venerdì 29 Marzo 2024
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Papi e caffè: in un libro storia e segreti della cucina del Vaticano alle prese con il torrefatto

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MADRID – A Benedetto XVI, che è astemio, il caffè piace soltanto dopo pasto oppure a colazione molto presto la mattina dopo la prima messa. Caffè anche con l’apfelstruedel, la torta di mele che egli mangia a colazione la mattina e nel pomeriggio insieme ad un caffè con zucchero.

A Giovanni Paolo II invece il caffè non piaceva troppo e preferiva il te.

È quanto si scopre, tra le mille curiosità anche a base di caffè, in un libro appena uscito sul tema papi e caffè con il titolo “Segreti della cucina del Vaticano”

Lo ha scritto della giornalista e scrittrice spagnola Eva Celada che traccia la storia delle abitudini alimentari dei papi dall’Ultima Cena – «primo atto gastronomico rilevante della cristianità» cui fu presente il primo pontefice Pietro – ai sontuosi banchetti rinascimentali sino all’età moderna.

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