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Il Gruppo Procaffè di Belluno, marchio Bristot, ha superato i 50 milioni di fatturato, +10%, 60% dall’export, un milione per i nuovi impianti produttivi

Il Cfo Boris Battistella ha dichiarato a Il Sole 24 Ore: "Procaffè continua a sviluppare una strategia commerciale specifica extra-Italia, in particolar modo per i mercati Usa, Grecia e Germania, dove si è dotata di filiali commerciali direttamente controllate. Abbiamo mirato al rafforzamento della nostra presenza commerciale e logistica a supporto del marchio Bristot in questi mercati strategici, sui quali c’è un rafforzamento della nostra presenza nella distribuzione organizzata. In Grecia in particolare, nel corso del 2023, abbiamo sviluppato una partnership con un importante player da cui ci attendiamo ottimi risultati a partire da quest’anno"

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MILANO – Il marchio Caffè Bristot ha trainato lo sviluppo del Gruppo Procaffè Spa di Belluno che ha superato il traguardo dei 50 milioni di euro di fatturato. Una spinta rilevante a questo risultato è venuta dall’export in oltre 65 Paesi che lo scorso anno ha portanto in valore il 60% del fatturato ed è cresciuto del 10% rispetto al 2022.

Oggi la proprietà del Gruppo bellunese è della multinazionale austriaca Wedl & Hofmann GmbH che è attivo a livello mondiale nel food and beverage dalla sua sede in Tirolo. Il giro d’affari della Wedl è stato di 650 milioni, +12% sul 2022. I dipendenti sono 1440. Il 2024 sarà un anno importante per la società proprietaria del Gruppo Procaffè perché, fondata nel 1904, festeggia i primi 120 anni.

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Procaffè alle sue origini

Procaffè è un’azienda nata nel 1919 con il marchio Caffè Bristot e diventata diventa Procaffè dal 1990. Negli anni l’azienda ha acquistato alcuni marchi storici come Deorsola (fondata a Torino nel 1920), Breda (nata a Padova, 1921), Vescovi (creata a Padova, 1927) e Testarossa. Del gruppo bellunese fa parte anche il marchio Koffee & Koffee.

caffè Bristot
Il logo di Caffè Bristot

Oggi, tra dipendenti e agenti occupa circa 150 persone. Le miscele a catalogo sono oltre 50 dal 100% arabica al 100% rubusta

Leggiamo di seguito l’articolo di Giambattista Marchetto sul bilancio 2023 pubblicato sul quotidiano economico Il Sole 24 Ore.

La crescita della Procaffè Spa e del marchio Bristot

BELLUNO – Crescita a doppia cifra nel 2023 per Bristot. Il brand di caffè distribuito sul mercato horeca e nella grande distribuzione ha infatti trainato la crescita della Procaffè Spa, che ha superato i ricavi pre-pandemia attestandosi a circa 40 milioni di euro, e dunque dell’intero Gruppo Procaffè che ha superato la fatidica soglia dei 50 milioni di euro di sell-out aggregato.

Una spinta rilevante è venuta dall’export, che vale il 60% del fatturato ed è cresciuto del 10% rispetto al 2022.

“Procaffè continua a sviluppare una strategia commerciale specifica extra-Italia – ha spiegato il Cfo, responsabile finanziario, Boris Battistella al quotidiano economico Il Sole 24 Ore – in particolar modo per i mercati Usa, Grecia e Germania, dove si è dotata di filiali commerciali direttamente controllate. Abbiamo mirato al rafforzamento della nostra presenza commerciale e logistica a supporto del marchio Bristot in questi mercati strategici, sui quali c’è un rafforzamento della nostra presenza nella distribuzione organizzata. In Grecia in particolare, nel corso del 2023, abbiamo sviluppato una partnership con un importante player da cui ci attendiamo ottimi risultati a partire da quest’anno”.

Il mercato italiano (40% dei ricavi) ha registrato a sua volta un’accelerazione del 13% e in questo caso i fattori chiave di successo sono stati in parallelo il consolidamento del canale horeca (bar e ristoranti)  e la crescita di Bristot nella grande distribuzione. «In controtendenza rispetto alla categoria, che registra una stagnazione, abbiamo incrementato i volumi del 15% (nella GDO)», chiosa Battistella.

La torrefazione bellunese conferma dunque un ottimo stato di salute, ma nonostante la significativa crescita nelle vendite, le marginalità risentono delle tensioni sui mercati e degli incrementi di prezzo.

“In particolare le quotazioni del caffè, soprattutto robusta, i cui livelli hanno raggiunto un record storico che non si vedeva dagli anni Novanta – spiega il Battistella a Il Sole 24 Ore – stanno creando complessità ulteriore in tutto il settore a livello globale. Paradossalmente, questi incrementi fanno passare in secondo piano quelli del gas e dell’approvvigionamento energetico di più recente memoria. Se poi aggiungiamo la crisi in atto nell’area di Suez, con conseguente ulteriore deterioramento dei flussi logistici in particolare da e per il mercato asiatico, lo scenario in cui operiamo non risulta sicuramente stabile”.

D’altra parte lo scenario geopolitico è tutt’altro che sereno. «Guardiamo con preoccupazione e realismo, ma anche con cauto ottimismo allo scenario – ha detto il Cfo a Il Sole 24 Ore – . Il conflitto mediorientale ci impedisce di pianificare interventi di crescita in un mercato di importante sviluppo, mentre il conflitto russo-ucraino rende complesso l’accesso a due contesti commerciali di considerevole importanza per il settore del caffè». Il punto di forza sta allora nel rapporto solido costruito con i partner locali.

Quali sono ora i progetti per il gruppo nato e cresciuto ai piedi delle Dolomiti?

“Quest’anno proseguiremo nel percorso di rafforzamento delle filiali commerciali estere e della presenza nel canale retail – preannuncia Battistella a Il Sole 24 Ore – unitamente all’ulteriore sviluppo delle operations del canale horeca. Inoltre, abbiamo previsto per il 2024 l’investimento di quasi un milione di euro per rafforzare e qualificare ulteriormente la nostra produzione (orgogliosamente tutta italiana), modernizzando gli impianti e continuando il percorso di digitalizzazione”.

C’è poi il capitolo sostenibilità, ambientale, sociale e per quanto attiene al welfare aziendale, che ha visto Procaffè sottoporsi a un percorso per il miglioramento in ambito Esg con l’affiancamento di un ente indipendente. “Il 2024 sarà l’anno che darà visibilità ai primi significativi risultati”, ha concluso il Cfo l’intervista a Il Sole 24 Ore.

Qui è possibile trovare l’articolo del Sole 24 Ore. 

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