Una nuova ricerca dell’Università del Queensland a Brisbane in Australia ha concluso che il consumo di espresso durante la gravidanza non è tanto dannoso quanto si potrebbe pensare. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione dell’Ansa.
Il consumo di caffè in gravidanza
MILANO – Bere caffè durante la gravidanza può non essere dannoso quanto finora ritenuto. Una nuova ricerca australiana ha escluso legami tra il suo consumo e uno stentato sviluppo neurologico del nascituro.
Mentre gli studiosi dell’Università del Queensland, guidati dalla ricercatrice Gunn-Helen Moen dell’Istituto di ricerca biomolecolare, raccomandano che le donne continuino a seguire l’opinione medica corrente, il loro studio indica che molte ricerche passate possono aver portato a risultati attribuibili ad altri fattori non considerati, come il fumo o l’alcool durante la gravidanza.
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ROMA – Estate torrida e città bollenti, l’afa in Italia sta battendo ogni record. Per combattere il caldo estivo ecco il piacevole refrigerio proposto da Eugenio Morrone, campione del mondo di gelateria. Fresca, dissetante e poco calorica, arriva la granita al gusto cetriolo, mela smith, menta peperita e limone verdello, rinfrescante e decisamente healty con una percentuale di zucchero ridotta addirittura del 40% rispetto al gelato.
La ricetta di Eugenio Morrone
Morrone la ripropone alla messinese: “consistenza morbida, sapore intenso, con cristalli di ghiaccio teneri al palato e consigliamo di gustarla con le nostre artigianali brioche col tuoppo” – commenta il campione del mondo di gelateria.
La scelta dei gusti – che si possono trovare nelle location della Capitale già premiate con i Tre Coni dal Gambero Rosso, Il Cannolo Siciliano al Pigneto e da Fior di Luna a Trastevere – segue il corso della stagionalità e tra le scelte più gettonate troviamo il pesto di mandorla, pistacchio, more di gelso, fragola, melone, cocomero e limone.
Morrone lancia la nuova tendenza dell’estate, tanta innovazione nel mix delle materie prime utilizzate mediante una preparazione attenta e scrupolosa per cui alcune granite vengono realizzate a mano attraverso la catena del freddo mentre altre con macchine antiche.
Sostenibilità e filiera corta, il pluripremiato gelatiere ha mantenuto anche per le granite lo stesso concept con cui ha reso grande il gelato artigianale italiano in questi anni: prodotto attento alla sperimentazione e sorbetti a basso contenuto di zucchero (-30%).
MILANO – Tutti ne stanno parlando: la vittoria di Jannik Sinner è un’altra svolta storica segnata su Carlos Alcaraz. Quattro set, prima vittoria italiana a Wimbledon. Un amore sul campo tra il giovane campione del tennis e Lavazza, azienda che da anni sostiene l’atleta – già quando appena diciassettenne si posizionava al 140° del rancking Atp – e da 15 anni è il caffè ufficiale dello stesso torneo (insieme al Roland Garros, l’US Open, l’Atp Finals, Shanghai e Madrid).
Sinner e Lavazza spingono sulla vittoria epocale
Il successo ottenuto nella partita conclusiva contro Carlos Alcaraz è uno di quei momenti che segneranno lo sport italiano. E appena dopo la recente delusione della sconfitta di Parigi, Sinner conquista l’erba inglese.
Una finale persa in terra di Francia che però non ha avuto l’amaro sapore del fallimento: è proprio questo che fa la differenza con un vero campione, la voglia di apprendere dagli inciampi di carriera per potersi migliorare. Almeno così ha dichiarato lo stesso Sinner in una vecchia intervista, ringraziando poi dopo la vittoria ovviamente il suo team, la sua famiglia che lo hanno portato a realizzare il sogno di Wimbledon.
Il supporto di Giuseppe Lavazza non si è fatto attendere, così come ha dichiarato al Sole 24 Ore:
“Volevamo sponsorizzare un giocatore italiano, giovane, ci interessava dare questo segnale di attenzione e un nostro collaboratore molto esperto ci ha detto dovete puntare su Jannik. Gli altri possono diventare bravi però secondo me lui è fenomenale”.
La partnership con il brand risale al 2019, diventata presto un’associazione diretta tra questo marchio e il tennista altoatesino. E oltre alla pubblicità, fondamentale anche la creazione della community dei Carota Boys – il fanclub di Sinner.
