venerdì 12 Aprile 2024
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Simonelli Youth Academy con l’Istituto Artusi alla caccia di talenti del caffè

L'Istituto Artusi si conferma scuola di eccellenze e di giovani talenti. E' stato lanciato il contest volto a ricercare giovani promettenti baristi con una grande passione per il caffè, a cui offrire un completo programma di formazione, così da approfondirne la conoscenza e favorire l’ingresso di nuovi professionisti

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MILANO – L’Istituto Artusi si conferma scuola di eccellenza italiana che forma giovani talenti. L’Istituto Alberghiero di Forlimpopoli (Forlì-Cesena) infatti, si è ancora una volta distinto in una competizione nazionale organizzata da Simonelli Youth Academy.

L’accademia per giovani baristi, luogo di incontro e di conoscenza tecnica e professionale tra operatori del caffè provenienti da più di 120 paesi al mondo. Nata all’interno di Nuova Simonelli, azienda marchigiana specializzata nella produzione di macchine da caffè espresso.

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L’Istituto Artusi punta tutto sulla formazione

In questa ottica, è stato lanciato il contest volto a ricercare giovani promettenti baristi con una grande passione per il caffè. A loro, è stato offerto un completo programma di formazione.

Così da approfondirne la conoscenza e favorirne l’ingresso di nella coffee industry. La competizione si è svolta selezionando sul territorio nazionale candidati di età compresa tra i 18 e i 30 anni che hanno inviato un video di massimo 90 secondi.

Nel filmato, ciascuno era tenuto a raccontare la propria passione per il caffè. Mostrando la sua abilità pratica e convincendo il team dei docenti di Simonelli Youth Academy di trovarsi di fronte alla persona giusta per tale progetto di formazione.

E la persona giusta è stata Eric Venturi, classe 5C, eccellenza made in Artusi

E’ stato individuato tra i sei borsiti vincitori che si sono aggiudicati l’accesso all’ambitissimo programma formativo. Un calendario che prevede una serie di corsi specifici riguardanti il caffè, la formazione tecnica, commerciale e marketing; utile per ottenere la certificazione Coffee Skills Program di Sca (Speciality Coffee Association).

L’alunno, originario di Longiano è stato già protagonista di numerose competizioni di caffetteria di rilevanza internazionale. Sempre lui, ha sbalordito i giurati grazie alla maestria dei suoi movimenti e alle sue abilità tecniche, essenziali per realizzare le figure in free pour tipiche della latte art.

“Il suo brillante risultato – ci tiene a precisare Matteo Maltoni, docente dell’Istituto Artusi che ha curato la preparazione di Venturi – è stato costruito negli anni.

Sia durante la formazione scolastica sia attraverso le certificazioni conseguite nella Sca. A dimostrazione di come l’evoluzione della caffetteria oggi richieda necessariamente una forte attenzione alla formazione.

Nonché alla ricerca e all’aggiornamento continuo unitamente ad un’alta specializzazione sia nella conoscenza delle varietà verdi di caffè sia nelle varie tecniche di estrazione per esaltarne al meglio le caratteristiche gustative e aromatiche”.

Un percorso di apprendimento

Quella che Eric Venturi ha conquistato è una opportunità formativa e professionale di grande rilevanza.

Sottolinea ancora Maltoni, “Rappresenta infatti, il giusto percorso di apprendimento. In quanto vengono affrontate trasversalmente tutte le tematiche inerenti il caffè.

Costituendo quindi una via preferenziale per l’accesso al mondo del lavoro e di conseguenza permettendo a questo settore di crescere.

Oltre che di rafforzarsi con l’introduzione di un sempre maggior numero di professionisti in grado di diffondere la cultura del caffè di qualità”.

All’Istituto Artusi non solo artisti della tazzina

Ma anche talenti nel saper interpretare le tendenze più innovative dell’arte culinaria. L’Istituto forlimpopolese si è, infatti, distinto conquistando il secondo posto al concorso “La cucina del benessere”.

Un corcorso rganizzato dall’Ipssar di Riolo Terme e dedicato all’utilizzo di prodotti a base di proteine vegetali. Venerdì 20 aprile sul secondo gradino del podio sono saliti un gruppo di studenti di 3^A – Gaia Bertin e Federica Guerra – e di 4^A – Caterina Ariante, Letizia Castagnoli e Luca Flamini.

Loro sono stati coordinati dal docente Gabriele Calderoni. Quindi, hanno realizzato un antipasto vegano di carpaccio di radicchio rosso alla mediterranea a base di seitan, mousse di tofu e tempeh.

 

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