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Viaggiatori gourmet si mobilitano per salvare l’autogrill “no logo” della A6

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MILANO — Autorità locali, viaggiatori e internauti mobilitati per salvare lo storico Autobar Marenco di Vispa di Carcare, un locale a gestione familiare apprezzato per la qualità del servizio e dei prodotti offerti.

La vicenda è raccontata dalla Stampa, nell’articolo che vi proponiamo di seguito.

L’«Autobar Marenco» di Vispa di Carcare, sulla A6 Savona-Torino, considerato da molti l’autogrill più bello d’Italia, rischia di sparire. O, quanto meno, di perdere la gestione familiare che ne ha fatto negli anni un’autentica istituzione.

Su Facebook è già partita una raccolta di firme per bloccare il piano di ristrutturazione delle aree di servizio autostradali. Centinaia gli automobilisti si sono schierati a fianco della famiglia Marenco che da quasi 60 anni gestisce l’autobar.

Anche l’assessore alle Attività produttive del Comune di Carcare, Christian De Vecchi è sceso in campo. «Con i sindaci di Mondovì e di Bra – dice – pur consapevoli che si tratta di aree di proprietà dell’autostrada ci stiamo muovendo per scongiurare il ridimensionamento degli autogrill di Piemonte e Liguria».

E aggiunge: «In particolare per l’Autobar di Vispa sarebbe la fine di un’attività che da oltre mezzo secolo valorizza il nostro territorio per i prodotti tipici che offre». Un locale che ha visto passare migliaia di persone ed è stato il punto di riferimento di centinaia di ragazzi della Val Bormida e non solo.

Panino che vale la sosta

È il 1961 quando i coniugi Battista Marenco e Alda Caprioglio con il figlio quattordicenne Diego (recentemente scomparso) aprono il bar nell’area di servizio Shell, a Carcare. Un locale di piccole dimensioni: Alda, oltre a caffè e cappuccini, prepara panini con prodotti caserecci.

Ma gli automobilisti non bastano per tirare avanti. In compenso, a mangiare i panini del Vispa arrivano in tantissimi dai paesi vicini. Perché l’area di servizio si raggiunge salendo dalla strada statale.

Il museo «on the road»

Poi Diego, trent’anni fa, reinventa il locale: crea ampi spazi, una cucina di prima classe e mette in vetrina panini farciti con prodotti locali, vasetti di funghi, tartufi, salse e marmellate.

Dentro golosità, fuori un museo «on the road» con opere di Carlos Carlè, Ansgar Elde, Giovannino Rossi, Claudio Carrieri.

Ma non basta: è pure il primo autogrill dotato di un’ampia area cani e una zona di giochi bimbi nel verde.

Ora il locale è gestito da Massimiliano Marenco che con la mamma Guglielmina e la sorella Verena continua l’opera cominciata dai nonni. Una bella storia di famiglia che rischia di sparire.

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