giovedì 04 Dicembre 2025
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Italian Exhibition Group: i ricavi a 161,9 milioni, +58% rispetto a dicembre 2021

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Foto panoramica del quartiere fieristico IEG di Rimini (immagine concessa)

RIMINI – Il Consiglio di amministrazione di Italian Exhibition Group S.p.A. (Borsa Italiana S.p.A.: IEG) società quotata presso l’Euronext Milan di Borsa Italiana S.p.A e società leader in Italia nell’organizzazione di eventi fieristici internazionali, ha approvato il progetto di bilancio civilistico e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.

Il progetto di bilancio Italian Exhibition Group

L’amministratore delegato del Gruppo IEG, Corrado Arturo Peraboni, ha così commentato: “Il Gruppo IEG chiude il 2022 con ottimi risultati che segnano il sostanziale recupero rispetto al contesto pre-pandemico, registrando, nel secondo semestre dell’anno, una performance in termini di fatturato superiore al 2019, grazie ad una solida crescita organica in tutte le linee di business, e un progressivo miglioramento della marginalità, ancora influenzata da fenomeni inflattivi”.

Peraboni continua: “Nonostante gli elementi di incertezza del contesto macroeconomico sulle attese di crescita del PIL globale, il perdurare dell’inflazione e l’innalzamento dei tassi di interesse, vediamo buoni segnali di crescita nel settore in cui operiamo, che sono stati confermati anche dal successo delle prime manifestazioni organizzate nei primi mesi del 2023, alcune delle quali hanno raggiunto le performance migliori di sempre”.

In conclusione: “Siamo pertanto confidenti sul raggiungimento degli obiettivi del piano industriale, perseguendo la strategia di investimento e sviluppo, sia nazionale che internazionale, attraverso partnership strategiche, nuove acquisizioni ed espansione dei nostri prodotti”.

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Corrado Peraboni, AD di IEG (immagine concessa)

I ricavi del Gruppo al 31 dicembre 2022 si attestano a 161,9 milioni di euro, in aumento di 59,4 milioni di euro (+58,0%) rispetto al 31 dicembre 2021. Nel precedente esercizio erano stati rilevati proventi non ricorrenti per circa 28,2 milioni di euro per i contributi Covid-19 ricevuti. L’incremento del fatturato al netto dei ristori Covid è pari a 87,6 milioni di euro

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I ricavi del Gruppo (immagine concessa)

L’esercizio 2022 è stato caratterizzato da un inizio d’anno ancora negativamente impattato da fattori congiunturali, in primis la recrudescenza della pandemia da Covid-19, che ha imposto la sospensione dell’attività per buona parte del primo trimestre, mentre a partire dalla seconda metà dell’anno i settori in cui opera il Gruppo hanno mostrato forti segnali di ripresa, superiori a quelli attesi, registrando volumi di vendita, di partecipazione e soddisfazione da parte degli operatori, in taluni casi, superiori a quelli dello scenario pre- pandemico.

La crescita organica del fatturato nel 2022 è stata pari a 26,5 milioni di euro (+25,9% rispetto al 2021), trainata in particolare dai maggiori volumi sulle manifestazioni del secondo semestre e in parte da effetti prezzo.

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Lorenzo Cagnoni, Presidente di IEG (immagine concessa)

Il recupero di fatturato relativo alla ripartenza post Covid (cosiddetto effetto “Restart”) con la programmazione di eventi cancellati, sospesi, tenuti in formato digitale o ridotto nel 2021 è stato pari a 53,4 milioni di Euro (+52,1%), mentre il fatturato incrementale per la biennalità di alcune manifestazioni ha contribuito ai ricavi dell’esercizio 2022 per 4,3 milioni di Euro (+4,2%)

Con riferimento all’unico settore operativo del Gruppo quale quello della “Realizzazione di fiere, eventi e servizi correlati” si riportano nel seguito i dati relativi ai ricavi disaggregati per linea di business:

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Il totale ricavi (immagine concessa)

I ricavi degli Eventi Organizzati sono stati pari a 88,2 milioni di Euro, in aumento di 49,7 milioni rispetto al 2021, quando l’attività del Gruppo era stata sospesa per buona parte del primo semestre. La quota imputabile alla componente “Restart” incide per 30,7 milioni di Euro, mentre l’effetto “Calendario”, pari a 4,6 milioni di euro, è generato da eventi biennali quali ‘Tecna’ e ‘IBE – Intermobility and Bus Expo’, parzialmente compensati dai minori ricavi per la calendarizzazione dell’evento ‘Fieravicola’. La crescita organica conseguita su questa linea di business è stata pari 13,5 milioni di euro.

Gli Eventi Organizzati hanno subito nel primo semestre del 2022 gli effetti dell’ultima ondata pandemica indotta dalla variante Omicron dell’infezione Sars-Cov-2 il cui picco si è manifestato a gennaio, mese in cui sono tradizionalmente calendarizzati importanti manifestazioni quali Sigep, Vicenzaoro January e T.Gold.

Sebbene non siano intervenuti provvedimenti legislativi di interdizione all’attività fieristico congressuale, la Società, anche dopo essersi confrontata con i principali stakeholders delle filiere produttive e distributive delle aziende partecipanti alle fiere di gennaio e febbraio, ha deciso di posticipare tali eventi, incluso ‘Beer & Food Attraction’, dalle originarie date, al mese di marzo.

