giovedì 11 Aprile 2024
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IMPERIA – Chiudono negozio e bar storici ma non c’è nessuno che li rilevi. Non c’è il ricambio anche a causa della crisi: manca la voglia di fare investimenti

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DIANO MARINA (Imperia) – Il commercio è in crisi, e Diano Marina non fa eccezione. La stagione clou del turismo è entrata nel vivo ma tra gli esercenti c’è chi ha già deciso di lasciare l’attività alla fine dell’estate; senza avere la certezza che qualcuno sarà disposto a investire denaro rilevando l’attività, che rischia così di scomparire. Un esempio eclatante di questa situazione arriva dall’Ottica Signoriello, nella centralissima via Genova, nell’isola pedonale.

Ottico Signoriello è il simbolo dei colpi assestati della crisi

Il titolare, Luigi Salsa, è l’espressione della terza generazione di una famiglia torinese che da decenni ha aperto negozi di ottica in Piemonte e nel Ponente Ligure.

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Dice: «Da ventiquattro anni lavoriamo a Diano Marina; impegnandoci a commercializzare prodotti di alta qualità, ma è venuta l’ora di abbandonare. Non c’entra la crisi economica, lascio per motivi familiari. Voglio stare vicino a mio padre, a Torino. La crisi piuttosto entra in ballo per la cessione dell’attività. Sono in trattativa su più fronti, anche perchè l’ubicazione del negozio fa gola a molti, ma sinora non ho trovato un accordo, ovviamente per ragioni economiche.

Non è facile trovare qualcuno che investa nel settore del commercio

In ogni caso a fine settembre non ci sarà più l’Ottica Signoriello. Mi spiace andarmene, ma davvero non ho altra scelta».

Luigi Salsa, 50 anni, è un commerciante assai conosciuto a Diano Marina per vari motivi. Alla fine degli Anni Novanta era stato uno dei fondatori della sezione locale di Alleanza nazionale. Inoltre è stato tra i sostenitori delle manifestazioni organizzate dal Comune e dai commercianti, e dell’associazionismo locale.

Un altro commerciante «storico» che vuole lasciare dopo tanti anni sulla breccia è Luigi Simonelli, 70 anni, del bar El Parador, sull’Aurelia, in corso Garibaldi: «Lavoro a Diano Marina assieme alla mia famiglia da quattordici anni;  se trovo l’offerta giusta di qualcuno disposto a rilevare l’attività sono pronto a farmi da parte e a godermi la pensione. La conduzione di un bar è faticosa e lascia il segno sulla salute e sul fisico. – dice – il problema è quello di ricevere l’offerta giusta. Di questi tempi è tutt’altro che facile…».

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