lunedì 10 Novembre 2025
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Sca e Bsca sottoscrivono un accordo per l’introduzione del CVA in Brasile, esportazioni mondiali in lieve crescita a marzo secondo il report Ico

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Sca Bsca
I loghi delle due associazioni

MILANO – Un nuovo passo in avanti nella sempre più ampia diffusione del CVA (Coffee Value Assessment): la Sca (Specialty Coffee Association) e la Bsca (Brazil Specialty Coffee Association) hanno sottoscritto, la settimana scorsa, a Varginha, nello stato brasiliano del Minas Gerais, un Memorandum of Understanding (MoU) per una partnership strategica in base alla quale il CVA sarà adottato come protocollo ufficiale per la valutazione dei caffè speciali brasiliani.

Il MoU fa seguito a un accordo analogo sottoscritto dalla Sca con la Federazione nazionale dei produttori di caffè della Colombia, in occasione della Specialty Coffee Expo di Houston.

Dopo la Colombia, il Brasile è dunque il secondo paese produttore a integrare il CVA nell’ambito della propria filiera specialty dando ulteriore impulso a quello che viene definito dai sottoscrittori del Memorandum il “cambiamento in atto a livello globale verso un approccio alla qualità più equo e olistico”.

Oltre all’adozione del CVA l’accordo tra Sca e Bsca si concentra inoltre su educazione e sviluppo professionale.

Bsca guiderà l’espansione dell’Education Sca in Brasile, collaborando strettamente con essa per fornire programmi di training e certificazione internazionalmente riconosciuti.

Scopo: rendere la formazione di alto livello maggiormente accessibile ai professionisti di tutto il paese – dai produttori ai cupper, dai torrefattori ai quality manager – contribuendo a costruire le capacità e le skills necessarie per prosperare in un dinamico mercato globale.

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MUMAC aderisce a Open House Milano per la Giornata internazionale dei musei, 18/05

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mumac icom
Il 18 maggio apertura straordinaria al MUMAC (immagine concessa)

BINASCO (Milano) – Domenica 18 maggio 2025, MUMAC – Museo della macchina per caffè di Cimbali Group– aderisce per la prima volta a Open House Milano, aprendo eccezionalmente le sue porte in occasione della Giornata internazionale dei musei, con orario continuato dalle 10.00 alle 18.00 e ingresso libero.

MUMAC insieme a Open House Milano

Un’occasione speciale per visitare il museo in autonomia, lasciandosi guidare attraverso un percorso immersivo che racconta l’evoluzione delle macchine per caffè professionali e il loro impatto sulla cultura del caffè, sull’estetica del design e sull’innovazione industriale. Un viaggio affascinante tra design, storia e heritage.

La giornata si inserisce nel più ampio programma dell’International Museum Day, promosso da ICOM (International Council of Museums) e dedicato quest’anno al tema “Il futuro dei musei nelle comunità in rapida evoluzione”. Un invito a riflettere sul ruolo trasformativo dei musei, come luoghi vivi capaci di dialogare con i cambiamenti sociali, tecnologici e ambientali. MUMAC partecipa a questa riflessione valorizzando un patrimonio industriale e culturale che continua a generare conoscenza e ispirazione.

L’apertura del museo rientra anche nel ricco calendario della decima edizione di Open House Milano, evento che in tutto il weekend (17–18 maggio) apre oltre 100 luoghi della città – spesso non accessibili – per far scoprire Milano attraverso le sue architetture, le sue storie e le sue trasformazioni. Quest’anno il tema centrale è “Future Heritage”, un invito a chiederci cosa consideriamo patrimonio oggi e come possiamo raccontarlo in modo più inclusivo e sostenibile. MUMAC, con il suo racconto del made in Italy industriale e del design legato al caffè, si inserisce perfettamente in questa narrazione.

