mercoledì 12 Novembre 2025
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Stop ai bar e caffè in casa: la nuova tendenza della generazione Z

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Due ragazze al cellulare (immagine: Pixabay)

Per rispondere all’aumento del prezzo della tazzina al bar, la generazione Z (sono i nati tra la fine degli anni ’90 e i primi anni del 2010, ad esempio, tra il 1997 e il 2012, ha deciso di adattare le proprie cucine come caffetterie fai-da-te, curate nei minimi dettagli. Il trend, noto come home café, spopola tra i giovani che condividono quotidianamente video in cui si preparano i caffè. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale Radio 105 Network.

La nuova tendenza della generazione Z è il caffè in casa

MILANO – I cappuccini al mattino, sempre più costosi, stanno diventando un lusso quotidiano che molti giovani non sono più disposti a concedersi.

E così, la Generazione Z ha deciso di rispondere, trasformando le proprie cucine in caffetterie fai-da-te, curate nei minimi dettagli: dai menù personalizzati alle divise da barista, dai dolci fatti in casa alle playlist rilassanti che ricreano l’atmosfera dei coffee shop di tendenza.

Su TikTok, il fenomeno ormai è virale. Il trend, noto come home café, spopola tra i giovani che condividono quotidianamente video in cui si preparano caffè freddi, cappuccini con latte vegetale, matcha, o espresso artigianali, il tutto servito in bicchieri da asporto personalizzati, spesso decorati a mano.

Una delle creator più attive, anche se non italiana, è Marlene Rodriguez, che si riprende ogni mattina mentre prepara il suo caffè freddo in una tazza riutilizzabile, accompagnato dalla scritta motivazionale “Promemoria per preparare il caffè a casa domani mattina e risparmiare quei 7 dollari”.

Un messaggio che parla chiaramente a una generazione attenta sia al risparmio economico, sia all’estetica quotidiana.

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Circana rivela come i marchi minori innovano su larga scala

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I punti salienti del report (immagine concessa)

MILANO – Le aziende di beni di largo consumo di piccole dimensioni stanno innovando su vasta scala nella creazione di prodotti “Superstar”, con una media di vendite di innovazione maggiore per le brand di piccole e medie dimensioni rispetto a quelle più grandi. Basandosi su valori quali localismo, sostenibilità e sul desiderio dei consumatori di prodotti che entusiasmino, aziende che ispirino e supportino il loro stile di vita, i marchi minori che investono nell’innovazione sono estremamente efficaci nel generare vendite, confermando un vecchio detto che “piccolo è meglio”.

Il report Circana

Questo, in sostanza, è quanto emerge dal report Europe’s Innovation Pacesetters 2025 pubblicato oggi da Circana, uno studio dettagliato su oltre 75.000 nuovi lanci e rinnovamenti di beni di largo consumo nel 2024 che includono alimentari, bevande, prodotti per la casa, cura della persona, neonati e animali domestici. Il report analizza i dati dei punti vendita dei più grandi mercati europei monitorati da Circana – Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito (EU6) – e si basa su ricerche sui consumatori per comprendere i loro comportamenti di acquisto.

In tutta Europa, la continua incertezza geopolitica ed economica, unita all’inflazione, ha portato a un calo complessivo dell’innovazione nei beni di largo consumo.

Il numero di innovazioni è diminuito del 20% rispetto al 2023, mentre le vendite inerenti nuovi prodotti sono calate del 17%, passando da €28,9 miliardi nel 2023 a €24,1 miliardi nel 2024.

Lo scorso anno solo il 5,2% di tutti i beni di largo consumo erano innovazioni, in calo rispetto al 6,2% dell’anno precedente; uno dei livelli più bassi mai registrati da Circana.
Il Regno Unito e i Paesi Bassi hanno avuto i tassi di inflazione più alti e quindi hanno subito il maggiore calo di innovazione in termini di valore delle vendite.

Il Regno Unito ha visto le vendite di innovazioni nelle categorie alimentari diminuire del 28% tra il 2023 e il 2024, mentre i Paesi Bassi sono calati del 43% nello stesso periodo.

Il Regno Unito rimane tuttavia il mercato più importante per l’innovazione, con il 7% delle vendite di nuovi prodotti alimentari provenienti dallo sviluppo di nuovi prodotti (NPD), il più alto tra i sei Paesi.

“L’innovazione è la linfa vitale del settore dei beni di largo consumo, una fonte attestata di crescita e un modo per soddisfare i consumatori che cercano prodotti nuovi in un momento di tagli ai costi e di incertezza”, commenta Ananda Roy, senior vice president and industry advisor, consumer goods, Circana.

“Nonostante il calo dell’innovazione anno su anno, registrato in tutti gli anni successivi alla pandemia, e con le aziende concentrate sull’ottimizzazione dei loro portafogli e sull’uso della ‘shrinkflation’ per aumentare le vendite, esistono significative aree di crescita tra brand minori e “follower” e tra alcuni dei nostri marchi storici più amati che si stanno reinventando.”

L’analisi di Circana rivela anche che i nuovi prodotti performano meglio nell’anno successivo al loro lancio. Ciò accade in quanto i consumatori hanno modo di provarli, eventuali problemi iniziali della distribuzione possono essere risolti e le strategie di prezzo possono essere adeguate. I lanci di prodotti innovativi ‘Rising Stars’ (che hanno generato da €500.000 a €1 milione di vendite per SKU) o ‘Mainstream’ (da €100.000 a €500.000) nel loro primo anno, spesso passano a diventare Superstar (generando più di €1 milione) entro il secondo anno di diffusione.

