lunedì 27 Ottobre 2025
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Espresso Talk: sold out per l’evento con Giovanni Alajmo, Caffé Quadri, e lo youtuber Marcello Ascani

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espresso talk
Giovanni Alajmo e Marcello Ascani (immagine concessa)

PADOVA – “Quando ho convocato una riunione di famiglia con i miei genitori dicendo loro che avevo deciso di lasciare l’università e volevo dedicarmi a tempo pieno all’azienda, pensavo che avrei continuato a fare “il bocia di bottega” qui a Padova. Invece mio padre mi ha risposto te la faccio io l’università e mi ha spedito al Caffè Stern di Parigi, dove mi sono trovato catapultato a 19 anni senza sapere la lingua a misurarmi con una clientela molto esigente di parigini doc”.

In un serrato dialogo con lo youtuber Marcello Ascani, Giovanni Alajmo, fra i protagonisti del format Espresso Talk promosso martedì 23 settembre, al Centro culturale Altinate/San Gaetano dal Comitato Giovani imprenditori della Camera di commercio di Padova, ha saputo mescolare autobiografia, ironia e riflessioni acute, presentando in modo nuovo la sua esperienza di imprenditore under 30.

L’evento – nato su iniziativa del Comitato con l’obiettivo di promuovere la conoscenza di questa nuova realtà – è stato un grande successo, con i 250 posti in sala andati sold out in pochi giorni.

 Il comitato, le cui attività sono state presentate dalla presidente Laura Sposato e dal vicepresidente Tobias Zorzetto, riunisce rappresentanti di settori imprenditoriali diversi, accomunati dalla volontà di stimolare la partecipazione degli under 35 al tessuto imprenditoriale cittadino e dare voce alle istanze dei giovani imprenditori.

“Veniamo da esperienze molto diverse, da chi ha fondato una startup a chi ha preso il timone di un’azienda di famiglia, siamo davvero una bella squadra e essere in rete ci dà una grande forza  – ha spiegato Sposato – spero che anche l’evento di oggi sia occasione per far conoscere il nostro gruppo, aperto alla partecipazione di tutti, e per stimolare chi sta pensando di avviare un’attività d’impresa ma non ha ancora trovato il coraggio di intraprendere questa sfida”.

Fra le iniziative messe in campo dal comitato, una survey elaborata in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università di Padova e proposta agli studenti degli ultimi anni delle scuole secondarie di secondo grado, per indagare la percezione dei giovanissimi rispetto all’attività di impresa e capire quali sono gli elementi che li frenano rispetto a questa prospettiva.

L’analisi dei risultati sarà la bussola per la programmazione delle azioni future. Il comitato – che ha attivato di recente pagine social dedicate su Linkedin, Facebook e Instagram – è inoltre impegnato in un’attività di divulgazione e informazione sulle iniziative e sugli strumenti a disposizione dei giovani imprenditori.

La testimonianza di Alajmo

Nel racconto del direttore del Caffé Quadri, quarta generazione di una famiglia il cui cognome è sinonimo di alta cucina e di innovazione imprenditoriale, c’è stato spazio per i momenti di crisi risolti – i caffè shakerati – come l’apertura del ristorante a Marrakech, con le difficoltà iniziali legate al diverso contesto culturale, il personale a digiuno durante il Ramadan, le prove per scrivere correttamente la parola “Cappuccino”.

Fra i momenti “critici” anche la lunga stagione della pandemia, con Giovanni Alajmo che ha organizzato il servizio di delivery (“ero anch’io sui furgoncini, lavoravamo 13 ore al giorno, arrivavamo persino con le barche porta a porta a Venezia”).

Non sono mancati i momenti esilaranti, come il racconto della folgorazione da parte della regina di Svezia per le moeche veneziane, e i passaggi dedicati alle nuove sfide vinte, come la recente apertura dei due nuovi ristoranti nelle due navi da crociera American Crystal Cruise – “tutto è stato studiato in ogni minimo dettaglio, dalle divise alle posate al training con il personale di tante nazionalità diverse” – o come la gestione dello storico Caffè veneziano dove coordina un team di 60 persone – “ho superato le resistenze iniziali legate anche alla mia giovane età e alla logica del “si è sempre fatto così”” – e dove i numeri parlano di una costante crescita.

 Le domande “irriverenti” di Ascani hanno indagato anche aspetti più personali, come il rapporto sul lavoro con il padre Massimiliano e lo zio Raffaele: “Mio padre è l’anima imprenditoriale, mio zio quella creativa e io, anche per il ruolo che ricopro, con il coordinamento operativo di aspetti che vanno dai flussi di lavoro agli standard di servizio, mi sento un po’ l’ago della bilancia e spesso mi trovo a fare sintesi fra le due diverse visioni, anche grazie alle capacità diplomatiche che mi vengono riconosciute”.

