giovedì 11 Aprile 2024
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Alla Ferrero decolla lo smart working, 350 lavoratori coinvolti nel progetto

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MILANO – Ferrero triplica i dipendenti in smart working. Dopo poco più di 6 mesi di progetto pilota l’azienda ha deciso di estendere dal 29 gennaio 2018 lo smart working a 350 dipendenti dai 100 inizialmente interessati.

Questo «alla luce dei risultati e dei riscontri positivi delle persone coinvolte», fa sapere l’azienda. Numeri alla mano su oltre 12mila ore lavorate in modalità smart, ne sono state risparmiate quasi 5.000 ore di viaggio.

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La decisione di triplicare le risorse nasce anche a seguito di un’indagine interna condotta sui dipendenti coinvolti nel progetto pilota e sui manager responsabili dei corrispondenti team di lavoro.

Lavorare in agilità

Da questa è emerso che lavorare un giorno a settimana “in agilità” ha influito positivamente sulla capacità individuale di organizzare il proprio tempo, sul rispetto delle scadenze e sull’autonomia nella gestione del proprio lavoro.

Con una crescita della sensazione di fiducia percepita dal dipendente e un conseguente miglioramento della propensione ai risultati. Il tutto favorendo un miglior equilibrio tra lavoro e vita privata.

Contestualmente, i manager responsabili non hanno riscontrato alcuna differenza. Non solo nella quantità di lavoro e nella qualità dei risultati portati dai team. Ma anche nella capacità di coordinamento tra i componenti dei gruppi di lavoro. Come nella condivisione delle informazioni e nella capacità di risposta alle urgenze.

«I feedback ricevuti dai colleghi coinvolti e da tutte le funzioni aziendali parlano di un’elevata produttività, di grande senso di responsabilità. E di apprezzamento per la dimostrazione di fiducia da parte della nostra azienda», si legge in una nota diffusa dal gruppo di Alba.

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