Punti salienti del report:

Piccolo è grande: dal pollo biologico alla vodka scozzese

Nel 2024, i produttori di beni di largo consumo minori hanno innovato su vasta scala, con l’innovazione che ha contribuito fino al 79% delle vendite totali di una brand. Le media di vendita di innovazione è stata più alta per i produttori di dimensioni extra piccole, piccole e medie rispetto a quelli grandi, con un aumento del contributo complessivo delle aziende minori all’innovazione di prodotto.

L’azienda alimentare spagnola a conduzione familiare, Avícola Sánchez, è in cima alla classifica dei Produttori Più Innovativi del 2024 (basata sul valore medio delle vendite per innovazione). Nota per il suo pollo biologico Avicosan, l’azienda ha generato vendite di €36 milioni per ogni innovazione. In un altro caso, la brand di bevande alcoliche ‘disruptive’, Glen’s Vodka, che fa particolarmente leva sulle sue radici scozzesi, ha generato vendite di €22 milioni per ogni innovazione.

I marchi storici e di fiducia puntano sulla “reinvenzione” di prodotto

Le brand storiche si stanno reinventando attraverso una combinazione di diversificazione, collaborazione e ispirazione da TikTok per svecchiare, dare nuova energia e ridefinire le categorie.

La marca del distributore rende lo shopping di nuovo divertente

Molti lanci di marche del distributore sono ora diventate brand a sé stanti, con i reseller in tutta Europa che sperimentano nuove rotte di mercato, ‘bundle’ di prodotti e servizi nonché strategie di prezzo per contribuire a rendere l’esperienza di acquisto più piacevole.

Ananda Roy di Circana aggiunge: “I consumatori apprezzano moltissimo i nuovi prodotti che si adattano al loro stile di vita, alle loro scelte alimentari e che li aiutino a raggiungere i loro obiettivi di vita. Per questi motivi, sono disposti a pagare di più per articoli che offrono qualcosa di veramente differenziato. Ma è fondamentale assicurarsi che i nuovi prodotti soddisfino le aspettative, altrimenti i consumatori li abbandoneranno in modo silenzioso. Il messaggio per i produttori e le marche CPG è chiaro e semplice: è il momento di innovare.”

Sei trend di innovazione che influenzano i consumatori:

  1. Alimenti a base vegetale con gusti innovativi, ingredienti riutilizzati creativamente (ad es. frutta brutta ma buona) e sistemi di ricarica o detersivi per bucati veloci aiutano i consumatori a scegliere prodotti etici.
  2. Crescente domanda di tavolette di cioccolato fondente e aromatizzate, con packaging innovativo.
  3. Focus su salute e benessere, con bevande energetiche premium e ipertoniche che soddisfano la domanda di una nutrizione potenziata in formati convenienti.
  4. Produttori che aggiungono proteine e vitamine, seguendo trend salutistici come il microbioma e la perdita di peso (inclusi prodotti ispirati a GLP-1).
  5. Ispirazione alla cucina globale, come il Dubai Chocolate, il cioccolato diventato virale.
  6. Brand noti con un tocco in più, come le bevande proteiche con caffè.

Metodologia

Circana ha analizzato i dati dei punti vendita per i beni di largo consumo di marca dai sei paesi dell’UE: Francia, Regno Unito, Germania, Italia, Spagna e Paesi Bassi, tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2024.

Questo è stato confrontato con i trend dell’intero anno precedente 2023 e in alcuni casi di studio con i trend a medio termine nel 2021-2022. Il report si basa anche sulla Pacesetters Survey di Circana condotta a marzo 2025 con 1.000 consumatori nei sei paesi dell’UE e sulla ricerca European Innovation Attitudes di Circana, condotta ad aprile 2023 con 3.500 consumatori nei sei paesi dell’UE. Circana utilizza anche modelli analitici proprietari per sviluppare le classifiche di innovazione.

La scheda sintetica di Circana

Circana è un’azienda leader nella fornitura di tecnologia, intelligenza artificiale e dati agli operatori del largo consumo e di beni durevoli, produttori e distributori, impegnati a ottimizzare il loro business.

Le analisi predittive e la tecnologia di Circana consentono ai clienti di misurare la loro quota di mercato, comprendere il comportamento dei consumatori che la guida e accelerare la crescita. La piattaforma tecnologica Liquid Data di Circana è alimentata da un vasto set informativo di alto valore e da algoritmi intelligenti sviluppati in sei decenni di esperienza nel settore.

Con Circana, i clienti possono intraprendere azioni immediate per preparare il futuro ed evolvere le loro strategie di crescita in un’economia sempre più complessa, dinamica e in continua evoluzione. Per ulteriori informazioni, visita www.circana.com.

Caffarel presenta la collezione di praline Piemonte Bigusto

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Piemonte Bigusto, la nuova collezione di praline firmata Caffarel (immagine concessa)

MILANO – Tradizione, innovazione e un’irresistibile doppia anima: è da questo incontro che nasce Piemonte Bigusto, la nuova collezione di praline firmata Caffarel. Un omaggio all’eccellenza piemontese e al gusto autentico della “Nocciola Piemonte IGP”, protagonista indiscussa di un’esperienza multisensoriale capace di sorprendere e conquistare morso dopo morso.

