venerdì 21 Novembre 2025
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Il bilancio di sostenibilità Dersut Caffè tra gli High Performer del VII Index Future Respect 2024

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L'azienda Dersut Caffè (immagine concessa)

CONEGLIANO (Treviso) – Il bilancio di sostenibilità di Dersut Caffè S.p.A. è stato designato tra gli High Performer del VII Index Future Respect 2024. Dall’archivio di oltre 5.000 bilanci di sostenibilità raccolti, la Redazione interna dell’Index ha selezionato inizialmente i 200 documenti ritenuti più leggibili e capaci di promuovere efficacemente la cultura della sostenibilità, proclamando successivamente 12 High Performer.

Il bilancio di sostenibilità Dersut Caffè tra gli High Performer del VII Index Future Respect 2024

I bilanci High Performer si distinguono per la capacità di offrire una rappresentazione chiara, esaustiva e dettagliata dell’attività produttiva.

Secondo cittadini, consumatori e utenti, questi bilanci favoriscono una maggiore comprensione, promuovendo l’adozione di stili di vita responsabili e scelte di acquisto consapevoli.

Essere tra i High Performer rappresenta un importante riconoscimento dell’impegno dell’azienda nella trasparenza e nella promozione della sostenibilità.

Iginio Massari presenta il panettone di 1,5 kg alla fragola e al cioccolato fondente a 120 euro

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Il panettone alla fragola (immagine presa da Instagram)

Lievita il panettone ma anche il prezzo: la versione di Iginio Massari del panettone con fragole Mara des Bois accostate al cioccolato fondente monorigine realizzata per il 2024 costa 120 euro per 1,5 Kg di prodotto. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Giusy Dente per il portale d’informazione Fanpage.

Il panettone alla fragola di Iginio Massari

MILANO – Il panettone di Iginio Massari ha già conquistato i social, ma saranno in pochi ad assaggiarlo, visto che sarà prodotto in un numero limitato di pezzi, dato anche il tanto lavoro che richiede oltre alle pregiate materie prime. Stiamo parlando di una lavorazione complessiva di ben 65 ore. Inoltre, verrà venduto in un’esclusiva cappelliera da collezione. Tutto questo, contribuisce a far lievitare (anche) il prezzo.

Il dolce pesa 1,5 kg ed è realizzato con pregiate e gustose fragole Mara des Bois accostate a cioccolato fondente monorigine dalla regione amazzonica peruviana di San Martin. La Mara des Bois è una varietà pregiata francese, rinomata per il suo aroma e il sapore dolce che ricorda quello delle fragoline di bosco.

Il cioccolato monorigine San Martin Perù, invece, è un’eccellenza dalla consistenza vellutata e un retrogusto aromatico che rimanda a frutti rossi, agrumi e spezie.

Infine, il tutto è ricoperto con una glassa alle fragole. Nessuna traccia di conservanti, difatti ha una shelf life molto corta. Il prezzo di questa meraviglia? Verrà proposto al pubblico al costo di 120 euro e venduto solo su preordinazione (almeno una settimana di anticipo), spedito a partire dal 5 dicembre.

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Anna Possi, barista di Nebbiuno a Novara, compie 100 anni

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Anna Possi celebra 101 anni (immagine: Pixabay)

Un traguardo importante, un secolo di vita. Lo ha raggiunto Anna Possi, la barista di Nebbiuno, in provincia di Novara da 66 anni gestisce il suo locale da sola, con l’unico aiuto della figlia per fare i conti. Per festeggiarla ecco uno stralcio dell’intervista al Gusto di Repubblica di Luisa Mosello che l’aveva fatta conoscere a tutti in occasione del suo 99° compleanno.

Anna Possi: la barista più anziana d’Italia

NEBBIUNO – “No, non posso lasciar chiuso il bar nei giorni di festa, neanche a Natale e neppure a Capodanno perché può essere utile, non si sa mai”. Non ha un minimo di esitazione Anna Possi, la barista più anziana, anzi più longeva (e attiva) d’Italia che da decenni apre il suo bar al centro di Nebbiuno, in provincia di Novara, ogni mattina, alle 7 in punto. Lei ci tiene a fare gli auguri a tutti attraverso Il Gusto: “Auguro serenità e pace. E soprattutto ai giovani un lavoro sicuro e giustamente retribuito. Ma voglio ricordare che tutti i lavori di ogni genere chiedono impegno e sacrificio”

Forse si sta rivolgendo a chi secondo le sua opinione penserebbe troppo al tempo libero, anche se sacrosanto, di cui tanto si parla nel settore della ristorazione, e poco al valore delle fatiche lavorative.

