giovedì 11 Aprile 2024
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Horeca: anche con l’inflazione, affari in calo solo per il 17% degli esercenti

Umberto Zola, growth marketing lead di SumUp: “L’aumento dei costi delle materie prime e delle forniture energetiche resta nel 2023 il principale elemento di preoccupazione dei commercianti: tuttavia, la percentuale bassa di coloro che segnalano una riduzione delle attività e l’ottimismo diffuso nei confronti della stagione dello shopping invernale confermano come i commercianti italiani abbiano le risorse per reagire alla crisi economica”

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MILANO – L’inflazione sta rallentando, ma resta ancora alta e continua a mettere alla prova famiglie e imprese. A preoccupare i commercianti sono soprattutto l’aumento dei prezzi delle materie prime (61,2%) e il caro energia (59,3%), ma solo il 17% dei piccoli business segnala una riduzione dell’attività.

È quanto emerge dall’Osservatorio Small Business condotto da SumUp, fintech attiva nel settore dei pagamenti digitali con soluzioni innovative per business di ogni dimensione.

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Tra i circa 1.600 esercenti italiani intervistati in merito all’impatto dell’inflazione sul proprio esercizio, la maggioranza si mostra ottimista e 6 merchant su 10, in vista della stagione natalizia, prevedono vendite stabili o in crescita.

Per metà dei commercianti, la crisi legata al carovita ha dato una forte spinta verso la digitalizzazione del business: in particolare, il 47,7% degli intervistati considera i pagamenti digitali lo strumento più utile per gestire la crisi, e, in prospettiva, il 36,5% considera l’Intelligenza Artificiale un’opportunità per attrarre nuovi clienti.

“L’aumento dei costi delle materie prime e delle forniture energetiche resta nel 2023 il principale elemento di preoccupazione dei commercianti: tuttavia, la percentuale bassa di coloro che segnalano una riduzione delle attività e l’ottimismo diffuso nei confronti della stagione dello shopping invernale confermano come i commercianti italiani abbiano le risorse per reagire alla crisi economica”, commenta Umberto Zola, growth marketing lead di SumUp.

Zola aggiunge: “Un supporto arriva anche dalla tecnologia, intesa soprattutto come pagamenti digitali, giudicati da circa metà degli intervistati un ottimo motore per contrastare la crisi, perché consente di intercettare un bisogno sempre più comune della clientela e ottimizzare gli aspetti del proprio business legati alla gestione dei pagamenti. In prospettiva, una buona parte dei merchant guarda con interesse all’Intelligenza Artificiale per coltivare la relazione con i clienti. Segno di una crescente apertura al digitale e maturità nel modo di analizzare e gestire la propria attività.”

L’effetto dell’inflazione sui commercianti

La crisi economica non spaventa i merchant italiani: il 77,3% giudica la propria attività stabile oppure migliorata nel corso degli ultimi dodici mesi. La maggioranza non teme neppure ricadute sulla stagione dello shopping natalizio: il 40,3% si aspetta gli stessi ricavi dell’anno scorso, mentre il 22,1% prevede di guadagnare di più.

Tra gli elementi che nel 2023 hanno impattato di più sul business, dopo il costo di materie prime ed energia, gli esercenti italiani citano la mancanza di supporto dal Governo (32,1%) e l’aumento dei costi di logistica e trasporto (26,6%). A queste sfide si aggiunge, secondo i commercianti, la tendenza dei clienti a ridurre i consumi (55,5%), cercare sconti (36,9%), recarsi in negozio più raramente (33,4%).

Gli strumenti per contrastare la crisi

Per far fronte all’aumento dei costi c’è chi pensa, entro la fine dell’anno, di ridurre le spese per l’energia (31,7%) o modificare l’offerta o il prodotto (22,7%); mentre il 20,1% degli imprenditori sarebbe disposto a ridurre i propri margini e il 12,4% ad abbassarsi lo stipendio. Tra le azioni che i commercianti intendono intraprendere per fidelizzare e ampliare la base di clienti, il 30,4% mira a rafforzare la propria comunicazione digitale, il 26% si affida a sconti e offerte stagionali, il 23,7% vuole sperimentare canali di vendita alternativi come l’e-commerce.

Dai pagamenti digitali all’AI: la crisi spinge a innovare la propria attività

Circa 1 commerciante italiano su 2 è convinto che l’attuale contesto economico sia stato una forza trainante nell’accelerare la trasformazione digitale della propria azienda.

Tra i principali vantaggi della digitalizzazione, i merchant citano il risparmio di tempo (36,2%), il miglioramento della customer experience (31,2%), la maggiore efficienza dei processi (24,7%). In testa alle tecnologie più usate, dopo i pagamenti digitali (47,7%), ci sono le app (32,8%), i software gestionali (24%), i tool per la gestione della relazione con i clienti (18,3%) e gli strumenti per l’e-commerce (14,8%).

L’Intelligenza Artificiale fa la sua comparsa tra gli strumenti innovativi: il 7% dei piccoli business intervistati la sta già applicando e, in prospettiva, più di un terzo la considera un’opportunità per fidelizzare l’utenza e attrarre nuovi clienti (36,5%), mentre oltre uno su cinque la reputa utile per personalizzare l’esperienza di acquisto (23,7%), costruire campagne di marketing ad hoc (23,5%), rafforzare l’innovazione del proprio business (23,2%) e aumentare l’efficienza operativa (20%).

La scheda sintetica di SumUp

SumUp è l’azienda leader a livello mondiale nel settore della tecnologia finanziaria, con l’obiettivo di democratizzare il settore dei pagamenti digitali per i piccoli commercianti. Fondata nel 2012, SumUp è il partner finanziario di oltre 4 milioni di esercenti in più di 35 mercati nel mondo, aiutandoli ad avviare, gestire e far crescere la loro attività.

Attraverso la sua Super App, SumUp offre ai commercianti un conto e una carta aziendale gratuiti, un negozio online e una soluzione di fatturazione, oltre a pagamenti di persona e a distanza perfettamente integrati con i terminali per carte e i registratori di cassa SumUp. Con l’intento di valorizzare il proprio successo per rendere il mondo un posto migliore, SumUp si è impegnata a donare l’1% del proprio fatturato a sostegno di cause ambientali e supporta progetti educativi e imprenditoriali a livello globale.

Nel 2023 la società è stata riconosciuta come Top Global Employer per la comunità LGBTQ+ dallo Stonewall Workplace Equality Index. Per maggiori informazioni, basta cliccare qui.

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