mercoledì 19 Novembre 2025
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Andrea Lattuada con Luckin Coffee per altri tre anni, ma negli USA: “Momento giusto per entrare in questo mercato”

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Andrea Lattuada espresso martini
Andrea Lattuada svela i retroscena di uno dei cocktail più consumati al mondo

MILANO – Luckin Coffee Inc, nata nel 2017 in Cina e oggi catena di caffetterie che ha totalizzato 1.45 miliardi di dollari e 21,300 store sparsi nel globo, ha un nome, un volto, tutto italiano nella sua squadra sin dall’inizio della sua scalata: si parla del trainer e proprietario di 9bar, Andrea Lattuada, che ha seguito l’evoluzione di questo brand, curandone i dettagli nel Far East.

Almeno fin qui: nei prossimi anni di rinnovo di questa fruttuosa collaborazione, si guarda più a ovest. Si guarda agli Stati Uniti e poi chissà, verso l’Europa.

Lattuada e Luckin Coffee: squadra che vince non si cambia?

“Il format di Luckin è rimasto praticamente invariato in questi anni, ma ora si sta espandendo verso altri mercati, in primis gli Stati Uniti che rappresentano un Paese in cui investire. Ho rinnovato il contratto con Luckin per altri tre anni e così uscirò dal Far East e mi occuperò di tutto il mondo.

Si parte in questa nuova conquista.

Negli USA non ci sono poi tante differenze in termini di consumo, anche se l’americano medio forse è ancora un po’ meno attento alla qualità e può bere specialty come prodotti più commerciali.”

E lei in questi tre anni come si muoverà insieme a questa catena?

“Mi occuperò ancora di fare consulenza come ho già fatto, dello svolgimento di analisi di mercato, dello sviluppo di un blend personalizzato insieme a diversi protagonisti del settore che diventeranno brand ambassador.”

Sono formati?

“In realtà nel mondo Luckin i dipendenti dietro al bancone devono più che altro rispettare le procedure e le ricette, perché la tecnologia è piuttosto avanzata e permette di essere meno operativi. Tutto è codificato, bisogna assemblare nelle proporzioni giuste, gli ingredienti.

Aiuterò comunque a fare formazione e a creare concept che siano più in linea con le atmosfere che piacciono agli americani. Già a Singapore ci sono dei locali in cui potersi sedere a lungo, soprattutto all’interno dell’aeroporto dove è possibile anche pagare con la carta e non solo tramite app.

Sicuramente cambierà anche l’offerta rispetto al Paese di riferimento. La bevanda d’avena è ancora molto richiesta negli States così come il decaffeinato – fenomeno che tuttavia sta interessando un po’ tutto il mondo -.”

Ha notato delle differenze tra la clientela?

“Nel Far East ci sono due macro categorie, anche se una leggermente è più ridotta: innanzitutto c’è chi impazzisce per il prodotto di massa e non guarda a ciò che c’è dentro in termini di ingredienti e origini ma al suo aspetto e al suo gusto; dall’altra parte esiste una fascia particolarmente attenta alla qualità del caffè e che, seppur più piccola, rappresenta una buona fetta intercettata dalle caffetterie di specialty – una situazione ben diversa rispetto a quello che succede in Italia -.

I giovanissimi invece prediligono le ricette base latte con gli sciroppi, anche se questi drink sono diventati meno dolci e meno pesanti, magari con l’alternativa delle bevande vegetali.

In Asia sono molto attenti all’alimentazione salutare e questo tipo di approccio potrebbe funzionare anche oltre oceano negli USA, dove arriveremo probabilmente nel 2025.”

Lavorare con Luckin com’è per un italiano master dell’espresso come lei Lattuada?

“Dall’altra parte dell’oceano sono molto più attenti a valorizzare determinati aspetti che in Italia vengono un po’ trascurati, dalla scelta del personale, delle materie prime, della tecnologizzazione.

Se nel food si utilizzano personalità di un certo livello come i grandi chef che sono il traino di un brand, nel caffè in Italia non si applica questa stessa strategia, perché non si conferisce ancor prima il giusto valore a questa bevanda. Luckin Coffee e così tanti altri, hanno invece capito che dare importanza al professionista dietro il prodotto venduto, è un meccanismo che premia.

