giovedì 09 Maggio 2024
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Gianluigi Goi parla dell’incontro tra il mondo del caffè e quello della frutta: “La sua antica cultura va sia riscoperta sia valorizzata”

"L’importanza di un possibile, e da me auspicato, avvicinamento fra il mondo del caffè e quello della frutta potrebbe portare a risultati forse interessanti"

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Gianluigi Goi è un lettore nonché giornalista specialista di agricoltura affezionato a queste pagine che con la sua lunghissima esperienza e il suo punto di vista ha contribuito diverse volte proponendo contenuti sempre interessanti. Questa volta Goi si esprime sulle sperimentazioni che Francesco Sanapo e la sua Ditta Artigianale di Firenze stanno sviluppando con la preparazione di alcuni caffè alla frutta ottenuti con la tecnica della fermentazione. Il tutto citando l’articolo di Angelo Angelica per IFN (ItalianFruit News).

Goi auspica un avvicinamento fra il mondo del caffè e quello della frutta che, secondo lui, potrebbe portare a risultati interessanti.

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Leggiamo di seguito le sue considerazioni.

E il mondo del caffè incontra quello della frutta

di Gianluigi Goi

MILANO – “Un espresso per favore, ma alla frutta. Pesche, fragole e frutti tropicali fermentati con i chicchi di caffè” è il titolo, insolito quanto accattivante, di un articolo pubblicato, oggi 2 maggio, su IFN, importante magazine online specializzato in ortofrutticoltura.

Il giovane articolista Angelo Angelica – nella scia della mission che IFN (contrazione di ItaliaFruit News) persegue con impegno per svecchiare il mondo dell’ortofrutta italica, in molte sue componenti agricole ingessato ed ancorato ad una mentalità permeata di terzismo produttivo che non porta da nessuna parte – dà conto delle sperimentazioni che Francesco Sanapo e la sua Ditta Artigianale di Firenze stanno portando avanti con la sperimentazione di alcuni caffè alla frutta ottenuti con la tecnica della fermentazione.

Chi scrive sa benissimo quanto i lettori di Comunicaffè siano edotti dell’argomento e si esime quindi dal continuare nel merito; si permette invece di sottolineare l’importanza di un possibile, e da me auspicato, avvicinamento fra il mondo del caffè e quello della frutta che potrebbe portare a risultati forse interessanti.

Che il professor Roberto Della Casa, fondatore e anima di IFN, professore di marketing all’Alma Mater di Bologna, esperto di riconosciuto livello e, ciliegina sulla torta, deus ex machina di Monitor Ortofrutta di Agroter (realtà molto conosciuta ed attiva nell’ambito ortofrutticolo che testimonia la conoscenza della variegata realtà economica del comparto e della filiera nel suo complesso) abbia per così dire annusato un possibile nuovo sbocco, ci porta ad auspicare che si esplorino nuove strade.

Anche allo scopo di ravvivare la smunta e troppo risaputa narrazione della frutta: essa pure, come il caffè, portatrice di voglia di vivere e non solo di ‘parametri’ nutraceutici. La sua colorata e antica cultura va riscoperta e valorizzata.

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