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Marr, bilancio: ricavi a 620,7 milioni di euro, in crescita rispetto ai 534,9 del 2021

Alla fine dei primi nove mesi i ricavi totali raggiungono i 1.495 milioni di euro con una crescita del +38,8% sul 2021, in un contesto di mercato che ha evidenziato un recupero dei consumi alimentari extra domestici

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RIMINI – Il Consiglio di amministrazione di Marr S.p.A. (Milano: MARR.MI), società leader in Italia nella commercializzazione e distribuzione al foodservice di prodotti alimentari e non-food, ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre dell’anno  2022.

Principali risultati consolidati del terzo trimestre 2022

I ricavi totali consolidati del terzo trimestre 2022 sono pari a 620,7 milioni di euro, in incremento rispetto ai 534,9 milioni del 2021 e ai 509,1 milioni (pre-pandemia) del 2019.

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A fronte dei ricavi totali, i ricavi per vendite del terzo trimestre 2022, che includono 6,7 milioni di euro di vendite della Frigor Carni S.r.l. consolidata dal 1 aprile 2022, sono pari a 611,2 milioni di euro e si confrontano con i 527,0 milioni del 2021 e i 500,7 milioni del 2019.

L’incremento delle vendite totali del terzo trimestre rispetto al pari periodo 2021 rappresenta un’ulteriore sovra-perfomance rispetto all’andamento del Mercato di riferimento.

Stando alle rilevazioni dell’Ufficio Studi di Confcommercio (Congiuntura n. 9, ottobre 2022) nel terzo trimestre 2022 la crescita dei consumi (a quantità) della voce “Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa” in Italia è del +4,1% rispetto al 2021.

In termini di vendite per tipologia di clienti quelle alle categorie dello Street Market (ristoranti e hotel non appartenenti a Gruppi o Catene) e del National Account (operatori della ristorazione commerciale strutturata e della ristorazione collettiva) si attestano a 559,5 milioni di euro (456,4 milioni nel 2021 e 445,7 milioni nel 2019); mentre quelle ai grossisti (segmento Wholesale), principalmente di prodotto ittico pescato e congelato, sono pari a 51,7 milioni di euro (70,6 milioni nel 2021 e 55,0 milioni nel 2019) e risentono del protrarsi del fermo biologico di alcune attività della pesca nell’area del nord Africa.

Il mercato di riferimento delle vendite ai grossisti nel periodo è stato inoltre impattato da una flessione del primo margine.

Le vendite nel terzo trimestre dell’azienda

L’andamento delle vendite del Gruppo nel terzo trimestre è influenzato dalle dinamiche inflative in atto nel settore del foodservice che continuano a interessare in modo significativo gran parte delle merceologie di prodotto commercializzate da Marr; tali dinamiche si riflettono anche sui tempi di trasferimento dell’incremento dei prezzi al mercato, seppur con modalità differenti per tipologia di clientela servita.

In particolare nell’ultima parte del terzo trimestre il processo di adeguamento dei prezzi di vendita all’incremento dei costi di acquisto dei prodotti ha evidenziato un avanzamento migliore nel segmento dello Street Market rispetto a quello del National Account, con quest’ultimo penalizzato soprattutto dalla componente di ristorazione collettiva e di forniture dirette alla pubblica amministrazione.

I costi operativi risentono anch’essi di dinamiche inflative legate al rincaro dei costi energetici che impattano le attività di conservazione e distribuzione dei prodotti, oltre che di un generale incremento delle tariffe logistiche con effetti sulle attività di movimentazione.

In tale contesto Marr nel corso del terzo trimestre, che per stagionalità dei consumi grazie agli importanti flussi turistici è storicamente quello più significativo dell’anno, ha perseguito la priorità di salvaguardare la continuità di relazione con i clienti in una fase di importanti consumi alimentari fuori casa, attraverso la miglior gestione degli approvvigionamenti e con modalità operative volte a coniugare livello di servizio ed efficienza.

