lunedì 10 Novembre 2025
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Arianna Mingardi, 45 anni di Amigos Caffè: “Il nostro obiettivo principale, è quello di esportare il made in Italy in tutto ilmondo”

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La famiglia Amigos Caffè (foto concessa)
La famiglia Amigos Caffè (foto concessa)

TRIESTE – Amigos Caffè si è dimostrata essere azienda solida anche di fronte alla crisi che sta mettendo in ginocchio il settore, capitanata oggi da Arianna Mingardi, marito, figlie e da tutto il team. Il 19 dicembre 2025 è la data ufficiale che decreta i 45 anni dalla fondazione dell’attività di famiglia sotto la guida di Severino Mingardi e una tostatrice di appena 30 chili usata. Di strada sin qui se n’è fatta e la volontà è quella di proseguire ancora per molto ancora.

Quindi Amigos Caffè promette delle sorprese per questo compleanno a Host Milano?

Arianna esordisce con una prima notizia: “Devo annunciare che a questo Host Milano non ci saremo con un nostro stand, perché stiamo progettando di partecipare a quello in Arabia Saudita, che cadrà proprio dal 15 al 17 dicembre, quasi in concomitanza al nostro anniversario.

Abbiamo deciso di fare questa scelta perché abbiamo compreso che, per entrare al meglio in questo nuovo mercato, è fondamentale essere presenti direttamente sul territorio, soprattutto in un periodo come quello attuale, dove non è facile essere ovunque: si devono fare delle scelte. Poiché Host, manifestazione con cui abbiamo sempre collaborato, ci ha proposto l’opportunità di partecipare all’edizione di Riyadh, abbiamo deciso di coglierla al volo.

Porteremo il nostro made in Italy con il prodotto che in questo momento, insieme alle nostre 12 miscele, sta spingendo molto in quelle zone, l’Amigos Qualità Blu e cercheremo di portare la nostra personalità per colmare la distanza con i clienti locali. Il nostro obiettivo è far conoscere la nostra azienda e il nostro lavoro attraverso un contatto diretto.” Arianna Mingardi rassicura: “Per i 50 anni, torneremo a festeggiare di nuovo in casa.”

45 anni di Amigos Caffè: quanto è rimasto uguale e cosa invece sta cambiando?

“È rimasto uguale il nostro rapporto umano e il nostro senso di famiglia, sia all’interno dell’azienda, con i nostri collaboratori, che all’esterno, con i nostri clienti. Il confronto e il dialogo sono sempre stati valori fondamentali per noi. L’ingresso delle mie figlie in azienda, tuttavia, sta portando una svolta importante, aiutando Amigos Caffè ad adattarsi meglio alle sfide moderne del mercato e al contesto che stiamo vivendo. Il dialogo tra generazioni è essenziale: mi permette di comprendere la realtà attuale senza restare ancorata a concetti fissi di impresa e prodotto. Questo continuo scambio ci aiuta a rimanere giovani e innovativi.

La visione aziendale nel settore del caffè è cambiata per rispondere alle condizioni attuali del mercato. Mio padre diceva che l’obiettivo principale era produrre un ottimo prodotto e soddisfare il cliente. Oggi, a questi principi, aggiungiamo anche l’importanza della formazione, dell’aggiornamento, della comunicazione e della sensibilità verso l’ambiente, integrando questi valori nel nostro processo produttivo.”

In questi 45 anni, avete vissuto mai un periodo così critico come quello attuale?

Il team dietro la torrefazione (foto concessa)

“No, assolutamente no. Nel mio ruolo di presidente dell’Associazione Caffè Trieste, ho avuto molte occasioni di confrontarmi con vari attori della filiera. Ascoltando le loro esperienze, posso dire che tutti descrivono questo periodo come una ‘tempesta perfetta’, mai verificatasi prima in queste proporzioni. L’aumento dei costi delle materie prime e i problemi di approvvigionamento sono situazioni che, sebbene si siano già verificate in passato, non avevano mai creato una crisi così prolungata nel tempo.

Un tempo, i rialzi dei costi erano improvvisi, ma erano accompagnati da una discesa dei costi logistici che permetteva di bilanciare le spese. I rialzi si stabilizzavano rapidamente, per poi tornare a calare. Era anche più facile trovare soluzioni per fronteggiare la mancanza di alcune origini.

Oggi, invece, assistiamo a una combinazione di fattori, con aumenti simultanei e una totale instabilità, che rende la situazione devastante e difficile da gestire. Le prospettive sono incerte.

Stiamo navigando a vista, senza alcun punto di riferimento sicuro, né a livello finanziario né politico. Il settore del caffè, ma anche altri, ormai si trova senza una bussola che possa indicare la giusta direzione per il futuro. I problemi sono molteplici: il Canale di Suez è ancora chiuso, le tempistiche di approvvigionamento si allungano, c’è carenza di materie prime, i prezzi sono altissimi e la speculazione in Borsa complica ulteriormente la situazione. In questo contesto, come possiamo garantire ai nostri clienti una certa stabilità dei prezzi?”

