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VENEZIA – In una Venezia lontana dai sentieri battuti, nel sestiere di Cannaregio, è possibile vivere un’esperienza gastronomica che trascende la cucina veneziana per offrire un viaggio tra sapori di ispirazione mediterranea e internazionale, abbinamenti sorprendenti e prodotti locali.
Nel loro Tappa Bistrot Giovanni Torcellan e Guglielmo Zanini hanno unito alla cucina creativa una selezione accurata di vini naturali, distillati e amari artigianali, impegnandosi nella creazione di eventi e attività che promuovono una cultura del gusto più autentica e responsabile.
Un locale vivo e in continua evoluzione che mercoledì 7 maggio ha organizzato una giornata per esplorare il mondo del caffè di terroir tra degustazione, formazione e sperimentazione grazie alla guida esperta dell’ambassador Leonardo Maggiori. L’appuntamento è stato aperto a tutti, con un focus speciale per baristi, chef, operatori del settore e coffee lover.

Partner è stata la Fratelli Bonacchi che trae ispirazione da alcuni concetti chiave: approccio agricolo ecologico e socialmente responsabile, conoscenza profonda di piantagioni e farmer, organizzazione di tutte le filiere “dal seme alla tazza”. La mission è migliorare in modo costante la consapevolezza di baristi, ristoratori e consumatori attraverso proposte di caffè “buoni, puliti e giusti”.
Dalle 11 alle 15 è stato servito un menu concepito grazie alla partnership Fratelli Bonacchi per accompagnare due caffè di origine selezionata e scoprirne gli abbinamenti: espresso Guji Hambela di un microlotto etiope e il filtro a caldo Campo Hermoso Sidra della Colombia. Dalle 15.30 alle 17.30 in programma la masteclass Dal seme alla tazza per un caffè buono giusto e pulito per imparare a riconoscere le differenze sensoriali legate all’origine e al metodo di lavorazione, scoprire le tecniche di estrazione e servizio per valorizzare i caffè di alto profilo, conoscere la filiera tra sostenibilità, tracciabilità e micro produzioni consapevoli.
I caffè di terroir 100% Arabica che gli ospiti hanno potuto degustare nella versione espresso sono quelli garantiti dalla Slow Food Coffee Coalition:
Finca Rio Colorado (Honduras, Las Capucas, Finca Umami 100% Arabica Parainema, Lempira, Obatà, metodo semilavato honey e naturale); Finca Alfolì (Honduras, Las Capucas, 100% Arabica Parainema, processo naturale); Dona Elda (Honduras, Las Capucas, Finca Platanares, 100% Arabica Parainema, processo naturale); Finca El Cerro ( varietà Ana Cafè, metodo naturale, proveniente da Apaneca Ahuachapán, El Salvador) e Guji Hambela (Etiopia, Oromia, Villaggio Benti Nenka, 100% Arabica 74114, processo a fermentazione anaerobica 7-10 giorni).
Alle 17.30 è stata servita la Merenda tardiva, un momento informale con piatti dolci e salati, abbinamenti creativi e un menù dedicato al caffè in chiave aperitivo.