mercoledì 29 Ottobre 2025

Fondi di caffè per la produzione di pannelli: l’idea di Sturc

Un’innovativa azienda austriaca, la startup Sturc, ha trovato il modo per usare gli scarti del caffè e trasformarli in materiale utile per la produzione dei pannelli MDF, acronimo di Medium Density Fibreboard

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I pannelli derivati dai fondi del caffè riducono del 50% l’uso del legno e dimezzano le emissioni di CO2. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Paolo Travisi per il quotidiano La Repubblica.

La produzione di pannelli dai fondi dai caffè

MILANO – Da rifiuto a preziosa risorsa, come economia circolare vuole. E tutto è iniziato con una tazzina di caffè. Si, perché i fondi del caffè diventano uno strumento in più per combattere le emissioni di CO2, quindi il cambiamento climatico. Come? Un’innovativa azienda austriaca, la startup Sturc, ha trovato il modo per usare gli scarti del caffè e trasformarli in materiale utile per la produzione dei pannelli MDF, acronimo di Medium Density Fibreboard.

Si tratta di un derivato del legno, da molti anni diffusissimo nell’industria, che viene prodotto attraverso la lavorazione di fibre finissime di legno, spesso scarti di lavorazione, pressate ad alte temperature insieme a colle e resine per formare un pannello compatto e omogeneo.

Un materiale particolarmente usato nella produzione di mobili, che fanno ricorso all’MDF per abbassare i costi finali, senza ricorrere a del nuovo legno. La sua composizione con fibre finissime lo rende estremamente liscio e uniforme, oltre ad essere particolarmente versatile, più semplice da lavorare e sagomare, senza le classiche “sbriciolature” che invece si possono riscontrare in altri pannelli come il truciolato.

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