MILANO – È stata una settimana di guadagni anche per il Liffe, sebbene meno movimentata rispetto a quella newyorchese. Londra ha chiuso in positivo (+15 dollari) già nella seduta di lunedì, giornata in cui l’Ice era chiuso per la ricorrenza del President’s Day.
A partire da martedì, il veemente rally di oltreoceano si è propagato al mercato londinese, che ha guadagnato 56 dollari il 18 febbraio e ben 101 dollari il 19 febbraio. Si accentuava nel contempo la condizione di backwardation (mercato inverso), nella quale il Liffe si trova peraltro da settimane.
Giovedì si è assistito a un lieve ripiegamento (-7 dollari), ancora una volta in emulazione della piazza americana, giunto comunque al termine di una giornata segnata da nuovi massimi, con il contratto principale a un massimo intraday di 2.056 dollari. La settimana si è conclusa, con marzo a quota 1.981 dollari, il livello massimo da maggio dello scorso anno, pari a un guadagno del 9,44%.
Al di dell’effetto Ice, il Liffe risente anche di altri elementi bullish sul fronte dei fondamentali, tra i quali il forte calo dell’export dal Vietnam (-31% nei primi 4 mesi del 2013/14) e la probabile flessione produttiva in Indonesia, i cui effetti si sommeranno al previsto incremento dei consumi interni.
Effetto Mondiali
Le previsioni pessimistiche sono dettate dallo sfavorevole andamento climatico a Lampung, Bengkulu e Sud Sumatra, le principali aree di produzione del paese, colpite da abbondanti piogge (tra il doppio e il triplo dei valori stagionali, secondo MDA Weather Services) e venti sferzanti, che hanno provocato la caduta dei frutti.
Secondo un recente sondaggio Bloomberg, l’export scenderà nel 2014 a 375.000 tonnellate, contro le 450.000 del 2013: il livello minimo degli ultimi tre anni.
Sulla minore disponibilità di caffè esportabile inciderà anche un forte aumento dei consumi (+7,5% secondo le previsioni dell’Associazione degli esportatori dell’Indonesia o Icea), che beneficeranno dell’effetto–elezioni e dell’effetto–Mondiali.
Proprio così, calcio e politica faranno vendere più caffè.
Il 2014 prevede varie tornate elettorali, che chiameranno alle urne oltre cento milioni di elettori. I partiti stanno già scaldando i motori in vista delle legislative di aprile, che definiranno non soltanto la composizione del parlamento, ma anche il quadro dei contendenti alle successive elezioni presidenziali, in programma a luglio. Per presentare un proprio candidato un partito deve infatti conquistare almeno il 20% dei seggi o il 25% dei voti. In caso contrario bisogna coalizzarsi con altre formazioni politiche.
“Il clima elettorale contribuisce tradizionalmente a far crescere i consumi di alimentari” spiega Hutama Sugandhi, presidente dell’Icea. Durante le manifestazioni e i presidi elettorali è infatti consuetudine dei candidati e dei partiti distribuire gratuitamente cibi e bevande (caffè compreso), oltre che volantini e gadget propagandistici.
Quanto ai mondiali di calcio, il nesso è più facilmente intuibile. I network Antv e tvOne hanno acquisito i diritti per tutte le partite, che verranno trasmesse in chiaro con un pubblico potenziale di circa 190 milioni di telespettatori. Vista la differenza di fuso orario, le telecronache inizieranno alle 3 del mattino: per tenersi svegli, una buona dose di caffeina sarà indispensabile.
“Tifosi e appassionati faranno le notti in bianco alla televisione – ha osservato Pranoto Soenarto, responsabile Icea per il ramo caffè speciali – e sia a casa che al bar non potrà mancare una buona tazza di caffè per vincere il sonno”.
Buone notizie dunque per esercenti e torrefattori. La riprova nelle cifre positive dell’outlook di PT Mayora Indah – proprietario della catena di coffee shop Excelso e del marchio di preparati istantanei Good Day – il cui reddito netto potrebbe registrare quest’anno una crescita record.