Durante la giornata sarà inoltre possibile visitare la mostra temporanea in divenire “FAEMA 80×80”, un viaggio che si compone di diverse tappe nel corso dell’anno per celebrare l’80° anniversario dello storico brand milanese attraverso immagini d’archivio, grafiche pubblicitarie e materiali editoriali come gli originali numeri della rivista Caffè Club.

MUMAC vi aspetta per una giornata all’insegna della scoperta, della cultura e della memoria che guarda al futuro.

  • MUMAC – Museo della Macchina per Caffè
  • Sabato 18 maggio 2025
  • Orario di apertura: 10.00 – 18.00
  • Ingresso libero – Visita autonoma, senza prenotazione

La scheda sintetica di MUMAC – Museo della macchina per caffè di Cimbali Group

Nato nel 2012 in occasione del centenario della fondazione dell’impresa da parte di Giuseppe Cimbali a Milano, il museo, grazie alle collezioni Cimbali e Maltoni, è la più importante esposizione permanente dedicata alla storia, al mondo e alla cultura delle macchine professionali per il caffè espresso; con oltre 100 pezzi esposti all’interno dell’headquarter di Cimbali Group situato a Binasco (Milano) racconta più di 100 anni di storia e dell’evoluzione di un intero settore del Made in Italy, non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche del design e dello stile dei prodotti e dei costumi legati al consumo della bevanda.

Oltre alle macchine esposte, MUMAC è dotato di altri 250 pezzi a disposizione per rotazioni all’interno del museo o prestiti worldwide, di un fondo librario con circa 1.300 volumi tematici e di un archivio con decine di migliaia di documenti tra foto, brevetti, lettere, cataloghi, utili a ricostruire la storia della macchina per caffè espresso. MUMAC produce contenuti culturali originali quali mostre, tavole rotonde e volumi divulgativi (tra cui il libro SENSO ESPRESSO. Coffee. Style. Emotions), organizza iniziative educational dedicate a scuole, università e famiglie e, attraverso MUMAC Academy, propone corsi rivolti ai professionisti del settore e ai coffee lover.

Wega porta l’esperienza smart a NRA Chicago con WBar Pro

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wega
WBar Pro (immagine concessa)

SUSEGANA (Treviso) – Wega sarà protagonista alla National Restaurant Association Show di Chicago, portando allo stand 7666 – North Building la nuova WBar Pro, una macchina progettata per offrire un’esperienza utente evoluta. Un’interazione sempre più semplice e fluida, anche nei ritmi più intensi del servizio bar.

La nuova WBar Pro nasce con un obiettivo chiaro: alleggerire la frenesia del lavoro quotidiano con una macchina smart, affidabile e dal design compatto.

Le nuove ribaltine integrate consentono di gestire agevolmente diverse tipologie di tazze, rendendo semplice la preparazione contemporanea sui diversi gruppi sia dell’espresso che delle bevande preparate nelle tall cup.
Ogni gruppo è dotato di shot counter elettronico per un controllo preciso dei tempi di estrazione, garanzia di qualità e replicabilità.
A colpo d’occhio colpisce il design: linee morbide e dimensioni contenute, perfette per ambienti in cui ogni centimetro conta e dove il contatto visivo tra barista e cliente non deve mai venire meno. I gruppi cilindrici in arancio anodizzato sono veri e propri elementi distintivi, dotati di spot LED che illuminano l’area di lavoro e creano un’atmosfera professionale e coinvolgente.
La amcchina WBar Pro vista di lato (immagine concessa)
Le pulsantiere verticali retroilluminate, ergonomiche e reattive, permettono di impostare fino a quattro dosi. Sul pannello servizi sono integrati due pulsanti di servizio per lo scalda tazze e per l’erogazione di acqua calda, così da ottimizzare i tempi e rendere più efficiente il lavoro del barista. A completare il quadro, la funzione Autosteamer, ora ancora più pratica grazie al tasto di attivazione posizionato direttamente sulla tastiera del gruppo.
Con WBar Pro, l’azienda conferma la sua vocazione per l’innovazione tecnica, la cura dell’esperienza utente e la capacità di leggere le reali esigenze del mondo bar. Una macchina compatta, potente e intuitiva, perfetta per ogni barista che punta a risultati professionali senza compromessi.
Appuntamento allo stand 7666 – North Building per scoprire da vicino il futuro dell’estrazione firmato Wega.

