mercoledì 10 Aprile 2024
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Robot barista: altro che superautomatiche, ci pensa la tecnica dietro il bancone dei locali

Forse è vero che, come spesso si sente rispondere, una volta che l'erogazione in sé è svolta dall'intelligenza artificiale, il barista potrà concentrarsi sul racconto

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MILANO – Oggi la tecnologia ha fatto passi avanti impressionanti. Da tempo hanno fatto notizia i robot barista, delle braccia meccaniche in grado di preparare un buon caffè senza l’ausilio di interventi umani: il barista quindi, è una specie in via d’estinzione? Molti dicono di no, ma quando si vedono video – come quello preso dalla pagina instagram latteart.starz – proposto di seguito, il dubbio diventa legittimo.

Forse è vero che, come spesso si sente rispondere, una volta che l’erogazione in sé è svolta dall’intelligenza artificiale, il barista potrà trovare finalmente il tempo per concentrarsi sulla comunicazione della bevanda dietro la tazzina, senza dover gestire flussi e tempistiche nemiche naturali dello storytelling.

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La verità probabilmente sta nel mezzo, ma il dibattito è aperto. Fatto sta che i robot barista esistono e si muovono in mezzo a noi.

Provare per credere.

Robot da espresso: il futuro?

Al cappuccio ci pensa il robot barista e l’uomo…si può concedere la parte del rituale sociale. Basta impostare e la macchina si occupa del dovere, mentre ai coffeelovers resta il piacere. Alla fine, si può osservare questo ingresso della tecnica come un valido supporto: è soltanto fatica risparmiata e tempo recuperato per la vera funzione che nella storia ha assunto la tazzina, ovvero, un’occasione di incontro e di dialogo.

 

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