venerdì 12 Aprile 2024
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Per Google a Milano nel 2021 crescono il deca (+84%) e il lungo americano (+48%)

Sono ancora però molto lontani dal sostituire il caffè come interesse e come consumo principale infatti numericamente parlando resta la ricerca principale del comparto

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MILANO – Tutto lo Stivale è unito nel rito dell’espresso (e lo conferma la candidatura del 2022 che mostra il nord e il sud finalmente insieme in un solo fascicolo da presentare all’Unesco). Vogliamo inquadrare nel dettaglio, proprio ora che è appena iniziato l’anno nuovo, il rapporto di Milano e i suoi abitanti con questa bevanda, in un 2021 come quello che si è appena concluso che è stato ancora caratterizzato dal Covid e da tutte le misure di restrizione imposte a consumatori e pubblici esercizi. Per capire come si sono comportanti i cittadini del capoluogo meneghino, riportiamo un’analisi che Paolo Parimbelli, creatore della piattaforma migliorcaffe.it, ha condiviso su la gazzettadimilano.it.

Milano e il caffè: un 2021 nei dati

Il primo dato interessante è sicuramente la ricerca online del termine “caffetterie” che ha avuto un incremento del 1200% rispetto al 2020. Più di 50.000 persone nei mesi di Settembre e Ottobre 2021 hanno cercato su Google dove vivere uno spiraglio di normalità come il gustare un buon caffè, una cioccolata o un tè in un locale della cittadina.

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Quel piacere intrinseco di riuscire a trovare un po’ di calore e di torpore dalle prime giornate autunnali e dai primi freddi, magari in buona compagnia di famigliari, amici o affetti. Un gesto da sempre normale, ma che a causa della pandemia e delle restrizioni ha avuto un calo verticale nel 2020 e per buona parte del 2021, dove ha avuto una netta ripresa solo in questi due mesi.

Per quanto riguarda invece il caffè c’è stato una netta crescita di interesse su tutto il comparto.

Alcuni dati particolari sono la crescita di interesse per alcuni consumi o caffè non usuali

In particolare il “caffè americano”, ha avuto una crescita del 48% in più rispetto all’anno precedente. Questo può essere interpretato in molti modi, la nostra chiave di lettura è la volontà di sperimentare il caffè lungo come metodo di degustazione nuovo e cercare anche marche tipicamente americane come Starbucks che si sono affacciate proprio recentemente nel mercato italiano.

C’è stato un incremento di interesse anche per i decaffeinati maggiore del 84% in più rispetto al 2020. Non solo, anche l’interesse dei caffè alternativi è percentualmente aumentato. In particolare il cosiddetto caffè al ginseng è cresciuto del 125%, la cicoria del 23%, e l’orzo del 49%.

A Milano, i cittadini sono ancora però molto lontani dal sostituire l’espresso come interesse e come consumo principale infatti numericamente parlando resta la ricerca principale del comparto.

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