Premio Ernesto Illy per la qualità sostenibile del caffè per l’espresso: annunciati i vincitori

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illycaffè illy
Dimas Mendes Bastos, Maria Nascimer, Nice Mendes, Arabela Pereira Lima - representando Leda Castellani Pereira Lima, Rodrigo Crimaudo Mendes e José Ismae (immagine concessa)

SAN PAOLO – La cerimonia di premiazione del Prêmio Ernesto Illy de Qualidade Sustentável do Café para Espresso ha riunito per il 34esimo anno i migliori coltivatori di caffè Arabica del Brasile in una serata che ha voluto festeggiare i tre vincitori del più prestigioso riconoscimento nel settore del caffè del Paese. Si tratta di Dimas Mendes Bastos (Matas de Minas), Fazenda Sequóia Minas (Chapada de Minas) e Leda Terezinha Castellani Pereira Lima (Sul de Minas), tutti provenienti dalla regione del Minas Gerais.

I vincitori del Premio Ernesto Illy

Selezionati da una commissione di esperti di illycaffè fra i 40 produttori che hanno raggiunto la fase finale della competizione, i tre hanno ricevuto un premio del valore di R$ 10.000 ciascuno.

Il Brasile è il primo Paese al mondo in cui illycaffè ha introdotto una collaborazione diretta con i coltivatori di caffè, sotto la spinta di Ernesto Illy e del suo approccio pionieristico nei confronti della qualità e della sostenibilità.

Nel 1991, l’azienda ha lanciato il Prêmio Ernesto Illy de Qualidade Sustentável do Café para Espresso per selezionare e premiare i migliori coltivatori di caffè del Paese, divenuto poi uno dei volani del miglioramento dei processi produttivi che ha trasformato il Brasile da Paese produttore di quantità a produttore di qualità.

L’iniziativa negli anni ha premiato più di 1.500 coltivatori di caffè, assegnando oltre 8 milioni di reais.

Dieci anni fa ha varcato i confini nazionali, ispirando l’Ernesto Illy International Coffee Award, il riconoscimento che illycaffè assegna ai migliori caffè del mondo per qualità e sostenibilità, scelti tra quelli coltivati nelle regioni che contribuiscono a formare il blend unico illy.

I tre vincitori del 34esimo Prêmio Ernesto Illy de Qualidade Sustentável do Café para Espresso rappresenteranno il Brasile alla decima edizione del Premio Internazionale Ernesto Illy, che si terrà nel 2025 in Europa.

Durante la cerimonia di premiazione che si è tenuta a San Paolo, sono stati annunciati anche i produttori che hanno vinto i premi regionali e i destinatari del premio Classificatore dell’anno, che ha lo scopo di riconoscere l’impegno e la dedizione dei classificatori di caffè nella continua ricerca di un caffè sostenibile e di alta qualità.

La scheda sintetica di illycaffè

illycaffè è un’azienda familiare italiana fondata a Trieste nel 1933, che da sempre si prefigge la missione di offrire il miglior caffè al mondo. Produce un unico blend 100% Arabica composto da 9 ingredienti diversi. L’azienda seleziona solo l’1% dei migliori chicchi di Arabica.

Ogni giorno vengono gustate più di 10 milioni di tazzine di caffè illy nei bar, ristoranti, alberghi, caffè monomarca, case e uffici di oltre 140 paesi, in cui l’azienda è presente attraverso filiali e distributori.

