MILANO – Abbiamo scoperto un video interessante e una storia di donne agronome in Etiopia raccontata da Nespresso. Ve le proponiamo.

Hundatu Ayana si è data certamente da fare in questo senso. Agronoma in Etiopia, il suo Paese, ha dovuto faticare molto per convincere i coltivatori di caffè ad abbandonare le loro tradizionali tecniche agricole.

Imperterrita, Hundatu, 31 anni, ha inforcato la sua moto e ha viaggiato da una piantagione all’altra per insegnare le migliori pratiche ai coltivatori, sperando che la ascoltassero. Ha mostrato loro come dicioccare i vecchi alberi di caffè in modo da rinvigorirli, ha spiegato come gestire il terreno e creare compost, e ha insegnato loro tecniche aziendali.

Hundatu Ayana si è data certamente da fare in questo senso. Agronoma in Etiopia, il suo Paese, ha dovuto faticare molto per convincere i coltivatori di caffè ad abbandonare le loro tradizionali tecniche agricole.

I coltivatori sono contenti che lei abbia insistito. Da quando hanno adottato i metodi moderni imparati da Hundatu, i loro guadagni sono aumentati notevolmente e ciò ha comportato tanti cambiamenti entusiasmanti. Alcuni le hanno detto di aver mandato i figli a scuola, altri hanno comprato moto, macchine e perfino case.

Statistiche

“Grazie a Nespresso, oggi il 31% dei 441 agronomi che lavorano con i coltivatori tramite il Nespresso Sustainable Quality™ Program sono donne. *Fonte: Nespresso AAA Sustainable QualityTM Program. **Fonte: la World Bank stima che mediamente il 7% degli agronomi in Africa siano donne.”

Ma Hundatu non è l’unica

Hundatu, originaria del distretto di Aleta Wondo, non è l’unica agronoma ad aver cambiato la vita delle persone grazie al caffè. Infatti, il 31% dei 441 agronomi che lavorano con i coltivatori di caffè tramite il Nespresso Sustainable Quality™ Program oggi sono donne. Tutti gli agronomi hanno ricevuto formazione da TechnoServe, organizzazione no-profit partner di Nespresso.

Come le agronome stanno cambiando la vita delle persone in Etiopia

Oltre a ridurre la disparità di genere nell’industria del caffè, tradizionalmente dominata dagli uomini, molte donne offrono sostegno economico alle loro famiglie e divengono modelli di riferimento per altre donne e ragazze.

“Iniziare a lavorare è stata una vera e propria sfida per via del nostro background culturale, che vede una disparità fra uomini e donne”, ammette Hundatu. “Ma quando i coltivatori hanno visto la nostra insistenza e il nostro impegno, dopo un po’ hanno iniziato a rispettarci e ad accettarci.”

Iniziare a lavorare è stata una vera e propria sfida per via del nostro background culturale, che vede una disparità fra uomini e donne. Ma quando hanno visto la nostra insistenza e il nostro impegno, dopo un po’ hanno iniziato a rispettarci e ad accettarci.

La cosa più bella è che anche la sua vita è cambiata in meglio. “Con il mio stipendio ho aiutato la mia famiglia”, racconta. “I miei fratelli minori adesso vivono in un luogo migliore perché ho potuto offrire loro un’educazione migliore. I miei genitori hanno potuto costruirsi una nuova casa e mio marito e io abbiamo comprato un lotto di terra ad Addis Abeba, dove ho piantato nuovi alberi di caffè, che stanno iniziando a produrre ciliegie”.

Hundatu è fonte di grande ispirazione, non a caso tante giovani donne e ragazze che incontra nelle zone rurali, molte delle quali segue personalmente, vogliono diventare agronome come lei. “Quando mi vedono sulla moto, vogliono essere come me”, dice.