Secondo carico diretto in Arabia Saudita: com’è questo mercato e cosa rappresenta per i prossimi sviluppi di Amigos Caffè?

“Considerato il periodo particolarmente complesso sul fronte dei prezzi di vendita, risulta difficile fare previsioni attendibili. Al di là dei mercati già consolidati – con un 93% del nostro lavoro rivolto sui mercati esteri quali Europa Centro-Orientale, Balcani (sia UE che extra UE), Svezia ed Egitto,– siamo in contatto con altri Paesi extra-UE. Tuttavia, al momento è prematuro espormi ulteriormente a riguardo.”

“Per quanto concerne l’Arabia Saudita, si tratta di un mercato che richiede un investimento a medio-lungo termine, con tempi di ingresso che possono estendersi anche fino a sei mesi o un anno. Le tempistiche sono lente e la fase di valutazione è piuttosto prolungata, ma siamo già arrivati alla spedizione del secondo carico.

Per Amigos Caffè, l’obiettivo principale è esportare il made in Italy nel mondo. È vero che l’attuale livello dei prezzi non favorisce l’apertura di nuovi mercati, ma non intendiamo scendere a compromessi sulla qualità: per ogni miscela ci impegniamo a garantire costanza nel profilo organolettico in tazza.”

Siete riusciti a chiudere un 2024 con un fatturato in crescita, nonostante tutto: come siete riusciti e quali sono le previsioni per questo 2025?

“Nel 2024, credo che molte aziende che sono riuscite a operare nonostante le numerose difficoltà abbiano registrato un aumento significativo del fatturato, anche se non strettamente legato ai volumi di vendita.

Nel nostro caso, abbiamo registrato una crescita del 5% nei volumi rispetto al 2023, a fronte però di un incremento del fatturato del 30%. Questo risultato è stato principalmente determinato dall’aumento dei prezzi di vendita, necessario per compensare il forte rincaro delle materie prime, che solo nell’ultimo anno è stato non inferiore in media al 170%.

Abbiamo cercato di contenere gli aumenti per non rischiare di perdere i clienti, ma la verità è che avremmo dovuto alzare ulteriormente i prezzi per garantire una marginalità sostenibile e capace di supportare investimenti futuri.

“Essendo un’azienda a conduzione familiare, possiamo operare con margini ridotti e, allo stesso tempo, mantenere un rapporto diretto e trasparente con i nostri interlocutori, informandoli tempestivamente su ogni evoluzione del mercato e pianificando i prezzi in modo coerente con gli sviluppi del contesto.”

“Per il 2025, se la situazione rimarrà simile a quella dei primi quattro mesi dell’anno, prevediamo di raggiungere probabilmente la soglia dei 10 milioni di fatturato. Questa crescita sarà principalmente dovuta all’espansione verso nuovi mercati e agli aumenti dei prezzi che siamo stati costretti ad applicare.

Per quanto riguarda gli investimenti, alcuni progetti sono ancora in stand-by, mentre altri stanno proseguendo grazie ai finanziamenti ottenuti nel settore della sostenibilità. In particolare, stiamo completando l’installazione dei pannelli solari su un intero tetto di uno dei due capannoni del nostro stabilimento di Muggia, in provincia di Trieste. Con 494 moduli installati su una superficie di 950mq, il sistema avrà una capacità annuale di 222 KWh.”

Possiamo affermare che Amigos Caffè sia la più grande torrefazione triestina dopo illy? Come ci si sente?

Non mi permetterei di affermarlo e spiego anche il perchè: se anche fosse vero, il divario di fatturato tra queste due realtà sarebbe troppo grande. Posso però dire che Amigos sta facendo passi importanti e spero che, nel suo piccolo, continuerà a crescere, portando avanti il lavoro che mio padre ha iniziato. Questo mi dà molta fiducia, e vedo sempre più nuovi clienti apprezzare le nostre scelte.

Questo è ciò che conta, al di là delle classifiche.

Continuiamo quindi a seguire la nostra strada. Il nostro settore, purtroppo, presenta molte sfide: il caffè non è solo un prodotto per cui può bastare realizzare qualcosa di qualità in fase di trasformazione. Deve essere estratto correttamente al bar come a casa. Non sarà facile per le future generazioni proseguire in questo settore, ma io stessa mi sto rendendo conto di affrontare difficoltà maggiori rispetto a chi mi ha preceduto. Le mie figlie ci stanno mettendo tutta la passione, e sono libere di scegliere. Se in futuro dovessero cambiare idea, avranno la possibilità di farlo.”

A prevedere i prossimi anni, prima il traguardo dei 50 ma anche più in là, cosa vede nel futuro di Amigos Caffè?