Spero che cambi questo paradigma anche in Italia, altrimenti saremo costretti a restare schiavi del prezzo della tazzina. Finché non eleviamo il prodotto e di conseguenza diamo visibilità agli addetti ai lavori, non potremmo essere all’altezza di nomi come Luckin, che ha scelto per altro un prodotto eccellente: si vende solo Arabica e delle migliori qualità che, tra parentesi, sarebbe un ulteriore ostacolo se si volesse entrare in Italia, dove bisogna ancora educare il consumatore. Una cosa controintuitiva se si considera che attualmente è persino conveniente scegliere la qualità dato l’alto costo della Robusta.”

Tecnologizzazione e figura del barista: è un’opportunità o è un sacrificio?

Lattuada: “Un’opportunità. L’automazione permette di mantenere una certa costanza nel servizio. I punti più specializzati hanno bisogno di operatori più formati, ma è essenziale per chi deve gestire un volume così grande di punti vendita, contare su degli esecutori che siano in grado di riprodurre in maniera standard la ricetta.

Che non significa che la macchina fa tutto: l’operatore deve saper gestire le attrezzature per capire che il caffè sia estratto correttamente. Certo esiste la telemetria che ricalibra tutto dal sistema centrale, ma il latte, lo sciroppo, gli ingredienti devono essere assemblati dal barista con l’obiettivo di non alterare il frutto della ricerca avvenuta a monte in laboratorio, per modalità e tempi differenti.

È necessario per questo motivo formare il manager del locale che a sua volta coordinerà il resto della squadra: la parte più difficile è individuare la persona giusta per coordinare l’intera macchina.

In Cina non esiste il problema della carenza del personale. Negli Stati Uniti sicuramente la strategia dovrà cambiare adeguandosi ai prezzi di questo mercato. Tuttavia Luckin ha rodato una macchina per cui si sa esattamente come ottenere determinati margini a seconda dell’area del mondo in cui si entra.

Il cliente in Cina che è abituato a pagare poco, la prima consumazione è a 99 centesimi di dollari di Singapore e soltanto dopo si paga un minimo 3 dollari. In America i margini saranno più alti perché i costi per l’azienda saranno invarianti ma i prezzi nel listino saranno più alti per le bevande. “

Conclude Lattuada: “Ho creduto in Luckin sin dall’inizio, quando era soltanto uno store.

Avevo già intravisto il suo potenziale nel quartiere generale. Ci ho voluto puntare già all’epoca e loro hanno investito su di me che ero una figura riconosciuta come consulente e trainer in Cina, un Paese in cui ho avviato un percorso 25 anni fa che procede ancora con Luckin.

E ora inizia il bello.

Adesso è il momento giusto per entrare negli USA, perché proporre un prodotto di qualità a dei prezzi più convenienti è una politica vincente in un mercato che sta attraversando una crisi economica.”

Ditta Artigianale apre a Milano in corso Magenta 31 Sanapo: “Ci siamo ispirati ai cafè degli anni ’50”

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sanapo ditta artigianale decaffeinato
Francesco Sanapo (immagine concessa)

MILANO – Ditta Artigianale, la microroastery fondata nel 2013 da Francesco Sanapo e Patrick Hoffer, apre per la prima volta al di fuori delle mura di Firenze approdando nel capoluogo lombardo. La caffetteria dedicata allo specialty coffee apre ufficialmente il 25 gennaio in corso Magenta 31, a pochi passi dalla stazione Cadorna e dal Castello Sforzesco.

Ditta Artigianale a Milano

Il locale di Sanapo, pluripremiato campione barista e assaggiatore, sarà contraddistinto da una vasta offerta che spazia dai monorigine più noti nel mondo fino ad arrivare alle classiche miscele speciali per l’espresso come Jump e Mammamia.

Naturalmente anche le estrazioni V60 e Aeropress saranno parte integrante della customer experience offerta dal locale.

Dalle proposte più classiche si arriva fino alla selezioni di signature drink originali come il Coffeemisù, la bevanda mix tra espresso e tiramisù.

Francesco Sanapo, come riporta il quotidiano Il Corriere della Sera, afferma: “Aprire a Milano è una grande emozione per me e per il mio team. Il nostro concept si basa sull’idea di riportare il bar alla sua dimensione umana e conviviale, ispirandosi ai caffè degli anni ’50, quando questi luoghi erano punti di ritrovo per socializzare e condividere momenti di qualità”.

