MILANO – Cambiamento climatico e insostenibilità economica mettono a rischio la coltura del caffè. Un aumento della temperatura media mondiale compreso tra i 2 e 2,5 gradi ridurrebbe del 50% le aree coltivabili degli arabica entro il 2050.

E c’è il rischio che, di qui al 2080, la produzione mondiale non basti più più per far fronte ai consumi. Il caffè – soprattutto quello di arabica – potrebbe diventare, un giorno, un prodotto raro, per pochi privilegiati, anziché la bevanda universalmente diffusa che è oggi.

Ma come sarebbe la nostra vita quotidiana senza?

Che effetto farebbe doversi accontentare di un semplice succedaneo? Da questo interrogativo è nato Blend 2080 di Paulig. Una provocazione e un grido di allarme, al tempo stesso.

La miscela di caffè senza il caffè

Il torrefattore finlandese numero uno del Paese ha chiesto al pluripremiato barista e coffee expert australiano Matt Perger di creare una “miscela di caffè senza il caffè.

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