giovedì 20 Novembre 2025

Marco Malvaldi, autore dei romanzi del BarLume: “Il bar è il luogo più democratico d’Italia”

Lo scrittore al Corriere: "Chi arriva prima si becca il caffè e se l’ultima sfoglia l’ha presa il muratore, al professore universitario tocca accontentarsi del budino di riso. A me piacciono i bar dove prima si mangia e si beve, poi si paga. Non quelli dove prima si fa lo scontrino"

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Marco Malvaldi, scrittore pisano 51enne principalmente noto come autore dei romanzi del BarLume, parla del ruolo del bar in Italia, nonché fonte d’ispirazione delle storie che animano le trame dei libri. Leggiamo di seguito un estratto dell’intervista di Piero Di Domenico per il Corriere della Sera.

Marco Malvaldi sul bar in Italia

MILANO – Sono tanti gli scrittori ospiti della ventesima Festa del Racconto che si sviluppa tra Carpi, Campogalliano, Novi di Modena e Soliera: Paolo Giordano, Domenico Starnone, Elena Stancanelli, Alicia Giménez-Bartlett, Tania Branigan, Stefano Nazzi, Paola Caridi, Daniele Kong, Zuzu, Valeria Parrella, Teresa Ciabatti, Antonio Albanese, Matteo Nucci, Felicia Kingsley, Chiara Francini, Piergiorgio Pulixi, Paolo Di Paolo, Paolo Nori.

Domenica 5 ottobre alle 18 a Carpi, in piazzale Re Astolfo, si è tenuto l’incontro “Le solite ripicche condominali” con il 51enne scrittore pisano Marco Malvaldi.

Malvaldi, qual è il suo rapporto con la forma racconto?

“Un po’ conflittuale, perché i racconti brevi li scrivo fondamentalmente su commissione. Il racconto è la forma di scrittura più difficile in assoluto perché devi avere un’idea forte e riuscire a non farla capire sino all’ultimo. Per me un capolavoro è Sentinella di Fredric Brown, racconto di una pagina che ti spiazza alla fine. Io non sono così bravo e ho bisogno di più parole”.

Peraltro lei di bar se ne intende.

“Il bar è il luogo più democratico d’Italia, dove tutti hanno diritto a entrare, dove non c’è distinzione di genere, professione, età. Chi arriva prima si becca il caffè e se l’ultima sfoglia l’ha presa il muratore, al professore universitario tocca accontentarsi del budino di riso. A me piacciono i bar dove prima si mangia e si beve, poi si paga. Non quelli dove prima si fa lo scontrino”.

Per leggere l’intervista completa basta cliccare qui

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