Fin dalla nascita illycaffè ha orientato le proprie strategie verso un modello di business sostenibile, impegno che ha rafforzato nel 2019 adottando lo status di Società Benefit e nel 2021 diventando la prima azienda italiana del caffè ad ottenere la certificazione internazionale B Corp.

Tutto ciò che è ‘made in illy’ viene arricchito di bellezza e arte, a cominciare dal logo, disegnato da James Rosenquist, le illy Art Collection, le tazzine decorate da più di 135 artisti internazionali o le macchine da caffè disegnate da designer di fama internazionale.

Con l’obiettivo di diffonderne la cultura della qualità ai coltivatori, baristi e amanti del caffè, l’azienda ha sviluppato la sua Università del Caffè che ad oggi svolge corsi in 24 paesi del mondo. Nel 2024 illycaffè ha generato un fatturato consolidato pari a €630 milioni. La rete monomarca illy conta 157 punti vendita in 28 Paesi.

Fondazione Altromercato presenta il tour Eroi del clima-Nicaragua con il produttore di caffè Antonio Talavera, 15/05 a Trieste

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ctm altromercato commercio equo solidale
Il logo di Altromercato

La Fondazione Altromercato promuove il tour nazionale Eroi del clima–Nicaragua. L’incontro si terrà il 15 maggio a Trieste e offrirà al pubblico l’opportunità di dialogare con Antonio Talavera, piccolo produttore di caffè e socio fondatore della cooperativa nicaraguense SOPPEXCCA, e con Jubelky Chavarría Siles, studentessa di Agraria e formatrice ambientale impegnata nel progetto a Jinotega.

Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale Articolo 21.

Il tour nazionale Eroi del clima-Nicaragua della Fondazione Altromercato

TRIESTE – Giovedì 15  maggio alle ore 18 al Circolo della Stampa di corso Italia 13 Trieste accoglierà una delle tappe più attese del tour nazionale Eroi del Clima – Nicaragua, promosso da Fondazione Altromercato in collaborazione con le organizzazioni socie del consorzio Altromercato.

L’incontro, ospitato da Bottega del Mondo Società Cooperativa di Trieste, Senza Confini Brez Meja e Articolo 21 Friuli Venezia Giulia, offrirà al pubblico l’opportunità di dialogare con Antonio Talavera, piccolo produttore di caffè e socio fondatore della cooperativa nicaraguense SOPPEXCCA, e con Jubelky Chavarría Siles, studentessa di Agraria e formatrice ambientale impegnata nel progetto a Jinotega.

I due relatori racconteranno come, grazie al progetto Eroi del Clima, 405 famiglie contadine stiano trasformando le proprie piantagioni di caffè in veri e propri “laboratori climatici”, con l’obiettivo non solo di rafforzare l’ecosistema in cui si trovano per mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici, ma anche di generare reddito aggiuntivo attraverso la vendita di crediti di carbonio certificati (Fondazione Altromercato).

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Tahini coffee: ecco la nuova bevanda a base espresso o cold brew dal Medio Oriente celebrata sui social

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Una classica tazzina di espresso (immagine: Pixabay)

Il tahini coffee è la nuova bevanda virale sulle piattaforme social TikTok e Instagram a base di espresso o cold brew mescolato con crema di semi di sesamo, dolcificato spesso con miele, sciroppo d’acero o zucchero di cocco. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale Napolitan.

Tahini coffee: la nuova star dei social

MILANO – Negli ultimi mesi, un’insolita combinazione sta facendo impazzire i social: il tahini coffee, ovvero caffè arricchito con crema di sesamo.

Dopo il matcha, il chai e il latte all’avena, la nuova tendenza nel mondo delle bevande arriva dal Medio Oriente e promette gusto, benessere e un tocco esotico che ha già conquistato influencer, baristi creativi e milioni di utenti su TikTok e Instagram.

