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Non ditelo a Starbucks: il caffè del futuro verrà servito da Wheelys

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MILANO – Wheelys è una catena di café che si è mossa dapprima on the road in bicicletta, come i migliori carretti di Street Food, a ritmo di pedalate, poi si è trasferita in negozi super tecnologici: soluzioni entrambe dotate di Wi-fi, pannelli solari e bluetooth. Viene data la possibilità alle persone, chiunque sia interessato, di iniziare un vero e proprio business con un investimento irrisorio.

Dal suo lancio nel 2014, Wheelys è letteralmente esplosa e diffusa a macchia d’olio in tutto il mondo: oggi tocca i confini di 73 paesi, con 900 punti vendita.

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Wheelys è una startup promossa da Y Combinator, un’acceleratore di impresa che ha la fama di essere il più importante a livello mondiale (dietro Airbnb, Dropbox, Reddit) e finanziata, tra gli altri, da Paul Buchheit (creatore di Gmail), Jared Friedman (fondatore di Scribd) e Justin Waldron (co-fondatore di Zynga).

Il quartier generale si trova a Stoccolma e il capo di questa innovativa azienda è Maria De La Croix (FOTO), una ragazza di 27 anni dai capelli sempre più colorati, ora blu. Questo il suo credo:

“Romperemo l’egemonia delle catene dei fast food e apriremo la strada ad una rivoluzione eco-sostenibile (organic revolution). Ad aiutarci saranno giovani eco imprenditori, provenienti da tutte le parti del mondo”

Per aprire una caffetteria di Starbucks si ha bisogno di 500 mila dollari. E come fanno notare i fondatori di Wheelys, il 99% della popolazione non si può permettere di investire una cifra così elevata. Un Wheelys cafè costa 3,000 dollari (3.450 euro); 5,000$ se si vuole anche la bicicletta che rimarrà di proprietà. L’unica cosa da fare rimane pedalare.

La crescita è stata continua. Dai 30 Cafè aperti nell’autunno del 2014 aprirono i primi 30 Cafè, si è passati ai 60 nel 2015, ai 120 negozi del 2016 fino a raddoppiare ogni sei mesi.

Questa crescita esponenziale ha una filosofia di base molto semplice: fare tutto in una nuova maniera costruendo infrastrutture che connettono giovani di tutto il mondo, aiutandoli con strumenti che agevolano la riuscita di questa nuova rivoluzione.

La bici è un aiuto, il caffè un altro. Ma ugualmente importanti sono i social network, così come le app. Etica che diventa il centro del lavoro svolto dai nuovi imprenditori.

Stessa etica per cui la compagnia non apprezza essere paragonata al marchio Starbucks

“Dire che Wheelys diventerà più grande di Starbucks è come dire che AirBnB diventerà più importante della catena Marriott Hotels. Certamente succederà, ma Starbucks è solo una parte del grande sistema competitivo”

ha detto ancora Maria.

L’obiettivo è, quindi, quello di sfidare i grandi colossi proponendo un nuovo modello di franchising, ponendo un’accurata attenzione ai nuovi imprenditori e fornendo loro supporto e mezzi necessari per far funzionare tutto il progetto.

Il punto di forza della green revolution promossa da Wheelys è di offrire prodotti biologici, senza essere nocivi, gestiti da persone che ci mettono passione, rispettando gli interessi e gusti della clientela.

Il tutto si svolge attraverso un’app, senza il bisogno di contanti né camerieri: basta avere uno smartphone.

Per ora questi ragazzi, capitanati dall’eroina dai capelli blu, si stanno facendo spazio, molto velocemente, tra i grandi predatori e hanno voglia di innovare e rinnovarsi facendo passi molto brevi e percorrendo distanze molto lunghe.

In Italia, Wheelys non è ancora approdato, ma, come per Starbucks, i progetti sono già in cantiere. Saremo pronti?

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