Il tennis si prende lo spazio del calcio nel cuore degli italiani in queste giornate, tutti riuniti attorno al rito della partita e dell’espresso Lavazza. Numeri uno del tricolore, in quattro set (dopo tre ore con il punteggio di 4-6 6-4 6-4 6-4) due nomi ben noti in tutte le famiglie dello Stivale, hanno riscritto la storia nazionale, probabilmente nelle cucine, magari con una moka per tenere accesa la tensione del gioco davanti alla televisione.
L’italiana del caffè e del tennis, ha vinto Wimbledon. Di fronte agli occhi dei principi del Galles, William e Kate, che poi hanno premiato il tennista.
Giuseppe Lavazza è il presidente del Gruppo Lavazza e del Comitato italiano del caffè in Union Food (immagine concessa)
Giuseppe Lavazza, presidente del gruppo, ha raccontato a Wimbledon come è nata la sponsorizzazione del campione Jannik Sinner che ha vinto il torneo di quest’anno ed è il numero 1 nella classifica ATP, e il legame indissolubile che lega il colosso del caffè al tennis. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Eliana Di Caro per il quotidiano Il Sole 24 Ore.
La partnership tra Lavazza e Jannik Sinner
MILANO – “Volevamo sponsorizzare un giocatore italiano, giovane, ci interessava dare questo segnale di attenzione e un nostro collaboratore molto esperto ci ha detto “dovete puntare su Jannik. Gli altri possono diventare bravi però, secondo me, lui è fenomenale”. Sinner aveva 17 anni ed era 140° del ranking Atp”.
Giuseppe Lavazza, presidente dell’azienda sempre più legata al tennis (è presente a Wimbledon, Roland Garros, Us Open, Atp Finals, Shanghai e Madrid), racconta nella lounge vicina al Campo 1, a Wimbledon, com’è nato il connubio con il numero uno del mondo al Sole 24 Ore.
Lei lo conosce da vicino, che idea se n’è fatto?
Giuseppe Lavazza rivela a Il Sole 24 Ore: “E’ un professionista serissimo, concentratissimo, la sua dedizione è totale: dal punto di vista sportivo è un modello assoluto. Rimane una persona semplice, quando lo vedo mi sembra di parlare con un uno dei miei figli (tre, una di 25 anni, uno di 24, uno di 22, ndr).
Pur essendo un grandissimo campione resta semplice e questo lo rende ancora più particolare, come uomo e come professionista. Naturalmente è una persona decisa, sa cosa vuole, assume dei rischi, ha una capacità unica di controllarsi sul campo, un body language molto misurato, è difficile capire cosa gli passa per la testa”.
Quali sono i valori in comune tra Sinner e Lavazza? Come è stato vederne la crescita, in questi anni?
Risponde Giuseppe Lavazza a Il Sole 24 Ore: “La determinazione nell’arrivare all’obiettivo, lo spirito di sacrificio, il fare leva sulle proprie capacità, inclusa la capacità di soffrire”.
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Chicchi di caffè tostato (Image by Couleur from Pixabay)
MILANO – Potente rimbalzo dai minimi per i futures del caffè, nella prima seduta della settimana. Ieri, lunedì 14 luglio, i prezzi sono tornati a salire impetuosamente, con rialzi che non si vedevano da mesi. A New York, il contratto per scadenza settembre ha guadagnato il 5,4% risalendo di slancio sopra la soglia dei 3 dollari e chiudendo la giornata a 301,85 centesimi (+1.535 punti).
Londra ha fatto, a sua volta, un balzo in avanti di $303 (+9,4%) terminando a 3.519 dollari.
Il tempo in Brasile e i dazi Usa rimangono sempre i driver principali dei futures
Dalla coffee belt brasiliana è giunta notizia che il Minas Gerais è stato senza pioggia per l’intera settimana trascorsa.
Sul fronte doganale, l’imprevedibilitàdel presidente americano continua ad alimentare dubbi e incertezze nei mercati, che contribuiscono ad accrescere la volatilità.
Intanto, la questione dei dazi tiene sempre banco nell’industria Usa: dazi che dovrebbero proteggere l’industria nazionale – compresa quella del caffè – e portare introiti ingenti nelle casse di Washington.