La ricetta è una bevanda calda o fredda, a base di caffè espresso o cold brew, mescolato con tahini (crema di semi di sesamo), spesso dolcificato con miele, sciroppo d’acero o zucchero di cocco. Alcune varianti più elaborate prevedono aggiunte di cannella, vaniglia o latte vegetale per un tocco ancora più cremoso.

Uno dei mix più popolari? Il Salted Tahini Honeycomb Latte, con note dolci e salate che rendono la bevanda perfetta per i palati in cerca di nuove esperienze.

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Campionato nazionale di pasticceria istituti alberghieri d’Italia: trionfa la Sicilia

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pasticceria campionato
Le vincitrici Aurora Gambuzza e Awa Thiaw Dieng (immagine concessa)

CAGLIARI – Si è conclusa a Cagliari, con entusiasmo e grande partecipazione, la settima edizione del Campionato nazionale di pasticceria degli istituti alberghieri d’Italia, organizzata dalla Federazione internazionale di pasticceria, gelateria e cioccolateria (Fipgc) in collaborazione con il Ministero dell’istruzione e del merito (MIM).

Il Campionato nazionale di pasticceria degli istituti alberghieri d’Italia

A ospitare l’evento è stato l’Istituto Azuni di Cagliari, vincitore della scorsa edizione del campionato, che ha scelto come sede della manifestazione il prestigioso Forte Village di Pula. La competizione, che ha coinvolto 26 istituti alberghieri e 52 studenti provenienti da ogni regione d’Italia, ha rappresentato un’importante vetrina per i giovani talenti del settore dolciario.

Sul podio tre creazioni d’eccellenza che hanno saputo unire tecnica, gusto e sostenibilità.

Il primo premio è stato assegnato all’IPSSEOA “Karol Wojtyla” di Catania, rappresentato dalle giovani e talentuose Aurora Gambuzza e Awa Thiaw Dieng, con il dessert “Ecstasy”, un’opera d’arte di tecnica, gusto e creatività. Il dolce si è distinto per un raffinato equilibrio tra cremosità e croccantezza, profumi agrumati e spezie. Particolare innovativo: una sfera di liquore di mirto realizzata con la tecnica della sferificazione, che esplode al palato sprigionando sentori tipici della Sardegna. Tra gli strati, un cremoso al caffè, panna cotta con gelée di mandarino e lime, ganache al caramello, croccante al pepe di Sichuan e frangipane alle nocciole, il tutto racchiuso in una frolla al cioccolato e cannella.

Al secondo posto, l’IISS “Cillario Ferrero” – Arte Bianca di Neive, Cuneo, con Sara Appendino e Vittoria Tibaldi, autrici del dessert “Asphodelus”.  La monoporzione ha saputo valorizzare gli ingredienti sardi in modo armonico, evitando cotture invasive per preservare le proprietà nutrizionali, minimizzando gli scarti alimentari.

Terzo classificato l’IIS “G. Renda” di Polistena, Reggio Calabria, rappresentato da Vincenzo Parrello e Giovanni Garruzzo che hanno realizzato “Nuracàlia, un dolce che fonde sapori e culture in omaggio al dialogo tra Sardegna e Calabria.

“Gli istituti alberghieri rappresentano un pilastro fondamentale per il futuro del nostro settore” Afferma il presidente della Fipgc Matteo Cutolo. “È proprio dal confronto di queste scuole che nascono i talenti di domani, giovani appassionati che con studio, dedizione e creatività stanno già contribuendo al rinnovamento della pasticceria italiana. Noi come Federazione investiamo tantissimo nella formazione, e questo significa garantire sempre più qualità, innovazione e continuità a una tradizione che evolve”.

A decretare i vincitori è stata una giuria altamente qualificata, composta da tre membri della FIPGC – il presidente Matteo Cutolo, Cesare Sciambarruto e Giuseppe Caforio – affiancati da Francesco Feliziani, direttore generale dell’ufficio scolastico per la Regione Sardegna in rappresentanza del Ministero dell’Istruzione, e dallo Chef Executive e Referente del Forte Village, Stefano Andreoli. A completare il panel, le esperte Maria Grazia Frau e Gabriella Mara in qualità di Giuria Tecnica.