La variazione del calendario ha chiaramente determinato una limitata partecipazione di espositori e visitatori sia nazionali che internazionali, penalizzando significativamente i risultati del primo trimestre dell’anno rispetto al contesto pre-pandemico.

Il secondo trimestre ha visto lo svolgimento di alcune importanti manifestazioni tornate ad occupare la data storica, tra cui si citano RiminiWellness, Oroarezzo e Abilmente Primavera. Ad aprile è stata inoltre lanciata la prima edizione di Solar Exhibition & Conference.

A partire dal terzo trimestre del 2022 i segnali di ripresa si sono progressivamente rafforzati, con il grande interesse di espositori e visitatori per l’evento Vicenzaoro September e VO Vintage: gli operatori di settore hanno premiato l’unico organizzatore che, per tutto il periodo di pandemia, ha continuato a promuovere piattaforme di incontro ed eventi e che si è dimostrato un catalizzatore delle esigenze della comunità orafa. L’evento ha raggiunto inoltre quote di visitazione dall’estero record, segnale evidente dell’importanza strategica della manifestazione per il settore non solo a livello nazionale ma anche internazionale.

La linea di business rappresentata dagli Eventi Ospitati, mediante la quale il Gruppo concede in locazione proprie strutture fieristiche a clienti che operano nel settore dell’organizzazione di manifestazioni, ha generato ricavi per 3,1 milioni di euro e ha visto lo svolgimento di 10 manifestazioni di organizzatori terzi.

La crescita registrata rispetto al 2021 è attribuibile in parte alle ottime performance dovute al ritorno dei principali eventi Macfrut ed Expodental e in parte all’acquisizione di nuovi eventi, anche con una programmazione pluriennale, quali “Focus on PCB” e “YED” presso la Fiera di Vicenza; “We Make Future” presso la Fiera di Rimini.

Il segmento Eventi Congressuali, condotto attraverso la gestione delle strutture del Palacongressi di Rimini e del Vicenza Convention Centre (VICC), nel 2022 registra ricavi pari a 14,8 milioni di euro, con un incremento di 7,9 milioni di euro rispetto al 2021, rappresentato per 5,5 milioni dal cosiddetto effetto “Restart” e per 2,4 milioni da crescita organica. L’Attività Congressuale, anch’essa inizialmente frenata dalla pandemia, ha visto complessivamente svolgersi 122 eventi tra Palazzo dei Congressi di Rimini e VICC (Vicenza). Il business congressuale è stato estremamente reattivo, dimostrando di tornare rapidamente ai livelli record pre-pandemici.

I ricavi 2022 imputabili al segmento dei Servizi Correlati, relativi alla fornitura di servizi connessi agli eventi fieristici e congressuali, raggiungono, nel 2022, un fatturato complessivo di circa 51,3 milioni, in aumento di 28,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2021. L’incremento è dovuto principalmente all’effetto “Restart” per 17,0 milioni di euro e a crescita organica per 9,4 milioni di euro. I Servizi Correlati beneficiano della ripresa del settore fieristico specie nella seconda parte dell’anno.

Il business legato a editoria, eventi sportivi e altre attività comprende principalmente l’attività editoriale svolta per il settore turismo (TTG Italia, Turismo d’Italia e HotelMag) e per il settore orafo (VO+ e Trendvision). I ricavi della linea ammontano a 3,9 milioni di euro, in miglioramento di 0,1 milioni di euro rispetto ai 3,8 milioni del 2021

I Costi Operativi al 31 dicembre 2022 sono pari a 108,0 milioni di euro (53,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2021) con un’incidenza percentuale sul fatturato che passa dal 52,6% (72,5% sul fatturato normalizzato dall’effetto one off dei contributi Covid) al 66,7%. Il recupero dei volumi consente un miglioramento di 5,8 punti percentuali dell’incidenza sul fatturato nonostante gli incrementi inflattivi sui costi di approvvigionamento di materiali e trasporti sui servizi correlati e dei costi energetici.

Il valore aggiunto registrato nell’esercizio è pari a 53,9 milioni di euro, in aumento di 5,3 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente (48,6 milioni di euro). Al netto dell’effetto positivo dei contributi Covid, il valore aggiunto migliora di 5,8 punti percentuali rispetto al 31 dicembre 2021 passando dal 27,5% al 33,3% registrato nel 2022

Il Costo del lavoro è pari a 38,1 milioni di euro (23,5% sui ricavi), in aumento di 11,1 milioni di Euro rispetto ai 27,0 milioni di euro (26,3% sui ricavi) registrati al 31 dicembre 2021, in cui era contenuto dagli effetti degli ammortizzatori sociali, dall’assenza delle componenti variabili delle retribuzioni e dai minori volumi di attività.

Il Margine operativo lordo adjusted (Ebitda Adjusted), ammonta a 18,1 milioni di Euro, in miglioramento di 23,8 milioni di euro rispetto al 2021, in cui risultava negativo per 5,7 milioni di euro. L’Ebitda Margin al 31 dicembre 2022 ritorna a doppia cifra attestandosi all’11,2%, migliorando anche rispetto alle previsioni di piano.

Nell’esercizio 2022, in particolare nella seconda parte dell’anno il Gruppo recupera 16,8 punti percentuali grazie ai maggiori volumi imputabili non solo alla ripartenza post pandemica, ma anche ad una crescita organica che, nel 2022, ha potuto recuperare solo parzialmente con gli adeguamenti tariffari l’incremento dei costi energetici e dei materiali connesso all’inflazione.

