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Distribuzione automatica al Cibus: il presidente di Confida Pinetti sicuro: “Il vending è uno strumento a disposizione del commercio per semplificare il rapporto con i consumatori”

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PARMA – Una nuova e più intensa sinergia tra vending e retail. Sembra essere questa la strategia vincente su cui i due settori dovranno scommettere nel prossimo futuro. Se ne è discusso al Cibus, nell’ambito di un convegno organizzato da Confida, l’associazione nazionale della distribuzione automatica, all’interno di Venditalia Self Expo, il primo salone del vending pubblico e del retail automatico.

“Abbiamo accolto molto favorevolmente l’ingresso di Confida in Federalimentare” ha dichiarato Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere di Parma. “Cibus è l’occasione giusta per intraprendere un nuovo percorso di collaborazione, in fondo i buyer che vengono in fiera per acquistare prodotti, poi hanno bisogno di trovare nuovi canali di vendita. Il vending, poi, è un settore fortemente legato al marchio, un principio in linea con la filosofia di Cibus”.

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E il settore delle “vending machines”, ovvero i distributori automatici che siamo soliti trovare negli uffici, nelle scuole, in stazione, pare offrire al retail numerose opportunità di business. Questa tecnologia, che nel mondo porta quasi esclusivamente la firma del Made in Italy, è in continua evoluzione.

Non si tratta più solo della distribuzione automatica di bevande e prodotti di caffetteria (che comunque, coprendo il 10% del mercato, continua a costituire il core business del comparto): oggi il vending è utilizzato come strumento di promozione e marketing, oltre che di vendita dei prodotti più diversi, dai cibi pronti, biologici, dietetici, ai prodotti dedicati alla cura della persona.

Le stesse macchine si sono evolute e oggi si prestano a servizi sempre più «personalizzati», realizzati su misura del cliente. Gli esempi più estremi e innovativi in questo momento arrivano da Giappone e Stati Uniti, ma anche in Italia il settore sta percorrendo nuove strade: aziende come Parmalat e Riso Scotti, che durante il convegno hanno portato la loro esperienza, sono un esempio di come l’impresa italiana del food stia guardando al vending con sempre maggiore attenzione e curiosità.

“Nel prossimo futuro – ha sottolineato il presidente di Confida, Lucio Pinetti – l’integrazione tra vending e retail sarà sempre più forte. Per il retail però non si tratterà semplicemente di adottare un nuovo canale di vendita e gestire delle macchina automatiche, ma di entrare in un mondo completamente nuovo”. Un mondo fatto di tempi, di scelta della location, del target, del prodotto. “Mi piace definire il Vending ‘l’iPad del retail’ – ha aggiunto Pinetti – uno strumento a disposizione del commercio in grado di favorire e semplificare il rapporto con il consumatore. In sintesi: da canale di distribuzione a tecnologia applicabile da chiunque svolga un’attività di distribuzione di beni”.

Al di là delle suggestioni di là da venire, la possibilità di una collaborazione tra i due settori è concreta. “Si sta ragionando di un possibile evento fieristico dedicato al tema – ha anticipato Antonio Cellie – è presto per le dichiarazioni ufficiali, ma ci stiamo lavorando. Sarebbe una bella occasione”.

Fonte: lagazzettadiparma.it

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