Al primo classificato, oltre all’ambito trofeo, anche l’impegno di ospitare il Campionato Nazionale degli Istituti Alberghieri del prossimo anno.

Per maggiori informazioni: www.federazionepasticceri.it

La scheda sintetica della Federazione internazionale pasticceria, gelateria e cioccolateria

La Federazione internazionale pasticceria, gelateria e cioccolateria (Fipgc) è l’ente che promuove la pasticceria italiana in tutto il mondo. Vanta una presenza radicata e capillare sul territorio italiano, con delegati per ogni regione e dei sotto-delegati per ogni provincia. Ha lo scopo di unire tutte le realtà esistenti sul territorio (scuole, grossisti, associazioni, imprese del settore pasticceria, gelateria, cioccolateria, panificazione), per rafforzarne la collaborazione ed ottenere la crescita di tutto il settore e dei prodotti Made in Italy.

FIPGC organizza in tutta Italia eventi, fiere, corsi di formazione di alto livello, preparazione One-to-One o di squadra per gareggiare nei concorsi a livello nazionale e internazionale. Dal 2015 organizza i Campionati italiani e i Campionati mondiali di pasticceria e cake design.

Nel 2017 nascono anche i Campionati nazionali di pasticceria alberghieri d’Italia: promossi insieme al MIUR, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è il primo campionato Juniores di pasticceria dedicato agli istituti alberghieri, che dà modo ai giovani che vogliono intraprendere la professione di confrontarsi con i grandi maestri d’Italia. FIPGC è un soggetto che ha acquisito in questi ultimi anni una grande importanza a livello istituzionale. Un ruolo suggellato dai protocolli d’intesa con il Ministero degli Esteri, con lo scopo di sostenere il made in Italy e delle eccellenze italiane nel mondo e con il MIM (Ministero dell’Istruzione de le Merito) per rafforzare il rapporto tra scuola e mondo del lavoro.

Barcellona: un bar fa pagare il caffè in base al tempo impiegato per berlo, da 1,60 fino a 4 euro

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Una vista di Barcellona (foto da Flickr)

La caffetteria Perfetto, in Plaça de la Barceloneta a Barcellona, fa pagare il caffè e il tè in base al tempo che si impiega a berlo: i prezzi partono da 1,6 e possono arrivare fino a più del doppio. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di David León Himelfarb per il portale d’informazione Barcelona Secreta.

La filosofia della caffetteria Perfetto

Dai creatori del non farvi sedere senza un minimo di drink o del limitare il tempo di utilizzo di una terrazza a seconda di quanto bevete, arriva la novità di questa città: i bar che vi fanno pagare la vostra bevanda a seconda di quanto tempo ci mettete a berla.

È quanto ha scoperto un tweet sulla rete X, in cui viene postata una foto del bar Perfetto, in Plaça de la Barceloneta, Barcellona, che mostra un cartello sul tavolo che indica la scala dei prezzi di caffè e tè a seconda di quanto tempo si impiega a berlo.

Ad esempio, un caffè con latte o un cappuccino costa 1,60 euro se consumato in meno di mezz’ora, ma sale a 2,50 euro se ci si ferma tra i 30 e i 60 minuti. Dopo 60 minuti, la stessa bevanda costa 4 euro.

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Blu Academy: al via il progetto formativo alberghiero a Sondalo

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blu academy
Al via il corso Blu Academy (immagine concessa)

SONDRIO – Ha ufficialmente preso il via, presso la sede di Sondalo di APF Valtellina, il primo corso della Blu Academy, il nuovo progetto formativo nato dalla collaborazione tra APF Valtellina e Blu Hotels, una delle realtà più importanti del panorama alberghiero italiano.