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RIYADH – Dalla salute alla sostenibilità, passando per l’identità locale: il gelato cambia volto. A livello globale, cresce la domanda di proposte artigianali, a base vegetale o senza zucchero, mentre i consumatori cercano esperienze sensoriali originali. Fra tradizione e innovazione, il gelato conquista nuovi mercati e anticipa le tendenze del fuoricasa.
Nei Paesi del Golfo per esempio, inclusa l’Arabia Saudita – considerata un hot market – il consumo è in forte crescita, trainato dal clima, dal turismo e dalla domanda di proposte artigianali premium.
Secondo l’analista StrategyHelix, nel Paese il mercato supererà 1,6 miliardi di dollari entro il 2029, con un tasso annuo vicino all’8%. Anche gli Emirati Arabi mostrano dinamismo, con una crescita media prevista del 3,2% fino al 2028.
Tra le tendenze emergenti spiccano l’interesse per opzioni salutari e sostenibili e il ritorno di specialità locali come il booza, gelato arabo dalla consistenza elastica. Ingredienti naturali, tecniche artigianali e sapori innovativi aprono nuove opportunità per i brand internazionali pronti a dialogare con identità e gusti locali.
La chiave per conquistare nuovi mercati? L’innovazione, come spiegano da Bravo, tra i leader nelle macchine per gelato e pasticceria: “Le esigenze e le tendenze che oggi guidano il mercato — sostenibilità energetica, ottimizzazione degli spazi e organizzazione efficiente della produzione — sono le stesse che, con grande lungimiranza, ci hanno ispirato già nel 1974 nella creazione della nostra prima macchina multifunzione e ne hanno guidato tutte le successive evoluzioni. Crediamo che la tecnologia debba essere intuitiva, capace di garantire qualità e costanza del prodotto finito, ma soprattutto in grado di supportare il professionista nella flessibilità produttiva, nella gestione del tempo e nell’efficienza complessiva del suo lavoro”.
“L’attenzione verso la salute emerge sempre più anche nel mondo del gelato”, conferma Michele Bartyan, presidente di Telme nonché presidente di Acomag, l’Associazione nazionale costruttori macchine arredamenti attrezzature per gelato. “Si sta diffondendo in ogni mercato l’offerta di gusti senza lattosio per gli intolleranti, di proposte vegane o con bassa presenza di zuccheri. A queste tendenze rispondono macchinari e attrezzature sempre più progrediti, dal controllo da remoto per la manutenzione programmata agli intuitivi touch screen che supportano il lavoro di persone con meno esperienza. Per l’AI il settore è ancora un po’ indietro rispetto ad altri ambiti, ma l’impatto arriverà anche qui nel prossimo futuro”.
E non si tratta solo di gelato. Vetrine e attrezzature consentono di conquistare i mercati anche con le proposte gourmand. “Il food retail è in trasformazione. Cresce la richiesta di soluzioni modulari, flessibili e capaci di adattarsi a layout dinamici e format di vendita sempre più specializzati. In questo contesto, la customer experience assume un ruolo centrale e i banchi refrigerati diventano veri strumenti strategici per valorizzare l’esposizione e incrementare le performance commerciali”, sintetizza Barbara Caron, marketing manager di Criocabin.
Per esplorare le opportunità offerte in questo e in altri comparti sui mercati in forte crescita dei Paesi del Golfo, aziende e operatori non possono perdersi HostArabia, momento di business in concomitanza con Saudi HORECA a Riyadh dal 15 al 17 dicembre 2025, organizzato da Fiera Milano con il partner locale Semark.
Prada spa ha dovuto attingere alle riserve per coprire parzialmente la perdita di oltre 4,4 milioni di euro segnata nel 2024 e ripianare anche 2,4 milioni di perdite residua del 2023 della controllata Marchesi 1824, la società di alta pasticceria rilevata nel 2014. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Andrea Giacobino per il portale Affari Italiani.
Il bilancio di Marchesi 1824 del Gruppo Prada
MILANO – A dieci anni dall’acquisto dolci e caffè restano ancora molto amari per Miuccia Prada e il marito Patrizio Bertelli. Qualche settimana fa, infatti, la loro Prada spa ha dovuto attingere alle riserve per coprire parzialmente la perdita di oltre 4,4 milioni di euro segnata nel 2024 e ripianare anche 2,4 milioni di perdite residua del 2023, (quando il passivo totale era stato di 4,8 milioni) segnato alla controllata Marchesi 1824, la società di ristorazione e di alta pasticceria rilevata nel 2014.