“Magari altri progetti a base caffè. Non parlo soltanto di espresso. Abbiamo iniziato a “contaminare” con le nostre miscele di caffè alcuni liquori conosciuti nel nostro territorio grazie alla collaborazione con un’azienda artigianale come la nostra, la Piolo & Max. E’ nato così il primo Pelincoffee, abbinamento della nostra miscela 7 origini 100% Arabica al noto liquore Pelinkovac, comune nelle zone balcaniche e nelle province di Trieste e Gorizia.

Siamo poi passati alla creazione del Divin Terrano al caffè, una rivisitazione del Liquore al vino Terrano, che è un prodotto tipico del Carso triestino e sloveno, associandolo alla nostra miscela Qualità Blu. Per concludere con un liquore, l’Elisir, ottenuto dai chicchi di caffè tostato della miscela Il Mingardi S Riserva pestati manualmente a mortaio dal mastro liquorista.

Il caffè può essere sempre il protagonista, bisogna essere pronti a tutto.”

CoffeeeandLucas e Gianluca Bianchi alla scoperta dello specialty nelle caffetterie e bakery romane

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CoffeeandLucas e Gianluca Bianchi fanno colazione specialty @myMediastudio @coffeeandlucas
CoffeeandLucas e Gianluca Bianchi fanno colazione specialty @myMediastudio @coffeeandlucas

MILANO – CoffeeandLucas colpisce ancora, portando lo specialty su Youtube stavolta grazie alla collaborazione con Gianluca Bianchi, che solitamente si occupa della proposta food – con un occhio di riguardo alla pasticceria – e che in due video si lascia guidare dal profumo del caffè. Un incontro fortunato, che va ancora esplorato da chi sottovaluta ancora oggi il ruolo di una buona tazza o tazzina, insieme all’offerta del cibo.

CoffeeandLucas e Gianluca Bianchi, insieme fanno un giro a Roma

Si racconta Gianluca Bianchi – tutto parte dai cornetti della capitale e promette bene -: “In questo momento la mia vita si divide tra lo studio e la creazione di contenuti: sto frequentando un Master in Gestione d’Impresa Food & Wine e allo stesso tempo porto avanti il mio canale YouTube. Mi considero a tutti gli effetti un content creator, anche se il mio obiettivo lavorativo è più ampio. Credo molto in quello che sto studiando e sogno di lavorare nel marketing nel mondo del food.

Il mio stile di comunicazione è molto diretto, esattamente come sono nella vita di tutti i giorni. Non metto su un personaggio per il web: quello che si vede nei video sono io, senza caricature. Se piaccio bene, altrimenti c’è spazio per tanti altri food influencer, magari più seguiti e più bravi.

Tutto è iniziato con il mio trasferimento a Roma. Essere in una città nuova, piena di stimoli e di possibilità, mi ha spinto a lanciarmi su YouTube dopo anni di ripensamenti. Il primo video è stato proprio sui cornetti romani: ero molto timido davanti alla telecamera, ma ho deciso di provarci lo stesso. Il canale oggi conta 6000 iscritti: è un bel numero, ma per me è solo l’inizio. I video che piacciono di più sono sicuramente i tour, come quello che ho girato a Genova.”

E lo specialty com’è arrivato?

“La mia passione per il caffè è nata in modo un po’ casuale. Durante i miei viaggi vedevo spesso la scritta “specialty coffee” e ogni volta che lo provavo capivo che c’era qualcosa di diverso, di più buono, anche se non sapevo bene il perché. È stato poi con il trasferimento a Roma e grazie ad alcuni video realizzati con Coffee&Lucas che questa passione è esplosa.
Ho imparato che il caffè non è solo un espresso buttato giù al volo al bancone del bar. È un momento per fermarsi, capire i gusti, scoprire che esiste un caffè per ogni situazione. E poi mi sono innamorato del caffè filtro.

Mi affascina tutto del caffè: la preparazione, la degustazione alla ricerca di sfumature nascoste e soprattutto la cultura che lo circonda. Amo i locali che sanno proporre un’offerta ampia di specialty coffee, magari accompagnata da sfogliati di livello. “

E che cosa ha trovato nelle caffetterie dei suoi tour?

“Sul mondo del caffè in Italia penso che ci sia ancora tanto da fare. Dopo aver scoperto lo specialty e conosciuto persone che ci lavorano, mi sono reso conto che la maggior parte dei caffè che si trovano in giro sono di pessima qualità. Però spero anche che non diventi solo una moda, perché questo rischierebbe di abbassare il livello e snaturare il senso vero dello specialty.

Ciò che mi motiva ogni giorno è la voglia di scoprire cose nuove, trovare posti buoni da condividere con chi mi segue. La soddisfazione più grande è stata essere riconosciuto come capace da esperti del settore: per me è il segno che sto andando nella direzione giusta.