Il margine operativo lordo

Il margine operativo lordo (Ebitda) consolidato del terzo trimestre 2022 è di 32,4 milioni di euro e per effetto delle citate dinamiche sul primo margine e sui costi operativi è in flessione rispetto ai 48,2 milioni di euro del 2021, che a seguito di un forte recupero dei consumi dopo l’ondata pandemica di inizio 2021 erano risultati in miglioramento anche rispetto ai 47,3 milioni pre-pandemia del 2019.

Il risultato operativo (Ebit) consolidato è di 21,9 milioni di euro (39,0 milioni nel 2021 e 39,4 milioni nel 2019) e sconta ammortamenti e accantonamenti per 10,5 milioni di euro (9,2 milioni nel 2021).

Il risultato netto consolidato del terzo trimestre si attesta a 14,2 milioni di euro (27,2 milioni nel 2021 e 27,3 milioni nel 2019).

Principali risultati consolidati dei primi nove mesi 2022

I ricavi totali consolidati dei primi nove mesi 2022 sono pari a 1.495,0 milioni di euro e sono in incremento sia rispetto ai 1.076,9 milioni del pari periodo 2021 sia ai 1.302,1 milioni (pre-pandemia) del 2019.

In particolare i ricavi per vendite dei primi nove mesi 2022 si attestano a 1.471,5 milioni di Euro e si confrontano con i 1.061,9 milioni del 2021 e i 1.280,4 milioni del 2019.

Le vendite ai clienti della ristorazione (segmenti dello Street Market e National Account) sono pari a 1.293,7 milioni di euro e nel confronto con gli 875,2 milioni del 2021 beneficiano per circa 11 milioni di euro del contributo del Gruppo Verrini consolidato a partire dal 1 aprile 2021 e per circa ulteriori 11 milioni di Euro di quello della Frigor Carni S.r.l. consolidata dal 1 aprile 2022.

Nei primi nove mesi del 2019 (pre-pandemia) le vendite ai clienti dello Street Market e del National Account erano state pari a 1.109,8 milioni di Euro.

Le vendite ai grossisti (categoria dei “Wholesale”) sono pari a 177,7 milioni di euro (186,7 milioni nel 2021 e 170,6 milioni nel 2019).

Il risultato netto

In ragione delle citate dinamiche a carico del primo margine e dei costi operativi del terzo trimestre e che avevano già avuto analoghi effetti nel primo semestre, l’Ebitda consolidato alla fine dei primi nove mesi si attesta a 67,5 milioni di euro (71,5 milioni nel 2021), mentre l’Ebit è pari a 40,3 milioni (46,1 milioni nel pari periodo 2021).

Il risultato netto dei primi nove mesi si posiziona a 24,7 milioni di euro (28,3 milioni nel 2021).

Il capitale circolante netto commerciale alla fine dei primi nove mesi 2022 è pari a 150,1 milioni di euro ed è in incremento per effetto dell’aumento del volume di affari rispetto ai 132,0 milioni del 30 settembre 2021, inoltre a livello della componente delle scorte risente delle citate dinamiche inflative, oltre che della variazione del perimetro di consolidamento.

L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2022 è di 187,7 milioni di euro e si confronta con 134,2 milioni del 2021 e i 184,7 milioni del 2019.

Al netto degli effetti dell’applicazione del principio contabile Ifrs 16 la posizione finanziaria netta alla fine dei primi nove mesi 2022 si attesta a 106,7 milioni e rispetto ai 68,3 milioni del 30 settembre 2021 (128,5 milioni pre-pandemia nel 2019) risente anche della distribuzione (maggio 2022) di dividendi per 31,3 milioni di euro.

Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2022 è pari a 339,6 milioni di euro (343,2 milioni al 30 settembre 2021) ed include una Riserva sovraprezzo azioni per 3,2 milioni di euro relativa all’acquisto di 268.530 azioni proprie ad un prezzo medio di 12,55 euro e pari a circa lo 0,4% del Capitale Sociale. Alla data odierna Marr detiene 298.730 azioni proprie.

Evoluzione prevedibile della gestione

L’andamento delle vendite di Marr nel mese di ottobre rispetto al pari periodo dell’anno precedente evidenzia nei segmenti dei clienti della Ristorazione (Street Market e National Account) una dinamica di crescita in accelerazione rispetto al terzo trimestre.

