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Ai consumatori italiani piace il caffè sostenibile, purché non costi oltre il 10 per cento in più

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MILANO – Sì al prodotto sostenibile, come per esempio il caffè, nel carrello della spesa. Purché non costi oltre il 10% in più: la pensano così quasi sette italiani su dieci secondo il nuovo Osservatorio mensile realizzato da Findomestic in collaborazione con Doxa. Soltanto l’1% degli intervistati, inoltre, è disposto a spendere oltre il 20% in più.

Prodotto sostenibile, il nuovo trend per i consumatori attenti

“Sebbene il tema della sostenibilità sia sempre più al centro dell’attenzione dei consumatori – commenta Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic.

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– il prezzo rimane il principale driver di spesa per il 64% degli intervistati. Inoltre, ben un cittadino su quattro dichiara di non potersi permettere spese aggiuntive per prodotti ‘verdi’ ed etici”.

Prima di tutto alimenti sostenibili come il caffè

Chi si dichiara interessato al tema della sostenibilità è disposto a pagare di più soprattutto per beni alimentari (29%); interventi di riqualificazione dell’abitazione (13%); oppure elettrodomestici e automobili (9%).

Uno su quattro resta scettico

Il 51% degli intervistati da Findomestic associa la sostenibilità a un impegno concreto delle aziende per ridurre il loro impatto sull’ambiente. Mentre un altro quarto (25%) pensa che la sostenibilità sia a tutti gli effetti uno stile di vita sempre più diffuso.

Il 24% degli intervistati rimane invece scettico. Infatti, per il 9% la sostenibilità è un ideale portato avanti dagli ambientalisti. Per il 9% si tratta di uno slogan utilizzato dalle aziende per vendere di più; invece per il 4% si configura come un costo per le imprese e per un altro 3% è una moda passeggera.

Raccolta differenziata e riduzione dei consumi

Secondo l’Osservatorio Findomestic il 43% degli italiani adotta comportamenti sostenibili per contribuire alla tutela dell’ambiente, mentre il 37% lo fa perché ha a cuore il benessere delle generazioni future.

La sostenibilità è fatta anche di piccoli gesti alla portata di tutti: il 58% degli intervistati dichiara di prestare attenzione alla raccolta differenziata, il 42% di ridurre al minimo i consumi, il 23% di limitare riscaldamento e condizionamento ove possibile e un altro 22% cerca di ricorrere alla riparazione degli oggetti piuttosto che alla loro sostituzione.

Il 17% degli intervistati preferisce gli «spostamenti sostenibili», scegliendo di muoversi a piedi o in bicicletta o con i mezzi pubblici (10%), oppure utilizzando servizi di car, moto e bike sharing (4%).

Aziende sostenibili se non inquinanti

Le aziende sostenibili sono, secondo il campione intervistato da Findomestic, quelle che si sforzano di ridurre le emissioni e l’impatto ambientale (62% con punte del 66% tra le donne).

Ci sono altri fattori che secondo gli italiani caratterizzano un’azienda sostenibile: l’adozione di un codice etico di comportamento (28%), dare priorità a ricerca, sviluppo e innovazione (26%), tutelare le condizioni lavorative dei propri dipendenti (25%), mantenere la produzione sul suolo nazionale (23%).

Meno prioritari appaiono il miglioramento della qualità dei prodotti/servizi a beneficio dei consumatori (16%), lo sviluppo del territorio in cui opera (15%), la generazione di occupazione (13%), informazioni chiare e trasparenti sui prodotti (12%) e sull’operato finanziario (10%).

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