mercoledì 10 Aprile 2024
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Ecco Baunilla, la pasticceria di Milano cashless: “Qui non accettiamo contanti”

Vittorio Borgia, fondatore e ceo della catena: "Il contante, si sa, è un vettore di contagio. Con il Pos salvaguardiamo i camerieri e i clienti. Abbiamo fatto questa scelta sperando di fare da apripista e che il Pos diventi l'unica modalità di pagamento per tanti altri negozi"

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Baunilla, una catena di pasticcerie che conta quattro punti vendita a Milano, ha abolito i contanti nei loro locali. Gli acquisti possono essere fatti solo tramite carta di credito, bancomat e Satispay. Nonostante molti clienti abbiano apprezzato l’idea, le critiche non sono tardate ad arrivare. Leggiamo l’articolo di Miriam Romano per La Repubblica.

La pasticceria di Milano cashless: il Pos è obbligatorio

MILANO – Il Pos è in evidenza sul bancone. Il bip delle carte di credito e dei bancomat scandisce ogni acquisto. Caffè e bicchiere d’acqua, pasticcini, monoporzioni e torte. E se il volantino che spicca sopra i dolci non fosse sufficiente a chiarire le idee ai clienti, intervengono, gentili ma implacabili, i camerieri: “Qui, non accettiamo i contanti”. Come sarebbe a dire? Qualche cliente sconcertato avanza la domanda.

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“Si paga solo con carta di credito, bancomat e Satispay”. Siamo al civico 55 di corso Garibaldi, da Baunilla, una catena di pasticcerie che conta altri tre punti vendita a Milano (in piazza Alvar Aalto, in corso Italia e in via Broletto). Dal primo di settembre hanno abolito i contati nei loro locali.

Aboliti i contanti

Non accettano monete o monetine, non hanno il resto e neppure la tradizionale cassa. La contabilità è tutta telematica, scorre da un conto corrente all’altro. È la prima catena di Milano cashless.

“Noi siamo diventati clienti proprio perché ci è piaciuta questa idea”, racconta Marco Cacciato. Quarantenne dall’abbigliamento elegante, che lavora a qualche metro dalla pasticceria di corso Garibaldi.

In due sorsi fa fuori bicchiere d’acqua e caffè, mentre il pasticcino lo mangia mentre inserisce la carta di credito nel Pos. Alessandro e Adriano, due clienti abituali, sono seduti ai tavolini fuori e aspettano un’amica. “Troviamo che sia un’idea geniale. Dovrebbero farlo tutti”. Concordano anche mamma e figlia, sedute ai tavolini di fianco.

Lavoro facilitato anche per i camerieri, che in un attimo accettano i pagamenti, senza star lì a contare banconote o elargire i resti. Ma non manca qualche cliente che storce il naso. “Qualcuno si arrabbia e se ne va”, racconta una cameriera. Chi sta dietro il bancone è però irremovibile. Con i contanti non si paga nemmeno un caffè.

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