Ma certo è che, detto da lei che lavora da oltre mezzo secolo tutti i giorni, con lo stesso identico entusiasmo del primo giorno, anzi di più, le si può credere. Come dire, lavorare allunga la vita, se lo si fa con la passione, e anche quel senso di responsabilità – qualcuno direbbe di “altri tempi” – che le fa esclamare: “No, niente giorno di riposo, mai. Non l’ho mai preso e mai lo prenderò: questo non è un bar ma tante cose, un ufficio turistico, di informazioni, dove si consegnano le ricette, un ritrovo. E se il primo dell’anno qualcuno ha bisogno?”.

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Nasce il primo Roadhouse Express a Reggio Emilia: il nuovo modello con menù a basso costo

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Il nuovo Roadhouse Express (immagine concessa)

REGGIO EMILIA – Roadhouse, la società del Gruppo Cremonini che gestisce diversi brand di ristorazione casual dining, ha lanciato il nuovo formato di ristorante Roadhouse Express, il cui primo locale è stato inaugurato all’interno del Centro Commerciale “I Petali” di Reggio Emilia.

Il nuovo modello di ristorante, pensato per location particolari, come quelle dei centri commerciali o dei contesti di viaggio, nasce dall’esperienza e dal know-how di Roadhouse Restaurant, garantendo velocità di servizio e un’offerta nuova e conveniente. Anche il layout del locale è stato completamente rinnovato, con il colore rosso storico di Roadhouse che viene affiancato da una attenta decorazione policromatica, studiata appositamente per un ambiente informale e giovane.

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Nicolas Bigard, amministratore delegato di Roadhouse (immagine concessa)

Come spiega Nicolas Bigard, amministratore delegato di Roadhouse, “Express è parte dell’universo di Roadhouse, ed è il locale ideale per una pausa pranzo con i colleghi, per uno spuntino veloce prima o dopo lo shopping con la famiglia e gli amici, o semplicemente per un pasto informale al giusto prezzo e nel giusto tempo grazie alle nuove modalità di servizio. In più, è possibile provare un’esperienza di gusto sorprendente, dove i piatti classici di carne vengono affiancati da una varietà di offerta che va incontro a tutte le esigenze, anche economiche”.

La velocità del servizio è garantita dalle nuove modalità di acquisto: scegliendo tra i menu esposti, si fa l’ordine e si paga in cassa, ricevendo un tracker da portare al tavolo. Il personale consegna quindi quanto ordinato e rimane a disposizione per eventuali altre richieste aggiuntive.

Il menu è suddiviso in 4 categorie: una selezione dei piatti classici di carne di Roadhouse, i piatti della “tradizione italiana”, una selezione di focacce farcite e, ovviamente, gli immancabili burger amatissimi dai clienti di Roadhouse. Il tutto accompagnato dalle convenienti offerte “Combo” e dal free refill per acqua e bevande analcoliche.

Roadhouse Restaurant è la prima steakhouse italiana, che in oltre vent’anni di storia ha conquistato milioni di clienti in tutta Italia. Ai valori tradizionali del brand – esperienza, qualità, freschezza e innovazione – si aggiunge ora la velocità, con “la qualità di sempre a un prezzo che sorprende”.

La scheda sintetica di Roadhouse

Roadhouse Spa è una società del Gruppo Cremonini che gestisce brand di ristorazione casual dining distribuiti in tutta Italia: il più noto è Roadhouse Restaurant che ha 177 locali, seguito da Calavera Restaurant (28 ristoranti), Billy Tacos (97 locali) e RIC Chicken House (4 locali). I ristoranti Roadhouse servono ogni anno oltre 11 milioni di clienti, gli iscritti al Club Fedeltà sono oltre 2.000.000 e la società dà lavoro a 3.600 persone.

