mercoledì 10 Aprile 2024
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Stop in Europa a caffè e cacao provenienti da deforestazione: varate le nuove regole commerciali

Christophe Hansen (PPE, LU), relatore della legge, dopo la votazione ha dichiarato: "Fino ad oggi, gli scaffali dei nostri supermercati sono stati troppo spesso pieni di prodotti ricoperti dalle ceneri delle foreste pluviali bruciate e degli ecosistemi irreversibilmente distrutti e che avevano spazzato via i mezzi di sussistenza di popolazioni indigene. Troppo spesso ciò è accaduto senza che i consumatori lo sapessero. Sono sollevato dal fatto che i consumatori europei possano ora essere certi che non saranno più inconsapevolmente complici della deforestazione quando mangeranno la loro tavoletta di cioccolato o si godranno un meritato caffè"

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Raggiunto l’accordo fra Consiglio e Parlamento comunitario: caffè, cacao, legno, olio di palma e altri materiali non potranno essere commercializzati nell’Unione Europea se per produrli sono stati abbattuti degli alberi. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul quotidiano La Repubblica.
I nuovi controlli e sanzioni dell’Unione Europea sui prodotti derivati dalla deforestazione
MILANO – Olio di palma, soia, caffè, cacao, capi di bestiame, legname e gomma, ma anche derivati come carne bovina, mobili, cioccolato e carta. Molti prodotti che contribuiscono alla deforestazione non saranno più importabili e commercializzabili nell’Unione europea. Con 552 voti favorevoli, 44 contrari e 43 astenuti, l’Unione Europea ha adottato nuove regole contro la deforestazione.
Obiettivo è combattere il cambiamento climatico ripensando totalmente, almeno nelle intenzioni, tutto il sistema di produzione a tutela della biodiversità. La nuova legge obbliga le aziende che commerciano una lunga lista di materie prime a garantire che i prodotti venduti nell’UE non abbiano portato alla deforestazione e al degrado forestale in nessuna parte del mondo dopo il 31 dicembre 2020. Multe previste per chi non rispetta le regole: fino al 4% del fatturato dell’azienda, del professionista o dei diversi operatori.

Consumatori più consapevoli

Tra il 1990 e il 2020 è stata persa un’area più grande dell’Unione Europea. Secondo il WWF la Ue è responsabile del 16% della deforestazione associata al commercio internazionale, seconda nel mondo solo alla Cina. Le analisi della Commissione abbassano questa cifra al 10%: comunque abbastanza per prendere misure drastiche.

Christophe Hansen (PPE, LU), relatore della legge, dopo la votazione ha dichiarato: “Fino ad oggi, gli scaffali dei nostri supermercati sono stati troppo spesso pieni di prodotti ricoperti dalle ceneri delle foreste pluviali bruciate e degli ecosistemi irreversibilmente distrutti e che avevano spazzato via i mezzi di sussistenza di popolazioni indigene. Troppo spesso ciò è accaduto senza che i consumatori lo sapessero. Sono sollevato dal fatto che i consumatori europei possano ora essere certi che non saranno più inconsapevolmente complici della deforestazione quando mangeranno la loro tavoletta di cioccolato o si godranno un meritato caffè”.

La nuova legge, continua Hansen “non è solo fondamentale nella nostra lotta contro il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità, ma dovrebbe anche sbloccare la situazione di stallo che ci impedisce di approfondire le relazioni commerciali con Paesi che condividono i nostri valori e le nostre ambizioni ambientali”. Il Parlamento ha inoltre ottenuto una definizione più ampia di degrado forestale che include la conversione di foreste primarie o foreste che si rigenerano naturalmente in foreste di piantagioni o in altri terreni boschivi.

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