Fra le indicazioni lasciate da Alajmo ai suoi coetanei che hanno avviato o intendono avviare un’attività di impresa o che sono coinvolti nell’attività di famiglia, “l’importanza del duro lavoro testa bassa e pedalare, ma anche di trovare la propria cifra, la propria identità diversa e unica”.

 Molto incalzante e ricca di stimoli anche la prima parte dell’evento moderata dalla giornalista Micaela Faggiani, con il confronto fra tre giovani imprenditori padovani: Marco Barbetta, ingegnere elettronico, membro del consiglio dell’Ordine degli ingegneri co-founder & CTO di Matix, che ha brevettato un sistema Industrial-IoT per il monitoraggio in ambito industriale; Anna D’Amico, presidente del Gruppo Giovani imprenditori di Confcommercio Ascom Padova e founder di Extension Lifestyle, azienda che realizza prodotti per la cura dei capelli a e co-founder HT Plasma, startup innovativa che ha brevettato una linea di prodotti per l’igienizzazione che sfruttano il plasma a freddo; Gianni Mezzalana, ceo di Mezzalana snc, storica azienda con sede a Piove di Sacco che commercializza bilance, registratori di cassa e altre attrezzature destinate ai negozi.

In una conversazione dal ritmo serrato, i tre giovani imprenditori sono stati chiamati a raccontare il loro percorso di successo, ma anche i caffè amari bevuti, ovvero i fallimenti che hanno rappresentato occasioni di apprendimento e ripartenza.

illycaffè e Migros presentano il sistema CoffeeB con sfere di caffè che sono al 100% compostabili

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illycaffè
Il sistema CoffeeB (immagine concessa)

TRIESTE/ZURIGO – Il lancio del sistema CoffeeB segna un ulteriore passo avanti nella collaborazione tra Migros e illycaffè, l’azienda italiana leader nel caffè di qualità sostenibile.

Cristina Scocchia, ceo di illycaffè, dichiara: “La nostra collaborazione con Migros e CoffeeB rappresenta un passo importante per promuovere innovazioni sostenibili nell’industria del caffè. Uniamo la tradizione del caffè italiano con una tecnologia all’avanguardia.”

CoffeeB combina una tecnologia di estrazione brevettata con sfere di caffè completamente compostabili, realizzate con caffè appena tostato, rispondendo così alla crescente domanda di sistemi di caffè per ridurre il packaging e facilitare il riciclo.

“La cultura del caffè è profondamente radicata nella società italiana, e siamo entusiasti che illycaffè stia ora offrendo CoffeeB in un altro mercato,” afferma Matthias Wunderlin, Direttore di Migros Industrie. CoffeeB è già disponibile in Germania e Francia, mentre a livello globale Migros punta su licenziatari come Keurig Dr. Pepper. Il gigante del caffè ha concesso in licenza la tecnologia di estrazione di CoffeeB per i mercati di Stati Uniti, Canada e Messico.

A partire da settembre 2025, CoffeeB è disponibile in selezionati negozi illycaffè in Italia e online. Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.illy.com.

CoffeeB e Delica: Il marchio CoffeeB è stato lanciato nel 2022 sotto l’egida della filiale Migros, Delica AG.

CoffeeB è il primo sistema di capsule di caffè al mondo senza capsule, reso possibile da una piccola Coffee Ball fatta di caffè compresso. Questo sistema sostenibile per il caffè monodose offre un’eccellente qualità del caffè senza produrre rifiuti di capsule. coffeeb.com.

Delica AG, con sede a Buchs AG (Svizzera) e sedi aggiuntive a Bensheim, Düsseldorf e Berlino (Germania), combina oltre 60 anni di esperienza con tecnologie innovative nella produzione e lavorazione sostenibile di alimenti e bevande. Con circa 15.000 tonnellate di caffè crudo lavorato ogni anno, Delica AG è una delle più grandi e di maggior successo torrefazioni sul mercato svizzero. Rappresenta i più alti standard di qualità svizzeri e un piacere premium. delica.com.

La scheda sintetica di illycaffè

illycaffè è un’azienda familiare italiana fondata a Trieste nel 1933, che da sempre si prefigge la missione di offrire il miglior caffè al mondo. Produce un unico blend 100% Arabica composto da 9 ingredienti diversi. L’azienda seleziona solo l’1% dei migliori chicchi di Arabica. Ogni giorno vengono gustate più di 10 milioni di tazzine di caffè illy nei bar, ristoranti, alberghi, caffè monomarca, case e uffici di oltre 140 paesi, in cui l’azienda è presente attraverso filiali e distributori.

Fin dalla nascita illycaffè ha orientato le proprie strategie verso un modello di business sostenibile, impegno che ha rafforzato nel 2019 adottando lo status di Società Benefit e nel 2021 diventando la prima azienda italiana del caffè ad ottenere la certificazione internazionale B Corp. Tutto ciò che è ‘made in illy’ viene arricchito di bellezza e arte, a cominciare dal logo, disegnato da James Rosenquist, le illy Art Collection, le tazzine decorate da più di 135 artisti internazionali o le macchine da caffè disegnate da designer di fama internazionale.