La relazione sulla gestione segnala che “nel corso del 2024 il socio Prada spa ha rinunciato a finanziamenti precedentemente erogati per 8,2 milioni destinandoli a ‘riserva conto copertura perdite’”.
La società, di cui Lorenzo Bertelli (figlio di Miuccia e Patrizio) è presidente ed Andrea Menicatti amministratore delegato, dove lavorano 255 persone ed è proprietaria di tre punti vendita a Milano, uno alla Fondazione Prada sempre nel capoluogo lombardo e uno a Londra oltre a un punto-vendita di prodotti a Forte dei Marmi, arriva da una sfilza ininterrotta di sei anni di bilanci in rosso: -5,7 milioni nel 2018, -5,2 milioni nel 2019, -5,8 milioni l’anno dopo, -4 milioni nel 2021 e -5,1 milioni l’anno successivo.
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Il professor Luca Piretta, gastroenterologo e nutrizionista nonché punto di riferimento all’Università Campus Biomedico di Roma, spiega nel dettagli gli effetti del caffè nell’organismo, spaziando sul beneficio del consumo della bevanda per prevenire malattie neurodegenerative e focalizzandosi sul ruolo che riveste nella salute del fegato. Leggiamo di seguito le sue considerazioni sull’articolo pubblicato nel portale Federalimentare.
I benefici del consumo di caffè sull’organismo
ROMA – Il caffè, la bevanda nazionale italiana per eccellenza, secondo un’indagine condotta da AstraRicerche risulta essere la bevanda più diffusa in Italia. Tra i 18-65enni ben il 96,6% consuma, almeno saltuariamente, caffè o bevande a base di caffè o che lo contengono; nessuna variazione rispetto alla rilevazione precedente del 2014 che riscontrava il 96,5%.
I comportamenti più diffusi sono bere 2-3 caffè al giorno (38.2%) o 3-4 al dì (38.3%) con una media di poco inferiore ai tre (2,75: il consumo è lo stesso per uomini e donne mentre cresce al crescere dell’età, è più elevato nel Sud e nelle grandi città.
Il caffè continua ad essere consumato prevalentemente a casa propria (90,3% ed era 89,4% nel 2014), ma sono molteplici i luoghi in cui lo si beve.
Il caffè contiene oltre 900 sostanze, la più studiata delle quali è la caffeina. Sono però presenti anche proteine, lipidi, carboidrati (solubili ed insolubili), minerali, vitamine e soprattutto polifenoli con importanti proprietà antiossidanti. La tostatura cui il caffè è sottoposto può ridurre la presenza o l’attività di molte di queste sostanze.
Tra i principali antiossidanti presenti nel caffè si trovano i polifenoli, presenti oltre che nel caffè anche in una grande varietà di alimenti, in particolare nella frutta e nella verdura. I polifenoli sembrano agire non solo come antiossidanti ma anche come attivatori di meccanismi protettivi endogeni dell’organismo.
Tra le azioni attribuibili ai polifenoli del caffè va ricordato l’effetto antinfiammatorio, ritenuto oggi essenziale per la prevenzione cardiometabolica (aterosclerosi, diabete), ma anche nei confronti di patologie degenerative di natura oncologica e neurologica (demenze). Sembra che ai polifenoli del caffè si possa attribuire anche una riduzione della capacità digestiva dei carboidrati complessi, come gli amidi, in di- e mono-saccaridi, che ridurrebbe i picchi glicemici e insulinemici post-prandiali: l’effetto sarebbe mediato dall’inibizione dell’alfa-amilasi, enzima intestinale che digerisce gli amidi di pasta, pane e patate. I polifenoli del caffè influenzerebbero infine la composizione del microbiota intestinale con effetti positivi da un punto di vista prebiotico a favore dello sviluppo di batteri utili all’organismo.
La sostanza che a tutti viene subito in mente appena si parla di caffè è la caffeina. La caffeina (presente anche nel tè, nel cacao ed aggiunta ad alcune bibite) ha effetti noti sul sistema nervoso centrale, con aumento dello stato di allerta e riduzione della tendenza al sonno; migliora l’efficienza muscolare, induce un transitorio aumento della frequenza cardiaca ed il rilassamento di bronchi e bronchioli.