L’offerta di Ditta Artigianale tuttavia non si ferma al caffè. Anche la proposta gastronomica ha uno spazio di particolare rilievo: dalla colazione all’aperitivo senza tralasciare il pranzo e il brunch con sandwich e pancake.

Il primo pasto della giornata vedrà come protagonisti dolci di provenienza internazionale come carrot cake e cinammon buns. Per il pomeriggio sono invece previsti signature cocktail originali accompagnati da taps gourmet.

Sanapo continua sempre sul Corriere della Sera: “ L’obiettivo principale è quello di creare un ambiente accogliente dove il caffè è al centro dell’esperienza e della narrazione, insieme a un’offerta complementare di prodotti artigianali e di altissima qualità. Quale miglior occasione per presentare la nostra nuova visual identity, a partire da una grafica più contemporanea e colorata e da un packaging 100% riciclabile”.

Lo stile architettonico della caffetteria rimanda echi dello stile Liberty con decorazioni floreali e la presenza di infissi in ferro, accompagnando lo stile del palazzo in cui è situata.

Il bar caffetteria sarà aperto dalle 7.30 alle 23 nei giorni feriali e dalle 8.30 alle 23 durante i fine settimana.

Così il Coffee Science and Education Summit offre un’esperienza formativa al top per i professionisti

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Coffee Science and Education Summit
Un dettaglio della locandina dell'evento

MILANO – Un’esperienza formativa interdisciplinare al top rivolta agli operatori di tutta la filiera, con esperti di livello internazionale e la regia di una delle massime istituzioni accademiche per gli studi sulla scienza e la tecnologia del caffè: tutto questo è il Coffee Science and Education Summit 2025, che debutta il 6 e 7 febbraio all’Università di scienze applicate di Zurigo (Zhaw).

Motore dell’iniziativa, il professor Chahan Yeretzian, fondatore e direttore del Coffee Excellence Center dell’ateneo zurighese, nonché docente di chimica bioanalitica.

Oltre a essere il padrone di casa, il Coffee Excellence Center (Cec) è uno dei quattro partner dell’evento, assieme alla Specialty Coffee Association (Sca), il Coffee Quality Institute (Cqi) e il World Coffee Research (Wcr).

Il Coffee Science and Education Summit, che si svolgerà presso la sede del Cec di Wädenswil (cantone di Zurigo), si propone di offrire una panoramica sulle più recenti ricerche nel campo del caffè spaziando in discipline che vanno dalla botanica alle scienza sensoriale, dalla tecnologia alle scienze sociali.

Il programma prevede laboratori, discussioni e assaggi guidati. Scopo del Summit è inoltre quello di mettere a confronto tutti i soggetti attivi nel multiforme mondo del caffè: dai produttori ai torrefattori, dai ricercatori agli esperti e i formatori.

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Essse Caffè conquista SIGEP 2025 tra qualità, innovazione e nuove esperienze

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Essse Caffè al SIGEP (immagine concessa)

BOLOGNA – Essse Caffè chiude con successo la sua partecipazione a SIGEP 2025, il principale appuntamento internazionale dedicato alla gelateria, pasticceria, panificazione e caffetteria. La cinque giorni a Rimini ha rappresentato per l’azienda bolognese un’occasione unica per mettere in mostra il suo impegno nel coniugare tradizione e innovazione, con un focus strategico sui settori del fuori casa e della ristorazione.

Essse Caffè al SIGEP 2025

“La nostra presenza a SIGEP quest’anno ha segnato una tappa fondamentale del nostro percorso – dichiara Agata Segafredo, communications manager di Essse Caffè – In un momento di grande complessità nel settore, Essse Caffè continua a scommettere sull’Horeca, con stand rinnovato e ampliato e tante novità, confermandoci tra i principali player del mercato. Abbiamo ricevuto un riscontro straordinario da parte di operatori e appassionati, evidenziando l’apprezzamento per la qualità e l’autenticità delle nostre miscele, ma anche per le innovazioni che abbiamo introdotto per rispondere alle esigenze del mercato in evoluzione”.

Un’esperienza immersiva e innovativa

 Al centro dell’esperienza Essse Caffè al SIGEP, il nuovo stand dal layout ampliato e dal design accattivante ha accolto migliaia di visitatori, offrendo momenti di degustazione nell’esclusivo corner bar e dimostrazioni dal vivo nel bancone a corridoio. Grande interesse ha suscitato il “Tavolo Coffee Experience”, che ha permesso ai partecipanti di immergersi in un viaggio sensoriale tra profumi e sapori unici, confermando l’attenzione dell’azienda per il coinvolgimento e l’educazione del pubblico.