Con l’obiettivo di diffonderne la cultura della qualità ai coltivatori, baristi e amanti del caffè, l’azienda ha sviluppato la sua Università del Caffè che ad oggi svolge corsi in 24 paesi del mondo. Nel 2024 illycaffè ha generato un fatturato consolidato pari a €630 milioni. La rete monomarca illy conta 157 punti vendita in 28 Paesi.

Eudr: l’Unione Europea valuta il secondo rinvio di un anno per criticità nel sistema informatico

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Foto di Hans Bijstra da Pixabay

MILANO – L’Eudr assomiglia sempre più a una telenovela infinita: si delinea infatti la prospettiva di una nuova proroga, peraltro auspicata da molti, e di un possibile ulteriore annacquamento delle sue norme. Il contestato Regolamento (UE) 2023/1115, entrato in vigore il 29 giugno 2023, ha come obiettivo principale quello di impedire che prodotti legati alla deforestazione e al degrado forestale possano essere immessi sul mercato dell’Unione Europea o esportati da essa.

Esso si applica a applica a 7 materie prime principali e ai loro prodotti derivati: bovini, cacao, caffè, olio di palma, gomma, soia e legno.

Per consentire alle imprese di adeguarsi, l’UE ha previsto una proroga per l’applicazione del Regolamento: al 30 dicembre 2025 per le medie e grandi imprese, e al 30 giugno 2026 per le micro e piccole imprese.

Inoltre, il 15 aprile 2025, ha annunciato un primo pacchetto di misure volte a semplificare l’attuazione del Regolamento

La Commissione sarebbe dunque intenzionata a proporre ora un secondo rinvio. La proposta è contenuta in una lettera di cui il quotidiano online Euractiv ha svelato il contenuto, nella quale la Commissaria europea per l’ambiente, la resilienza idrica e un’economia circolare e competitiva, la svedese Jessika Roswall, ha informato il presidente della Commissione per l’ambiente del Parlamento europeo, Antonio Decaro, e la presidenza danese, che la Commissione sta considerando l’idea di posticipare di un anno l’entrata in vigore delle norme.

Motivo: problemi legati alla piattaforma informatica, che gioca un ruolo cruciale nella gestione e verifica della conformità delle catene di approvvigionamento, ai fini dell’Eudr

“Nonostante i nostri sforzi di semplificazione, siamo preoccupati per il sistema informatico, data la quantità di dati da inserire” scrive la commissaria nella missiva.

“Nel corso dell’ultimo anno, la Commissione ha sviluppato il sistema informatico in stretto contatto con i portatori di interesse. In questo contesto, le nuove proiezioni sul numero di operazioni e interazioni previste tra gli operatori economici e il sistema hanno portato a una sostanziale revisione al rialzo del carico previsto sul sistema stesso” si legge ancora nella lettera.

“Ciò è legato a una serie di fattori. Tra questi, uno dei problemi riguarda il modo in cui gli operatori possono scegliere di interagire con il sistema per agevolare le loro operazioni. Un altro, gli obblighi posti a carico degli operatori a valle dall’Eudr, nonostante gli sforzi compiuti negli ultimi mesi per fornire una semplificazione ai portatori di interesse.

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Alberto Battisti, campione italiano aeropress 2025: “Penso che nei prossimi due anni anche in Italia questa preparazione esploderà”

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Il campione aeropress 2025 @coffeeandlucas @myMediaStudio Alberto Battisti
Il campione aeropress 2025 Alberto Battisti, @coffeeandlucas @myMediaStudio

ROMA – Un’edizione di prime volte quella di We are Futura: al Festival quest’anno, la gara aeropress, aggiudicata al primo colpo dal barista di Fax Factory Alberto Battisti. Da tecnico del suono, musicista con tour europei alle spalle, inizia a fare il barista durante il Covid, 5 anni fa. “Avevo un grande sogno sin da adolescente: aprire un mio locale”.

Così, dopo 12 anni come video maker, arriva la necessità di cambiare del tutto vita: cominciando dal basso, in una caffetteria per stare a contatto con il pubblico nella fase mattiniera. Dalla provincia di Latina, a Priverno, si sposta presto a Roma e qui avviene l’incontro con Fax Factory, con Gaia Olmedo e Luca Palazzi. “Qui ho trovato innanzitutto equilibrio: massima qualità in un ambiente che si basa sulle persone, sullo stare in comunità. Prodotto importante, ma dopo gli esseri umani, sempre”.

Battisti: “Lo specialty è bere qualcosa di qualità in un tempo di qualità.”

Alberto Battisti @coffeeandlucas @myMediaStudio

“Il caffè è diventato presto per me un mezzo di creazione di momenti di valore”. Dopo tre anni di palestra dietro al bancone di Fax Factory, con un’idea più ampia e approfondita di questo mondo, Battisti si è sentito pronto per partecipare alla gara nel 2025: “Ho scelto l’aeropress perché lo trovo un modo più punk, mi permette di giocare con il caffè e cambiare ricette. Posso ottenere una bevanda con un’identità propria. Ho deciso che fosse giunto il momento di iscrivermi per lanciarmi e vivere la fiera in questo modo”.