Il primo corso della Blu Academy

Il percorso, attivo dal 5 maggio fino a giovedì 8 maggio, è dedicato alla figura del room boy e coinvolge un primo gruppo di sette studenti, arrivati presso la struttura formativa. L’obiettivo del corso è fornire una preparazione intensiva e operativa nell’ambito delle pulizie ai piani, con un’impostazione pratica e orientata all’inserimento immediato nel mondo del lavoro. Al termine del percorso, infatti, i partecipanti selezionati verranno inseriti all’interno delle strutture Blu Hotels.

Il corso sarà tenuto da formatori altamente specializzati, selezionati direttamente da Blu Hotels per garantire una preparazione professionale di alto livello. Tra questi, sarà presente anche Giorgio Uccellini, HR manager di Blu Hotels, figura di riferimento nel settore delle risorse umane e della selezione del personale. La sua presenza testimonia l’impegno diretto dell’azienda nella formazione dei futuri collaboratori, offrendo agli studenti l’opportunità di confrontarsi fin da subito con chi gestisce e coordina le dinamiche lavorative delle strutture ricettive del gruppo.

“Crediamo che dietro ogni sorriso, ogni gesto d’attenzione ci sia una persona preparata e motivata. Per questo in Blu Hotels la formazione non è solo un dovere ma un atto d’amore verso i nostri ospiti e il nostro lavoro” ha commentato Giorgio Uccellini, HR manager di Blu Hotels.

La Blu Academy presso APF Valtellina nasce da un accordo di convenzione che mira a creare un modello innovativo di collaborazione tra scuola e impresa. I corsi si svolgeranno regolarmente presso la sede di Sondalo, con gruppi composti da 6 a 10 partecipanti e una durata settimanale, dal lunedì al venerdì. L’intero percorso è pensato per offrire una formazione mirata nei principali settori dell’ospitalità.

“Accogliere la Blu Academy nella nostra sede di Sondalo è per noi motivo di grande orgoglio. Questo progetto valorizza il nostro territorio e rappresenta un’opportunità concreta per i giovani che desiderano intraprendere un percorso professionale nel settore alberghiero. Crediamo fermamente in una formazione che unisca qualità, competenze e possibilità reali di inserimento lavorativo”, ha dichiarato Valentina Mostacchi, responsabile della sede di Sondalo di APF Valtellina.

Grazie a questa iniziativa, APF Valtellina consolida il proprio ruolo come punto di riferimento per la formazione professionale nella provincia di Sondrio. Il lancio della Blu Academy rappresenta infatti un passo significativo nel panorama della formazione professionale territoriale, segnando l’inizio di un percorso che unisce competenza, esperienza e visione futura.

Bibite Sanpellegrino: 7 italiani su 10 desiderano più momenti di socialità autentica

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La nuova socialità italiana (immagine concessa)

MILANO – Negli ultimi anni, il modo in cui le persone vivono la socialità ha subito una trasformazione profonda, dettata da un contesto sempre più iperconnesso e digitalizzato. Se da un lato la tecnologia ha reso più facili e immediate le interazioni virtuali, dall’altro ha contribuito a ridurre le occasioni di relazione autentica, impoverendo la qualità dei momenti condivisi dal vivo. Alla facilità del contatto istantaneo si contrappone la difficoltà di trovare tempo e spazio per connessioni reali, libere da mediazioni.

Il 68%, infatti, dichiara di sentire il bisogno di avere più momenti di socialità “faccia a faccia” durante l’anno. Un desiderio profondo, spesso disatteso nella pratica, se si considera che solo uno su quattro riesce effettivamente a dedicare molto tempo alle relazioni sociali.

È quanto rivela uno studio promosso da Bibite Sanpellegrino condotto con metodologia SWOA (Social Web Opinion Analysis) su 1.200 italiani attraverso un monitoraggio dei principali social network, forum, blog e community lifestyle internazionali, che ha indagato i momenti della giornata, i luoghi e le occasioni in cui gli italiani cercano – o desiderano – riconnettersi con gli altri.