Focus su Expresss, sistema a capsule per la ristorazione

 Tra le principali novità presentate, Expresss, una soluzione innovativa di macchina e capsule dedicata al settore ristorativo e dell’hospitality, ha riscosso grande interesse per la sua capacità di coniugare qualità, sostenibilità e facilità d’uso. “La crescente domanda di caffè di alta qualità nella ristorazione richiede soluzioni all’avanguardia. Expresss risponde perfettamente a questa esigenza, offrendo costanza nella resa, riduzione dei costi operativi e semplicità nella gestione”, spiega Agata Segafredo.

Masterclass e formazione: un successo consolidato

 La formazione è stata protagonista assoluta con il ritorno de La Classe di Essse, ma lo stand ha ospitato ogni giorno numerosi esperti e ospiti speciali, che hanno condiviso il palco per dimostrazioni e approfondimenti. Tra gli highlights:

  • Sebastiano Caridi, che ha incantato il pubblico con le sue creazioni di alta pasticceria in abbinamento al caffè.
  • Carmen Clemente, campionessa mondiale di Latte Art, che ha offerto tecniche per realizzare cappuccini artistici e scenografici.
  • Vincenzo Pennestrì, Maestro Gelatiere, che ha preparato stecchi gelato al caffè bianco, nuovo trend in gelateria.
  • Paolo e Davide Staccoli, padre e figlio, che hanno celebrato l’incontro tra Miscela Masini e il cioccolato di alta qualità con degustazioni guidate.
  • Valerio Valle, che ha presentato la “pizza dolce al tiramisù”, un’idea inedita che unisce tradizione e creatività.

Partnership strategica con APEI: il valore dell’eccellenza

 Durante l’evento, Essse Caffè ha ufficializzato la nuova collaborazione con APEI – Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana. Un’alleanza che esalta il connubio naturale tra il caffè e la pasticceria, con Miscela Masini al centro di questa sinergia grazie alle sue caratteristiche organolettiche superiori.

Uno sguardo al futuro

 Concludendo un’edizione memorabile del SIGEP, Essse Caffè conferma la propria missione di promuovere l’eccellenza del vero espresso italiano, sia sul mercato nazionale che internazionale. L’azienda guarda al futuro con l’obiettivo di consolidare la propria leadership nel settore e continuare a innovare, portando la cultura del caffè a un pubblico sempre più ampio e consapevole.

Essse Caffè: oltre 45 anni di passione, tradizione e qualità per un espresso che racconta il meglio del Made in Italy.

Per maggiori info basta cliccare qui.

La scheda sintetica di Essse Caffè

Scienza, sapienza e specializzazione: tre “S” che riassumono perfettamente i valori e la filosofia di Essse Caffè, prestigiosa torrefazione bolognese fondata nel 1979 da Francesco Segafredo assieme alle sorelle Chiara e Cristina Segafredo.

Oggi Essse Caffè è un marchio di successo in tutta Italia e all’estero, sinonimo di autenticità ed eccellenza, contraddistinto dall’inconfondibile “family feeling” delle sue miscele. L’obiettivo? Garantire un prodotto di massima qualità, tutti i giorni, tutto l’anno, realizzando con cura l’intero processo, a partire dall’accurata selezione della materia prima.

Grazie alle collaborazioni universitarie – Facoltà di Agraria delle Università di Bologna, Cesena e Foggia – l’Azienda ha acquisito elevato spessore scientifico nel proprio settore, con conoscenze su ogni tipologia di caffè, dalla torrefazione al confezionamento, fino al caffè in tazzina.

Ai fondatori, oggi si affianca la quarta generazione di torrefattori della famiglia: Agata Segafredo, Pietro Buscaroli, Riccardo e Ruggero Auteri che condividono la missione imprenditoriale con uno sguardo imprescindibile verso il futuro.

De’Longhi insieme a Sevengrams con il nuovo modello La Specialista presentato in Fiera da Chiara Bergonzi

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Chiara Bergonzi, specialista del settore e nuova brand ambassador per l’intera gamma Bean to Cup di De'Longhi (immagine concessa)

TREVISO – De’Longhi ha inaugurato il 2025 con una collaborazione esclusiva che promette di rivoluzionare l’esperienza del caffè domestico. Al SIGEP World, la 46ª edizione del Salone internazionale della gelateria, pasticceria, panificazione artigianali e caffè, conclusasi il 22 gennaio, Sevengrams, già punto di riferimento nel mondo del caffè di alta qualità, ha presentato questa straordinaria partnership con il gigante globale nella produzione di macchine per il caffè.