Quest’anno il regolamento prevedeva lo stesso caffè per tutti i concorrenti (un Kenya lavato tostato da Accademia del Caffè) che è stato inviato appena una settimana prima della gara. In questo arco di tempo, Battisti ha pensato diverse soluzioni, eppure: “Lo stesso giorno della competizione ho capito che niente di quello che avevo sperimentato, avrebbe funzionato.

Il macinacaffè su cui mi ero allenato ad esempio, era differente. Ho cambiato quindi strategia. Gli altri competitor si sono impegnati tantissimo, portando anche un’acqua personalizzata da casa. Io invece ho usato quella fornita dagli organizzatori: ho scelto quella più pesante (con maggiore ppm) perché era la più dolce che mi serviva per smorzare la punta amara che sentivo in tazza.

Da una manche all’altra, ho modificato la ricetta: ad un certo punto, verso la finale, mi sono reso conto che non si trattava più di servire il caffè più buono, ma di riuscire a stupire il palato dei giudici che ormai erano provati. Hanno assaggiato più di 70 tazze fin lì, quindi mi sono reinventato, riprendendo la filosofia appresa da Fax Factory, pensando alle persone: puntare soprattutto alla dolcezza, abbassando la temperatura dell’acqua sino agli 84 gradi. Ho modificato la granulometria, e sono sceso dagli 88 gradi iniziali. Ho poi aggiunto un bypass a 70 gradi. Questa ricetta mi ha portato alla vittoria.”

L’esperienza professionale alle spalle, a contatto con il cliente. saperne interpretare le esigenze, è stata fondamentale per interpretare correttamente la gara.

Ma la gara aeropress in Italia sta crescendo tanto e perché?

“Personalmente mi impegnerò per portare avanti questo metodo di estrazione, perché è semplice da gestire, economico. Comprare l’aeropress è la spesa più grande e si impara presto a giocarci. Molto comodo anche da portare in giro, rispetto a un V60 per esempio che facilmente si rovina. Penso quindi che nei prossimi due anni anche in Italia la tendenza esploderà, perché si sente il bisogno di uscire dalla solita nicchia che si vive più nei circuiti SCA.”

Battisti: “Aeropress, sistema democratico”

“Non pensavo di raggiungere la vittoria al primo tentativo. Anche perché non sono una persona competitiva: forse proprio questo, partire senza aspettative, mi ha aiutato a vivere la gara con uno spirito più disteso. Mi interessava più che altro imparare, confrontarmi, divertirmi. Per questo sono grato di continuare questo percorso di formazione e di divulgazione di quello che ho appreso. È un dare-avere.”

Ora il mondiale a dicembre, a Seoul

“Ci sto pensando soltanto ora, commuovendomi. È una di quelle cose che comunque vada mi segnerà, anche solo per essere arrivato a misurarmi con altri competitor di quel calibro. Attaccati l’un l’altro, in un contesto friendly e punk, nello spirito pieno dell’aeropress. Questa identità è quella che deve evolversi, diffondersi, per eliminare quella sensazione di esclusività che spesso caratterizza queste competizioni.

Sul piano professionale non so se costituirà una vittoria che mi farà fare un salto di livello, ma su quello personale, è davvero arricchente da tutti i punti di vista. Non credo che in Italia siamo già ai livelli necessari per confrontarci alla pari con gli altri sfidanti del mondo: dobbiamo ancora conoscere bene la materia specialty coffee e poi le estrazioni. C’è da spingere molto sulla sensibilizzazione sulla qualità di ciò che si beve.”

La ricetta di Alberto Battisti.

16,5 gr caffè
170 gr acqua + 30 gr acqua bypass a 70°C
84 °C temperatura acqua
2,20 sec
ratio 1: 12,2

Verso HostMilano 2025, 17-21 ottobre: Comunicaffè pubblicherà gratis tutte le comunicazioni aziendali degli espositori con novità e informazioni

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hostmilano
La folla a HostMilano

MILANO – Anche questa volta Comunicaffè si offre come vetrina per mettere in mostra tutte le innovazioni che gli espositori porteranno a HostMilano 2025, che è in programma dal 17 al 21 ottobre a Fiera Milano.

Non solo saranno pubblicati tutti i dettagli rispetto alle novità previste negli stand, ma verranno valorizzati anche tutti quei prodotti che si saranno distinti per innovazione e originalità e che saranno proposti durante il grande evento di ottobre.

Tutte le aziende troveranno spazio sia nelle newsletter quotidiane sia nella nostra home page su comunicaffe.it e comunicaffe.com.

Attenzione: sembra ci sia tanto tempo, ma non è così, perché HostMilano è alle porte. Quindi: inviate urgentemente i vostri testi.

