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Pausa Café: la torrefazione del carcere di Torino arriva in aiuto di Leopoli

Pausa Café è occorsa in aiuto all'Ucraina consegnando farmaci e prodotti sanitari a don Volodymyr Moshchych, cappellano dell’ospedale infantile di Leopoli

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TORINO – Pausa Café, che ha aperto una torrefazione a legna che dal 2004 ha dato lavoro ad oltre 40 detenuti, è tornata dalla Polonia dove ha realizzato una prima iniziativa di solidarietà alla popolazione civile ucraina. Congiuntamente all’associazione Accomazzi e alla Fondazione Paideia, Pausa Café ha consegnato farmaci e prodotti sanitari a don Volodymyr Moshchych, cappellano dell’ospedale infantile di Leopoli, da cui sono stati evacuati due bambini con disabilità e le loro famiglie.

Pausa Café per l’Ucraina

Un convoglio di quattro mezzi, con a bordo ventidue profughi ucraini ha quindi lasciato lunedì 14 marzo lo Humanitarian Aid Centre di Przemysl per raggiungere Torino dove i rifugiati sono stati accolti nelle strutture e presso famiglie individuate dall’Ufficio per la pastorale dei migranti e dalla fondazione Paideia.

Contestualmente, il trasporto in aereo ha permesso, con tempi veloci e costi contenuti, di far arrivare a Torino un ragazzo con disabilità e la sua famiglia, ospitati da Casa Giglio

Pausa Café opera in Italia nella casa circondariale di Torino dove ha aperto una torrefazione a legna che dal 2004 ha dato lavoro ad oltre 40 detenuti, tostando i caffè dei presidi internazionali di Slow Food di Huehuetenango e della Montagna Campara in Honduras. Per maggiori informazioni cliccare qui.
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