Latteria Soresina apre Gòodurie Soresina, il cheese café a Milano

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Il logo di Latteria Soresina

Latteria Soresina apre a Milano in via Tocqueville 10, in zona Corso Como, il primo cheese café Gòodurie Soresina. Secondo quanto riporta la cooperativa, questa inaugurazione sarà la prima di molte. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato da PamBianco News.

Latteria Soresina lancia il cheese café a Milano

MILANO – È retail-mania. Ormai da diverso tempo molti brand dell’industria alimentare debuttano nella vendita al dettaglio, aprendo flagship store sempre più ricercati, per consolidare politiche di brand identity.

E, dopo marchi quali Parmacotto e Bauli, è il turno di Latteria Soresina, che sceglie Milano per aprire Gòodurie Soresina, il primo cheese café aperto tutti i giorni in via Tocqueville 10, in zona Corso Como. Secondo quanto riporta la cooperativa, questa inaugurazione sarà la prima di molte.

Il progetto nasce “con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio dei formaggi italiani, offrendo un’esperienza innovativa e unica nel suo genere, aprendo nuove strade per avvicinare il pubblico a questa tradizione”, riporta la cooperativa, che si lascia alle spalle un 2023 archiviato con 518 milioni di euro di giro d’affari, a +3 per cento.

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Soban festeggia 100 anni con il format Mixology Gelateria

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Soban crea la prima Mixology Gelateria (immagine concessa)

VALENZA (Alessandria) – Il 2024 è un anno importante per la gelateria Soban di Valenza (Alessandria) che festeggia il traguardo dei 100 anni dall’apertura. Un secolo di successi, all’insegna della tradizione del gelato della Val di Zoldo, la Valle dei Gelatieri nelle Dolomiti bellunesi, la terra di origine delle famiglie che negli anni hanno scritto i 100 anni di questa gelateria.

Per festeggiare questo importante traguardo Soban ha deciso di regalarsi una veste tutta nuova, con un completo restyling della gelateria curato dall’azienda Orion del gruppo Clabo.
Il focus alla base del progetto, curato dagli architetti Pacini e Baronio, è stato quello di raccontare e mostrare al meglio tutte le proposte che oggi caratterizzano questa bottega artigiana, con lo sguardo rivolto al futuro e senza mai perdere di vista una filosofia di prodotto racchiusa nel claim “naturalmente buono”.

La Mixology Gelateria

Con il nuovo arredamento è stata ampliata l’offerta mixology e beverage proposta nell’ampio dehor estivo esterno.

La scelta alla base della selezione delle quasi cento etichette di gin, e delle decine di whisky, amari artigianali, distillati vari, birre artigianali e bibite, è la stessa che contraddistingue la produzione del gelato, ovvero la ricerca dei migliori produttori, con l’obiettivo di valorizzare territori e far scoprire e conoscere prodotti particolari e nuovi.

In particolare il successo nella proposta dei Gin Tonic, è frutto della proposta di acqua toniche ricercate abbinate ad ogni singolo distillato, con i vari garnish di accompagnamento (limoni, lime, arance, etc..) che non sono altro che gli ingredienti freschi utilizzati nella produzione del gelato.

La sezione dedicata al bere bene si è integrata perfettamente con la classica gelateria, sia in termini di pubblico che di fasce orarie di affluenza, dando vita ad un unicum, un locale nuovo, che dà la possibilità di proporsi ad una fascia di consumatori ancora più ampia, offrendo un’alternativa ai classici luoghi di consumi.

“Con questo nuovo format abbiamo rivisto in gelateria ragazzi, che sono cresciuti con il nostro gelato e poi negli anni si sono spostati in altri locali, così come famiglie con i più piccoli che continuano a sedersi nel dehor per gustare una coppetta o un cono, e i genitori che possono concedersi un gintonic o un cocktail – rivela Andrea Soban – La nostra è la ‘combo’ perfetta, perchè da la possibilità di poter scegliere di consumare prodotti più adulti anche ad un pubblico che per età o altri motivi non frequenta più cocktail bar o altri luoghi dedicati”

Le ampie pareti espositive sono state studiate per mostrare l’importante selezione di distillati, ed accogliere durante l’anno la proposta di cioccolato, dolci e lievitati da ricorrenza, soprattutto panettoni e colombe da lievito madre, tutti realizzati dalla famiglia Soban nei propri laboratori attrezzati nelle ultime stagioni.