La palla passa a Coffeeandlucas, che è riuscito anche stavolta ad uscire dalla nicchia dello specialty, online e offline

“Tutto è iniziato quando ho visto qualche video di Gianluca su YouTube. Qualche tempo dopo per combinazione ci sentimmo via social e, come al solito faccio, cercai di attirarlo verso il discorso caffè, a maggior ragione visto il focus che pone sulle pasticcerie e le colazioni.

Da questa collaborazione sono nati, per ora, due video insieme, durante i quali abbiamo visitato diversi posti romani legati allo specialty come Faro, Sensorio, Marzapane e Bap. Ma l’aspetto più interessante è il fatto che Gianluca si sia realmente interessato al caffè. A dimostrazione di questo, anche nei video successivi (dove io non sono presente), visitando bakery o ristoranti, ha prestato attenzione anche a questo aspetto a cui prima dava meno importanza.

Da parte mia posso dire di aver portato avanti lo stesso discorso su cui spingo ormai da circa 10 anni e quindi comunicare online (e molto spesso offline) e attirare con la divulgazione nuove persone verso il mondo del caffè di qualità anche in Italia. È un percorso lungo, ma oggi non è più un argomento tabù e certe tematiche (anche se non ancora mainstream al 100%) sono molto più note.”

I primi due episodi romani

 

 

Brasile: situazione sempre più critica sul piano logistico e intanto anche l’analista Safras & Mercado eleva le stime per il raccolto di caffè 2025/26

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Il porto di Santos (credits: PR Consulting Global)

MILANO – I ritardi infrastrutturali rischiano di tarpare le ali allo sviluppo della supply chain del caffè in Brasile. Il deteriorarsi delle infrastrutture portuali brasiliane stanno diventando un ostacolo critico per l’agribusiness, che impatta direttamente alcune filiere chiave, compresa quella del caffè. Secondo Mario Veraldo, ceo di MTM Logix, non si tratta di singoli incidenti, bensì di un problema sistemico.

“I porti brasiliani stanno operando a piena capacità” sostiene Veraldo “le attrezzature datate, la mancanza di manutenzione e gli investimenti insufficienti hanno creato una situazione insostenibile”.

Nel 2024, il Brasile ha investito in infrastrutture appena il 2,2% del pil, quando servirebbe spendere almeno il doppio per far fronte alla crescita della domanda prevista per i prossimi tre decenni.

E intanto le esportazioni dell’agribusiness brasiliano sono volate, l’anno scorso, a 164 miliardi di dollari, quasi la metà dell’export totale del paese

Quale l’impatto per il caffè? Nel marzo di quest’anno, i colli di bottiglia logistici hanno portato alla mancata esportazione di 637.767 sacchi di caffè, l’equivalente di 1.932 container, per una perdita stimata da Cecafé in oltre un milione e mezzo di dollari.

Da giugno 2024 a oggi, le inefficienze nei massimi porti di esportazione brasiliani hanno comportato maggiori costi per 11,72 milioni di dollari.

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Essse Caffè: Luca Porretto è il nuovo brand ambassador estero

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Luca Porretto, brand ambassador estero di Essse Caffè (immagine concessa)

BOLOGNA – Essse Caffè continua a investire nella valorizzazione del Made in Italy e lo fa con una nuova partnership: Luca Porretto, pasticcere e Maestro AMPI, entra a far parte della squadra nel ruolo di brand ambassador estero, affiancando così il già noto Sebastiano Caridi, Brand Ambassador di riferimento per l’Italia, in un progetto di crescita sempre più orientato all’eccellenza.

Luca Porretto diventa brand ambassador estero di Essse Caffè

Una scelta che riflette l’ambizione dell’azienda di consolidare la propria presenza sui mercati internazionali, dando voce – attraverso figure altamente rappresentative – alla qualità e all’identità del proprio caffè.

Luca Porretto: talento, visione e spirito imprenditoriale

 Luca Porretto ha costruito la propria carriera su passione, ricerca e determinazione. Partito nel 2005 dalla pasticceria di famiglia come autodidatta, ha dato vita a un percorso imprenditoriale distintivo, culminato nel 2021 con la creazione del marchio Luca Porretto.

Oggi conta due sedi in Emilia-Romagna, un laboratorio centralizzato e un’ambiziosa apertura in corso a Zanzibar.

Le sue creazioni, frutto di un perfetto equilibrio tra tecnica, estetica e innovazione, hanno ricevuto prestigiosi riconoscimenti: le pasticcerie Luca Porretto sono state inserite per due anni consecutivi nella Guida Pasticceri e Pasticcerie del Gambero Rosso, con il riconoscimento di Una Torta, mentre nel 2024 il maestro pasticcere entra ufficialmente a far parte dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani (AMPI).

Il suo approccio si distingue per una visione contemporanea della pasticceria artigianale: ogni creazione è pensata per lasciare un segno, proprio come ogni tazzina di caffè Essse Caffè è studiata per offrire un’esperienza autentica e coinvolgente.