Questa alleanza segna una nuova fase per l’industria del caffè, con l’obiettivo di portare il meglio del caffè in grani, anche specialty, direttamente nelle case degli appassionati. E a guidare questa trasformazione è stata una delle figure più autorevoli nel panorama del caffè italiano e internazionale: Chiara Bergonzi, specialista del settore e nuova brand ambassador per l’intera gamma “Bean to Cup” di De’ Longhi.

Al padiglione D1 / stand 092 di SIGEP, i visitatori hanno potuto scoprire il nuovo modello di De’Longhi La Specialista, una macchina all’avanguardia progettata per gli appassionati di caffè che desiderano sperimentare e perfezionare l’arte dell’home brewing.

La macchina offre una tecnologia avanzata, come il controllo automatico della macinatura e la possibilità di preparare cappuccini perfetti grazie alla lancia vapore My LatteArt e al sistema LatteCrema Hot per una schiuma di latte ideale. Non solo tecnologia, ma anche la passione per il caffè, unita alla competenza di Chiara Bergonzi, che ha condiviso la sua esperienza per aiutare i consumatori a realizzare preparazioni straordinarie.

Andrea D’Aloia, marketing director De’Longhi ha affermato: “Questa partnership con Sevengrams rappresenta un passo importante per De’Longhi nel portare la qualità del caffè specialty nelle case degli appassionati. La collaborazione con Sevengrams e il supporto di Chiara Bergonzi ci permettono di offrire un’esperienza di caffè unica, a partire dalla nostra gamma Bean to Cup, e siamo felici di partire proprio dal SIGEP”.

“SIGEP è la vetrina ideale per lanciare questa nuova collaborazione con De’Longhi”, ha affermato Chiara Bergonzi, presente alla manifestazione in qualità di giudice dei Campionati italiani baristi 2025. “La Specialista non è solo una macchina innovativa, ma una vera e propria porta d’accesso a un mondo di qualità superiore, sostenibilità e personalizzazione, valori che sono al cuore di questa collaborazione. Con De’Longhi, vogliamo offrire agli home barista l’opportunità di vivere il caffè come una vera e propria esperienza sensoriale e culturale, proprio come fanno i professionisti del settore.”

La collaborazione tra Sevengrams e De’Longhi nasce dal comune impegno a promuovere la sostenibilità, la trasparenza e una qualità superiore nella preparazione del caffè. “Il consumatore domestico è sempre più esigente e informato”, afferma Mary Mauro, amministratore delegato di Sevengrams. “La freschezza, lo storytelling, e la qualità del caffè sono elementi determinanti nella scelta di un prodotto. Con questa collaborazione, possiamo portare il caffè specialty direttamente nelle case degli appassionati, mantenendo gli standard più alti e garantendo un’esperienza unica.”

Durante l’intera durata della manifestazione, i visitatori di Sigep hanno avuto l’opportunità di cimentarsi nella realizzazione di cappuccini decorati utilizzando le macchine De’Longhi, con il supporto di Chiara Bergonzi. Le migliori tazze, fotografate e condivise sui social con l’hashtag #cappuccinodelonghi sono state valutate dalla stessa Chiara, che ha selezionato i vincitori.

Sevengrams, con il suo approccio sartoriale alla torrefazione e la filosofia basata sull’eccellenza, continua così a consolidare la propria posizione di leader nel mondo del caffè, offrendo soluzioni per il settore Horeca e un supporto a 360 gradi per i suoi clienti. Con il suo brand 7Gr. e la linea Lot Zero, Sevengrams si conferma una delle realtà più dinamiche e innovative, sempre pronta a rispondere alle sfide del mercato con prodotti di alta qualità e progetti personalizzati.

 La scheda sintetica di De’Longhi

La combinazione unica di qualità, innovazione e design che contraddistingue De’Longhi, ha reso la società un leader mondiale nel piccolo elettrodomestico. Oltre ad essere numero 1 al mondo nelle macchine per caffè espresso, De’Longhi soddisfa un’ampia gamma di necessità domestiche: De’Longhi, da anni, riscalda e raffredda e tiene pulite le nostre case, ci affianca nella preparazione dei nostri pasti. L’obiettivo di De’Longhi è offrire ai consumatori prodotti innovativi con una combinazione unica di stile e prestazioni, trasformando sempre la “quotidianità” in qualcosa di speciale.