Il Risultato Operativo (EBIT) al 31 dicembre 2022 chiude in sostanziale pareggio, mentre nell’esercizio precedente era pari 2,8 milioni di euro. Al netto del contributo Covid e degli oneri e proventi di natura non ricorrente l’EBIT Adjusted dell’esercizio 2022 è pari a 2,3 milioni di euro, in miglioramento di 24,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021

La Gestione Finanziaria è positiva per 0,5 milioni di euro e migliora di circa 4,4 milioni di euro rispetto al 2021. La variazione è imputabile principalmente al fair value degli strumenti finanziari derivati, in miglioramento di 2,0 milioni rispetto al 2021 e per 1,7 milioni di Euro ai minori oneri relativi al fair value delle put option.

Il Risultato Prima delle Imposte ammonta a 0,6 milioni di euro, in miglioramento di 1,6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021.

Le Imposte sul reddito del 2022 ammontano a 1,3 milioni di euro mentre nel 2021 i proventi fiscali rilevati ammontavano a 0,4 milioni di euro.

Il Risultato del Periodo del Gruppo è pari ad una perdita di 0,8 milioni di euro, sostanzialmente in linea con la perdita registrata nel 2021, pari a 0,7. Il Risultato del Periodo di pertinenza degli azionisti della Capogruppo è positivo, pari a 0,8 milioni di euro contro 1,6 milioni di euro del 2021.

Il Capitale Investito Netto, pari a 189,5 milioni di euro (199,0 milioni di Euro al 31 dicembre 2021), segna una variazione in diminuzione di 9,5 milioni di euro, dei quali 6,7 milioni di euro come variazione incrementale sul capitale immobilizzato e per 17,0 milioni di euro sul Capitale Circolante Netto.

Il Capitale Immobilizzato (253,6 milioni di euro al 31 dicembre 2022) segna incremento complessivo di 6,7 milioni di euro imputabile principalmente all’acquisizione della controllata VGroup S.r.l. che ha comportato l’iscrizione di un avviamento provvisorio per 2,9 milioni di Euro, mentre la variazione delle attività finanziarie per 3,9 milioni di euro è rappresentata principalmente dall’incremento delle partecipazioni non consolidate, tra le quali l’investimento in IGECo S.r.l. per 3,4 milioni di euro, a fronte dell’acquisizione del 50% del capitale della società in joint venture con Deutsche Messe AG (DMAG).

Il Capitale Circolante Netto negativo e pari a 57.2 milioni di euro al 31 dicembre 2022, registra una variazione in aumento di 17,0 milioni di euro in relazione ai maggiori acconti iscritti a fronte degli anticipi da clienti per le manifestazioni che verranno svolte nel primo trimestre 2023, e che nell’esercizio precedente erano maggiormente contenuti per la ridotta attività causata Covid.

La Posizione finanziaria netta del Gruppo al 31 dicembre 2022 è pari a 95,4 milioni di euro, in miglioramento di 10,3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021. La cassa operativa generata nell’esercizio è pari a 19,6 milioni di euro

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L’andamento trimestrale (immagine concessa)

Gli investimenti del periodo sono pari a 6,3 milioni di euro e sono relativi principalmente alla manutenzione ordinaria dei quartieri fieristici e degli impianti delle società produttive, nonché agli investimenti sui sistemi informativi e su progetti di digitalizzazione.

Gli investimenti di sviluppo perfezionati mediante acquisizioni sono stati pari a 6,6 milioni di euro e sono relativi sia all’espansione sul mercato italiano con l’acquisizione di VGroup, sia all’espansione sul mercato internazionale con l’investimento nella joint venture con Deutsche Messe AG.

Il quarto trimestre ha registrato nel 2022 ricavi per 55,8 milioni di euro, al netto delle partite non ricorrenti rappresentate dai contributi Covid pari a 17,9 milioni di euro, la variazione del fatturato rispetto allo stesso trimestre 2022 è pari a 13,8 milioni di euro con un incremento del 32,7%, risultato che segna non solo il pieno recupero, ma anche il superamento dei livelli pre-pandemici.

La crescita è stata trainata dalle ottime performance di eventi quali ‘Ecomondo e Key Energy’, alla loro ultima edizione in contemporanea, che hanno registrato risultati record in termini di occupazione, volumi e riscontri da parte della community e delle istituzioni.

Sul fronte internazionale il segmento ‘Wellness’ ha contribuito al fatturato del quarto trimestre con due manifestazioni rispettivamente in Middle East e in Sudamerica. Più precisamente si è svolto ad ottobre il ‘Dubai Muscle Show’ presso il Dubai World Trade Center di Dubai. L’evento ha mostrato risultati in forte crescita sul 2021 e un grande potenziale di sviluppo, mentre a novembre si è svolta a San Paolo, in Brasile, la prima edizione di ‘BTTF – Brasil Trading Trade Fair’.

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Il totale dei ricavi (immagine concessa)

Il Margine operativo lordo adjusted (Ebitda Adjusted), conseguito nel quarto trimestre dell’anno raggiunge 11,2 milioni di euro, in miglioramento di 4,8 milioni di euro rispetto al 2021 (6,4 milioni di euro). L’Ebitda Margin al 31 dicembre 2022 ritorna a doppia cifra e ai livelli pre-pandemia attestandosi al 20,0% nonostante gli incrementi inflattivi che si sono acuiti nella seconda parte dell’anno

Il risultato operativo (EBIT) Adjusted del quarto trimestre è pari a 8,4 milioni di euro, in miglioramento di 6,6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021.