“Essse Caffè ha da sempre a cuore la valorizzazione del saper fare italiano, e siamo felici di accogliere Luca nella nostra squadra. – afferma Agata Segafredo, Communications Director di Essse Caffè – Il suo profilo completa e rafforza il nostro racconto del caffè e della qualità nel mondo.”

Un network che racconta l’eccellenza

L’inserimento di Porretto si aggiunge a un ecosistema di collaborazioni che include ADG, APEI e il Maestro Sebastiano Caridi, tutte figure e realtà che condividono con Essse Caffè la passione per l’artigianalità, la ricerca della qualità e la promozione dei valori del Made in Italy.

Attraverso queste sinergie, la torrefazione bolognese continua a intrecciare mondi affini come quello del caffè e della pasticceria d’autore, offrendo esperienze autentiche e valorizzando i protagonisti che le rendono possibili.

Per maggiori info basta cliccare qui.

La scheda sintetica di Essse Caffè

Scienza, sapienza e specializzazione: tre “S” che riassumono perfettamente i valori e la filosofia di Essse Caffè, prestigiosa torrefazione bolognese fondata nel 1979 da Francesco Segafredo assieme alle sorelle Chiara e Cristina Segafredo.

Oggi Essse Caffè è un marchio di successo in tutta Italia e all’estero, sinonimo di autenticità ed eccellenza, contraddistinto dall’inconfondibile “family feeling” delle sue miscele. L’obiettivo? Garantire un prodotto di massima qualità, tutti i giorni, tutto l’anno, realizzando con cura l’intero processo, a partire dall’accurata selezione della materia prima.

Grazie alle collaborazioni universitarie – Facoltà di Agraria delle Università di Bologna, Cesena e Foggia – l’Azienda ha acquisito elevato spessore scientifico nel proprio settore, con conoscenze su ogni tipologia di caffè, dalla torrefazione al confezionamento, fino al caffè in tazzina.

Ai fondatori, oggi si affianca la quarta generazione di torrefattori della famiglia: Agata Segafredo, Pietro Buscaroli, Riccardo e Ruggero Auteri che condividono la missione imprenditoriale con uno sguardo imprescindibile verso il futuro.

Victoria Arduino presenta il pop-up store Caffè Italiano a Londra, 16-17/05

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victoria arduino
Caffè Italiano (immagine concessa)

BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – Victoria Arduino, unisce le forze con partner e sponsor – Standart Magazine, Hardlines Coffee, Minor Figures e Perfect Ted – per dar vita a un pop-up immersivo di due giorni a Londra in Shoreditch il 16 e 17 maggio prossimi. Caffè Italiano è un’esperienza immersiva che unisce design, innovazione e cultura del caffè in un ambiente sensoriale unico. Di giorno, è un caffè o un matcha rilassante. Di sera, si alza il volume con cocktail, performance live ed energia alle stelle. La scena del caffè londinese, reinterpretata.

Il pop-up di Victoria Arduino a Londra

Il pop-up Victoria Arduino nasce dall’idea di reinterpretare la tradizione italiana attraverso uno dei trend più vivi della scena londinese: il vintage rivisitato in chiave contemporanea. Questo è il cuore di Caffè Italiano: un format che racconta la novità dentro la tradizione, dove l’essenza italiana incontra lo spirito cosmopolita di Londra.

Un ambiente creativo che richiama la nostalgia del passato, ma lo fa con occhi nuovi, freschi, moderni.

Design, moda, musica, interni, arte e – naturalmente – caffè: tutto è curato per offrire un’esperienza multisensoriale che unisce stile e cultura in modo originale e attuale.

Caffè Italiano è il momento perfetto per mostrare la passione e la creatività dietro al nostro lavoro – un’occasione per riunire la community e celebrare l’evoluzione del design Victoria Arduino: un tributo alla bellezza senza tempo e all’eredità del brand.

Design e storytelling. Un viaggio attraverso il design, passato, presente e futuro

Il leitmotiv dell’evento è la fusione tra passato e futuro. Unisciti all’azienda per ricordare i tempi che furono. Fai un salto indietro nel tempo e gusta un espresso nell’ambiente vivace di un autentico Caffè Italiano. Ritrovarsi con gli amici davanti a un caffè, o godersi un affogato in un pomeriggio di sole, circondati da elementi d’arredo, macchine, interni e musica classici e senza tempo.

Ci si potrà immergere nell’atmosfera al banco espresso anni ’70, creare contenuti nella zona Mid-Century Modern ispirata a Standart Magazine, oppure portare a casa un ricordo della giornata grazie alla macchina vintage Fotoautomatica. All’evento si avrà l’opportunità di vivere l’esperienza di un film in Super 8, prodotto da Standart Magazine in collaborazione con Victoria Arduino, all’interno di un angolo lettura ispirato agli anni ’70.