Prodotti che da alcuni anni stanno dando grandi soddisfazioni per l’apprezzamento ricevuto dalla clientela.
Importante è stato l’investimento sulla comunicazione, con 4 schermi di digital signage sulle pareti retrobanco per mostrare l’ampia offerta a disposizione della clientela.

La proposta classica di Gelateria

Quello di Soban è un gelato di scuola veneta che da sempre si caratterizza per il sapiente uso delle bacche di vaniglia, delle uova fresche allevate a terra, della scelta dei migliori ingredienti e dall’utilizzo della frutta fresca per i sorbetti e le granite.

Sono ben tre le vetrine che espongono tutte le proposte di pasticceria ‘gelata’, dalle torte ai semifreddi, passando per monoporzioni, stecchi e ricoperti, che da sempre caratterizzano l’offerta di Soban.

Il gelato dopo 40 anni di vetrine a vista oggi torna ad essere conservato nei pozzetti chiusi e raffreddati a glicole, all’insegna della ricerca di un minor impatto ambientale a livello di consumi energetici, che vengono alimentati da energia green prodotta da fonti rinnovabili nelle montagne delle Dolomiti.

A completare l’offerta lo yogurt soft espresso servito con frutta fresca di stagione e le granite alla siciliana, prodotte con i mantecatori manuali a bastone della tradizione.
Proprio queste ultimi, posizionati in una teca di vetro a vista dei clienti, simboleggiano una proposta moderna e completa che però non dimenticare la storia che ha vissuto e le radici dalle quali proviene.

La storia della Gelateria di Valenza dal 1924

La gelateria di Valenza (Alessandria) è stata fondato dal 1924 dalla famiglia Traiber, seguita poi dai Pieruz e dal 1977 dai Soban, tutte famiglie originarie della Val di Zoldo, la Valle dei gelatieri nelle dolomiti bellunesi.

Ha sempre seguito l’evoluzione del mondo del gelato, molto spesso anticipandone trend e proposte, a partire dal carrettino a forma di gondola (chiaro rimando alle origine venete) antesignano dello street-food moderno, che nel secondo dopoguerra partiva da qui per servire le piazze e i paesini del circondario.

La prima ristrutturazione importante è stata nel 1982 con l’innovativo sistema di vendita delle vetrine a vista che ha sostituito i classici pozzetti che racchiudevano le carapine di ceramica. A seguire c’era stata l’apertura di una saletta attigua e comunicante per creare la classica cremeria dove poter gustare coppe e affogati al tavolo.

Negli anni ’90, eliminate le sedute, è stato creato un format nuovo, per proporre esclusivamente il gelato d’asporto da consumare a passeggio o direttamente a casa.

Nel 2020 l’arrivo della pandemia da Covid ha costretto a ripensare nuovamente la gelateria, reintroducendo il dehor esterno e puntando sulla mixology.
Oggi la famiglia Soban insieme alla gelateria di Valenza, ha altre due botteghe nel centro di Alessandria.

La famiglia Soban

Una storia professionale, quella della famiglia Soban, gratificata da numerosi riconoscimenti e premi, a partire dall’assegnazione dei ‘Tre Coni’, il massimo dei voti, dalla Guida Gelaterie d’Italia del Gambero Rosso fin dalla prima edizione, dalla presenza nella Guida Identità Golose, dai primi posti della classifica Top50 Italy, dalla classifica delle Migliori Gelaterie d’Italia di Dissapore, e poi dal Premio Golosario nel 2012 e Botteghe del Golosario nel 2016, e il riconoscimento dell’Eccellenza Artigiana da parte della Regione Piemonte.
Nel 2023 ha ricevuto il 27° Premio Maestri Gelatieri dalla Mostra Internazionale del Gelato di Longarone (BL)

Andrea Soban è stato insignito del prestigioso titolo di MAM, Maestro di Arte e Mestiere, dalla Fondazione Cologni, ed ha vinto numerosi concorsi e premi dedicati al mondo del gelato. E’ stato eletto ‘Gelatiere dell’anno 2017’ da una giuria composta da 100 tra i migliori gelatieri italiani e ‘Miglior Gelatiere d’Italia’ nel 2013.