La performance di ottobre beneficia anche di un positivo andamento dei consumi legati al turismo, un settore che i recenti dati Istat (ottobre 2022) confermano come trainante con un +75% di presenze turistiche in Italia nel periodo gennaio-agosto 2022 rispetto all’anno precedente e con un forte ritorno del turismo straniero (+171% di presenze di turisti non residenti).

La centralità della proposta enogastronomica nell’offerta turistica italiana rappresenta inoltre un ulteriore impulso alla crescita strutturale dei consumi alimentari extra domestici, un mercato con alti livelli di penetrazione del “servizio di ristorazione completa” (“full service restaurant”), segmento per il quale l’Italia è il primo mercato europeo (Foodservice Market Monitor – Deloitte, 2022).

Per quanto nelle ultime settimane si sia evidenziata un’attenuazione delle spinte inflazionistiche per alcune famiglie merceologiche e per i costi energetici, l’evolversi dello scenario inflativo risulta ancora incerto.

Marr in questo contesto continua nel processo di adeguamento dei prezzi all’incremento dei costi dei prodotti alimentari, processo che anche nel mese di ottobre ha evidenziato un risultato migliore nel segmento dello Street Market.

La presenza sul territorio

Esaurita la fase di picco stagionale e fatto salvo l’obiettivo di continuare ad incrementare la propria presenza sul mercato, il livello di servizio ai clienti viene gestito in modo più selettivo con un atteso contenimento dei costi operativi, a cui si accompagnano politiche di efficienza di tipo strutturale.

Guadagni di efficienza che in futuro deriveranno anche dall’implementazione del piano di investimenti annunciato ad ottobre dell’anno scorso. In tale ambito dal terzo trimestre hanno preso il via i lavori per la realizzazione di una nuova unità distributiva in Lombardia che è previsto possa essere operativa entro il primo trimestre del 2024.

Tale investimento è volto ad aumentare la presenza sul territorio, il livello di servizio al cliente e l’efficienza distributiva in quella che è la regione più importante in termini di consumi alimentari extra domestici in Italia.

Prosegue inoltre la definizione delle attività per la costruzione della nuova piattaforma logistica, che rappresenta quasi la metà del citato piano di investimenti. Ad oggi l’avvio dei lavori è previsto entro il primo trimestre 2024 e dalla realizzazione della struttura sono attese efficienze nelle attività di stoccaggio e ridistribuzione oltre che di miglioramento del livello di servizio ai clienti attraverso anche un ampliamento della gamma di prodotti.

Il focus del management si concentra sulle opportunità di un mercato del foodservice che si conferma resiliente e reattivo e sulle attività di contenimento costi e attuazione di politiche di efficienza volte al recupero di redditività.

La scheda sintetica dell’azienda

Marr (Gruppo Cremonini), quotata al Segmento Euronext STAR Milan di Borsa Italiana, è la società leader in Italia nella distribuzione specializzata di prodotti alimentari alla ristorazione extra domestica ed è controllata da Cremonini S.p.A..

Attraverso un’organizzazione composta di oltre 850 addetti commerciali, il Gruppo MARR serve oltre 50.000 clienti (principalmente ristoranti, hotel, pizzerie, villaggi turistici, mense aziendali), con un’offerta che include oltre 20.000 prodotti alimentari, tra cui pesce, carne, alimentari vari, ortofrutta e con una significativa offerta di prodotti verdi, sostenibili e del made in Italy (https://catalogo.marr.it/catalogo).

La società opera su tutto il territorio nazionale attraverso una rete logistico-distributiva costituita da oltre 40 unità distributive, alcune delle quali con cash&carry, e si avvale di oltre 800 automezzi.

Marr ha realizzato nel 2021 ricavi totali consolidati per 1.456,3 milioni di Euro (1.073,7 milioni nel 2020 e 1.695,8 milioni nel 2019 ante pandemia) con un EBITDA consolidato di 90,5 milioni di Euro (39,4 milioni nel 2020) ed un utile netto consolidato di 35,1 milioni di Euro (-2,4 milioni nel 2020).

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