Piemonte Bigusto: il nuovo volto del gianduia

Caffarel reinterpreta la propria icona, il Piemonte, dando vita a una collezione che unisce la delicatezza del gianduia classico alla dolcezza del cioccolato bianco e all’intensità del gianduia fondente:

Piemonte Bianco & Classico, dalla dolcezza avvolgente del cioccolato bianco che incontra la cremosità del gianduia;

Piemonte Fondente & Classico, per chi ama l’intensità del fondente in perfetto equilibrio con la morbidezza del gianduia.

Un equilibrio armonioso di consistenze e sapori, espressione della storica maestria Caffarel nel trasformare ingredienti d’eccellenza in momenti di puro piacere.

Tre formati per tre momenti di piacere

Praline Piemonte Bigusto

Ideale per chi ama scegliere e lasciarsi guidare dal gusto, creare la propria selezione per gusto e quantità.

Piemonte Bigusto porta al centro dell’esperienza la pralina nella sua forma più autentica. Pensato per momenti di condivisione o degustazione, permette di apprezzare ogni singola variante in totale libertà, valorizzando il gesto quotidiano del concedersi un piacere goloso.

Piemonte Bigusto Cornet (150g )

Raffinato e pratico, il Cornet Piemonte Bigusto è perfetto per chi desidera regalarsi un momento di dolcezza o sorprendere qualcuno con un pensiero elegante e ricercato. Le praline racchiuse all’interno esprimono al meglio l’equilibrio tra croccantezza e morbidezza che caratterizza la nuova collezione.

Piemonte Bigusto Scatola regalo (215g)

Un piccolo scrigno che unisce estetica e bontà: il formato Mini Hobo è pensato per le occasioni speciali e per chi ama donare con stile. Il design curato e il contenuto pregiato fanno di questa confezione il regalo perfetto per trasmettere attenzione, gusto e amore per la tradizione.

L’eccellenza di sempre, con una nuova personalità

Con Piemonte Bigusto, Caffarel continua il suo percorso nella valorizzazione della tradizione dolciaria piemontese, con uno sguardo sempre attento all’innovazione di prodotto. Il risultato è una collezione raffinata e distintiva, che rinnova l’esperienza del cioccolato gianduia in chiave moderna, senza rinunciare alla qualità e all’autenticità che da sempre definiscono il brand.

Elah Dufour: perdita di 3,3 milioni di euro a causa del rincaro del cacao

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flavio repetto
I loghi Elah, Dufour e Novi

Il rincaro del cacao ha mandato in rosso il gruppo Elah Dufour con una perdita di 3,3 milioni di euro. Il Gruppo opera sul mercato con oltre 240 addetti attraverso marchi prestigiosi come Elah Dufour, Baratti e Novi, spaziando dalle caramelle al cioccolato, dai preparati per dessert alla vendita di prodotti da forno. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Andrea Giacobino per Il Giornale di Italia.

Il bilancio del gruppo Elah Dufour

NOVI LIGURE (Alessandria) – Elah Dufour, il rincaro del cacao manda in rosso il Gruppo, perdita da €3,3 milioni nonostante l’aumento dei ricavi. Il secondo bilancio dopo la scomparsa del cavaliere del lavoro Flavio Repetto, ex presidente di Fondazione Carige, ha visto sì crescere i ricavi ma chiudere in perdita il gruppo dolciario genovese Elah Dufour presieduto da Guido Repetto (figlio di Flavio) e da lui controllato e partecipato fra gli altri da Ermenegildo Zegna HoldItalia e Fenera Holding.

Il Gruppo opera sul mercato con oltre 240 addetti attraverso marchi prestigiosi come Elah Dufour, Baratti e Novi, spaziando dalle caramelle al cioccolato, dai preparati per dessert alla vendita di prodotti da forno.

L’esercizio consolidato del 2024 da poco approvato ha mostrato un buon aumento delle vendite a 171 milioni rispetto ai 157 milioni del 2024, ma si è passati da un utile di 12,3 milioni a una perdita di 3,3 milioni perché i costi della produzione sono saliti da 147,7 milioni a 184,3 milioni per il rincaro dei costi del personale e dei prezzi delle materie prime (cacao e burro di cacao).

I ricavi del comparto dolciario hanno contribuito per 162,8 milioni dai 142,4 milioni dell’anno prima grazie al canale discount; crollo dei ricavi dai servizi di ristorazione e di distribuzione automatica che hanno fatturato 8,4 milioni, in calo del 42,7%.

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Starbucks punta sulle bevande proteiche con il progetto Starting 5

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Il logo di Starbucks

Il colosso americano Starbucks presenta il programma Starting 5 con l’obiettivo di rinnovare l’offerta e invertire il calo delle vendite focalizzandosi principalmente sugli alimenti proteici. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Alimentando.

Il nuovo piano di Starbucks

SEATTLE – Si chiama Starting 5 il programma che vuole traghettare Starbucks nel futuro e voluto da Brian Niccol, ceo dall’agosto 2024. L’obiettivo è rinnovare l’offerta e invertire il calo delle vendite intercettando i nuovi trend di consumo, che oggi guardano principalmente al mondo del benessere e degli alimenti proteici. Sono infatti in corso all’interno di cinque caffetterie Starbucks degli Stati Uniti – prima di un lancio su scala nazionale – alcune nuove proposte per il menù.

Tra queste, un nuovo topping per bevande a base di caffè contenente 15 grammi di proteine, la ‘Protein Cold Foam’, e due bevande a base di acqua di cocco, il Coco Matcha e il Coco Cold Brew. La catena starebbe testando anche la cottura, direttamente nei punti vendita, di alcuni prodotti da forno. I primi test riguarderebbero un croissant al burro e un double chocolate cookie.

