giovedì 11 Aprile 2024
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A Napoli ripartono i bar più piccoli: stop ai più grandi come il Caffè Gambrinus

Il titolare della caffetteria Oliva, accanto all'ufficio delle Poste centrale in piazza Matteotti, sottolinea: "Ho aperto con mio figlio, bisognava farlo. Chiaramente i caffè che facciamo non giustificano l'apertura ma è un modo per cominciare. Io lavoro normalmente con gli studi professionali che si trovano in zona ma molti sono ancora chiusi causa smart working o con la gente in fila alle Poste. A loro però non posso servire caffè."

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NAPOLI – Con la Fase 2 che è sempre più prossima ma che soprattutto è fonte di divisione tra settori e categorie, i gestori dei bar continuano a vivere situazioni diverse a seconda dell’aerea in cui vivono ed esercitano. Le condizioni applicate infatti non sembrano esser univoche e persino all’interno della stessa città, ci sono disposizioni che sono più permissive per alcuni e lasciano fermi altri. E’ il caso delle caffetterie di Napoli, che hanno libertà differenti a seconda della dimensione dei locali: al contrario di ciò che si potrebbe pensare, a ritornare attivi prima sono quelli più piccoli. Mentre ad esser penalizzati sono le caffetterie più grandi come il celebre Caffè Gambrinus. Leggiamo la notizia da ottopagine.it.

Napoli divisa: non tutti i gestori possono ripartire

Chiusi i bar più grandi, tra cui il Gambrinus in piazza Plebiscito e Scaturchio a piazza San Domenico Maggiore, a Napoli oggi nel primo giorno del via libera, limitato al delivery, sono aperti sono quelli a conduzione familiare.

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Il titolare della caffetteria Oliva, accanto all’ufficio delle Poste centrale in piazza Matteotti, sottolinea

“Ho aperto con mio figlio, bisognava farlo. Chiaramente i caffè che facciamo non giustificano l’apertura ma è un modo per cominciare. Io lavoro normalmente con gli studi professionali che si trovano in zona ma molti sono ancora chiusi causa smart working o con la gente in fila alle Poste. A loro però non posso servire caffè. Chi lo vuole deve telefonarmi ed è mio figlio a portarglielo mentre aspettano il turno.

Spero – aggiunge – che si stabiliscano presto le regole per le distanze sociali dei bar. Magari, si entra uno alla volta, senza affollare il locale ma questo mi permetterà di sicuro di incassare qualcosa in più. Da stamattina abbiamo fatto pochi caffè”.

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