La San Marco al fianco di SCA Italy alla finale dei Campionati italiani baristi

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Andrea Villa, il vincitore Coffee in good spirit con il general manager La San Marco Roberto Nocera

GRADISCA D’ISONZO (Gorizia) – Alla finale dei Campionati Italiani Baristi 2025, firmati SCA Italy e svoltasi al SIGEP di Rimini, sono state scelte le macchine de La San Marco per accompagnare gli sfidanti nella categoria Coffee in Good Spirits, una delle sette discipline in cui si sono misurati i diversi concorrenti. Per la prima volta, le macchine professionali dell’azienda di Gradisca d’Isonzo, sono state protagoniste di una finale del concorso ideato da Specialty Coffee Association Italy, una community interamente dedicata allo sviluppo e alla promozione del caffè sostenibile e Specialty.

“La collaborazione con SCA Italy vuole sottolineare il nostro impegno verso l’innovazione e la qualità” dichiara il general manager de La San Marco Roberto Nocera che continua, “Con questa collaborazione vogliamo avvicinare sempre più i giovani al mondo del caffè, ispirandoli a scoprire nuove esperienze di gusto e a riscoprire il fascino di un’arte senza tempo” .

Ad aggiudicarsi per la terza volta (2020, 2024 e 2025) il primo posto nella categoria Coffee in Good Spirits è stato Andrea Villa, che rappresenterà l’Italia ai mondiali a Ginevra a giugno. Al secondo posto Marco Poidomani e al terzo Luigi Cippone, tutti giovani talenti.
“E’ un incontro tra creatività e cultura del caffè, dove cocktail a base di caffè incontrano l’eccellenza delle nostre macchine, celebrando il connubio tra tecnica e passione” dichiara infine Marzia Pinto, Marketing Manager de La San Marco.

Obiettivo più volte dichiarato da La San Marco è quello di divulgare la cultura dello Specialty Coffee seguendo gli standard e le linee guida di SCA, associazione nata appunto per riunire, coinvolgere e ispirare la più grande comunità per il caffè sostenibile, grazie ad eventi, formazione e ricerca costante a supporto delle comunità locali.

Dalla collaborazione tra le due realtà emerge il rispettivo impegno volto alla crescita del settore nel rispetto e promozione di un atteggiamento etico nell’intera filiera produttiva.

 

A SIGEP 2025 si incorona l’espresso monoporzionato: vince Lucaffè con la miscela Pulcinella

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lucaffè sigep
A vincere il premio come Migliore caffè monoporzionato è l’azienda Lucaffè con la miscela Pulcinella (immagine concessa)

RIMINI – Martedì 21 e mercoledì 22 gennaio, durante il SIGEP World di Rimini, si è tenuto un contest sensoriale che ha decretato le migliori referenze di caffè monoporzionato cialda in carta 44mm. Il contest è stato fortemente voluto e organizzato dall’Associazione maestri dell’espresso napoletano, che già in passato si era occupata di indagare la qualità delle attrezzature per l’erogazione del caffè monoporzionato.

Tante le referenze assaggiate nei due giorni di test, come ci spiega Francesco Costanzo, presidente dell’associazione: “Quest’anno abbiamo inteso soffermarci sul sistema monoporzionato con flavori in stile napoletano, che da anni oramai conosce una crescita a doppia cifra, sia dal punto di vista della diffusione in ambito home che sotto il profilo della produzione”.

Costanzo aggiunge: “Il mondo dei consumatori ha sempre più bisogno di essere informato sulla qualità di prodotto e su come profilare le attrezzature in modo da ottenere un caffè più performante. Sono veramente soddisfatto dell’esito degli assaggi, che ancora una volta ci confermano che l’Italia del caffè è molto variegata ed in grado di regalare tazze molto differenti a seconda dello stile di produzione e della singola ricetta di miscela. Volevo in fine ringraziare chi ci ha supportato con l’attrezzatura di gara e i giudici che si sono messi al servizio dell’iniziativa”

La gara al SIGEP si è svolta su due giorni e ha visto la partecipazione, in veste di assaggiatori, dei caffesperti Andrej Godina e Mauro Illiano.