Nel corso degli ultimi mesi Starbucks Usa ha già introdotto diverse novità nei suoi menù:

  • l’eliminazione del sovrapprezzo per le personalizzazioni con latte vegetale
  • l’eliminazione dello zucchero dalla polvere di matcha per un maggiore controllo sulla dolcezza
  • l’inserimento di una nuova proposta vegan, lo Spicy Falafel Pocket
  • il lancio di nuove bevande ready-to-drink come Starbucks Iced Energy (5 calorie, 0 g di zuccheri) e Starbucks Frappuccino Lite Coffee Drink (100 calorie, senza zuccheri aggiunti)

“La risposta è stata forte”, sottolinea la catena in una nota. “Dopo la rimozione dello zucchero dal matcha in polvere, abbiamo registrato un aumento di quasi il 40% nelle vendite di bevande a base di matcha, segno che i clienti stanno accogliendo favorevolmente scelte più salutari”.

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Cono gelato: ecco le nuove proposte dei maestri pasticceri

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Un cono gelato (immagine: Pixabay)

Pankono, CroNò, Ice Croissant: definizioni e tecniche diverse per rinnovare il cono gelato, in base alla creatività di maestri pasticceri o giovani talenti. Così la classica cialda lascia il posto a consistenze che ripropongono i sapori dei lievitati. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato su Identità Golose.

La nuova definizione del cono gelato

MILANO – Ormai si sa, la cucina è anche evoluzione e rivoluzione. Riprogramma le sue regole e aggiorna ciclicamente i suoi modelli, progetta nuove strade e costruisce ponti per attraversare territori inesplorati, così reinventa le mode e cambia le abitudini a tavola, più o meno frequentemente.

Pensando al passato vengono in mente Riso, oro e zafferano di Gualtiero Marchesi, il manifesto della nuova cucina italiana d’autore; le Cinque stagionature di Parmigiano reggiano in diverse consistenze di Massimo Bottura, che rilegge il territorio attraverso un gesto radicalmente innovativo; ancora, l’arrivo della cucina molecolare anche in Italia, grazie a chef come Moreno Cedroni, Ettore Bocchia o Davide Scabin; o la “riscoperta del pane” by Niko Romito.

Proposte che hanno cambiato aspetto o nome o percezione al già visto, puntando su sapori originali e intraprendendo nuove vie per dare piacere al palato.

A trovarsi al centro di un processo di revisione e innovazione stavolta tocca al cono gelato.

È icona dell’estate, rivoluzionario emblema di libertà eletto a puro piacere da passeggio; il MoMA di New York lo annovera tra le icone di design che hanno cambiato le nostre vite. Scelto abitualmente da 7 italiani su 10, oggi la sua fama è in ascesa, tanto da meritare un posto nel paniere 2025 dell’Istat, che lo individua tra i prodotti più rappresentativi dei consumi delle famiglie italiane.

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HostMilano in anteprima alla sede di Confcommercio: riflettori su caffè, cacao, gelato e horeca Francesca Cavallo (Fiera): “Il caffè? È come un linguaggio”

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Il ritorno di HostMilano (immagine concessa)

MILANO – I consumatori oggi non cercano solo prodotti, ma esperienze: sapori che si contaminano, suggestioni che nascono dall’incontro tra mondi diversi, idee che trasformano la tradizione in nuove opportunità.

È su questa domanda che si concentra Il gusto dell’ospitalità, l’evento promosso da HostMilano e Confcommercio Milano che si è tenuto il 12 settembre nella Veranda Liberty di Palazzo Castiglioni (sede della Confcommercio milanese), con le associazioni Altoga, Assofood, Epam Fipe Milano e Panificatori dedicato ai quattro grandi filoni simbolo del made in Italy – caffè, cioccolato, pasta-pizza-pane e gelato oltre al ruolo della ristorazione – e alla loro crescente ibridazione, capace di dare vita contaminazioni inedite e sorprendenti.

Il ritorno di HostMilano

Dalle sinergie tra pane e cioccolato, ai dessert che uniscono forno e gelato, fino al caffè reinterpretato in chiave gourmet: l’innovazione di prodotto nasce sempre più spesso dal dialogo tra filiere affini, capaci di generare inedite esperienze sensoriali per i consumatori e nuove occasioni di business per le imprese.

In questo scenario, HostMilano, organizzata da Fiera Milano, si conferma hub internazionale dell’ospitalità e laboratorio di contaminazioni creative: con oltre 1.900 espositori provenienti da 54 Paesi, la manifestazione offre uno spazio unico per valorizzare affinità, stimolare connessioni e anticipare i trend globali del fuoricasa e del food retail.

Il ruolo di piattaforma è rafforzato anche dalla capacità di HostMilano di creare connessioni, coinvolgendo istituzioni, associazioni e territori, e accompagnando le imprese nelle trasformazioni in corso.

