martedì 29 Luglio 2025

Gelato: a Firenze il più caro d’Italia per la versione in vaschetta confezionato

I consumi sono in aumento, secondo le stime del Centro di ricerca sui consumi (Crc), cresciuti del 4% rispetto all’anno scorso, ma lo sono anche i prezzi, che negli ultimi quattro anni, su scala nazionale, sono lievitati del 30%

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Secondo i dati del Centro di ricerca sui consumi sull’osservatorio prezzi del Mimit, Firenze si conferma come la città più cara d’Italia per il gelato in vaschetta confezionato, con un prezzo medio di 8,05 euro al chilo, contro una media nazionale di 5,87 euro. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Monica Pieraccini per il quotidiano La Nazione.

Il costo del gelato a Firenze

FIRENZE – Il gelato resta il re dell’estate, ma per molti rischia di diventare sempre più un piccolo lusso. I consumi sono in aumento – secondo le stime del Centro di ricerca sui consumi (Crc), cresciuti del 4% rispetto all’anno scorso – ma lo sono anche i prezzi, che negli ultimi quattro anni, su scala nazionale, sono lievitati del 30%.

Secondo i dati elaborati dallo stesso Crc sull’osservatorio prezzi del Mimit, Firenze sarebbe la città più cara d’Italia per il gelato in vaschetta confezionato, con un prezzo medio di 8,05 euro al chilo, contro una media nazionale di 5,87 euro.

“Quelli citati sono i prezzi del gelato confezionato e non hanno nulla a che vedere con il nostro prodotto artigianale di qualità”, sottolinea a La Nazione Antonio Ciabattoni, socio di Confartigianato Firenze e titolare della gelateria La Sorbettiera, che a Firenze conta tre punti vendita ed una nuova apertura in arrivo in via de’ Bardi. “Se prendiamo in esame le gelaterie artigianali che conosco bene, parliamo di prezzi che oscillano tra i 26 e i 30 euro al chilo. Comunque sì, un aumento c’è stato, legato soprattutto al costo delle materie prime: panna, burro, latte, ma anche il cioccolato, che in un anno è aumentato del 120%”.

Un altro elemento che pesa, spiega Ciabattoni, è il personale: “Siamo aperti dalla mattina fino a tarda sera e abbiamo bisogno di molti addetti. A Firenze, poi, i costi fissi sono alti, specie in centro storico”.

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