In questo scenario, dove la frenesia quotidiana e la pressione degli impegni lasciano sempre meno margine a quei momenti di socialità autentici e leggeri, emerge un bisogno crescente di tornare a forme sociali più intime, spontanee, quotidiane. È proprio in risposta a questa esigenza che Bibite Sanpellegrino si fa portavoce di un nuovo stile di vita, l’Italian Togetherness, per ritrovare il piacere dello stare insieme attraverso piccoli rituali, dialoghi sinceri e momenti condivisi, in cui la semplicità diventa la chiave per creare legami autentici e duraturi.

Ma quali sono i principali ostacoli alla socialità? Al primo posto la mancanza di tempo: il 67% si scontra, infatti, con agende piene, impegni familiari (63%) e lavorativi (54%). Ma non solo, il 55% degli intervistati ammette di rinunciare alla socialità per pigrizia, mentre il 38% deve far fronte alla propria timidezza o introversione.

Anche la tecnologia gioca un ruolo ambivalente: se da un lato facilita i contatti, dall’altro li rende più superficiali. Il 52% dichiara di preferire le interazioni digitali a quelle dal vivo, complice la comodità di restare “connessi” anche nei momenti di stanchezza.

Eppure, quando si riesce a trovare il tempo, gli italiani prediligono occasioni semplici e conviviali. Gli aperitivi (64%) e i pasti condivisi (48%) sono tra i momenti più apprezzati, spesso vissuti fuori casa – nei bar e ristoranti (68%) o in spazi aperti come parchi (65%) e piazze (61%). Non stupisce, poi, che la sera sia il momento più gettonato per la socialità (32%), seguito da metà giornata (26%) – fasce orarie che coincidono con la fine degli impegni lavorativi o con le relative pause.

Rispetto alle giornate, invece, gli italiani preferiscono i giorni in cui si può staccare la spina dalla routine e godere di un tempo più libero e disteso. I fine settimana – in particolare il sabato (69%) e la domenica (61%) – sono occasioni privilegiate per incontrarsi. E a rendere questi momenti ancora speciali sono le persone con cui si condividono: in primis gli amici (71%) e il partner (65%), ma anche i familiari (46% “genitori” e 39% “parenti”) e i vicini di casa (55%), confermando che socialità si esprime soprattutto in contesti di vicinanza emotiva, fiducia e leggerezza.

È proprio la vicinanza emotiva e l’intimità leggera che gli italiani ricercano maggiormente nella socialità: più della metà desidera spensieratezza (57%) e gioia condivisa (69%), ma anche momenti di confidenza, in cui condividere traguardi personali (65%), delusioni (55%) o dilemmi interiori (53%).

Ma quali sono i benefici della socialità? Il 64% degli italiani afferma di sentirsi più di buon umore e meno stressato dopo un momento conviviale mentre oltre la metà dichiara di avere le idee più chiare (58%). Non si tratta solo di leggerezza, la relazione con l’altro agisce come un piccolo antidoto al caos quotidiano, restituendo lucidità e benessere emotivo. Non stupisce, quindi, che proprio questi momenti siano anche quelli che restano più impressi: in cima ai ricordi più belli legati alla socialità ci sono i pranzi e le cene con gli amici (75%), seguiti dagli aperitivi dopo il lavoro (71%) e dai pranzi domenicali in famiglia (67%). Esperienze semplici, ma che lasciano un segno perché fatte di presenza, ascolto e connessione.

È da questa consapevolezza che nasce l’Italian Togetherness: un invito a rallentare, a riscoprire il piacere dei piccoli momenti condivisi, a fare spazio a una socialità più autentica, quotidiana, alla portata di tutti. In un’epoca in cui tutto corre, ritagliarsi del tempo per la socialità reale diventa quindi un atto di benessere, uno spazio di leggerezza che ci riconnette con gli altri – e con noi stessi.