venerdì 12 Aprile 2024
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Quarta Caffè insegnerà l’arte della caffetteria ai giovani ucraini

L'operazione di inserimento nella professione dei giovani ucraini procede in parallelo con invio di 13 tonnellate di caffè direttamente agli sfollati in Mondavia che potranno essere trasformate in 250.000 espressi

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LECCE – Il Quotidiano di Puglia in una pagina dedicata all’arrivo dei profughi ucraini in Puglia ha dedicato rilievo all’iniziativa di Antonio Quarta e della Quarta Caffè, perché tutta l’azienda è stata coinvolta, nell’iniziativa di formazione aperta ad un gruppo di ragazzi ucraini. L’operazione procede in parallelo con invio di 13 tonnellate di caffè direttamente agli sfollati in Moldavia che potranno essere trasformate in 250.000 espressi per dare conforto a tantissimi sfollati a causa della guerra.

Quarta Caffè vicino sempre di più all’Ucraina

Il proverbio è cinese, e piuttosto famoso: «Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita». E se invece gli insegni a maneggiare tazzine e macchine per l’espresso, oltre che offrirgli il caffè, potrai fare di lui un barman provetto, per esempio.

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Regalandogli un momento di conforto in un momento difficile, ma al contempo una speranza capace di accelerare con la sola forza del pensiero l’arrivo di tempi migliori. E per tempi migliori si intendono ovviamente quelli senza guerra, quando lo sfacelo bellico di questi giorni sarà solo un triste ricordo e si potrà viaggiare agevolmente, nell’Europa dell’estremo est, senza paura di incorrere in una tempesta di bombe.

L’accordo è stato sancito in un video-collegamento tra il centro “Regina Pacis” di Chisinau e la Quarta Caffè: a fine combattimenti dieci ragazzi ucraini e moldavi verranno invitati nel Salento a fare un corso di caffetteria e, in generale, di “costruzione” a regola
d’arte di un caffè espresso italiano, con spese di viaggio e soggiorno a totale ca-
rico dell’azienda salentina. Che non ritira mai il suo braccio – è storia – quando c’è qualcuno che ha bisogno di aiuto, o anche solo di un momento di speranza.

«Non siamo solo noi, ma tutta l’azienda Quarta e tutto il Salento a desiderare di offrire una possibilità a queste persone che hanno dovuto lasciare tutto per colpa della guerra. E speriamo che questo possa avvenire già prima dell’estate», ha spiegato infatti Antonio Quarta dopo il collegamento con don Cesare Lodeserto, responsabile del “Regina Pacis”.

Che ha risposto a tono: «L’azienda Quarta non è nuova a questi gesti di generosità: anche ai tempi dell’emergenza profughi in Puglia potemmo apprezzare la grandezza del suo spirito solidale».

Per completare l’opera, inoltre, verranno inviati nelle zone di guerra alcuni furgoncini “travestiti” da caffetterie mobili per promuovere la cultura dell’espresso italiano e, ancora una volta, creare occasioni di occupazione per i ragazzi ucraini. E c’è già una bella quantità di “oro nero” che attende di essere consegnata nei prossimi giorni in Moldavia, dove martedì prossimo arriveranno a beneficio delle migliaia di profughi in fuga dalla guerra i primi 13 quintali di caffè donati dalla Quarta Caffè, 5mila pacchetti di polvere profuma-
ta pronti a tradursi in 250mila tazzine bollenti: il carico attende in questi giorni a Mantova, est.

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