L’ultimo trimestre dell’anno chiude con un utile di 8,1 milioni di euro, al netto del contributo Covid in miglioramento rispetto al quarto trimestre 2021 di 7,6 milioni di euro.

Rancilio Group vola a Budapest per la 13° di Kávébár Bazár

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Rancilio Group a Budapest (immagine concessa)

VILLASTANZA DI PARABIAGO (Milano) –  Dall’1 al 2 aprile 2023 Rancilio Group si unisce a Kávébár Bazár per la sua 13a edizione al Millenáris Park a Budapest, Ungheria. Rancilio Group sarà lì ad accogliere gli ospiti con una selezione speciale della sua vasta gamma di prodotti, a partire dalla Linea Casa pensata per chi ama un caffè eccellente e di qualità anche a casa.

Rancilio Group a Kávébár Bazár

Da scoprire Rancilio Silvia, nell’iconico colore bianco, con caldaia coibentata, lancia vapore in acciaio inox e manopola vapore per cappuccini cremosi, e Stile, il nuovissimo macinacaffè di classe, ultracompatto, pensato per la casa e il bar.

Presso lo stand, Rancilio Specialty RS1 – la macchina espresso multi-boiler con tecnologia di Advanced Temperature Profiling e di Pre-infusione – accoglierà gli ospiti con gustoso e fragrante caffè specialty insieme al master trainer dell’Accademia Baristi la Tosteria di Firenze e istruttore autorizzato Sca, Andrea Guerra, che si unirà al team Rancilio Group per l’evento.

Con 2500 persone attese quest’anno, Kávébár Bazár è un evento sociale moderno e dinamico in cui le bevande giocano da protagoniste. I visitatori sono invitati a un fine settimana divertente con degustazioni illimitate, workshop e competizioni a tema caffè, vino, birra e altre specialità. I biglietti sono disponibili fino al 30 marzo qui.

Maggiori informazioni

Kávébár Bazar 2023

  • 1-2 aprile 2023
  • Padiglione B Stand 33
  • Dalle 10:00 alle 18:00
  • Millenáris Park (posizione google maps)
  • Kis Rókus u. 16-20
  • 1024 Budapest, Ungheria

Per ulteriori informazioni sull’evento basta cliccare qui

Il caffè a Trieste sostiene l’export con un ricavo di 270 mln, +16,5% rispetto al 2021

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Trieste (immagine: Pixabay)

Nel 2022 le esportazioni di prodotti alimentari che ricadono nella categoria merceologica, di cui fa parte prevalentemente il caffè, nella provincia di Trieste sono cresciute del 16,5% rispetto al 2021, segnando un guadagno di poco inferiore ai 270 milioni di euro. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale di Nord Est Economia.

Le esportazioni di caffè a Trieste

TRIESTE – Nel 2022 il valore delle vendite estere delle imprese del Friuli Venezia Giulia (pari a oltre 22 miliardi di euro) ha evidenziato una sensibile crescita rispetto all’anno precedente (+21,9%, quasi 4 miliardi in più).

Nella performance della provincia di Trieste (+22,4%) ha inciso il buon andamento del distretto del caffè: “Nel 2022 le esportazioni di altri prodotti alimentari, categoria merceologica che comprende essenzialmente il caffè, in provincia di Trieste sono state pari a poco meno di 270 milioni di euro, in crescita del 16,5% rispetto all’anno precedente”, sottolinea il ricercatore dell’Ires Fvg Alessandro Russo che ha rielaborato in questa indagine dati Istat.

L’analista rileva ancora che il principale Paese di destinazione del caffè triestino sono gli Stati Uniti, con oltre 40 milioni di euro di export nello scorso anno (+15% rispetto al 2022). Tra i principali mercati di sbocco ci sono anche la Grecia, la Corea del Sud, la Francia e il Regno Unito: “Si può sottolineare il notevole incremento del valore delle vendite in Cina, pari a 12,2 milioni di euro contro i 7,5 del 2021 (+61,6%)”.

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Lavazza integra i servizi AWorld nella sua app per la sostenibilità

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Lavazza insieme a AWorld (immagine concessa)

MILANO – “Piacere Lavazza”, la prima app omnicanale, lanciata nel 2020 e pensata per fidelizzare il consumatore attraverso un programma di loyalty che prevede una Collection attraverso la raccolta di chicchi e azioni interattive come la partecipazione a concorsi e missioni relative ad eventi e iniziative aziendali, si arricchisce di una grande novità.

Da oggi tutti possono giocare un ruolo attivo nella sfida globale verso un pianeta più sostenibile. Ne è convinta Lavazza che integra all’interno della sua app Piacere Lavazza i servizi della startup e B-Corp italiana AWorld, piattaforma nata con l’obiettivo di guidare ed incentivare le persone a vivere in maniera sempre più inclusiva e sostenibile, misurandone l’impatto e il footprint sull’ambiente.

Lavazza per la sostenibilità insieme a AWorld

AWorld, presente sul mercato anche tramite l’omonima app, è stata lanciata nel 2020 ed ha sviluppato la metodologia di Impact Engagement™ basata sull’interrelazione di 3 macro-fasi: education, engagement e misurazione d’impatto, coniugando engagement ed education attraverso tecniche di gamification.  Inoltre, la startup italiana ha da poco rilasciato un calcolatore di Carbon Footprint individuale sviluppato in partnership con UNFCCC (United Nations Framework Convention on Climate Change) composto da una serie di domande appartenenti a 4 aree di impatto (food, home, travel, shopping) per tracciare le emissioni annuali di un individuo.

