giovedì 11 Aprile 2024
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Roma: per i dehors dei bar accordo sulle stufette

Ma resta il nodo fondamentale dei tavolini. Ok Confcommercio, soltanto a metà il sì Confesercenti

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ROMA – Cambierà il panorama dei dehors nel centro storico di Roma. Ok ai caloriferi esterni di bar e ristoranti ma la tipologia autorizzata sarà solo quella a piramide.

Sono le prime indicazioni emerse dal tavolo tecnico fra soprintendenze statali e comunale (‘Piano Decorò) e al centro di un incontro tra Confcommercio, Confesercenti e l’assessore Davide Bordoni, secondo cui «in grossa parte il problema degli arredi è stato risolto».

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«Vengono autorizzate le stufe esterne ai locali del centro storico, che prima non lo erano – spiega Nazzareno Sacchi della Fipe Confcommercio -. Quelle attuali a fungo verranno progressivamente sostituite».

La posizione Confesercenti

Ma i nodi del decoro del centro storico non sono tutti sciolti e la Fiapet Confesercenti si dice «soddisfatta solo a metà. I clienti e i turisti sarebbero finalmente salvi dal freddo dell’inverno – commenta il presidente Liborio Pepi -, ma resta aperta la questione delle coperture laterali al momento vietate, senza le quali le stufe non servono a nulla».

Il documento sottoscritto dal soprintendente Umberto Broccoli, parla chiaro: per quanto riguarda gli «elementi di riscaldamento alimentati a gas (denominati ‘termo ombrellì) – si legge nel documento firmato dal soprintendente Umberto Broccoli – saranno autorizzati apparecchi della tipologia “a piramide” da collocare all’interno delle occupazioni di suolo pubblico concesse ai pubblici esercizi, mentre gli apparecchi a gas di tipo differente attualmente in uso dovranno essere progressivamente adeguati alle presenti prescrizioni, anche al momento della presentazione di istanze di rinnovo e modifica della concessione: gli apparecchi dovranno essere omologati e a norma di legge e non potranno superare il numero di 1 elemento ogni 4 tavoli».

I punti in discussione

«Ci sono dei punti che sono rimasti in discussione, in particolare per quanto riguarda le coperture laterali – spiega l’assessore -. Lì è prevista la cosiddetta croce di Sant’Andrea, capiamo se c’è la disponibilità delle soprintendenze anche su questo tema».

Soddisfatto il presidente della Fipe Confcommercio di Roma Nazzareno Sacchi che spiega. «Si autorizzano le stufe esterne ai locali del centro storico, che prima non lo erano. Quelle attuali a fungo cambieranno progressivamente. Sui tavolini il problema dei piani di massima occupabilità rimane. Però c’è una trattativa in corso. Ci stiamo ancora lavorando».

Su questo tema Bordoni sottolinea che è un aspetto legato a piazza Navona. Perché lì la soprintendenza statale ha deciso di ridurre ulteriormente l’occupazione di suolo pubblico. Io sono pronto a riconvocare il tavolo se dovesse servire. Ma serve anche un atteggiamento diverso da parte della sovrintendenza.

Non ci dimentichiamo che oggi siamo in una fase critica dell’economia. Quindi stiamo attenti a non essere troppo rigidi. Altrimenti rischiamo di mettere per strada diverse famiglie”.

E anche sulla direttiva decoro del ministro per i Beni Culturali che vieterebbe camion bar e bancarelle nell’area del Colosseo l’assessore non si sbilancia. “Cerchiamo di trovare un equilibrio tra commercio su area pubblica e tutela monumentale”.

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