Oggi è giudice di concorsi internazionali, e autore dei libri professionali, Progetto Gelato, making italian gelato (edizione italiana e inglese), Avanguardia Gelato e Il gelato in 101 domande, per l’editore Italian Gourmet.

Il marchio di gioielleria Damiani celebra 100 anni con un francobollo speciale

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Un francobollo per celebrare i 100 anni della Maison (immagine concessa)

VALENZA – In occasione del centenario di Damiani, il Ministero delle Imprese e del made in Italy ha dedicato alla Maison un esclusivo francobollo, appartenente alla serie tematica “Le Eccellenze del sistema produttivo ed economico” nell’imprenditoria italiana. La vignetta del francobollo riproduce il bozzetto del maestoso collier Mimosa Eternal Blue, uno dei cento capolavori della collezione speciale creata per celebrare il primo secolo di storia del brand.

I 100 anni di Damiani

Una storia di famiglia, artigianalità, creatività e passione: valori che rendono l’Italia un paese unico al mondo e che la famiglia Damiani da sempre custodisce e protegge.

Per questa speciale occasione, il francobollo celebrativo sarà disponibile per collezionisti e appassionati in più proposte filateliche: una cartella che contiene diversi prodotti, tra cui cartolina e busta da lettera personalizzate; un bollettino, che include scheda tecnica e storia della Maison e una tessera.

Silvia Grassi Damiani ha partecipato alla cerimonia ufficiale di presentazione del francobollo, che si è tenuta giovedì 17 ottobre presso la Sala degli Arazzi di Palazzo Piacentini a Roma – sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy – alla presenza del Ministro Adolfo Urso, del sottosegretario di Stato con delega alla Filatelia Fausta Bergamotto, del rappresentante dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Stefano Imperatori e del responsabile filatelia di Poste Italiane Giovanni Machetti.

Per l’occasione la vicepresidente del Gruppo Damiani ha dichiarato: “Famiglia, artigianalità, creatività, passione e storia: sono questi i valori che da sempre ci contraddistinguono. In questi cento anni, tre generazioni della nostra famiglia si sono succedute con un unico obiettivo nel cuore: custodire, proteggere e tramandare un patrimonio inestimabile di esperienze e savoir-faire. Un’eredità e una tradizione che vorremmo proiettare al futuro e trasferire ai nostri figli e nipoti”.

Il consumo di cioccolato fondente migliora i vasi della retina: lo studio

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La produzione di cioccolato (Pixabay License)

Un gruppo di ricercatori italiani ha verificato se gli effetti benefici del cioccolato fondente sul sistema circolatorio venissero confermati o meno dallo studio dei vasi sanguigni all’interno della retina. Il professor Giuseppe Querques, docente di oftalmologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, tra gli autori dello studio, spiega cosa hanno suggerito i risultati. Leggiamo di seguito un estratto dell’intervista condotta da Maria Teresa Gasbarrone per il portale d’informazione Fanpage.

I benefici del fondente

MILANO – Non è un mistero che il cioccolato fondente, assunto nelle giuste dosi, può avere dei benefici sulla nostra salute. Gli antiossidanti al suo interno, i polifenoli e i flavonoidi, sono infatti noti per essere in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi e avere un effetto positivo sul sistema circolatorio e non solo.

I flavonoidi hanno diversi benefici, ad esempio migliorano la microcircolazione sanguigna e linfatica, rafforzano il sistema immunitario e contribuiscono a proteggere il corpo da diverse malattie, per lo più cardiocircolatorie, neoplastiche e infiammatorie.

Un gruppo di ricercatori dell’Università Vita-Salute San Raffaele ha recentemente approfondito l’argomento per verificare se gli effetti del cioccolato fondente sulla salute dei vasi sanguigni all’interno della retina venissero confermati o meno. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature. L’occhio infatti è lo specchio di molte condizioni di salute, dalla pressione alta al diabete.

Cosa ha dimostrato lo studio?

“Alla fine dello studio, abbiamo osservato un miglioramento nella dinamica vascolare complessiva dei partecipanti che avevano assunto cioccolato fondente rispetto a quelli che assumevano cioccolato al latte. Questo ha quindi fornito la conferma dei possibili benefici del cioccolato fondente sui vasi della retina.

