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L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna analizza consumi, gusti preferiti e tendenze del gelato artigianale, dal pistacchio tradizionale ai nuovi sapori come aronia e barbabietola. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione ShMagazine.
Il gelato in Sardegna
CAGLIARI – Il re dell’estate, il gelato, vale 41 milioni di euro di spesa delle famiglie sarde. È questo ciò che pagheranno quest’anno, in previsione, i sardi per l’acquisto di coni, coppette, granite, ghiaccioli e sorbetti, cifra leggermente in calo rispetto ai 43 milioni del 2024. Tutto ciò alimenta l’attività dei 167 laboratori di gelateria presenti nell’Isola, di cui il 66% artigiani.
I dati emergono dalla classifica più “fresca” dell’anno, tratta dal dossier “Gelaterie, gelati e spesa nel 2025”, realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, su fonte ISTAT 2024-2025.
Una spesa che pone l’Isola al 15° posto della classifica dei più golosi, aperta dai lombardi con una spesa di 306 milioni di euro, seguiti campani con 193 e dai laziali con 193, con un totale nazionale di 1.869 milioni di euro. Va considerato, in ogni caso, che il perimetro dell’artigianato del gelato è comunque più ampio, coinvolgendo i segmenti delle pasticcerie che producono dolci con il gelato e dei laboratori che producono gelati senza vendita al dettaglio. In tal senso precedenti analisi hanno valutato che il 43,8% della spesa delle famiglie è intercettabile da parte delle gelaterie artigianali e micro e piccole imprese a vocazione artigiana.
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