Naturalmente ricordiamo sempre che Comunicaffè, è anche Internazionale e quindi rivolge questa iniziativa sia ai visitatori sia agli espositori italiani sia a quelli esteri nostri lettori.

Così chi sottoporrà alla redazione un testo in inglese, vedrà la sua pubblicazione anche sul portale Comunicaffe International comunicaffe.com nonché sulla newsletter quotidiana collegata.

Anche questa volta la pubblicazione degli articoli e dei comunicati è gratuita per HostMilano 2025.

Come partecipare?

Basterà inviare urgentemente articoli (meglio) o comunicati stampa. Però ben scritti, per essere poi letti meglio e di più dai nostri lettori, che sono poi i vostri clienti che si stanno preparando a visitare HostMilano 2025.

Che cosa intendiamo noi di Comunicaffè per “ben scritti”?

• frasi brevi
• niente aggettivi retorici o autoreferenziali
• mai verbi in prima persona plurale, con il noi
• tutti gli articoli e i comunicati devono sempre accompagnati da fotografie e/o dal marchio aziendale che sono necessari per la pubblicazione.

Ma, per capire meglio i nostri standard, è sufficiente leggerci tutti i giorni. E prendere spunto dalle nostre pubblicazioni e soprattutto dai numerosi articoli delle aziende espositrici che sono stati già pubblicati nelle scorse edizioni.

Per trovarli basta mettere nel motore di ricerca interno (la lente di ingrandimento in alto a destra della home page) la parola Host.

Oppure selezionare gli articoli con la categoria fieramilano.

Il materiale che riceveremo, sarà pubblicato in ordine di arrivo.

Manca poco: inviate subito.

La redazione di Comunicaffè è sempre pronta. E voi?

L’indirizzo dove inviare il materiale per la pubblicazione è redazione@comunicaffe.it

Thermoplan porta a HostMilano 2025 innovazione, efficienza e una nuova sfida: il tè

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Thermoplan
Stand Thermoplan a una Fiera

MILANO – Thermoplan, il produttore svizzero di macchine superautomatiche per il settore Ho.Re.Ca., presenterà a HostMilano 2025 una gamma di soluzioni pensate per ridefinire l’esperienza del caffè professionale e, per la prima volta, aprirsi al mondo del tè.

Dal 17 al 21 ottobre, presso lo stand B23-C24 nel padiglione 8P, l’azienda trasformerà il proprio spazio espositivo in un vero e proprio hub di innovazione.

L’offerta spazierà da nuove tecnologie a soluzioni ottimizzate per l’efficienza operativa, con l’obiettivo dichiarato di intercettare i trend che plasmeranno il settore dell’ospitalità nei prossimi anni.

Per alimentare l’attesa, Thermoplan svelerà ogni giovedì sui propri canali social un’anticipazione delle novità che saranno presentate in fiera.

L’anteprima Thermoplan a HostMilano: il tè a un tocco di pulsante

Se il caffè resta il cuore dell’azienda, Thermoplan annuncia a HostMilano una nuova linea dedicata al tè, capace di preparare infusioni calde o fredde in modo completamente automatico. Una soluzione che punta a intercettare la crescente domanda di bevande premium e a diversificare l’offerta per bar, hotel e ristorazione.

Efficienza modulare per ridurre i fermi macchina

Uno dei punti di forza dei prodotti Thermoplan è l’architettura modulare, che concentra tutte le funzioni principali in due soli moduli, meccanico e idraulico. Questo design consente interventi di manutenzione rapidi e riduce drasticamente i tempi di inattività, un vantaggio competitivo rilevante per le attività ad alta rotazione.

Black&White4 Competizione: la macchina dei campioni

In primo piano anche la Black&White4 Competizione, macchina ufficiale dei World Latte Art Championships 2024-2027. Progettata per offrire costanza qualitativa e massima flessibilità, dispone di lancia vapore intelligente per schiumare il latte automaticamente o creare microtexture per la latte art. La robustezza costruttiva e le opzioni di personalizzazione la rendono una scelta di riferimento per baristi e catene internazionali.

Nuova interfaccia per il self-service

Thermoplan presenterà inoltre una rinnovata interfaccia grafica (GUI) progettata per il self-service, che unisce navigazione intuitiva, design minimalista e ampie possibilità di personalizzazione. L’obiettivo è migliorare l’interazione tra cliente e macchina e trasformare ogni punto vendita in un canale di comunicazione del brand.

Thermoplan, una gamma per ogni esigenza

La famiglia Black&White4 si conferma il cuore dell’offerta: dalla versione standard per volumi elevati (fino a 500 tazze/giorno) al modello compatto per spazi ridotti, fino alla versione neo, con design elegante e tecnologia adattiva per piccole attività. Tutte le macchine sono configurabili su misura in base alle esigenze operative.

HostMilano 2025 rappresenta quindi per Thermoplan un’occasione strategica per consolidare la propria posizione sul mercato e presentarsi come partner tecnologico di riferimento per il settore dell’ospitalità.