Inoltre, la caffeina sembra avere un ruolo importante nella salvaguardia della memoria come si evidenzia in uno studio pubblicato su Scientific Reports in collaborazione tra l’Istituto di Medicina Molecolare di Lisbona e l’Inserm di Lille (Francia) che dimostra che la caffeina antagonizza specifici recettori adenosinici, gli A2A, iperespressi in presenza di decadimento cognitivo.
Per la presenza di importanti quantità di caffeinai pediatri raccomandano di non dare caffè ai bimbi sotto i 12 anni, nei quali può provocare comportamenti iperattivi, diminuzione dell’appetito, difficoltà ad addormentarsi, palpitazioni, tachicardia ed enuresi notturna. Dopo i 12 anni è permessa una tazzina al giorno, ma non di sera perché potrebbe provocare disturbi del sonno.
Il contenuto di caffeina nella tazza varia in funzione della modalità di preparazione. Ma, come si vede dalla tabella, questa differenza può essere azzerata o addirittura invertita dalla quantità di bevanda ingerita.
CONTENUTO DI CAFFEINA PER DOSE DI BEVANDA
Espresso o moka
40-80mg per tazzina
Caffè americano
115-120 mg per tazza
Caffè istantaneo
65-100 mg per tazza
Decaffeinato
< 5mg per tazzina
Cappuccino
70-80 mg per tazza
Cioccolata
30-40 mg per barretta da 60gr.
Tè
40-50 mg per tazza
Bevande tipo cola
35-50 mg per lattina
Bibite energetiche con caffeina o guaranà
50-100 mg per lattina
Sebbene nel caffè americano la caffeina sia meno concentrata che nell’espresso, data la maggior quantità di bevanda che si ingerisce, alla fine la quantità assunta è maggiore nel primo.
Nel caffè decaffeinato gli effetti benefici dei polifenoli rimangono, si perdono però gli effetti stimolanti sul SNC della caffeina.
Da notare che la capacità di metabolizzare la caffeina e regolata geneticamente e inoltre, essendo questa un induttore enzimatico, i suoi effetti siano sono molto differenti tra consumatori occasionali (maggiore frequenza di tremori, insonnia, nervosismo, insonnia) e abituali (dove gli effetti collaterali sono quasi assenti) perché la sua possibilità di essere eliminata dall’organismo aumenta con la frequenza del consumo.
Vediamo quali sono gli effetti del caffè sull’organismo:
1. Caffè e rischio patologie cardio-vascolari
Il caffè esercita un effetto protettivo non lineare rispetto al rischio di malattie cardiovascolari. In dettaglio, il rischio di patologie cardiovascolari è inferiore nei soggetti che consumano 3-5 tazze al giorno, rispetto ai non consumatori; il consumo di 6-10 tazze non aumenta il rischio cardiovascolare, ma oltre le 10 tazze giornaliere questo rischio aumenta.
Attenzione: il caffè fa aumentare la pressione arteriosa. Pertanto, gli ipertesi devono usarlo con parsimonia
2. Caffè e apparato gastro-intestinale
Le xantine contenute nel caffè hanno un effetto irritante sulla mucosa gastrica ed effetti inibitori sullo sfintere inferiore dell’esofago, il che accentua il reflusso gastroesofageo. Tuttavia, in positivo, il caffè esercita un ruolo protettivo sulla permeabilità della barriera intestinale grazie all’azione positiva sul microbiota, soprattutto nel caso di una dieta ricca in grassi.
3. Caffè e salute del fegato
Contrariamente a quanto si crede, il caffè nero protegge il fegato. Bere due tazze supplementari di caffè al giorno comporta una riduzione del 44% del rischio di sviluppare cirrosi epatica di qualsiasi natura (da virus, alcol, steatosi, ecc.).
4. Caffè e diabete mellito
L’analisi di numerosi studi sul rapporto tra caffè e diabete pubblicata come review dal titolo “Coffee consumption and reduced risk of developing type 2 diabetes: a systematic review with meta-analysis”1 ha evidenziato che il consumo di caffè – sia decaffeinato che con caffeina – riduce il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 di circa il 30%. Una relazione di notevole interesse, vista la crescente diffusione mondiale della malattia, associata a numerose complicanze ad alto impatto economico e sociale sia sull’individuo che sul sistema sanitario. In questa pubblicazione sono stati analizzati 30 studi scientifici su una popolazione complessiva di oltre 1,2 milioni di persone per meglio comprendere come il consumo di caffè influisca sullo sviluppo del diabete di tipo 2 e delle complicanze ad esso associate. L’associazione risulta essere dose-dipendente: il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 diminuirebbe, rispettivamente, del 7% (in caso di caffè con caffeina) e del 6% (in caso di caffè decaffeinato) per tazza al giorno. In particolare, la riduzione del rischio di diabete di tipo 2 di nuova insorgenza sembra essere leggermente maggiore con il caffè non decaffeinato. I meccanismi biochimici della bevanda che intervengono sul rischio di diabete di tipo 2 sembrano essere legati alle sostanze antiossidanti contenute nel caffè in grado di ridurre lo stress ossidativo, associato, oltre che a numerosi effetti avversi sulle funzioni cardiovascolari, metaboliche e renali, anche all’insorgenza di diabete di tipo 2.