Grazie a consensi e risultati straordinari che hanno portato, in pochi anni, a più di mezzo milione di download in tutto il mondo, AWorld è stata eletta piattaforma ufficiale a supporto di “ActNow”, la campagna globale contro il cambiamento climatico delle Nazioni Unite.

Già nel 2022 Lavazza ha ingaggiato i suoi utenti con una collaborazione realizzata con AWorld all’insegna dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. L’obiettivo primario era rendere i clienti più consapevoli dell’impatto generato dalle loro abitudini di acquisto.

Grazie all’integrazione tra la piattaforma AWorld e l’App Piacere Lavazza sarà possibile aumentare la consapevolezza del proprio impatto ambientale calcolando la propria impronta green e tramite le meccaniche di missioni dedicate su App sarà possibile mettersi alla prova e intraprendere un percorso di educazione e formazione verso l’adozione di comportamenti sostenibili.

Affrontando le sfide proposte da AWorld, ogni mese, infatti, l’app Piacere Lavazza proporrà un tema su cui informarsi e agire concretamente

Ogni tema sarà formato da 3 missioni: un contenuto da leggere, un’azione da registrare e una domanda di calcolo di carbon footprint personale. Per ogni missione completata sarà possibile guadagnare chicchi che verranno accreditati sulla propria app.

Questa sarà anche l’occasione per Lavazza di raccontare le iniziative e i progetti in ambito sostenibilità e inclusione, dai progetti CSR, alla Fondazione Lavazza fino alle iniziative di marca come la recente iniziativa di Qualità Rossa “L’Italia che vorrei”.

“Siamo fieri di annunciare questa collaborazione con AWorld fondata su valori comuni e con il fine di incentivare i consumatori dell’app Piacere Lavazza a vivere in maniera sempre più sostenibile, misurando il loro impatto sull’ambiente”, dice Igor Nuzzi – regional director Italia e Svizzera Lavazza.

“Il team di AWorld ha lavorato con entusiasmo al successo di questo progetto e siamo felici di poter continuare la nostra collaborazione con un partner strategico come Lavazza, con l’obiettivo di aumentare sempre di più la consapevolezza dei clienti sui temi di sostenibilità ambientale e umana”, dice Alessandro Lancieri – co-Founder e cto di AWorld.

L’impegno dedicato alle partnership in tema di sostenibilità e, in particolare, alle iniziative che ingaggiano i consumatori in azioni virtuose a sostegno dell’ambiente e delle persone, conferma l’attenzione di Lavazza a questi temi.

La scheda sintetica del Gruppo Lavazza

Lavazza, fondata a Torino nel 1895, è un’azienda italiana produttrice di caffè di proprietà dell’omonima famiglia da quattro generazioni. Il Gruppo è oggi tra i principali protagonisti nello scenario globale del caffè, con un fatturato di oltre 2,3 miliardi di euro e un portfolio di marchi leader nei mercati di riferimento come Lavazza, Carte Noire, Merrild e Kicking Horse. È attivo in tutti i segmenti di business, presente in 140 mercati, con 9 stabilimenti produttivi in 6 Paesi e oltre 4.200 collaboratori in tutto il mondo.

La presenza globale è frutto di un percorso di crescita che dura da oltre 125 anni e gli oltre 30 miliardi di tazzine di caffè Lavazza prodotti all’anno sono oggi la testimonianza di una grande storia di successo, per continuare a offrire il miglior caffè possibile in qualsiasi forma, curando ogni aspetto della filiera, dalla selezione della materia prima al prodotto in tazza.

Il Gruppo Lavazza ha rivoluzionato la cultura del caffè grazie ai continui investimenti in Ricerca e Sviluppo: dall’intuizione che ha segnato il primo successo dell’impresa – la miscela di caffè – allo sviluppo di soluzioni innovative per i packaging; dal primo espresso bevuto nello Spazio alle decine di brevetti industriali sviluppati.

Un’attitudine a precorrere i tempi che si riflette anche nell’attenzione rivolta al tema della sostenibilità – economica, sociale e ambientale – considerata da sempre un riferimento per indirizzare la strategia aziendale. “Awakening a better world every morning” è il purpose del Gruppo Lavazza, che ha l’obiettivo di creare valore sostenibile per gli azionisti, i collaboratori, i consumatori e le comunità in cui opera, unendo la competitività alla responsabilità sociale e ambientale.

 

Hausbrandt è tra gli sponsor del circuito di golf Porsche Green Cup

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Hausbrandt tra gli sponsor di Porsche Green Cup 2023 (immagine concessa)

NERVESA DELLA BATTAGLIA (Treviso) –  Mondi solo all’apparenza distanti si incroceranno a partire da metà marzo, grazie alla dinamicità e alla versatilità del marchio Hausbrandt. Lo storico brand, da sempre attivo nel settore della torrefazione, che lo scorso anno ha tagliato il traguardo dei 130 anni, è infatti tra gli sponsor della 31esima edizione del Porsche Green Cup 2023, circuito di golf a tappe che coinvolge i più prestigiosi Golf Club d’Italia e riunisce proprietari Porsche appassionati di golf.

Hausbrandt tra gli sponsor del Porsche Green Cup 2023

La partnership racconta un sodalizio tra eccellenze con il fil rouge della passione: da un lato Hausbrandt, con le sue raffinate miscele e dall’altro Porsche, sinonimo di auto di lusso, veri gioielli a quattro ruote.  La sponsorizzazione prevede la partecipazione di Hausbrandt in qualità di partner ufficiale con la visibilità del marchio lungo tutte le tappe del circuito.