Godina ci spiega quali sono le variabili da valutare nel giudicare un caffè estratto in monoporzionato: “Assaggiare tanti caffè in parallelo è sempre difficile e richiede un allenamento specifico da parte degli assaggiatori. Nella prima giornata abbiamo dedicato una sessione di calibrazione alla qualità dell’acqua e alla sua temperatura, alla fine abbiamo scelto un’acqua in bottiglia con quasi 200 mg/L di residuo fisso e ogni caffè è stato assaggiato con due temperature dell’acqua differenti, scegliendo per ognuno quella che meglio esaltasse le caratteristiche di flavore. Durante l’evento ogni caffè è stato assaggiato più volte e alla cieca in modo da non avere alcun tipo di influenza esterna sulla descrizione delle caratteristiche sensoriali.”

Illiano, invece, fa un passaggio sull’andamento degli assaggi “In due giorni abbiamo assaggiato e riassaggiato un gran numero di caffè, individuando i punti forti di ogni miscela. Devo dire che non è stato semplice dare un responso, poiché molti dei cafè in gara erano validi dal punto di vista sensoriale. Alla fine, abbiamo premiato il caffè con il migliore equilibrio gustativo e che meglio di tutti è riuscito a preservare le note aromatiche più nobili in un contesto di tradizione e preferenze di consumo di una regione come quella di Napoli dove il consumatore ha un suo preciso profilo sensoriale preferito”.

Le gare si sono svolte nel padiglione B1, con macchine da espresso monoporzionato dell’azienda AROMA di Trentola Ducenta.

Ma veniamo ai risultati. A vincere il premio come Migliore caffè monoporzionato a Sigep 2025 è l’azienda Lucaffè con la miscela Pulcinella, che, come riferito dai giudici sensoriali, ha dimostrato un’ottima stabilità qualitativa con estrazioni a diverse temperature, mantenendo un profilo di tazza sempre elegante e bilanciato.

Il caffè ha conquistato la vittoria dopo una lunga serie di batterie di assaggio, che hanno visto anche due altre menzioni. La prima, dedicata al corpo del caffè, è andata all’azienda Toraldo con la “miscela cremosa”, per l’ottima resa tattile e la qualità della sua crema, spessa e dalla buona tessitura.

La seconda menzione, afferente al bouquet aromatico, è andata all’azienda Passalacqua, con la miscela “manhoa” per l’originalità del suo spettro aromatico, che va dalle note di bakery alla frutta tostata, passando per il liquoroso.

In chiusura vale la pena sottolineare l’importanza degli eventi di formazione e divulgazione rivolti anche al consumatore, soprattutto in un momento come questo, in cui i consumatori sono sempre più incuriositi a conoscere il reale valore di ciò che consumano ogni giorno. Fare cultura del caffè non può prescindere dal coinvolgere sempre di più chi il caffè lo consuma quotidianamente.

Lino Enrico Stoppani, Fipe: “La tazzina ha superato 1,30 euro e, all’estero, i prezzi sono spesso superiori a 3 o 4 euro”

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Una classica tazzina di espresso (immagine: Pixabay)

Jovin Semakula, ceo di Mdl società benefit, ha lanciato un allarme a difesa della filiera produttiva del caffè affermando che manca la cultura dietro la tazzina e che il giusto prezzo dovrebbe arrivare fino ai 2,50 euro. Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe, vicepresidente di Confcommercio e della Banca Popolare di Sondrio, in risposta all’amministratore delegato, ha dichiarato che la determinazione dei prezzi dipende esclusivamente dal mercato.

Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione adnkronos.

Il giusto prezzo del caffè

MILANO – “In nessun’altra parte del mondo trovi il caffè ai prezzi italiani. Ci sono prezzi ben più alti rispetto a quelli che mi ha indicato.” Così Lino Stoppani, presidente di Fipe, vicepresidente di Confcommercio e della Banca Popolare di Sondrio, risponde all’Adnkronos, entrando nel dibattito acceso da Jovin Semakula, ceo di Mdl società benefit.

Semakula che aveva lanciato un allarme a difesa della filiera produttiva del caffè: “In Italia si consumano 95 milioni di tazzine di caffè al giorno, ma manca la cultura dietro la tazzina. Il consumatore non conosce il valore del prodotto che ha tra le mani”, aveva affermato all’Adnkronos Semakula. Da qui, la sua provocazione: “Il giusto prezzo per un caffè? Fino a 2,50 euro”, aveva detto la ceo.