5. Caffè, demenze (Alzheimer) e malattie neurodegenerative
Già in passato alcuni lavori avevano dimostrato le proprietà del caffè nel potenziare la memoria a lungo termine (ad esempio una ricerca pubblicata su Nature Neuroscience nel 2014). Più recentemente, i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista The Journal of Gerontology, suggeriscono che circa tre caffè (espresso) al giorno (pari a un consumo di circa 261 milligrammi di caffeina) potrebbero proteggere dalla demenza. Rispetto a chi consuma non più di 64 milligrammi di caffeina al giorno (che grosso modo è pari a un espresso – il cui contenuto in caffeina varia da 47 a 75 mg – o a metà di una caffettiera da due tazzine di moka) – coloro che ne consumano 261 milligrammi al giorno presentano un rischio di ammalarsi di demenza o di deficit cognitivo ridotto del 36%.
Un consumo moderato di caffè in età adulta sembra incidere positivamente sulle demenze, tra cui l’Alzheimer.
6. Caffè, salute mentale e disordini psichiatrici
Il caffè sembra influire positivamente anche su salute mentale e disordini psichiatrici, diminuendo i sintomi depressivi e il rischio di suicidi, in particolare nelle donne. Effetto che sembra attribuibile alla caffeina.
7. Interazione caffeina-farmaci
La caffeina amplifica l’attività di alcuni farmaci per la cura dell’asma (broncodilatatori). In secondo luogo, provocando un aumento della frequenza cardiaca, interagisce negativamente con alcune terapie antipertensive. Può inoltre interagire negativamente con alcuni farmaci per la cura l’insonnia.
Alcuni antibiotici, poi, incrementano il livello di caffeina in circolo nell’organismo. In questi casi sarebbe opportuno ridurre la quantità ingerita nell’arco della giornata.
La caffeina interagisce anche con alcuni farmaci utilizzati in ambito psichiatrico, aumentando il rischio di effetti collaterali.
Infine, il caffè interferisce con l’assorbimento della levotiroxina
8. Il caffè non serve per dimagrire
Il caffè non serve per dimagrire. Ad alte dosi, può anche portare perdita di peso ma per una condizione patologica di iperattività e ipermetabolismo, e comporta il rischio di gravi effetti collaterali.
9.Il caffè e lo sport
Una review pubblicata nel 2019 suggerisce che l’assunzione di caffeine migliora le performance sportive in un’ampia gamma di attività, sebbene quelle a trarne il maggior beneficio sono quelle aerobiche. Gli effetti ergogenici sono evidenti sulla resistenza e forza muscolare, sulla potenza anaerobica e sull’endurance aerobica.
Carolina Vergnano, amministratore delegato di Caffè Vergnano (immagine concessa)
A Perugia ha aperto The Chocolate Bar, un nuovo concept che sarà parte integrante del grande progetto Città del cioccolato (ne abbiamo parlato qui). Durante la giornata inaugurale si è potuta notare la presenza di un’elegante macchina da caffè color rosa: vera e propria testimonial del progetto Women in Coffee di Caffè Vergnano. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo del portale Umbria Notizie Web.
The Chocolate Bar e il progetto Women in Coffee di Caffè Vergnano
PERUGIA – Si sono da poco accesi i riflettori sulla Terrazza del Mercato Coperto con l’apertura ufficiale del The Chocolate Bar, un nuovo concept bar che sarà parte integrante del grande progetto Città del cioccolato la cui apertura è prevista per il 28 ottobre 2025.
Durante la giornata inaugurale gli ospiti del The Chocolate Bar hanno da subito notato la presenza di un’elegante macchina da caffè color rosa: vera e propria testimonial del progetto Women in Coffee di Caffè Vergnano.
