mercoledì 19 Novembre 2025

Cucina italiana verso l’UNESCO: la Sardegna punta al podio dell’enogastronomia

La candidatura della cucina italiana all’UNESCO mette in luce la Sardegna come meta enogastronomica di rilievo. Tra tradizioni millenarie, Blue Zone e piatti autentici, l’isola si conferma laboratorio di gusto e turismo esperienziale

Da leggere

  • Brambati
TME Cialdy Evo

Condividi con noi le tue storie legate al caffè scrivendo a direzione@comunicaffe.it.

La cucina italiana corre verso l’UNESCO e la Sardegna punta a conquistare il podio dell’enogastronomia. Tra mare, tradizioni millenarie e sapori autentici, l’isola si conferma meta gourmet internazionale. Dai piccoli centri alle Blue Zone, ogni piatto racconta storia, benessere e maestria antica. Turismo esperienziale e valorizzazione culturale trovano così il loro laboratorio perfetto. Leggiamo in seguito alcune parti dell’articolo pubblicate su Radiolina.

Cucina italiana verso l’UNESCO: la Sardegna punta al podio dell’enogastronomia

CAGLIARI – La candidatura della cucina italiana all’UNESCO segna un passaggio decisivo per la valorizzazione culturale del Paese e delle sue regioni più identitarie, come la Sardegna.

Secondo Emanuele Frongia, presidente FIPE Confcommercio Sud Sardegna, il riconoscimento non sorprenderà nessuno perché “non dovrebbero esserci sorprese, anche se la domanda è stata presentata solo nel 2023”. La prospettiva apre nuove opportunità normative e turistiche, con potenziali ricadute significative per i territori.

Il ruolo centrale della Sardegna nell’enogastronomia italiana

La Sardegna ottiene ora una visibilità inedita, emergendo come una delle mete enogastronomiche più apprezzate dagli stranieri. Frongia sottolinea che “la Sardegna è oggi la terza meta enogastronomica più richiesta dopo Toscana e Sicilia”, come confermato dal rapporto curato da Roberta Garibaldi.

Questa crescita rivela un interesse crescente per la cucina locale, strettamente legata alla longevità, al benessere e ai valori della Blue Zone, rafforzando l’immagine della regione come luogo autentico e salutare.

La conservazione delle tecniche antiche e l’identità gastronomica rendono la Sardegna un modello di autenticità. Frongia ricorda che “nei piccoli centri la preparazione dei piatti resta un’arte che conserva la maestria del passato”.

Questo patrimonio incontra perfettamente le esigenze del turismo esperienziale, sempre più orientato a vivere il territorio attraverso le sue storie, i suoi sapori e le sue tradizioni millenarie. L’isola diventa così laboratorio e avanguardia di un modo nuovo di intendere il viaggio.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui.

Ultime Notizie

  • Gaggia brillante
Water and more
Demus Lab - Analisi, R&S, consulenza e formazione sul caffè