Secondo Stoppani, indicare un prezzo preciso è rischioso, soprattutto per chi ricopre un ruolo istituzionale, poiché la determinazione dei prezzi dipende esclusivamente dal mercato. “Il costo di un caffè – ha spiegato come riportato da adnkronos – è il risultato di molteplici fattori, dalla struttura dei costi alle aspettative di guadagno, passando per il contesto economico”. Il presidente evidenzia come il prezzo del caffè sia influenzato da una serie di aumenti significativi: “Non si tratta solo dell’incremento del costo della materia prima ma di una serie di costi a monte e a valle, come quelli per il personale, l’energia e la gestione delle attività”.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Fipe: a dicembre l’inflazione dei prezzi nella ristorazione è stabile a +2,9%

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fipe inflazione
(dati: Centro Studi Fipe)

ROMA – A dicembre 2024 l’inflazione dei prezzi nei servizi di ristorazione è stabile a +2,9%. Anche la variazione tendenziale della ristorazione commerciale resta sul +2,9% come nel mese precedente. Nella media 2024 i prezzi dei servizi di ristorazione e quelli della ristorazione commerciale registrano una crescita del +3,2% in forte calo rispetto al +5,9% e al 6% del 2023.

L’inflazione media generale nel 2024 si attesta a +1,0%. La netta attenuazione dell’inflazione nell’anno appena concluso è per lo più imputabile alla marcata discesa dei prezzi dei beni energetici. Leggiamo di seguito l’analisi pubblicata sul sito dell’Ufficio Studi di Fipe Confcommercio.

Bar

La variazione tendenziale dei prezzi del bar si attesta in media dell’anno a +3,3%. I listini più vivaci sono quelli relativi ai prodotti di gelateria e pasticceria sia al bar che altrove (+4,0% e +3,7%).

fipe
(dati: Centro Studi Fipe)

Ristoranti

Nei ristoranti tradizionali gli aumenti sul 2023 si attestano sul 3,4% mentre per le pizzerie sul 3,2%. I prezzi della gastronomia registrano +3,3% e il delivery +2,6% nella media 2024.

(dati: Centro Studi Fipe)

Mense

I prezzi delle mense (quota a carico delle famiglie) registrano una variazione del 3,6 % nel confronto con la media dell’anno 2023.

(dati: Centro Studi Fipe)

Stati Uniti: il caffè contribuisce per il 70% al consumo di caffeina nella popolazione

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USA distributori stati uniti
La bandiera degli Stati Uniti

MILANO – La caffeina è un popolare stimolante, consumata principalmente attraverso le bevande. Il mercato delle bevande contenenti caffeina negli Stati Uniti è in continua evoluzione, suscitando un notevole interesse nella comprensione dell’impatto che queste bevande hanno sui livelli di consumo.

Per questo motivo, sono state calcolate le stime del consumo di caffeina nella popolazione statunitense utilizzando un recente sondaggio del 2022, il Kantar Worldpanel Enhanced Beverage Service.

Un campione rappresentativo a livello nazionale degli Stati Uniti di 49.700 consumatori (di età ≥2 anni) ha completato un’indagine giornaliera sul consumo di bevande, che ha raccolto dati sul tipo/categoria di bevanda, quantità e marca.

Circa il 69% della popolazione degli Stati Uniti ha consumato almeno una bevanda contenente caffeina al giorno. Il consumo medio (±SE) giornaliero di caffeina dei consumatori (età >2 anni) da tutte le bevande è stato di 210 ±1,5 mg.

L’assunzione di caffeina è risultata più alta nei consumatori di età compresa tra 50 e 64 anni (246±4,5 mg/giorno) e più bassa nei bambini di età compresa tra 2 e 5 anni (42±2,4 mg/giorno). Al 90° percentile, il consumo era di 520 mg/giorno per tutte le età combinate.

Il caffè è stato il maggiore contributore (69%) al consumo di caffeina in tutti i gruppi di età, seguito da bevande analcoliche gassate (15,4%), tè (8,8%) e bevande energetiche (6,3%). Questo studio indica un aumento del consumo di caffeina con un corrispondente cambiamento nei modelli di consumo delle bevande rispetto a indagini precedenti.

Per leggere lo studio completo basta cliccare qui