Tra una buca e l’altra sarà l’espresso Hausbrandt realizzato con capsule Epica ad accompagnare giocatori e pubblico durante la gara. Epica è il sistema innovativo brevettato da Hausbrandt, con capsule dotate di una doppia camera che conserva la fragranza del caffè appena macinato, per un espresso sempre perfetto. Diversi i vantaggi dell’utilizzo delle capsule Epica, dalla velocità di preparazione alla massima igiene e pulizia.

Il primo appuntamento è in programma venerdì 17 marzo, al Golf Bogliaco di Brescia, storico Golf Club fondato nel 1912, cui seguiranno ulteriori 18 tappe in diverse città d’Italia, con quattro gare aggiuntive previste fuori calendario.

L’unione tra Hausbrandt e Porsche Green Cup si appresta a raccontare la magica fusione tra rigore e passione, tra sport e gusto per tracciare con carattere questa nuova entusiasmante avventura tra paesaggi unici e rilassanti pause a bordo green.

Percassi alla ricerca di stagisti nel marketing Starbucks a Bergamo

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Il logo di Starbucks

BERGAMO – Percassi, il gruppo italiano dietro Starbucks e altri grandi marchi, è alla ricerca di nuovi stagisti nell’area marketing per la nota catena di caffetterie americana a Bergamo. La risorsa, inserita all’interno del dipartimento, parteciperà alle attività legate allo sviluppo del piano marketing per Starbucks Italia.

Nello specifico, le attività includeranno:

  • Pianificazione e cura del piano editoriale sui social network
  • Gestione della community e risposte a commenti e messaggi
  • Analisi dei dati, monitoraggio e reportistica
  • Gestione ed ottimizzazione di progetti di comunicazione online (blog, app, video story, digital PR, ed altri)
  • Supporto ai progetti di marketing e comunicazione
  • Redazione di testi e relativa pubblicazione attraverso i Social Media

Il candidato ideale di Percassi presenta le seguenti caratteristiche:

  • Laurea/Master in marketing, digital marketing, comunicazione
  • Passione per l’ambito della Comunicazione digitale
  • Buone capacità relazionali, in particolare nel contesto online
  • Ottima conoscenza della lingua inglese
  • Ottima conoscenza del pacchetto Office, in particolare Power Point ed Excel
  • La conoscenza dei principi di scrittura in ottica seo rappresenta un plus

Per maggiori informazioni basta cliccare qui.

Franco Pavero, spento a 90 anni il fondatore Sellmat di Prato Sesia

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Franco Pavero (immagine presa dal sito Novara Today)

Addio all’imprenditore novarese Franco Pavero. Il fondatore della Sellmat di Prato Sesia aveva fondato la realtà nel 1963 insieme al socio Adriano Foglia. L’azienda è diventata con il tempo uno dei leader nel settore nel campo della distribuzione automatica. Leggiamo di seguito la triste notizia pubblicata su Novara Today.

Lutto nel mondo dell’industria novarese

L’imprenditore, 90 anni, aveva fondato nel 1963 la Sellmat insieme al socio Adriano Foglia. Da allora l’azienda, che produce distributori automatici di bevande e alimenti, è cresciuta fino a diventare uno dei leader del settore in Italia, con oltre 1200 dipendenti.

“Il grande vuoto che Franco Pavero ha lasciato non ci impedirà di proseguire la strada che lui, insieme ad Adriano Foglia, ha tracciato a partire dal 1963, dando vita alla distribuzione automatica in Italia – scrive la Sellmat -. Tutti noi lo ringraziamo per gli insegnamenti e l’ironia che con passione ha trasmesso ogni giorno a tutti quelli che hanno avuto il privilegio di lavorare con lui”.

Didiesse per la sostenibilità: dalla cialda che diventa compost alla macchina in plastica riciclata

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didiesse espresso riciclo
Il riciclo dei fondi di caffè (immagine concessa)

CAIVANO (Napoli) – Ridurre, riutilizzare, riciclare: un’azione combinata di gesti che possono fare la differenza, a partire dal quotidiano. Da queste ispirazioni Didiesse, azienda napoletana specializzata nella produzione di macchine espresso a cialde, continua il suo impegno grazie al lavoro del comparto di ricerca&sviluppo interno, nell’ambito della sostenibilità ambientale e punta per le proprie macchine espresso, su materiali riciclati e riciclabili.

L’impegno di Didiesse per l’ambiente

Infatti parte dei componenti in plastica dell’ultima macchina lanciata sul mercato Baby Frog sono prodotti da scarti post-industriali e/o rifiuti post-consumo. Tutti i materiali di seconda vita rispondono infatti a requisiti CSI, polo di riferimento europeo per la verifica e la certificazione della conformità di materiali, prodotti, impianti e imprese.

Inoltre, l’azienda dispone di packaging sostenibili, certificati FSC (che identifica i prodotti derivati da foreste gestite in modo corretto e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici), stampati con inchiostri ecologici a base acqua. Le buste da imballaggio, utilizzate per proteggere i prodotti nella confezione, sono anch’esse 100% riciclabili e provenienti da scarti di produzione.

Sempre nell’ambito del riciclo, la cialda al termine del suo ciclo vitale può trasformarsi in qualcosa di davvero prezioso.