Lanciato nel 2018 in collaborazione con l’International Women in Coffee Alliance, il progetto è nato per sostenere il lavoro delle donne nelle piantagioni di caffè attraverso attività di raccolta fondi e formazione in alcune realtà femminili impegnate nella coltivazione del caffè. Nel 2019 è stato avviato il primo capitolo che ha permesso all’azienda di donare di una tostatrice a una comunità di produttrici a Santo Domingo; nel 2020 è stata costruita una biblioteca in Honduras.
A corredo dell’iniziativa è stata creata la Pink Collection, una linea di prodotti e merchandising rosa, in vendita sull’e-shop di Caffè Vergnano, il cui ricavato è in parte destinato a sostenere i progetti di Women in Coffee. Dal 2021 il progetto si è evoluto ulteriormente con una formula dedicata alle caffetterie: personalizzazione dell’offerta, merchandising e attrezzature su misura. È così che Women in Coffee arriva anche al The Chocolate Bar: qui sarà servita la miscela creata a sostegno del progetto.
“Women in Coffee è nato nel 2018 come progetto di raccolta fondi a sostegno delle donne nelle piantagioni di caffè. Oggi è cresciuto e si è trasformato in qualcosa di più: un’iniziativa che vuole restituire valore alla comunità in senso allargato e raccontare il concetto di empowerment in modo più ampio”, dichiara Carolina Vergnano, ceo di Caffè Vergnano, come riportato da Umbria Notizie.
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A Istanbul, nella città ponte tra Occidente e Oriente, il pasto principale si fa appena svegli. Per gli amanti del glamour il must per la colazione è il quartiere di Nisantasi. Ma ecco undici posti da provare consigliati a La Repubblica da Osman Serdaroglu, chef originario della città che ha preso quest’anno la stella Michelin a Izmir con il suo Teruar: Feriye, Café Restaurant Safiye Sultan, Saint Pâtissier al The Stay Boulevard Nisantasi, Mandarin Oriental Bosphorus, Four Seasons Hotel Istanbul at the Bosphorus, Cesme Bazlama Kahvalti, Besiktas Kahvalticilar Sokagi, Deraliye Terrace, Limon Kahvalti Evi, Tarihi Çinaralti Kahvesi. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Camilla Rocca per La Repubblica.
La colazione a Istanbul
ISTANBUL – La colazione a Istanbul è il pasto più sacro della giornata, è quello che viene sempre consumato con tutta la famiglia e il più abbondante della giornata. Durante il periodo del Ramadam le famiglie si alzano insieme prima del sorgere del sole e mangiano tante “meze” che comprendono formaggio bianco, formaggio stagionato, olive nere e verdi, burro, miele, marmellata, frittata o uova sode, pomodori a fette, peperoni e cetrioli.
Spesso i café sono aperti tutto il giorno, quindi potete pensare di fare colazione anche come brunch o come merenda di metà pomeriggio. E per finire la tipica colazione, come ultima cosa si assapora il caffè turco che tradizionalmente si beve solo alla fine del pasto. Anche perché spesso, con la sua dose imponente di fondo, una volta bevuto fino ad arrivare alla parte “melmosa” viene capovolto sulla tazzina e, dopo che la parte inferiore viene lasciata raffreddare, si rigira per leggere il futuro.
Che spesso è relativo a quella giornata. Se non disponete di qualcuno che in quel momento possa leggervi i vostri fondi di caffè, i giovani turchi hanno sviluppato Faladdin, un’app che, fotografando il fondo del vostro caffè, può essere letta in 15 minuti da veri indovini.
Per la selezione degli undici migliori luoghi dove fare colazione a Istanbul abbiamo chiesto a Osman Serdaroglu, chef originario della città che ha preso quest’anno la stella Michelin a Izmir con il suo Teruar. E che con l’Italia ha un forte legame, dato che si è laureato ad ALMA, la Scuola internazionale di cucina italiana, e ha poi lavorato a La Torre del Saracino con Gennarino Esposito, 2 stelle Michelin e a La Madia da Pino Cuttaia, 2 stelle Michelin, prima di aprire il suo ristorante di cucina mediterranea, subito premiato.Tra i luoghi che consigliamo maggiormente per la colazione con un panorama unico, è scegliere i cafè e i ristoranti che si affacciano direttamente sul ponte del Bosforo.
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