“Appuntamenti come quello di oggi – commenta Francesca Cavallo, head of hospitality Exhibitions di Fiera Milano – sono fondamentali per valorizzare le sinergie tra filiere e HostMilano si distingue proprio per la sua capacità di riunire mondi diversi in un sistema integrato dove innovazione, sostenibilità e collaborazione sono centrali. In futuro – conclude – vogliamo rafforzare ancora di più il legame con tutti gli stakeholder e con il territorio, così da rendere la manifestazione un punto di riferimento sempre più forte per l’ospitalità, anche oltre i giorni di fiera”. E poi, a proposito di caffè: “È come un linguaggio”

“HostMilano 2025 è un appuntamento strategico per valorizzare settori chiave come pane, caffè, gelato, cioccolato e ristorazione, eccellenze della nostra organizzazione e del nostro territorio che contribuiscono in modo decisivo alla crescita del Paese – afferma Simonpaolo Buongiardino, vicepresidente di Confcommercio MiLoMB – Queste filiere rappresentano non solo una tradizione da difendere, ma anche un laboratorio di innovazione e di nuove opportunità di business”. “Confcommercio Milano – prosegue – è da sempre al fianco delle imprese per accompagnarle in un percorso di crescita e innovazione, creando sinergie, come con Fiera Milano e HostMilano, che possano rafforzare il loro ruolo di riferimento nell’ospitalità milanese e italiana”.

Un dinamismo che trova riscontro anche nei numeri. Nonostante un contesto internazionale complesso, nel primo semestre 2025 l’export mondiale dei settori rappresentati da HostMilano è cresciuto del +2,9% (fonte ExportPlanning). La performance più significativa è quella dei macchinari per gelato e refrigerazione (+8,6%), seguita dalle macchine da caffè (+2,5%), mentre la ristorazione professionale cresce dell’1% e i macchinari per panificazione e pasticceria segnano un +0,3%. Dati che confermano la solidità e la vitalità di filiere che continuano a trainare l’ospitalità italiana sui mercati internazionali.

Anche i singoli settori restituiscono un quadro dinamico

Nel 2024, la panificazione ha generato in Italia un fatturato di circa 13 miliardi di euro, con consumi previsti in crescita dell’1,6% nonostante un trend di lungo periodo leggermente calante (fonte Coordinamento Filiera Agroalimentare Confcommercio Milano).

Il comparto del gelato, in cui l’Italia spicca come leader europea, rappresenta un’eccellenza riconosciuta a livello globale: oltre 4,5 miliardi di euro complessivi di fatturato lungo la filiera e più di 600 milioni di porzioni di gelato artigianale vendute, con un consumo pro capite di circa 2 kg (fonte Coordinamento Filiera Agroalimentare Confcommercio Milano).

L’Italia conferma la sua leadership europea anche nel settore del caffé: con oltre 556.500 tonnellate di caffè torrefatto, pari al 25% della produzione UE, è il principale torrefattore dell’Unione (fonte Eurostat).

Un primato che si inserisce in un mercato globale valutato in circa 120 miliardi di dollari (fonte Mediobanca), con prospettive di crescita costante sia sul fronte della materia prima sia delle macchine da caffè, che a livello mondiale varranno quasi 19 miliardi di dollari nel 2025 e supereranno i 25 miliardi entro il 2030 (fonte Mordor Intelligence). L’aumento del costo della tazzina, sommato alla diminuzione del potere di acquisto delle famiglie, sta, al momento, rallentando la spesa giornaliera che gli italiani dedicano alla colazione o alla classica pausa caffè.

Pur essendo l’Italia uno dei paesi europei dove il costo della tazzina è aumentata, negli ultimi anni, in misura minore rispetto all’incremento dei costi della materia prima (dati Istat e Banca d’Italia) rimane obiettivo primario delle torrefazioni italiane quello di ritrovare un equilibrio economico/finanziario di settore tale da riuscire ad invertire questa attuale tendenza dei consumi e ridare un ruolo centrale alla bevanda più famosa e consumata dagli italiani (fonte Altoga).

Infine, la ristorazione conferma il suo ruolo strategico con un valore aggiunto di oltre 59 miliardi di euro nel 2024, il settore non solo sostiene le filiere produttive con acquisti per circa 20 miliardi di euro l’anno, ma genera un indotto complessivo di oltre 55,5 miliardi, trasformando ogni piatto in un racconto del territorio e delle sue eccellenze (fonte Epam Fipe Milano).

HostMilano 2025, in programma a Fiera Milano dal 17 al 21 ottobre sarà quindi il momento in cui imprese, buyer e professionisti provenienti da tutto il mondo potranno incontrarsi, scoprire in anteprima le novità e anticipare le tendenze che segneranno l’ospitalità di domani.

Le degustazioni speciali di pane, cioccolato, gelato e caffé

All’interno dell’evento Il gusto dell’ospitalità del 12 settembre promosso da Fiera Milano – HostMilano e Confcommercio Milano nella veranda di Palazzo Castiglioni, l’esperienza si completa con una degustazione che celebra l’eccellenza dei settori protagonisti di Host 2025, dal pane al cioccolato, dal gelato al caffè, alla ristorazione. Un percorso tra sapori e contaminazioni che mette in dialogo tradizione e innovazione.

Grazie al contributo delle associazioni di Confcommercio Milano – Altoga, Assofood, Panificatori, Epam Fipe Milano – e del maître chocolatier Davide Comaschi, oggi sono state proposte degustazioni speciali pensate per l’evento che raccontano ricerca, studio e passione e prendono forma in quattro assaggi:

Pane: sono stati proposti dal presidente dei panificatori Matteo Cunsolo tre tipi di pane:
– “shokupan”, un pane in cassetta giapponese, a dimostrazione dell’internazionalità del valore del pane;

– pane in cassetta con malto tostato e semi, a dimostrazione della vicinanza che il pane ha nei confronti della salute e del benessere;

– pane con pancetta, rucola e formaggio, per promuovere il valore del gusto, come elemento qualificativo del prodotto pane.