Un punto importante: i partecipanti hanno assunto un quantitativo molto basso di cioccolato, pari a 20 grammi al giorno nel gruppo che assumeva cioccolato fondente e a 7,5 grammi nel gruppo di confronto che consumava il cioccolato al latte. Inoltre, ci tengo a specificare che lo studio è stato condotto senza nessun tipo di finanziamento esterno, ma è completamente indipendente e autofinanziato.”

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Pechino: progettati i mattoni ricavati dalle foglie del tè

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Foto di hana kim da Pixabay (immagine concessa)

Lo studio giapponese Kooo Architects ha progettato mattoni ricavati dai resti di foglie di tè e terra compattata per il Tea House Theatre di Pechino. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo di Martina Buzovska per il portale d’informazione Pragmatika e ripreso da Dezeen.

I mattoni provenienti dalle foglie del tè a Pechino

A questo proposito informa il portale Dezeen. Gli architetti hanno creato uno spazio fatto di mattoni tè, dove i visitatori possono rilassarsi in un’atmosfera rilassante, fuggendo dal caos cittadino.

I mattoni vengono prodotti in una fabbrica premendo le foglie di tè. Le foglie sono gli avanzi della produzione del tè che altrimenti verrebbero gettate come rifiuti. Questo processo è simile al modo in cui la terra viene compattata, spiega lo studio. Grazie a questo approccio si ottiene un materiale da costruzione atossico e a basso contenuto di carbonio.

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Mostra internazionale del gelato artigianale: la 64° edizione a Longarone, 23-25/11

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Un cono gelato (immagine: Pixabay)

Dal 23 al 25 la Mostra interazionale del gelato artigianale (MIG) di Longarone farà il suo ritorno con la 64° edizione. La MIG 2024 non sarà solo una vetrina, ma anche un importante centro di formazione e aggiornamento. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale Qdpnews.

Il ritorno della Mostra internazionale del gelato artigianale

LONGARONE (Belluno) – La Mostra internazionale del gelato artigianale (MIG) di Longarone si appresta a celebrare la sua 64ª edizione, in programma dal 23 al 25 novembre 2024, con un’importante novità: un’identità rinnovata che pone al centro qualitàartigianalità e sostenibilità. La fiera più antica al mondo dedicata al gelato si presenta con un’ambiziosa trasformazione, rispondendo alle nuove esigenze di un mercato in continua evoluzione.

Una ri-evoluzione del gusto

Dopo oltre 60 anni di successo, la MIG si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia. La fiera ha sempre rappresentato un punto di riferimento per il mondo del gelato, ma il 2024 segna un punto di svolta. “Abbiamo osservato e studiato a lungo il mondo del gelato”, spiega il presidente Michele Dal Farra a Qdpnews “e abbiamo capito che era necessario rinnovare la tradizione per avvicinare un pubblico giovane e attento alle nuove tendenze.”

La nuova MIG si trasforma in un punto d’incontro esclusivo per il meglio del settore:

  • Gelatieri artigiani di altissimo profilo: la fiera accoglierà i professionisti più talentuosi, che si distinguono per la loro maestria e la ricerca della perfezione.
  • Produttori di materie prime di eccellenza: solo ingredienti naturali, di alta qualità e provenienti da piccole produzioni di nicchia, per garantire la genuinità e l’autenticità del gelato italiano.
  • Aziende con una visione etica e sostenibile: la fiera promuove un’attenzione particolare all’ambiente e alla responsabilità sociale, per un futuro sostenibile del gelato.

La MIG 2024 non sarà solo una vetrina, ma anche un importante centro di formazione e aggiornamento:

  • Qualità delle materie prime: la fiera promuove l’utilizzo di ingredienti naturali, di alta qualità e di origine sostenibile.
  • Ricerca e innovazione: la MIG incoraggia lo sviluppo di tecnologie e processi produttivi all’avanguardia.
  • Nutrizione e funzionalità: la fiera ospiterà esperti di nutrizione, dietologi ed endocrinologi per approfondire l’aspetto salutistico del gelato.
  • Sostenibilità e risparmio energetico: la MIG promuove l’utilizzo di pratiche e tecnologie a basso impatto ambientale.

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