Date e informazioni per l’iscrizione:

Venerdì 16 maggio

Due fasce orarie: 10:00–15:00 e 17:00–22:00 (iscrizione richiesta su caffe-italiano.co.uk)

La sera: festa “Clock Off” con Minor Figures e Dropproject

DJ set e bar takeover a cura di Minor Figures

Drink speciali in programma:

Affogato Smoothie Stout (edizione limitata)

Cocktail al caffè e menu matcha con E1 Prima EXP, PRO e Pure Brew+

Drink tematici divertenti: Matcha-Misu e Spicy Matcharita

Sabato 17 maggio

Aperto al pubblico

Due fasce orarie: 10:00–15:00 e 17:00–22:00

DJ set serale di un collettivo londinese

Drink in programma:

Purebrew filter coffee freddo (by Hardlines)

Affogato con gelato italiano

Macchiato freddo

Drink tematici divertenti: Matcha-Misu e Spicy Matcharita

Cocktail al caffè in stile rétro in esclusiva, dalle 17:00 alle 22:00

Julius Meinl a Bolzano con la competizione Landhausbar Barista Cup

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julius meinl
la Landhausbar Barista Cup (immagine concessa)

VICENZA – Julius Meinl, storico marchio viennese con cuore produttivo in Italia e ambasciatore internazionale della cultura del caffè, promuove una nuova iniziativa all’insegna della socialità e della valorizzazione dei talenti: la Landhausbar Barista Cup, in programma venerdì 16 maggio presso il Landhaus Bar di Bolzano. Un’occasione speciale in cui il caffè diventa strumento di incontro, formazione e scoperta delle capacità individuali.

La Landhausbar Barista Cup di Julius Meinl

L’evento nasce dalla collaborazione tra Julius Meinl Italia, Renovas – cooperativa sociale che offre percorsi di inserimento lavorativo a persone svantaggiate – e l’associazione Il Sorriso – das Lächeln, attiva nel territorio a supporto delle famiglie con bambini e ragazzi con sindrome di Down.

Durante il pomeriggio, 20 giovani baristi si alterneranno dietro al bancone del Landhaus Bar, mostrando le loro abilità nella preparazione di un espresso e di un cappuccino. La gara diventa un’opportunità per esprimere la propria unicità: ogni partecipante potrà esibirsi mettendo in campo le proprie competenze, affrontando la sfida con il proprio stile e ritmo.

La valutazione sarà affidata al pubblico, in un clima di condivisione, entusiasmo e formazione, dove ogni tazza racconta una storia diversa e dove a contare davvero è il valore dell’esperienza e la capacità di mettersi in gioco.

“La nostra visione è chiara: il caffè non è solo un piacere quotidiano, ma un’opportunità per ispirare, creare legami e generare un impatto positivo. La Landhausbar Barista Cup è l’espressione concreta di questo impegno. Sostenere questi giovani significa dare spazio alla bellezza dell’inclusione e al potere formativo del lavoro” dichiara Andreea Postolache, global sales director di Julius Meinl.

Durante la competizione verrà utilizzata la miscela Gloriette Gold della linea The Originals Bio Fairtrade di Julius Meinl, che rappresenta al meglio l’impegno del brand verso un caffè buono non solo nel gusto, ma anche nei valori. Si tratta di un caffè proveniente da coltivazioni biologiche certificate e da filiere Fairtrade, che garantiscono condizioni eque per i produttori locali.

Oltre a supportare attivamente eventi ad alto valore sociale come questo, Julius Meinl investe da anni in progetti che tutelano l’ambiente, attraverso l’approvvigionamento responsabile, la riduzione dell’impatto produttivo e la promozione di miscele biologiche e certificate. È un impegno quotidiano, coerente con l’identità del brand: ambasciatore globale della cultura delle caffetterie viennesi e punto di riferimento per chi cerca qualità, ispirazione e responsabilità sociale d’impresa.

La Landhausbar Barista Cup è un piccolo, grande esempio di come, attraverso una semplice tazzina di caffè, si possano generare momenti autentici di relazione, fiducia e crescita reciproca.

La scheda sintetica di Julius Meinl

Julius Meinl è un’azienda familiare austriaca di grande successo internazionale e da 160 anni è l’ambasciatrice nel mondo della cultura delle caffetterie viennesi.

Il successo globale di Julius Meinl si basa su valori tradizionali: cinque generazioni di esperienza nel caffè, prodotti di qualità premium e un eccellente servizio ai clienti. Julius Meinl è ambasciatrice globale per la cultura del caffè viennese e oggi ispira le persone in tutto il mondo, proprio come facevano in passato i caffè letterari.

