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Oggi la pasticceria internazionale vede ai vertici professionisti artigiani cinesi o giapponesi. Ad esempio, nell’edizione 2025 del World trophy of professional tiramisù, ha trionfato Aya Okada, 29 anni, della prefettura di Ishikawa in Giappone (ne abbiamo parlato qui). Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo di Lorenzo Cresci per La Repubblica.
La pasticceria orientale conquista anche l’Italia
MILANO – Leggete gli ultimi titoli di articoli pubblicati sui concorsi legati al mondo della pasticceria: “Cina il Paese Campione del mondo di pasticceria 2025”; “Il miglior gelato del mondo? Lo fa una artigiana di Taiwan”; “Campionato mondiale del tiramisù: vince il Giappone (con una creazione a forma di pianoforte)”. Che cosa si nota? La provenienza: tutti professionisti orientali, protagonisti in eventi internazionali, che siano a Roma o a Palermo.
Perché oggi la pasticceria internazionale vede ai vertici professionisti artigiani cinesi o giapponesi?
“Ricordo quando Paul Bocuse in un incontro con me e Gualtiero Marchesi a Lione disse queste parole: ‘Quando gli italiani scopriranno il valore dei prodotti del loro territorio, non ci sarà più spazio per nessuno’. Alla luce dei risultati degli ultimi concorsi mi pare evidente che quel valore lo stiano scoprendo anche gli stranieri. In generale credo che gli orientali abbiano più fame di successo. Probabilmente è ora di nuovi stimoli anche per gli italiani”. Parole che il maestro Iginio Massari rilascia al Gusto, analizzando quanto sta accadendo.
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