giovedì 02 Maggio 2024
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Incentivi ai locali sulla riduzione della plastica: ecco le misure per i filtri dell’acqua

Per usufruire della misura, il beneficiario dovrà comunicare all’Agenzia delle Entrate l’ammontare delle spese ammissibili inviando la richiesta telematicamente tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento del costo

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ROMA – Gli obiettivi europei di riduzione della plastica negli imballaggi coinvolgono attivamente anche le imprese – tra cui i pubblici esercizi – chiamate ad adottare con rapidità alternative più sostenibili, considerato che secondo il documento per la consultazione della nuova “Strategia nazionale per l’economia circolare” del MiTE (cfr. news Fipe), l’Italia è la seconda consumatrice di plastica in Europa con una domanda pari, nel 2019, al 13,8% del totale e relativa prevalentemente al packaging.

Incentivi: ecco in estrema sintesi tra le misure volte a stimolare la riduzione del consumo della plastica da parte delle imprese, si segnala:

– la legge di bilancio per l’anno 2021 (art. 1, commi 1087 e 1089, L. n. 178/2020) prevede il riconoscimento di un credito d’imposta (c.d. bonus acqua potabile, cfr. news Fipe) in misura pari al 50% delle spese sostenute dal 1.01.2021 al 31.12.2022 per l’acquisto di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare di acqua destinata al consumo umano.

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In particolare, per usufruire della misura, il beneficiario dovrà comunicare all’Agenzia delle Entrate l’ammontare delle spese ammissibili

Inviando la richiesta telematicamente tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento del costo;

– il D.Lgs n. 196/2021 di attuazione della Direttiva c.d. “SUP” e volto a ridurre l’incidenza di determinati prodotti di plastica monouso sull’ambiente, prevede il riconoscimento di un credito d’imposta a vantaggio delle imprese che acquistano e utilizzano prodotti della tipologia di quelli elencati nell’Allegato “Parte A” (tra cui: tazze per bevande, inclusi i relativi tappi e coperchi, contenitori per alimenti con determinate caratteristiche e bicchieri di plastica monouso) e “Parte B” (tra cui: posate, piatti, cannucce, contenitori per alimenti in polistirene espanso, tazze per bevande in polistirene espanso, ecc.) riutilizzabili o realizzati in materiale biodegradabile o compostabile. Il credito d’imposta è riconosciuto nel limite massimo di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024, nella misura del 20% delle spese sostenute e fino all’importo massimo annuale di 10.000 euro per ogni beneficiario. Sarà un Decreto del MiTE di concerto con il MEF (da adottare entro il 15 marzo 2022) a stabilire i criteri e le modalità di attuazione della misura, fermo restando che dovranno essere previsti criteri di priorità in ordine all’acquisto di prodotti monouso destinati a entrare in contatto con gli alimenti;

– il D.L. “Governance PNRR e Semplificazioni” n. 77/2021 (art. 35, comma 1, lett. i bis) tra le altre cose, prevede il riconoscimento di incentivi economici agli esercenti che adottano i prescritti sistemi di restituzione con cauzione per gli imballaggi in plastica, in vetro e in metallo utilizzati per acqua e per altre bevande. Sarà anche qui un Decreto del MiTE a definire i termini e le modalità di presentazione delle istanze per accedere agli incentivi previa consultazione delle Associazioni di categoria (delle imprese) maggiormente rappresentative sul piano nazionale.

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