mercoledì 10 Aprile 2024
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Il colosso Ibm ha brevettato i droni che porteranno il caffè in uffici e bar

Ecco la clamorosa notizia ripresa da Comunicaffè international www.comunicaffe.com

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MILANO – E adesso il colosso Ibm punta sul caffè e l’espresso. E’ successo dopo un intero decennio passato a progettare sistemi e software che le permettessero di prendere le distanze dalle sue radici di imperatrice dell’hardware. Sì perché il colosso – all’altezza dei suoi 107 anni – si è lanciata in una nuova avventura che ritorna all’hardware stesso. Si tratta di droni intelligenti per la consegna del caffè.

Dotati di una telecamera e di sensori biometrici, i droni saranno in grado di portare il caffè a dipendenti assonnati. Oppure ad avidi consumatori di espresso prima ancora che lo chiedano.

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Un drone molto smart

La descrizione del brevetto spiega che il drone sarà in grado di rilevare lo stato cognitivo di una persona e stabilire, in conseguenza, se essa abbia bisogno di una tazza di caffè.

La valutazione avverrà sulla base di parametri quali: la qualità del sonno, la pressione sanguigna, la dilatazione delle pupille, l’analisi dell’espressione facciale e della gestualità. Detti parametri potranno essere assunti attraverso un dispositivo wearable (ad es. un Fitbit) connesso.

Tale analisi consentirebbe anche di stabilire un ordine di priorità nel servizio dando la precedenza ai clienti che necessitano maggiormente di una sferzata di caffeina.

Il dispositivo sarebbe inoltre grado di riconoscere cenni o gesti convenzionali del cliente, come un vero cameriere.

Grazie a funzioni avanzate di intelligenza artificiale il drone, con il tempo, riuscirebbe addirittura imparare le abitudini dell’avventore. Ricordandosi delle sue preferenze, un po’ come un barista di fiducia.

E potrebbe infine (il che è un po’ inquietante oltre che potenzialmente discriminatorio) riconoscere, in un gruppo, i clienti più popolari, più carismatici o di più elevato rango sociale servendoli per primi.

Per il momento un semplice esercizio di stile

Ma un drone intelligente dotato di simili capacità di discernimento potrebbe tornare utile in molti altri contesti. Ad esempio, nella somministrazione delle bevande alcoliche.

La già descritta capacità di valutazione dello stato cognitivo consentirebbe infatti al dispositivo di individuare i clienti che hanno già alzato il gomito un po’ troppo smettendo di servirli.

Anche in questo caso, un comportamento simile a quello di un barman responsabile, che capisce quando è arrivato il momento di rifiutare all’avventore il prossimo bicchiere.

Una gamma di soluzioni tecnologicamente e concettualmente interessanti dunque, di cui Ibm attende ora il riconoscimento brevettuale.

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