove trovarci:

Stand Dalla Corte – n. 1553

World of Coffee 2025

26–28 giugno 2025

Palexpo, Ginevra – Svizzera

La scheda sintetica di Dalla Corte

Fondata nel 2001, Dalla Corte è un’azienda italiana produttrice di macchine da caffè espresso e macinacaffè professionali, nota per aver introdotto la tecnologia multi-boiler e avanzati sistemi di profilazione del flusso.

Tutti i prodotti sono orgogliosamente Made in Italy e sviluppati con un forte focus su innovazione, design elegante e facilità di manutenzione. La missione di Dalla Corte è offrire a baristi e professionisti strumenti precisi e affidabili per garantire la massima costanza ad ogni estrazione. L’azienda è impegnata da sempre nella sostenibilità e nella coffee education, con l’obiettivo di supportare la coffee community globale a dare sempre il meglio, ovvero #MakeItBetter.

 

Kimbo presenta la nuova campagna per la linea Macinato fresco

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Kimbo, una storia d'aroma (immagine concessa)

NAPOLI – Kimbo è più di un caffè. È un gesto quotidiano che unisce, un momento di condivisione che spesso si trasforma in qualcosa di più profondo: una connessione, un ricordo, un inizio. Con la nuova campagna di comunicazione integrata per la linea Macinato fresco di Kimbo (macinato, cialde e capsule), on air in Campania per tutto il mese di giugno 2025, la storica azienda napoletana vuole raccontare proprio questo: il ruolo che una semplice tazzina può avere nelle relazioni tra le persone.

La nuova campagna di Kimbo

“Una tazzina di Kimbo non è solo un prodotto da assaporare – afferma Massimiliano Scala, head of marketing Kimbo dal 2024 – ma un’esperienza che accompagna la vita, con la stessa intensità e familiarità dell’aroma che la contraddistingue. Il nostro Macinato Fresco è una vera e propria icona. Un prodotto che non solo ha una sua forte riconoscibilità nel gusto, ma che ha saputo nel tempo emozionare pubblici diversi, portando con sé l’anima del brand”.

La nuova campagna pubblicitaria (immagine concessa)

Scala aggiunge: “Siamo partiti da un insight semplice ma potente: Spesso un legame nasce e cresce intorno a una tazzina di caffè Kimbo. E ci accompagna a lungo, o anche per sempre. Da qui, in collaborazione con l’agenzia di comunicazione Based Agency, abbiamo sviluppato il concept creativo “Una lunga storia d’aroma”, un gioco di parole che fonde perfettamente l’esperienza sensoriale del caffè con la dimensione emotiva e narrativa che lo accompagna”.

“Abbiamo scelto di raccontare tre storie differenti – afferma Marina Armenio, responsabile della comunicazione di Kimbo – ciascuna pensata per valorizzare uno specifico formato di prodotto. Per il macinato, una nonna e un nipote incarnano il rituale del caffè che unisce generazioni; per le cialde compostabili, una giovane coppia di professionisti riflette l’autenticità dei gesti quotidiani; per le capsule, due ragazzi al primo appuntamento esprimono l’energia delle nuove connessioni”.

Armenio aggiunge: “La campagna multisoggetto si sviluppa su formati statici e video, con una headline dedicata a ogni coppia, ispirata a brani iconici della musica italiana. Un racconto integrato, coerente sul piano visivo, sonoro e narrativo, concepito per entrare in sintonia con le emozioni del pubblico e lasciare un segno riconoscibile e duraturo”.

Per rimarcare il legame di Kimbo con la musica, ogni storia d’aroma è caratterizzata con un claim tratto dal testo di una nota canzone d’amore. Il QRcode presente su tutta la comunicazione visiva rimanda infatti ad una Kimbo Love Playlist disponibile su Spotify composta da 62 canzoni d’amore, tante quanti sono gli anni della prima miscela Kimbo, nata nel 1963 a Napoli, nel Rione Sanità, per iniziativa dei fratelli Elio, Francesco e Gerardo Rubino.

La campagna, dedicata a Napoli e alla Campania, resta declinata sul territorio fino al 30 giugno con un’impattante pianificazione media – curata da OMD Media Agency – che ha previsto grande presenza nei punti vendita (supermercati) e nell’arredo urbano, lungo le linee metropolitane, con format digital interattivi e attraverso impianti spettacolari posizionati in aree cittadine particolarmente vivaci ed iconiche.

Proprio attraverso lo spettacolare impianto di Piazza dei Martiri, icona dell’eleganza e della storia di Napoli, nel weekend 21 e 22 giugno i consumatori sono stati ingaggiati con “Storie di Caffè”, una specifica attività (ideata e gestita in collaborazione con FUSE Agency), emotiva e coinvolgente, volta a renderli protagonisti attivi della campagna. L’interazione ha fatto emergere le emozioni e i sentimenti che legano le persone attorno a una tazzina di Kimbo, trasformando questi racconti in contenuti autentici.