 

Starbucks Italia, insieme a Percassi, annuncia la cancellazione del sovrapprezzo per le alternative al latte in tutti i 49 store

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Vincenzo Catrambone, general manager di Starbucks Italia (immagine concessa)

ROMA – Starbucks Italia annuncia che, a partire dal 25 settembre, non applicherà più alcun sovrapprezzo per le sue quattro alternative al latte. I clienti potranno personalizzare la propria bevanda con avena, cocco, soia o mandorla gratuitamente, rendendo l’esperienza in caffetteria più accessibile e piacevole per un pubblico sempre più ampio.

Il passaggio alla parità di prezzo fa parte di un impegno volto a riscoprire ciò che da sempre distingue Starbucks: poter personalizzare la propria bevanda e renderla unica è al centro della Starbucks Experience, così come essere un luogo accogliente dove le persone si incontrano e dove viene servito il miglior caffè, preparato a mano da baristi esperti.

L’iniziativa è supportata dalla campagna pubblicitaria multicanale intitolata “Perché pagare di più per ciò che ami?”, curata dal celebre artista lodigiano Pietro Terzini. In onda dal 25 settembre al 26 ottobre, il design speciale realizzato da Terzini per Starbucks comparirà su cartelloni pubblicitari e social media in tutta Italia, amplificando la notizia attraverso le parole dell’artista stesso.

La parità di prezzo, già disponibile nella maggior parte delle altre sedi Starbucks in EMEA, è stata presentata oggi durante l’evento presso lo Starbucks Flagship Store di Piazza San Silvestro, alla presenza di Vincenzo Catrambone, general manager di Starbucks Italia.

Questa attività rientra nel più ampio percorso di Starbucks nel rendere le caffetterie dei luoghi di comunità e offrire un’esperienza accogliente a tutti i clienti, includendo il ritorno dei pennarelli Sharpie per scrivere sui bicchieri e la riduzione dei tempi di attesa.

Vincenzo Catrambone, general manager di Starbucks Italia, ha commentato: “Starbucks e Percassi sono orgogliosi di aver introdotto la parità di prezzo in Italia, eliminando il sovrapprezzo per le alternative al latte e rendendo più facile che mai per i nostri clienti personalizzare la propria bevanda e renderla davvero unica. La price parity rafforza inoltre il nostro ruolo di caffetteria accogliente, dove le persone si incontrano e gustano il miglior caffè, preparato a mano dai nostri esperti baristi. Con quattro diverse alternative al latte disponibili gratuitamente, cocco, avena, soia e mandorla, rendiamo la Starbucks Experience più accessibile e accogliente per tutti.”

Pietro Terzini, artista e autore della campagna “Perché pagare di più per ciò che ami?”, ha aggiunto: “Sono molto felice di poter firmare questa campagna per Starbucks, un’azienda che amo e che ancora una volta si dimostra attenta ai temi della contemporaneità”.

Patrizia Re, Consulente Senior per il Progetti Aziendali della PETA, ha affermato: “Perché pagare di più per ciò che ami e perché un sovrapprezzo per aver fatto la cosa giusta? Le persone sono sempre più consapevoli che dietro al commercio del latte c’è la straziante separazione delle mucche dai loro vitelli, a cui il latte è originariamente destinato; quindi la domanda di latte vegetale è in forte espansione. Un plauso a Starbucks in Italia per aver garantito che i clienti possano ora gustare il latte vegetale senza essere penalizzati economicamente per la loro gentilezza e attenzione all’ambiente”.

Il lancio della nuova campagna segue la recente brand campaign multicanale, la prima in Italia, dal titolo “Welcome to Starbucks”.

Informazioni sulla brand campaign:

Campagna creativa “Perché pagare di più per ciò che ami?”: realizzata dall’artista Pietro

Terzini.

Pianificazione media: a cura di Spada Media Group

  • Lancio del piano media multicanale: on air dal 25 settembre al 26 ottobre;
  • Stampa: una selezione di quotidiani nazionali nelle loro edizioni locali;
  • Social Media: contenuti digitali sui principali portali web e piattaforme social, adattati e ottimizzati per il coinvolgimento della community Starbucks e non solo;
  • Out-of-Home (OOH): campagna di attivazione in diverse città italiane per accrescere la visibilità dell’iniziativa.

La scheda sintetica di Starbucks Coffee Company

Dal 1971, Starbucks® Coffee Company è impegnata nell’approvvigionamento etico e nella torrefazione di caffè Arabica di alta qualità. Con negozi in tutto il mondo, oggi Starbucks è il primo torrefattore e rivenditore di specialità caffearie al mondo.

Grazie al nostro impegno costante per l’eccellenza e i nostri valori, portiamo l’unicità della Starbucks Experience nella vita di tutti i nostri clienti attraverso ogni singolo caffè.