  • Fondata nel 1862 a Vienna
  • Più di 1000 dipendenti in tutto il mondo
  • Presente in più di 70 paesi in tutto il mondo: market leader in Austria e nei Paesi dell’Europa Centrale e settimo player nel mercato Ho.Re.Ca. Italiano
  • Più di 50.000 clienti in tutto il mondo
  • Centri di produzione a Vicenza (Italia) e a Vienna (Austria)

Nestlé Professional lancia il progetto Nescafé From Waste to Taste che trasforma i fondi di caffè in grani in tazzine personalizzate

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Il logo Nescafé

MILANO – Riciclare i fondi di caffè in grani per dare forma a nuove tazzine personalizzate in materiali termoplastici di alta qualità, questo il nuovo progetto Nescafé From Waste to Taste con cui Nestlé Professional ha rinnovato il proprio impegno nella sostenibilità. L’iniziativa ha permesso di recuperare fondi di caffè esausto che hanno contribuito a creare il materiale di composizione di tazzine personalizzate, sottolineando l’attenzione dell’azienda per la sostenibilità ambientale e l’innovazione.

Il progetto Nescafé From Waste to Taste

Grazie al supporto di Coffeefrom, startup innovativa e attiva nel settore della bioeconomia, Nestlé Professional si è impegna a raccogliere i fondi di caffè generati direttamente dalle macchine Nescafé in grani di tre diversi Hotel del gruppo Accor nell’area di Milano.

Da qui, Coffeefrom si è occupata di creare un compound di caffè e materiali plastici, utilizzato come materia prima per la creazione di tazzine di design personalizzate, dando quindi una seconda vita al caffè esausto, altrimenti destinato a diventare rifiuto.

L’iniziativa rappresenta un perfetto esempio di economia circolare, in quanto gli stessi fondi di caffè, lavorati e trasformati, sono tornati alla struttura ricettiva sottoforma di tazzine per espresso. Grazie a Nescafé From Waste to Taste ogni hotel ha ricevuto infatti 150 tazzine, per un totale di 450 tazzine generate.

Il progetto si è scandito in un arco temporale di 5 mesi, i primi tre dedicati alla raccolta e all’accumulo dei fondi di caffè, mentre gli ultimi due per il riciclo e la realizzazione delle tazzine. Gli hotel coinvolti fanno tutti parte del gruppo Accor.

L’iniziativa si inserisce all’interno del programma di Terra Next, il programma di accelerazione per startup e PMI innovative operanti nel settore della Bioeconomia parte della Rete Nazionale Acceleratori CDP, che ha selezionato Gruppo Nestlé come corporate partner e Coffeefrom tra le 8 startup innovative operanti nel settore delle soluzioni bio-based.

La scheda sintetica del Gruppo Nestlé

ll Gruppo Nestlé opera in 187 Paesi con più di 2000 marche tra globali e locali, è l’azienda alimentare leader nel mondo, attiva dal 1866 nella produzione e distribuzione di prodotti per la Nutrizione, la Salute e il Benessere delle persone.

Good food, Good life è la nostra firma e il nostro mondo. Nel nido che condividiamo – simbolo di protezione, crescita e identità – lavoriamo ogni giorno per sostenere il benessere delle persone di tutto il mondo, con un impegno concreto verso la nutrizione, il pianeta, le persone e le comunità in cui operiamo.

Presente da oltre 110 anni in Italia, Nestlé rinnova ogni giorno il suo impegno attraverso azioni concrete, esprimendo con i propri prodotti e marchi tutto il buono dell’alimentazione.

L’azienda opera nel Paese in 9 categorie merceologiche, con un portafoglio di oltre 90 marche, tra cui: Meritene, Pure Encapsulations, Vital Proteins, Optifibre, Modulen, Solgar, S.Pellegrino, Acqua Panna, Levissima, Bibite e aperitivi Sanpellegrino, Purina Pro Plan, Purina One, Gourmet, Friskies, Felix, Nidina, Nestlé Mio, Nespresso, Nescafé, Nescafé Dolce Gusto, Starbucks, Orzoro, Nesquik, Garden Gourmet, Buitoni, Maggi, Perugina, Baci Perugina, KitKat, Galak, Smarties, Cereali Fitness.

La scheda sintetica del Terra Next

Terra Next è il programma di accelerazione dedicato a startup e PMI innovative nel settore della bioeconomia. Frutto dell’iniziativa di CDP Venture Capital, con la partecipazione di Intesa Sanpaolo Innovation Center in qualità di co-ideatore e promotore e il supporto di Cariplo Factory, che gestisce operativamente il programma

Macap porta la nuova linea Supra alla NRA di Chicago

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supra 83 macap
Supra 83 (immagine concessa)

MAERNE DI MARTELLAGO (Venezia) – Dal 17 al 20 maggio, a NRA Show 2025, il brand Macap presenterà la nuova linea Supra. A Chicago presenti i nuovi grinder progettati per performance elevate, semplicità operativa e massima affidabilità. Allo stand 7666 – North Building, i visitatori potranno scoprire i modelli Supra 68 e Supra 83, insieme al modello professionale MI40 PRO.

Con Supra, Macap segna una svolta importante: una generazione di grinder affidabili, veloci e sempre pronti, pensati per rispondere alle esigenze concrete di chi lavora in ambienti ad alta intensità. Ogni dettaglio nasce per garantire efficienza operativa, semplicità d’uso e risultati coerenti anche durante i picchi di servizio.