Cioccolato: è stata presentata da Davide Comaschi la “Pralina Carato”, un cioccolatino-design, una delle diverse prove con la quale Comaschi ha vinto il campionato del mondo di cioccolateria a Parigi e che ad oggi fa parte della linea di cioccolato firmata da Da Vittorio e Davide Comaschi.

Al suo interno si trova un cremoso ripieno di cioccolato al latte al 46%, fatto con un blend di fave di cacao provenienti da differenti piantagioni nel mondo e un latte che ha la particolarità di essere molto cremoso proveniente dalle nostre montagne, accompagnato da un centrifugato di zenzero fresco selezionato senza nervature in modo da dare una delicata nota piccante ma con un gusto molto aromatico e fresco tipico dello zenzero. Il tutto chiuso in una copertura dello stesso cioccolato al latte e rifinito con una foglia d’oro alimentare in modo da renderlo ancora più prezioso.

Gelato: un gelato al pane con semi di quinoa e amaranto, servito con un gelato al cioccolato monorigine senza latte proposto dal consigliere Assofood Antonio Morgese della gelateria Il Rigoletto.Un connubio che ben rappresenta i valori di ricerca, studio, e internazionalità di HostMilano e del gelato, ma che in questa occasione ha scelto di preparare anche per sottolineare il valore del fare impresa nel campo dell’agroalimentare.

Caffè: un caffè del gruppo Bonomi – Musetti proposto dal presidente di Altoga, Davide Licchelli.

Il conto alla rovescia per la Grande Fiera dell’ospitalità, Davide Licchelli, Altoga: “Il caffè protagonista con quattro competizioni e il Villaggio”

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Da sinistra: Matteo Cunsolo, presidente dell’Associazione Panificatori, Fabio Acampora, vicepresidente vicario di Epam Fipe Milano, Simonpaolo Buongiardino, vicepresidente Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza, Francesca Cavallo, head of hospitality exhibitions di Fiera Milano e Davide Licchelli, presidente di Altoga

MILANO – Nella suggestiva cornice della veranda Liberty di Palazzo Castiglioni, sede di Confcommercio Milano, si è svolto Il gusto dell’ospitalità, evento d’anteprima promosso da HostMilano con la collaborazione di Altoga, Assofood, Epam Fipe Milano e Associazione Panificatori.

L’iniziativa ha riunito professionisti e operatori del settore per discutere delle nuove sfide e opportunità nel mondo dell’ospitalità.

Francesca Cavallo, Head of Hospitality Exhibitions di Fiera Milano, ha aperto l’incontro illustrando la visione della Fiera: “Il nostro obiettivo comune è quello di sviluppare ed espandere ulteriormente il settore dell’ospitalità. Siamo alle porte della quarantaquattresima edizione di HostMilano, una manifestazione biennale di grande prestigio, che quest’anno prevede la presenza di oltre 1900 aziende espositrici provenienti da 54 Paesi, le quali presenteranno tendenze e anticipazioni dei trend del settore hospitality”.

Cavallo aggiunge: “Viviamo in un momento di profonda trasformazione e cambio nel mercato: l’ospitalità è in continua mutazione e tutto, oggi più che mai, gravita e ruota attorno al concetto di esperienza. I consumatori sono più consapevoli e, di conseguenza, più esigenti. I prodotti devono essere accompagnati da un senso di benessere e, molto spesso, da un percorso sensoriale. Tutto ciò esalta il concetto di ibridazione per i prodotti che saranno i veri protagonisti di HostMilano: caffè, cioccolato, gelato e pane. Il nostro obiettivo? Creare un settore di sinergia con i nostri partner anche grazie ad un nuovo layout di Fiera”.

HostMilano si propone perciò come piattaforma internazionale in cui tradizione e innovazione si incontrano, valorizzando settori chiave come il caffè, il cioccolato e panificazione.

La ristorazione come motore economico e sociale

Fabio Acampora, vicepresidente vicario di Epam Fipe Milano, ha sottolineato l’importanza strategica della ristorazione in Italia: “Con un valore aggiunto di oltre 59 miliardi di euro nel 2024, la ristorazione si conferma il motore della filiera agroalimentare del Bel Paese. Gioca un ruolo decisivo nella valorizzazione e promozione di un patrimonio eno-gastronomico di eccellenza”.

Acampora aggiunge: “I ristoratori, con la loro preparazione, uniscono qualità, origine, tradizione e innovazione, promuovendo prodotti locali e genuini. Ogni anno le imprese della ristorazione acquistano circa 20 miliardi di euro di prodotti agroalimentari. La ristorazione ha registrato fino oltre 55 miliardi di euro di consumi intermedi alimentando un indotto diffuso e vitale per il tessuto collettivo nazionale, affermandosi come anello di congiunzione essenziale tra filiera e consumatori”.

“Bar, locali e gelaterie sono inoltre importanti luoghi di incontro e aggregazione, fondamentali per la vita sociale.  Per questi motivi la ristorazione è uno dei pilastri del settore dell’accoglienza. Il ruolo è centrale anche per il turismo: tra gennaio e giugno 2025, 61 milioni di visitatori hanno scelto l’Italia per le vacanze. La spesa di ristorazione turistica si attesta sui 23 miliardi di euro. Per il 2025, il 35% degli imprenditori ha programmato già nuovi investimenti per i propri esercizi. Sempre più imprese coniugano inoltre modelli virtuosi che coniugano sostenibilità e pratiche etiche”.