La scheda sintetica di Percassi

Percassi è una società le cui attività comprendono lo sviluppo e la gestione di reti commerciali in franchising di importanti marchi (come Nike, Jordan, Lego, Victoria’s Secret, Armani Exchange, Saint Laurent e Garmin in ambito fashion-beauty e consumer, e Starbucks nel food).

Percassi detiene inoltre importanti partecipazioni in società quali KIKO Spa e Atalanta B.C. Percassi opera anche in ambito real estate per la realizzazione di importanti progetti immobiliari nel settore commerciale e direzionale. Per ulteriori informazioni: www.percassi.com

Biografia di Pietro Terzini

Pietro Terzini è un giovane artista nato nel 1990, laureato in architettura. La sua personalità e il suo fenomeno artistico contemporaneo hanno raggiunto notevole popolarità sui social media, e nel corso della sua carriera ha collaborato con numerosi marchi prestigiosi. Il mondo della moda, specialmente i grandi brand di lusso, costituisce un importante punto di partenza per le opere di Terzini, ispirandolo e stimolando la sua creatività. Attraverso il suo lavoro, Terzini esplora e sottolinea, talvolta in chiave ironica, le nuove dinamiche della società odierna. Le fonti di ispirazione più significative includono artisti di fama internazionale come Damien Hirst, Takashi Murakami e Andy Warhol, che hanno influenzato la sua visione artistica e contribuito a plasmare il suo stile distintivo.

Kimbo protagonista nella nuova serie tv Hotel Costiera su Amazon Prime

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Kimbo in Hotel Costiera (immagine concessa)

NAPOLI – Kimbo, icona del caffè napoletano, annuncia la partecipazione alla serie internazionale action drama Hotel Costiera, girata in inglese in Italia e diretta dal premio Emmy Adam Bernstein e Giacomo Martelli, ambientata tra le location più suggestive della Costiera Amalfitana e del Golfo di Napoli.

La serie vede come protagonista l’attore Jesse Williams (Grey’s Anatomy), nei panni di Daniel “DD” De Luca, ex marine che torna nella sua terra d’origine per lavorare come “problem solver” in un esclusivo hotel di lusso a Positano.

Accanto a lui, un ricco cast internazionale e nazionale di grande rilievo: Maria Chiara Giannetta, Jordan Alexandra, Antonio Gerardi, Sam Haygarth, Tommaso Ragno, Amanda Campana, Pierpaolo Spollon, Alejandra Onieva e Jean-Hugues Anglade. Hotel Costiera è disponibile in esclusiva su Prime Video dal 24 settembre in Italia, Francia, Spagna, Portogallo e nei Paesi di lingua inglese – Gran Bretagna, Irlanda, Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda – mentre Fremantle si occuperà delle vendite globali in tutti gli altri territori.

Kimbo, cuore pulsante del bar Bignè

Il caffè Kimbo diventa parte integrante della narrazione grazie a un innovativo progetto di product placement. Il bar del co-protagonista della serie, Bignè (Antonio Gerardi), luogo simbolo di incontri e dialoghi chiave tra i protagonisti, è uno spazio di socialità e connessioni brandizzato Kimbo.

Il caffè di Hotel Costiera (immagine concessa)

Nella sceneggiatura della serie, come del resto nella vita di tutti i giorni, la ritualità del caffè accompagna i momenti conviviali della serie, rafforzando l’autenticità della scena e raccontando la cultura italiana in una chiave contemporanea e internazionale.

La collaborazione con Jesse Williams

La collaborazione tra Kimbo e Hotel Costiera è arricchita dal coinvolgimento diretto dell’attore protagonista Jesse Williams, che sosterrà il brand Kimbo su scala internazionale, con alcuni contenuti brandizzati, diffusi online nelle prossime settimane, volti a rafforzare la connessione tra la tradizione napoletana e un pubblico cosmopolita.

Eventi esclusivi: tra Positano e Roma

La presenza di Kimbo è stata estesa anche ai due appuntamenti esclusivi organizzati da Lux Vide e Prime Video per il lancio della serie in Italia: l’Influencer Day a Torre Sponda (Positano), esperienza immersiva dedicata a creatori di contenuti internazionali, arricchita da una masterclass di caffè napoletano firmata Kimbo; e la Premiere ufficiale a Roma, al cinema The Space Moderno, dove Kimbo è stato partner della proiezione in anteprima del primo episodio, con red carpet, coffee cocktails esclusivi e la presenza del cast, di celebrity e della stampa internazionale.

Un ponte tra tradizione e lifestyle internazionale

“Con questa collaborazione, Kimbo consolida la sua vocazione a farsi ambasciatore dell’eccellenza napoletana nel mondo, portando l’autenticità del caffè italiano in un contesto narrativo e di lifestyle internazionale, capace di parlare tanto al pubblico italiano quanto a quello globale”, conferma Massimiliano Scala, Head of Marketing di Kimbo. “Kimbo, il caffè di Napoli, ora è anche protagonista su Prime Video”.

