mercoledì 10 Aprile 2024
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Reflusso gastroesofageo, l’esperto: “Bene limitare l’espresso ma bere l’orzo tostato è un’ottima alternativa”

Silvio Danese, professore ordinario di Gastroenterologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano: "Nel 2020 gli esperti del Harvard Medical School hanno dimostrato che acqua, succo di frutta e latte sarebbero in grado di ridurre i sintomi tipici del reflusso gastroesofageo, mentre caffè, tè o soda potrebbero esacerbarli"

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Il reflusso gastroesofageo rientra tra i disturbi più fastidiosi e diffusi, anche a causa ad abitudini alimentari non sempre adeguate. È fuori di dubbio che alcuni cibi e bevande siano in grado di favorire l’insorgere dei sintomi da reflusso gastroesofageo: tra questi spicca il caffè, il cui consumo dovrebbe essere limitato. Silvio Danese, professore ordinario di Gastroenterologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, approfondisce l’argomento grazie all’intervista di Chiara Amati per Il Corriere della Sera, di cui riportiamo la prima parte di seguito.

Il reflusso gastroesofageo: il caffè rientra tra le bevande da evitare

MILANO – Quel che capita nella nostra pancia dopo un pasto è una concatenazione di eventi piuttosto complessa. Dalla bocca allo stomaco, dall’intestino fino all’espulsione finale, il cibo compie un viaggio impervio, lungo un percorso tutt’altro che lineare.

Con inconvenienti spiacevoli che, talvolta, possono tradursi in bruciori, sonnolenza, senso di sazietà precoce, pesantezza, dolori vari… Ne scrive, nel libro best seller “In pace con la pancia. Stomaco e intestino felici: 100 risposte che ti cambiano la vita” (Sonzogno), Silvio Danese, professore ordinario di Gastroenterologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, direttore di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva all’Ospedale San Raffaele.

A lui abbiamo chiesto quali siano i più comuni problemi di digestione, perché spesso ne siamo soggetti e in che modo possiamo risolverli. Ecco che cosa ci ha risposto.

Professore, che cos’è il reflusso gastroesofageo e quali sono i sintomi?

“Il reflusso gastroesofageo è una condizione fisiologica entro certi limiti, in cui il contenuto acido dello stomaco risale nell’esofago. Diventa una malattia quando causa sintomi fastidiosi. Ma anche nel momento in cui conduce potenzialmente a irritazione e infiammazione delle pareti dell’esofago.

I sintomi tipici del reflusso si traducono in bruciore di stomaco e rigurgito acido. Tra gli “atipici” rientrano la tosse, il mal di gola, la raucedine, il dolore al petto e alle spalle. È necessario sottolineare che non tutte le persone affette da reflusso manifestano questi sintomi, raramente tutti insieme. Così come importante è rimarcare che la gravità dei sintomi può variare da individuo a individuo”.

Come dobbiamo comportarci in caso di reflusso?

“Quando si soffre di reflusso gastroesofageo, un aiuto importante, che però può tornare a boomerang se non si sta attenti, arriva dalla tavola. Ai pazienti che ne sono soggetti io suggerisco di limitare — attenzione: limitare, non evitare — alimenti quali pomodori, agrumi, cioccolato, menta, formaggi molto grassi, fermentati o piccanti, fritture, carni affumicate e grasse, salse e sughi pronti, insaccati.

Questi ultimi rallentano la motilità intestinale costringendo lo stomaco a una convivenza forzata con alimenti irritanti”.

Non ha menzionato il caffè…

“Merita una attenzione particolare. Quando si soffre di reflusso gastroesofageo è bene ridurre quei cibi che stimolano la secrezione acida. Il caffè rientra nella categoria. Non facile per noi italiani che ne abbiamo il culto. Dobbiamo sapere, però, che esistono valide alternative. Le più simili all’espresso, a titolo d’esempio, l’orzo tostato e un decaffeinato macchiato con un goccio di latte.

Volendo diversificare, bene un succo naturale o semplicemente del latte. Una proposta che potrebbe sembrare insolita ma che, in realtà, ha un fondamento scientifico. Nel 2020 gli esperti del Harvard Medical School hanno dimostrato che acqua, succo di frutta e latte sarebbero in grado di ridurre i sintomi tipici del reflusso gastroesofageo, mentre caffè, tè o soda potrebbero esacerbarli”.

Per leggere l’intervista completa basta cliccare qui.

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