“Inoltre,” prosegue Acampora “In occasione di HostMilano saremo presenti con uno stand dedicato tra talk e approfondimenti sul futuro del settore con un particolare focus sulla tecnologia e le anticipazioni dei trend”.

Il pane, protagonista della dieta quotidiana

Matteo Cunsolo, presidente dell’Associazione Panificatori, ha evidenziato la crescente importanza del pane nella dieta quotidiana:

“Il pane non è più un alimento di secondo grado ma rappresenta un vero protagonista della nostra dieta. Il nostro obiettivo è valorizzare il pane e le emozioni che può dare durante il pasto, dal punto di vista di diversi Paesi, come Cina, Perù, Svizzera e Portogallo. Il pane non è solo acqua e farina ma è il risultato di una costante ricerca e studio. Gli stessi consumatori sono sempre più attenti in materia ed è nostro dovere venirgli incontro promuovendo qualità ed eccellenza”.

Il caffè: competizioni e valorizzazione

È il turno di Davide Licchelli, presidente di Altoga, il quale ha presentato le attività legate al mondo del caffè che saranno protagoniste a HostMilano:

“Sono 35 anni che collaboriamo con la Fiera. Saremo protagonisti anche in questa edizione con ben  4 competizioni dedicate al caffè: il Gran premio internazionale della caffetteria, il Campionato italiano del latte art, il Campionato mondiale latte art e la Moka Challenge. I partecipanti provengono da tutto il mondo: sono attività estremamente importanti per la valorizzazione del chicco”.

Da sinistra: Antonio Morgese, consigliere di Assofood, Simonpaolo Buongiardino, vicepresidente Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza, . Francesca Cavallo, head of hospitality exhibitions di Fiera Milano e Davide Comaschi, maître chocolatier

Licchelli aggiunge: “Anche quest’anno abbiamo allestito il Villaggio del caffè, uno spazio completamente dedicato al chicco. Il mondo del chicco sta vivendo un momento difficile con la tazzina che sta subendo sempre più rincari e il  quadro generale climatico è delicato a dir poco. Cercheremo di sensibilizzare e dare più evidenza e lustro ad una delle bevande simbolo del made in Italy.”

Il gelato, simbolo del Bel Paese

Antonio Morgese, consigliere di Assofood, ha condiviso dati significativi sul settore della gelateria: “In Italia nel 2023 sono state registrate 9300 gelaterie. È un dato significativo considerando che il secondo Paese in Europa per numero di imprese dedicato al gelato è la Germania con poco più di 3000 attività. Molti neoimprenditori si avvicinano sempre di più a questo mondo. Il gelato italiano è indiscutibilmente uno dei simboli del Bel Paese”.

Morgese conclude: “In tutto il mondo il gelato artigianale è italiano ed è riconosciuto come un nostro tratto distintivo. All’estero ho potuto riscontrare come popolare sia il gelato italiano diventando un vero fenomeno di costume”.

Il cioccolato e le contaminazioni creative

Davide Comaschi, maître chocolatier, ha annunciato un’iniziativa dedicata al cioccolato: “A HostMilano avvieremo il progetto sCIOCk (ne abbiamo parlato qui). Il cioccolato ha bisogno di movimento, inteso come confronto tra i professionisti del settore. Nel nostro stand ci saranno talk e contaminazioni con altri settori, tra cui mixology, gelato e cosmetica. Il cioccolato si sposa davvero con tutto”.

L’evento si è chiuso con l’intervento di Francesca Cavallo, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra realtà diverse: “Questo percorso è un ottimo risultato frutto di un grande gioco di squadra con la contaminazione dei prodotti al primo posto. Un esempio? Il caffè che non è più solo un prodotto ma un linguaggio basato su emozione ed esperienza”.

A Rho, torna l’hub fieristico mondiale, culturale ed esperienziale che guarda alla crescita dell’ospitalità internazionale

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hostmilano 2019 carta d'identità
HostMilano: il dietro le quinte

MILANO – Manca sempre meno all’apertura della manifestazione biennale e internazionale HostMilano, che ormai è in rampa di lancio dal 17 al 21 ottobre a Rho Fiera, con un programma ricco di occasioni per gli stakeholders di tutto il mondo. Piattaforma italiana, spirito globale, l’intero spettro dell’ospitalità viene rappresentato nelle sue diverse sfumature: dal caffè alla panificazione, dal cioccolato al gelato, il made in Italy torna protagonista.

Innovazione, tendenze, contaminazioni: HostMilano risponde alle nuove esigenze legate sempre più al concetto di experience. Quindi all’interno di questo capiente contenitore, l’ibridazione è un elemento fondamentale che si rifletterà nei padiglioni della Fiera, con aree tematiche e un nuovo layout.

Un’attenzione sempre più maggiore posta sul consumatore da parte delle imprese, che si traduce nella stessa essenza di questo evento milanese. Con la mission di diffondere e fare cultura attorno alle materie prime, spingendo per una maggiore consapevolezza sui prodotti.

Una manifestazione identitaria rispetto ai prodotti cardine italiani: gelato, pasticceria, cioccolato e, naturalmente caffè. HostMilano è quasi un movimento da un settore all’altro, seguendo l’onda dell’innovazione e delle contaminazioni.

HostMilano: l’antipasto del menù completo, a Palazzo Castiglioni

Presso la sede della Confcommercio Milano in Corso Venezia 47, accolti nella bellissima Veranda Liberty, si è parlato tanto di opportunità di business. Rispondono all’appello i rappresentanti di Assofood, Altoga, Epam Fipe Milano e Panificatori.