A parte la qualità del caffè erogato, l’economicità del sistema, è soprattutto il lato ecologico della cialda che ha spinto Didiesse ha puntare sin dall’inizio su questo sistema del caffè porzionato, una vera sfida controcorrente ai tempi.

Infatti l’azienda produce esclusivamente macchine espresso a cialde, un formato che può essere smaltito interamente nell’umido e avviato così al compostaggio industriale, un modo naturale per riciclare i propri rifiuti organici, oppure per il compostaggio domestico. I fondi di caffè e la carta filtro hanno un’alta biodegradabilità e quindi idonei alla produzione di concime naturale.

Il compostaggio imita, riproducendo in forma controllata e accelerata, i processi che avvengono in natura a carico degli scarti organici, restituendo la sostanza organica al terreno e ai cicli biologici dell’ambiente. Nello specifico i fondi di caffè sono ricchi di azoto e magnesio perciò possono essere utilizzati come concime liquido ed annaffiare le piante.

Nasce Tuttocapsule Training Center, primo centro di formazione in Italia sul single serve

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Tuttocapsule Training Center (immagine concessa)

SETTIMO TORINESE (Torino) – Lunedì 13 marzo è una data storica per Tuttocapsule. Nella sede di via De Francisco 135/1 a Settimo Torinese si è tenuto il primo “corso introduttivo al caffè ed al monoporzionato”: un immaginario viaggio nel mondo del caffè, dalle lontane origini fino ai giorni nostri, dai pastori nomadi dell’Etiopia all’amata tazzina di espresso.

Tuttocapsule Training Center

Un’intera giornata dedicata alla formazione interna, che di fatto sancisce il debutto ufficiale del Tuttocapsule Training Center, il primo centro di formazione in Italia dedicato alla capsule e alla loro storia, che seguirà la formazione sia interna che esterna del franchising Tuttocapsule per quanto riguarda il personale dei punti vendita italiani ed esteri.

All’interno di un’aula allestita appositamente per ricreare un’immersione in una piantagione di caffè, i partecipanti hanno ricevuto inizialmente un’infarinatura generale sul caffè e sulla botanica. Nella seconda parte del corso sono stati approfonditi i temi dell’estrazione e della preparazione del caffè con i vari sistemi; infine, sono state smontate le macchine da caffè per studiare il loro funzionamento.

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Il Training Center di Tuttocapsule (immagine concessa)

Dove e quando sono nate le capsule? Chi le ha inventate? Come sono nati i sistemi che conosciamo oggi? Quali le differenze tra le varie capsule e macchine? Le risposte a queste e a tante altre domande si possono conoscere solo nel Tuttocapsule Training Center, diverso e innovativo rispetto a quelli già esistenti.

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Il Training Center (immagine concessa)

L’obiettivo principale del TTC Training Center è sviluppare ulteriormente le competenze degli addetti nei punti vendita attraverso un percorso formativo: imparare nuove nozioni guidati da un team di esperti è un’occasione imperdibile. Dietro le quinte del Tuttocapsule Training Center c’è infatti il lavoro certosino di Carlotta Ozino Caligaris, export manager TTC con un passato nel campo della formazione di aziende leader del Food & Beverage, e Gianlorenzo Dardo, socio di Tuttocapsule e fondatore del Training Center Lavazza.

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Il Training Center (immagine concessa)

Sapere, crescere e innovare permettendo anche ai meno esperti di apprendere, sono questi i cardini su cui progettare il nuovo sviluppo di Tuttocapsule, catena che da sempre punta con forza sulla formazione come elemento strategico e differenziante, oltre che risorsa commerciale e strumento per aumentare le competenze e la partecipazione di tutti.

Caffè, tè e cioccolata: ecco gli alimenti e le bevande che rendono più felici per Uber Eats

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Il logo Uber Eats

MILANO – Lunedì 20 marzo in tutto il mondo si celebra la Giornata internazionale della felicità, quale argomento migliore per farlo se non quello dell’alimentazione. Per l’occasione Uber Eats ha interpellato la dottoressa Martina Donegani, biologa nutrizionista, esplorando tra le tante tipologie di cibo, incluso il mondo del food delivery, quali fossero quelle che impattano al meglio sul nostro umore.

La ricerca Uber Eats

“Il cibo influisce anche sul nostro umore: in molti alimenti sono presenti sostanze che agiscono sui neurotrasmettitori che veicolano le informazioni fra le cellule del sistema nervoso come la serotonina, la noradrenalina e la dopamina” spiega Martina Donegani. La serotonina in particolare favorisce la serenità e il benessere e per produrla come detto il nostro organismo utilizza il triptofano, suo precursore. Ecco allora che frutta a guscio (soprattutto in mandorle e arachidi), tuorlo d’uovo, carni di pollo e tacchino, pesce azzurro e formaggi possono essere considerati degli happy food”in grado di sostenere il nostro umore.

Oltre al triptofano, ci sono poi altre sostanze capaci di influenzare più o meno direttamente il nostro umore:

  • La caffeina e la teobromina di tè, caffè e cioccolata svolgono un’azione eccitante

  • Gli acidi grassi omega 3 migliorano la composizione delle cellule nervose, rendendole capaci di catturare più facilmente la serotonina in circolo e sono presenti nel pesce azzurro e nei semi di chia e di lino

  • L’acido folico contribuisce ad alzare i livelli di serotonina e ne sono ricchi i legumi e le verdure a foglia verde

Il magnesio migliora la resistenza allo stress ed è presente nei legumi secchi, abbondante nei cereali integrali, nei vegetali a foglia verde, nel cioccolato e nelle carni bianche.