Kimbo porta l’eccellenza del caffè napoletano nel mondo: presente in oltre 100 Paesi con due consociate in USA e UK

Kimbo, simbolo del caffè napoletano e ambasciatore dell’autentica tradizione italiana, continua a rafforzare la propria presenza sui mercati internazionali, consolidando il suo ruolo di brand globale. Oggi l’azienda è infatti presente in oltre 100 Paesi nel mondo, portando ovunque la qualità, l’esperienza e la passione che da sempre contraddistinguono il marchio fondato nel 1963 a Napoli, in un piccolo bar del Rione Sanità, dai fratelli Elio, Francesco e Gerardo Rubino.

A testimonianza della costante crescita all’estero (17% in più nel 2024), Kimbo ha sviluppato una rete internazionale solida e dinamica, che vede nelle consociate operative negli Stati Uniti e nel Regno Unito due roccaforti fondamentali per il presidio dei mercati anglosassoni. Queste realtà rappresentano non solo un punto di riferimento per la distribuzione, ma anche veri e propri hub strategici per lo sviluppo commerciale e culturale del brand, con l’obiettivo di diffondere l’autentico rituale del caffè napoletano a un pubblico sempre più vasto.

“L’internazionalizzazione è un pilastro fondamentale per la nostra crescita – commenta Luca Piccini, Direttore della Business Unit Internazionale di Kimbo – “La nostra missione è far conoscere ovunque nel mondo il caffè di Napoli, non solo come prodotto di eccellenza, ma come esperienza unica, capace di unire persone e culture diverse.”

Con una proposta che spazia dai canali retail all’Horeca, fino alle nuove frontiere del consumo domestico e fuori casa, Kimbo si conferma ambasciatore di uno stile di vita incentrato sul gusto, la convivialità e la qualità.

La forte vocazione internazionale, unita al legame indissolubile con le radici napoletane, continua a guidare il percorso dell’azienda: un equilibrio tra tradizione e innovazione che ha permesso a Kimbo di diventare uno dei protagonisti italiani più riconosciuti e apprezzati nella cultura globale del caffè.

Rivoire, storico caffè fiorentino, apre a Venezia

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Venezia (immagine: PIxabay)

Rivoire arriva nel capoluogo veneto vicino al cinema Rossini adattando la sua proposta – in parte – al contesto veneziano. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Cibo Today.

Rivoire arriva a Venezia

VENEZIA – Dopo Firenze, dopo Milano, Rivoire apre anche a Venezia. Per chi non conoscesse il marchio, si tratta di una delle insegne storiche di Firenze, aperta per la prima volta nel 1872 a Piazza della Signoria come fabbrica di cioccolato, poi divenuta anche caffetteria e ristorante.

Il fondatore, Enrico Rivoire, era cioccolatiere a Torino e fornitore ufficiale della famiglia reale torinese. Dopo aver festeggiato i 150 anni, il brand ha messo in lista la prima delle sue aperture fuori casa, inaugurando un locale a Milano, in zona Brera, nel giugno del 2023.

A settembre 2025 una novità: Rivoire apre anche a Venezia, riprendendo anche nell’arredamento, i motivi opulenti e fastosi, con ispirazioni al Rinascimento, degli altri locali.

Qui troviamo oltre al rosa e oro delle sedute, anche animali giganti all’interno delle sale. In lista ci sarebbero anche altre tre nuove aperture, con la speranza, per ora solo ideale, di prendere anche la piazza romana. Il brand è attualmente di proprietà di Carmine Rotondaro, imprenditore nel campo della moda e del lusso che ha accelerato lo sviluppo anche fuori Firenze. “Il nostro sogno è portare questa armonia di arte e gusto in altre grandi città della cultura, in Italia e nel mondo” ha spiegato Rotondaro in una nota.

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Antico Caffè Greco: sequestrate 300 opere d’arte senza autorizzazione

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Uno scorcio esterno dell'Antico Caffè Greco di via Condotti, a Roma

Si tratta di quadri, sculture e arredi sottoposti a vincolo spostati dall’attuale gestore del locale in due depositi privati, senza darne comunicazione. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale Rai News.

Il sequestro delle opere all’Antico Caffè Greco

ROMA – Non c’è pace per lo storico Caffè Greco di Roma. Dopo il sequestro dell’immobile, è toccato ai beni mobili. Tradotto: arredi, dipinti e suppellettili che – secondo l’indagine coordinata dalla Procura di Roma – il gestore della società aveva occultato in depositi personali nel centro storico.

Il recupero è stato possibile grazie all’intervento dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica.

Trecento circa i pezzi ritrovati, fra quadri, statue, mobili e oggetti di antiquariato, spostati da via Condotti senza autorizzazione, pur essendo vincolati e dunque inamovibili. Ora sono al sicuro, in attesa di tornare nella loro originale collocazione.

“Abbiamo spostato i beni per ragioni di sicurezza”, il commento dell’amministratore Pellegrini, che – nelle ultime ore – ha dovuto lasciare la sua attività, dopo un braccio di ferro lungo 8 anni.

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