MILANO – Cresce ancora la visibilità di illycaffè sul mercato di oltreoceano, dove il torrefattore triestino è operante da circa una trentina di anni. La scorsa primavera, illycaffè ha infatti inaugurato 2 nuovi locali a San Francisco (nella FOTO il locale di Montgomery Street).
E ha portato così a un totale di 8 le insegne accese nella città californiana. Queste nuove location californiane allargano ulteriormente la penetrazione del marchio, presente anche in altre piazze importanti degli States, come Chicago, Washington D.C., Detroit, Denver, Las Vegas, Los Angeles, Miami e Toronto.
Partnership volante
Dallo scorso anno, l’azienda giuliana presidia anche i cieli. Grazie alla partnership siglata con United Airline, il blend illy viene servito a bordo di tutti i voli di questa compagnia aerea, che è una delle più importanti al mondo.
Per ottenere la migliore resa dell’espresso anche a 11 mila metri di altitudine, il reparto R&S di illy ha esaminato lungamente parametri e condizioni di utilizzo delle macchine.
Il risultato?
Un caffè con un profilo organolettico diverso rispetto alla miscela tradizionale. A tostatura è più spinta e la tazza presenta pronunciati aromi di cioccolato.
Il piano B
Un mercato, quello americano, che sta procurando dunque grandi soddisfazioni. E se l’amministrazione Trump decidesse di dare un giro di vite approvando norme limitanti per l’export?
Sembra che sia sin d’ora allo studio un piano B volto ad attutire i contraccolpi derivanti da eventuali recrudescenza protezionistiche.
Tra le opzioni percorribili – stando a vari rumours – potrebbe esserci anche quella di aprire uno stabilimento in terra americana. Così, il caffè verrebbe tostato in loco evitando di sottostare a eventuali dazi imposti sui prodotti in entrata.