Supra 68 (immagine concessa)

Disponibili con macine da 68 mm e 83 mm, i nuovi Supra combinano un design moderno, robusto e funzionale con soluzioni tecniche all’avanguardia. L’interfaccia digitale è intuitiva e completamente personalizzabile, per una gestione immediata anche da parte di operatori diversi.

Tra le innovazioni più significative introdotte con la linea Supra spiccano il FOS – Fast Opening System e il CTS – Coffee Targeting System, entrambi integrati di serie. Il primo, permette di passare con un solo gesto dalla micro alla macro regolazione e consente l’accesso diretto alle macine senza l’uso di viti: una soluzione che semplifica le operazioni di pulizia e manutenzione, riduce sensibilmente i tempi di fermo macchina e migliora la continuità operativa. Il secondo è un sistema di erogazione regolabile che indirizza il caffè macinato con precisione al centro del portafiltro, adattandosi automaticamente alla forma e alla profondità del basket. Il risultato è una distribuzione più uniforme, una maggiore precisione in ogni dose e un banco di lavoro sempre pulito.

I grinder Supra garantiscono una macinatura rapida e costante, riducono gli scarti e assicurano la stessa qualità in ogni tazza, giorno dopo giorno.

Insieme ai nuovi Supra, Macap esporrà anche MI40 PRO, evoluzione della linea MI, progettato per chi cerca controllo, qualità professionale e design durevole nel tempo.

La partecipazione al NRA Show 2025 conferma la nuova strategia del brand: offrire le migliori tecnologie sul mercato, mantenendo al centro efficienza, affidabilità e supporto continuo per l’operatore. Con la linea Supra, Macap rinforza la propria vocazione all’innovazione, restando fedele alla tradizione manifatturiera italiana che la contraddistingue dal 1930.

Iginio Massari presenta a Londra la masterclass sul panettone

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Iginio Massari costa panettoni
Il maestro pasticciere Iginio Massari (foto Pasticceria Massari)

Il maestro pasticciere Iginio Massari ha presentato nella città di Londra una masterclass speciale dedicata al panettone presso la cucina Le Cordon Bleu Paris. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Alessandro Allocca per il portale d’informazione La Repubblica.

La masterclass sul panettone di Iginio Massari

LONDRA – “Un dolce quando è buono, è buono tutto l’anno”. A sentenziarlo è Iginio Massari in occasione di una masterclass dedicata al panettone presso la sede di Londra della scuola di cucina Le Cordon Bleu Paris. Il dolce in questione è proprio il prodotto che rappresenta il Natale per eccellenza, almeno in Italia.

Dato che nella capitale inglese è invece apprezzato dodici mesi l’anno, tanto da essere chiamato anche Italian cake o fruit cake per staccarlo da quel legame con la festa religiosa che invece dalle nostre parti è molto forte. L’ulteriore conferma giunge proprio dalla presenza di Massari durante una soleggiata giornata londinese di primavera inoltrata con temperature che sfiorano i 26 gradi. “Questo è il chiaro segno che il panettone può essere mangiato quando e come si vuole, l’importante è che sia ben fatto e buono”, sottolinea il maestro pasticcere.

Mentre per il primo aspetto, ossia la disponibilità, Londra, ma più in generale il Regno Unito, si è adeguata alle richieste del mercato interno tanto che nel corso del 2024 sono stati venduti oltre un milione e mezzo di pezzi, con picchi nel periodo natalizio, sul secondo ci stanno ancora lavorando.

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I locali storici del Piemonte protagonisti della cultura tra caffè letterari e luoghi d’incontro

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La Mole Antonelliana, simbolo di Torino (immagine: Pixabay)

I caffè storici del Piemonte diventano ancora una volta salotti letterari tra cultura, informazione, istruzione, letture e degustazioni per il mese di maggio. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Caffè Storici di Torino e del Piemonte, ha coinvolto cinque locali del territorio. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Non Solo Contro.

I locali storici del Piemonte tra cultura e informazione

TORINO – I caffè storici del Piemonte sono tornati protagonisti della scena culturale regionale, trasformandosi in luoghi di incontro e narrazione in occasione del Salone Off 2025, la rassegna diffusa del Salone Internazionale del Libro di Torino.

L’iniziativa, promossa dall’Associazione Caffè Storici di Torino e del Piemonte, ha coinvolto cinque tra i più emblematici locali del territorio, che fino al 20 maggio accoglieranno eventi che intrecciano letteratura, arte, storia e convivialità.

“Non solo luoghi del passato, ma presìdi vivi di comunità e memoria – così li definisce Edoardo Cavagnino, presidente dell’associazione – siamo fieri di portare la letteratura tra i tavolini dove da generazioni si intrecciano idee, relazioni e bellezza”.

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