Anche il sonno rende felici: il decalogo da seguire a tavola

Per la Giornata mondiale del sonno, Uber Eats ha stilato in collaborazione con la dottoressa Martina Donegani, esperta biologa nutrizionista, un decalogo dedicato al rapporto tra cibo e questo importante momento della giornata, anzi della notte. Non fa eccezione il food delivery: che si cucini a casa o si scelga un cibo pronto da farsi consegnare a domicilio, l’importanza della scelta giusta è cruciale per dormire bene.

Quasi un italiano su tre dorme un numero insufficiente di ore e uno su sette si dichiara insoddisfatto della qualità del proprio sonno. Insomma, i disturbi del sonno secondo un recente studio pubblicato sull’autorevole rivista Scientific Reports da ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) sono in crescita.

Eppure è risaputo che dormire un sonno di qualità è fondamentale per migliorare la qualità della vita, ecco perché è bene ricordare che anche ciò che mangiamo influisce sul sonno.

Quando alla sera passiamo dalla veglia al sonno, infatti, il cervello comincia a convertire un particolare neurotrasmettitore chiamato serotonina (l’ormone del buonumore) in un altro ormone essenziale per dormire bene, la melatonina.

L’organismo è abituato a produrre la serotonina secondo dei ritmi regolari, e per fabbricarla utilizza le sostanze che prende dagli alimenti. “Non tutto ciò che mangiamo contiene però i mattoni utili per produrre la serotonina”, spiega la dottoressa Donegani, “così un primo motivo alimentare di insonnia può essere proprio nella mancanza di ‘materia prima’, cioè degli alimenti giusti per trasformarsi in questa preziosa sostanza. Non solo, anche la composizione dei pasti e il timing con cui vengono fatti può influire sulla qualità del sonno”.

Ecco allora un decalogo con i consigli da seguire a tavola, i cibi da preferire e quelli da evitare per un sonno rigenerante, che si tratti di prepararsi il cibo da sé oppure di ordinare dei piatti attraverso i servizi di food delivery.

1) Fare un pasto leggero la sera che non affatichi la digestione. La cena dovrebbe fornire circa il 35% delle kcal giornaliere con il giusto mix di carboidrati (pane, riso, pasta, patate), fibre (verdura) e proteine, e un uso non eccessivo di grassi: studi dimostrano che pasti troppo ricchi di grassi tendono a peggiorare la qualità del sonno, probabilmente perché affaticano troppo la digestione

2) Lasciare trascorrere almeno due-tre ore dopo la cena prima di coricarsi, per evitare che il lavoro digestivo possa disturbare il sonno.

3) Non saltare la prima colazione della mattina (deve fornire circa il 20% delle kcal giornaliere) perché detta i ritmi di tutta la giornata alimentare: deve essere giustamente abbondante, in modo da dare l’energia e la sostanza che serve per compensare il digiuno notturno e affrontare nel migliore dei modi il nuovo giorno.

4) Mantenere sempre ben idratato l’organismo, perché durante la notte si ha comunque un’azione traspirante che comporta una perdita d’acqua: se ci si addormenta non perfettamente idratati si rischia che il centro della sete mandi dei segnali durante la notte disturbando il sonno.

5) Scegliere cibi ricchi di triptofano, aminoacido precursore della serotonina e della melatonina, ormone coinvolto nel meccanismo sonno/veglia. Uova e formaggi sono gli alimenti più ricchi di triptofano, seguono poi le carni (tacchino, pollo, coniglio, vitello, agnello), i legumi (in particolare quelli secchi), la frutta oleosa (noci e nocciole), i pesci di mare, i cereali integrali (più di quelli raffinati), e alcuni ortaggi (indivia, patate, spinaci, cavolfiori, asparagi, bietole, lattuga).

6) Garantire un buon apporto di vitamina B1 e B6, che hanno anche loro un ruolo nella sintesi ormonale della serotonina. Tra i cibi che le contengono troviamo i cereali, i legumi, le uova, la carne, il pesce.

7) Consumare alimenti ricchi di calcio la sera. Hanno un blando effetto calmante, ecco allora che i latticini, ricchi sia di triptofano che di calcio, possono davvero essere considerati degli alleati contro l’insonnia e una tazza tiepida di latte alla sera può rivelarsi un valido aiuto.

8) Consumare a cena anche una porzione di pane o cereali, meglio se integrali: sono ricchi di amido, carboidrato complesso che grazie allo stimolo dell’insulina favorisce la disponibilità del triptofano

9) Evitare il consumo di sostanze eccitanti nella seconda parte della giornata: va evitata la caffeina, che si trova nel caffè, nel tè, nella cioccolata e anche nelle cole.

10) Non abusare con il consumo di alcol: oltre che dannoso per la salute, è vero che può indurre inizialmente sonnolenza, ma può poi capitare che ci si svegli durante la notte e non si riesca più a prendere sonno. Anche in questo, caso, dunque, se si vuole consumare dosi moderatissime.

La scheda sintetica di Uber Eats

Uber Eats fornisce accesso istantaneo al commercio locale e consente alle persone di cercare e scoprire i ristoranti della propria città, ordinare con un click e ricevere cibo o altro a casa in modo veloce ed affidabile. Uber Eats collabora con circa 850 mila commercianti in oltre 6 mila città in tutto il mondo, mantenendo i tempi di consegna al di sotto dei 30 minuti. In Italia è presente in circa 70 città, per un totale di oltre 400 comuni.