Coinvolti a Fiera Milano oltre 1.900 espositori da 54 Paesi, che danno già un indizio di quanto HostMilano sia un appuntamento fondamentale per le imprese. Registrato un export nel primo semestre 2025 che sfida il contesto critico globale, con una crescita del +2.9%.

Parlando proprio del settore caffè, i segni positivi non mancano: le performance delle macchine del caffè (+2,5%) sono seconde solo ai macchinari per il gelato e la refrigerazione (8,6%).

Davide Licchelli, Presidente Altoga, celebra e onora 35 anni di collaborazione con HostMilano nel suo intervento: “Altoga è sempre stata molto attiva, e così lo sarà anche quest’anno.”

Le premesse esposte descrivono cinque giorni di competizioni che fanno convergere sfidanti da ogni parte del mondo. Stand in cui assaggiare ovviamente caffè. “Nonostante il momento difficile che sta attraversando il settore, con i prezzi aumentati anche nella Grande Distribuzione, le torrefazioni associate trovano in Altoga una spinta.” All’interno del Villaggio del Caffè pubblicizzati espresso e cappuccino, di cui Altoga si fa portabandiera”.

E ancora attorno alla tazzina, il comando dell’Italia sul piano europeo viene confermato: 556.500 tonnellate di torrefatto all’anno, si coprono ben il 25% della produzione UE

La tazzina a HostMilano, assume sempre più le caratteristiche di un’emozione che frutto della trasformazione di una commodity.

I protagonisti di questa esperienza però, restano ancora una volta gli operatori, capaci di tradurre la materia prima in qualcosa che regala sensazioni.

“Il caffè come un linguaggio” dice bene Francesca Cavallo, Head of Hospitality di HostMilano.

Tutto questo e molto altro, è stato e sarà, HostMilano.

Francesca Cavallo, Head of Hospitality della manifestazione, è in prima linea per parlare ancora una volta dei prossimi sviluppi di un evento che vuole essere innanzitutto punto di incontro e di riferimento per professionisti, addetti ai lavori, protagonisti dell’horeca.

Cavallo: “Obiettivo comune, far crescere il settore dell’ospitalità”

Insieme a Fabio Acampora (vicepresidente vicario Epam Fipe Milano), Matteo Cunsolo (Presidente Associazione Panificatori), Davide Licchelli (Presidente Altoga), Antonio Morgese (Consigliere Assofood), Simonpaolo Buongiardino (presidente di Confcommercio MiLOMB), Davide Comaschi (maitre chocolatier, world chocolate master), che si sono alternati per dare voce a tutte le forme di HostMilano: riuniti per raccontare ciascuno il proprio mondo rappresentato nelle diverse aree espositive.

A HostMilano quindi, messo in vetrina il saper fare italiano e la passione dietro la macchina complessa dell’hospitality: qui trova tutto lo spazio di espressione necessario per essere valorizzato nel suo presente e strade future.

Oltre la bevanda nel SIC (Salone internazionale caffè), più di una tavoletta dentro l’hub capitanato da Davide Comaschi, SCIOCk, bakery, arte bianca, gelato artigianale che magari dialogano con il design, il Bel Paese traghetta verso la prossima epoca di digitalizzazione e sostenibilità il modo di essere ospitali.

Mercati del caffè di nuovo in rally e i prezzi degli arabica si riavvicinano ai 4 dollari

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Chicchi di caffè tostato (credits: Alexa from Pixabay)

MILANO – Nuovo rally sui mercati del caffè nell’ultima seduta della settimana. Venerdì 12 settembre, New York ha registrato un nuovo prepotente rimbalzo, dopo la giornata fiacca di giovedì, riavvicinandosi al traguardo dei 4 dollari per libbra. Il contratto per scadenza dicembre ha guadagnato 1.075 punti (+2,8%) chiudendo a 396,85 centesimi, massimo da fine aprile per la scadenza principale.

Forti rialzi anche a Londra, dove il contratto per scadenza novembre dell’Ice Robusta è risalito a 4.601 dollari, in ripresa dell’1,8% e ai massimi dell’ultima settimana e mezza.

Alla ripresa dei prezzi ha contribuito il rivalutarsi del real, la moneta brasiliana, ai massimi degli ultimi 15 mesi sul dollaro.

Gli analisti continuano a sottolineare la condizione di forte precarietà del mercato, con un livello generale delle scorte molto basso, che catalizza i movimenti speculativi

Dal meteo continuano ad arrivare notizie contrastanti. Un bollettino di Climatempo, diramato giovedì, prevedeva un intensificarsi delle precipitazioni a partire da questa settimana.

Ma i dati di altre fonti lanciano l’allarme per una situazione preoccupante nella cintura degli arabica, dove il tempo secco rischia di arrecare pregiudizio in partenza al potenziale produttivo del nuovo raccolto, la cui fioritura inizierà tra fine settembre e inizio ottobre, con l’arrivo delle piogge primaverili.

Raccolto che secondo Gil Barabach, analista di Safras & Mercado, potrebbe essere potenzialmente da record, visto il ricorrere di un anno positivo nel ciclo biennale degli Arabica.

Ma prima di poter parlare di un super raccolto – ha spiegato Barabach, parlando in una presentazione su Internet– è necessario, per l’appunto, che ci siano piogge adeguate a sostenere la fioritura e che un clima favorevole accompagni anche le fasi successive del ciclo vegetativo degli arbusti.

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