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Cremonini: dalla caffetteria a ponte di Novara riparte la sfida ad Autogrill

Il Gruppo che si occupa anche di ristorazione e caffetterie prevede a fine anno ricavi oltre i 4 miliardi

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NOVARA – La più antica area di servizio autostradale italiana cambia insegna: da quella tradizionale di Autogrill passa a Chef Express del gruppo Cremonini.

Si tratta del «ponte« che sorge tra le due uscite di Novara, inaugurato nel 1947 da quel pioniere che fu Mario Pavesi, il quale fin dal 1942 aveva costruito due chioschi per la vendita di biscotti.

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Cremonini lo scorso dicembre ha vinto la gara bandita dalla Satap (società dell’Autostrada Torino-Milano, gruppo Gavio) portando a 51 le proprie aree di servizio, numero che ne fa il secondo operatore italiano dopo Autogrill.

Il business autostradale nell’ultimo decennio ha molto pagato la crisi, ma oggi i nuovi concessionari contano di ottenere ricavi e margini soddisfacenti: si stima un incasso medio di 11 milioni all’anno per i 12 anni del contratto.

Cremonini conta su alcune sinergie infragruppo: nel locale, oltre ai negozi e al ristorante, è stato collocato un Burgery, declinazione autostradale della catena di grill Roadhouse, specializzato in carne e hamburger la cui materia prima proviene da Inalca.

L’approvvigionamento dei prodotti alimentari è affidato in gran parte alla controllata Marr, quotata in Borsa.

Nell’area di Novara sono stati investiti 6 milioni per una profonda ristrutturazione. Tra le novità, la presenza di zone relax e sale business. Oltre al percorso di uscita diretto, senza la gimcana tra le offerte commerciali.

E un accordo con Coldiretti per vendere prodotti del territorio, anche di piccole aziende. Dai tavoli del ristorante sarà poi possibile, grazie a tablet e telecamere, tenere d’occhio la sicurezza della propria auto.

Il gruppo Cremonini come anticipa l’ad Vincenzo Cremonini chiuderà il 2017 con un fatturato superiore ai 4 miliardi. Contro i 3,7 del 2016. Grazie soprattutto all’entrata a regime di due acquisizioni effettuate lo scorso anno.

A Chef Express fanno capo 100 ristoranti Roadhouse

Tre le divisioni: Inalca (carne, 2 miliardi di fatturato, export in 70 Paesi) dove siede come azionista al 28% Cdp equity. Poi Marr, distribuzione e logistica, 1,5 miliardi. E Chef Express, cui fanno capo i 100 ristoranti Roadhouse. Oltre alla ristorazione in treno in vari Paesi europei, in 50 stazioni e 11 aeroporti italiani.

Il cliente più noto di Inalca è Mc Donalds, legato a un contratto di esclusiva.

Paolo Stefanato

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