giovedì 02 Maggio 2024
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Why not coffee & books: l’imprenditrice Azzurra Cerri e il suo bar letterario senza slot machine

L'imprenditrice: "Abbiamo due sale e una di queste ospita scaffali sui quali trovano posto circa 10 mila volumi, mentre l’altra ha il banco e i tavoli per le consumazioni. Il bar è diventato insomma un caffè letterario, al cui interno chiunque può non solo scegliersi il volume da leggere, ma anche portarselo a casa, per poi riportarlo una volta terminato. Non chiediamo il documento a nessuno, verso i nostri clienti c’è massima fiducia e vogliamo creare un ambiente dove ogni persona possa sentirsi a suo agio, come se fosse a casa propria"

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L’imprenditrice Azzurra Cerri ha finalmente coronato il sogno di aprire un caffè letterario senza slot machine. Il bar, battezzato Why not coffee & books, si trova lungo la via Aurelia Nord a Viareggio. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Simone Dinelli pubblicato per il quotidiano Il Corriere della Sera.

Il caffè letterario Why Not

Da un bar normale – senza slot machine – a un vero e proprio caffè letterario, dotato di ben 10 mila volumi che qualunque cliente può sfogliare al tavolo, mentre consuma, o portarsi persino a casa. È la storia professionale di Azzurra Cerri, imprenditrice a cui il coraggio di compiere scelte non banali di certo non manca.

Triestespresso

Già qualche anno fa – correva il 2015 – il suo Why not con sede lungo la via Aurelia Nord a Viareggio era salito agli onori della cronaca, dopo la decisione di Azzurra di togliere le slot: “Mi procurava un male fisico e mentale vedere le persone spendere i loro soldi in quel modo”, disse all’epoca.

Lei, che le macchinette in quel bar le aveva trovate quando 4 anni prima, nel 2011, era entrata in società con la persona che il bar già lo gestiva. Via le slot, dunque, rimpiazzate da una piccola libreria: la cultura al posto del gioco e di un guadagno sicuro per lei. Quasi una rivoluzione.

“In tanti – dice Azzurra – avevano applaudito a quella mia scelta, ma c’era anche chi sui social mi aveva deriso, dicendo che senza slot avrei durato due mesi e che presto sulla porta del mio bar ci sarebbe stato un cartello con scritto “affitasi”. Alla fine, quel cartello è arrivato davvero, ma per un’altra ragione”.

Azzurra ha infatti deciso di trasferirsi in un locale più grande, adiacente al precedente. Qua, ha coronato il sogno della sua vita: aprire una libreria vera e propria, trasformando così il suo Why not nell’attuale Why not coffee & books.

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