L’interazione con il pubblico è stata attivata negli stessi giorni anche presso il punto bar Kimbo in Gourmeet, in via Alabardieri, sempre nella zona di Piazza dei Martiri.

L’esperienza è stata infine amplificata attraverso lo storytelling creativo degli influencer Nilufar Addati, Francesco Alioto, Valeria Angione, Marica Ferrillo, Marco Marfella e Roberta Sabatelli e dalla partecipazione dell’artista Giotto Calendoli, che ha curato la personalizzazione dei gadget Kimbo.

Moak celebra il caffè letterario tra libri, musica e cultura del caffè

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Da sinistra: Rosellina Amoroso, responsabile PR, Alessandro Spadola ceo, Annalisa Spadola cmo (immagine concessa)

MODICA (Ragusa) – Da oltre vent’anni il Caffè Letterario Moak racconta l’Italia attraverso la scrittura, dando voce a centinaia di autori che hanno saputo trasformare il caffè in racconto, emozione e pretesto narrativo. Nato con l’obiettivo di valorizzare la cultura e il talento letterario, il concorso è diventato negli anni un punto di riferimento nel panorama nazionale, capace di coniugare arte, parola e gusto.

Giunto ora alla sua XXII edizione, il Caffè Letterario Moak è il concorso nazionale di narrativa che ogni anno premia i racconti inediti che hanno come protagonista il caffè, celebrando il connubio tra scrittura e caffè, ingredienti insostituibili per nutrire mente e spirito.

Sabato 21 giugno si è tenuta la serata di premiazione nella suggestiva cornice della sede di Caffè Moak a Modica, trasformata ancora una volta in un palcoscenico di emozioni, racconti e grandi ospiti.

L’evento Caffè Moak (immagine concessa)

Durante l’evento sono stati annunciati i vincitori di questa edizione, selezionati per la qualità della scrittura, l’originalità delle storie e la capacità di evocare mondi e sensazioni attraverso il filo conduttore del caffè.

A conquistare il primo posto è stato Il principe di Primavalle di Emanuele Quindici, un racconto carico di tensione narrativa, in cui il protagonista si spinge oltre i confini della propria periferia grigia per inseguire un sogno struggente nel cuore della città. Un amore ideale, forse irraggiungibile, che diventa il simbolo stesso della ricerca di senso e bellezza nella vita.

Il secondo premio è andato a Dodici ore di Maria Angela Maretti, una storia d’amore originale, sospesa tra costrizioni e libertà, in cui il caffè diventa il sapore stesso dell’attesa e del desiderio.

La delicatezza con cui l’autrice si sofferma sui dettagli, anche i più minimi, conferisce alla narrazione una forza espressiva intensa e raffinata.

Al terzo posto si è classificato Il caffè degli spiriti di Valeria De Cubellis, un racconto che si distingue per una scrittura ispirata alla tradizione del realismo magico. Il caffè diventa qui un ponte simbolico tra i vivi e i morti, un varco che permette un dialogo profondo e struggente con l’aldilà, toccando corde universali e intime.

Ogni anno, il Caffè Letterario Moak rende omaggio a un grande protagonista del panorama letterario, quest’anno la scelta cade su Kafka, le cui opere continuano a ispirare generazioni di lettori e autori.

Un tributo visivo che ben rappresenta lo spirito del concorso: un luogo dove la scrittura si fa racconto, simbolo, metamorfosi. La grafica, filo conduttore di questa edizione, celebra l’autore giocando con la silhouette della sua figura e con l’inconfondibile simbologia dell’insetto, divenuto icona grazie a La metamorfosi.

In questa reinterpretazione, l’insetto si fonde con la punta di una penna, creando un’immagine suggestiva che racchiude il potere trasformativo della scrittura.

A condurre l’evento è stata Manola Moslehi, amatissima voce della radiofonia italiana che ha conquistato il pubblico con la sua energia e sensibilità prima come speaker di Radio Italia e successivamente di Radio 105.

Accanto a lei, l’attrice e conduttrice Jane Alexander, che ha impreziosito la serata con il suo carisma e la sua straordinaria capacità interpretativa dando vita ai racconti in modo unico e coinvolgente.

La magia è stata completata dall’ospite musicale della serata: Dente, tra i più apprezzati cantautori della scena indie italiana. Le sue canzoni, poetiche e malinconiche, hanno saputo regalare un’atmosfera intima e intensa, dove le note hanno incontrato l’aroma intenso del caffè. Il Caffè Letterario Moak è una miscela di emozioni, cultura e creatività che coinvolge scrittori emergenti e appassionati da tutta Italia.

Tra premiazioni, letture e musica dal vivo, la serata è stata l’occasione per celebrare la scrittura, il talento e la passione. Caffè Moak ha rinnovato così il suo impegno per la promozione culturale, offrendo uno spazio unico dove la parola scritta incontra il piacere del caffè.