lunedì 07 Ottobre 2024

La diffusione del caffè specialty a Roma

Ecco come le miscele speciali stanno proliferando nella Capitale attraendo sempre più appassionati.

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Negli ultimi anni il fenomeno del caffè specialty sta acquisendo sempre più popolarità. La Città Eterna in particolare è stata una delle precursori del fenomeno specialty secondo il sito The Roman Post. Ecco come il portale dedicato a Roma inquadra e presenta la diffusione dei caffè specialty nella Capitale: dai tempio del caffè Faro ai prezzi e i sapori delle miscele più ricercate.

Il caffè specialty a Roma

ROMA – E’ dal 753 a.C. che a Roma è tutta una questione di sensibilità, sensibilità nei confronti del potere durante l’espansione, verso la civiltà durante l’Impero Romano. Sensibilità per la bellezza durante il rinascimento, per la mondanità durante la Dolce Vita.

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Se pensiamo al giorno d’oggi la sensibilità si è un po’ appiattita, è rimasta solo per quei sentimenti primordiali e profondi. Uno di questi è sicuramente il gusto, il mangiare e il bere bene, bisogno primario per tutti i romani.

In questi anni infatti a Roma sono cresciute delle correnti alternative che hanno rivoluzionato l’approccio dei romani al bere e al mangiare.

Fino a qualche anno fa trovavi solo carbonare con l’uovo di una settimana prima comprato alla Metro, con l’oste di turno che ci marciava e lo riempiva di pepe e pecorino e te lo portava al piatto con il famoso “pollice dentro”.

Adesso ci sono ancora le osterie “sincere”, ma ne sono nate anche di “contemporanee” con la carbonara non più a 7 euro ma a 12, ma fatta come un’opera d’arte, con uova biologiche, guanciale da allevamenti sostenibili, pecorino artigianale, pepe di paesi orientali. A tutti gli effetti progresso, evoluzione della tradizione.

Di evoluzione possiamo parlare anche quando raccontiamo delle birre artigianali, se davvero “fino all’altro ieri” la massima ambizione era una Tennent’s Super, da dieci anni a Roma la cultura della birra è esplosa, ci sono beershop ovunque, ristoranti aperti da birrifici e anche produzioni chilometro 0, pensiamo su tutte al birrificio Jungle Juice al mandrione e Ritual Lab a Roma Nord (precisamente a Formello) che addirittura hanno gli stabilimenti dentro Roma.

Il caffè

Per non parlare dei vini naturali, altro tassello importante del percorso di Roma nella sensibilità gustativa, proliferano vini naturali nelle carte dei vini dei ristoranti e addirittura enoteche e locali che servono solo vini naturali.

Un altro fenomeno che si sta sviluppando in questi anni e di cui Roma è tra le città di pionieri d’Italia è il caffè specialty. Letteralmente: caffè selezionati già in piantagione, in base ad una serie di parametri qualitativi e di sostenibilità sociale e ambientale, che rendono la bevanda priva di difetti agricoli, politici e organolettici.

Pe’ capisse, non il solito caffè che si prende al volo la mattina al bar o, ancora peggio, quello in cialde che si prende a casa. Il caffè specialty è un prodotto che ha un racconto dietro. Non solo di gusto, di qualità e di filiera ma anche di forte identità e di rispetto del territorio.

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