giovedì 11 Aprile 2024
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Fabio Carletti, dall’Angola all’Italia per imparare l’arte del cappuccino disegnato

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CITTÀ SANT’ANGELO (Pescara) – Sono diverse le figure che compaiono sulla crema del latte nelle tazzine di Fabio Carletti. Sui suoi cappuccini si alternano il piccolo orso dei cartoni animati, Winnie the Pooh, e i personaggi della Disney oppure Snoopy. Per chi ama i Peanuts, berli sarà forse bello o forse strano. Ma questi sono solo alcuni dei disegni che il giovane angolano riproduce all’interno del locale di famiglia: il Belvedere di Città Sant’angelo.

Il dolce orsetto Winnie the Pooh, Minni e Topolino, Snoopy e gli altri amati personaggi dei Peanuts, ma anche immagini tratte da dipinti celebri, poesie, frasi. Sono soltanto alcuni dei numerosi soggetti con cui Carletti personalizza i suoi richiestissimi cappuccini. Ce ne parla lui stesso in un’intervista pubblicata su virtuquotidiane.it, condotta da Rosa Anna Buonuomo.

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Fabio Carletti l’artista del cappuccio

“Ho iniziato a dare il mio contributo intorno ai 12 anni. Ma ovviamente, andando a scuola, facevo ancora poco. Finite le superiori, mi sono dedicato a tempo pieno all’attività di famiglia”.

“I primi tempi avevo molti problemi a servire correttamente un cappuccino, un caffè macchiato o qualunque cosa richiedesse l’uso del latte. – ammette. – Mi ha aiutato molto seguire su internet alcuni tutorial sulla latte art, le decorazioni a base di latte. Ho imparato anche a creare un topping artigianale di caffè e cacao”.

Fabio inizia a portare al Belvedere quella che è da sempre una sua grande passione: il disegno

“Ho cominciato con decorazioni fatte a mano libera sulla superficie del latte. Sono partito da forme molto semplici, un cuore ad esempio. Per poi aumentare la difficoltà del disegno.” spiega. “Mi è sempre piaciuto stare davanti a un foglio con una matita in mano. Con queste creazioni sono riuscito a unire l’utile al dilettevole”.

Comincia, così, a dare forma a quei personaggi che tanto amava disegnare sulla carta. “Il primo che ho riprodotto su un cappuccino è stato Snoopy, semplice da disegnare e conosciuto un po’ da tutti”.

I primi disegni erano realizzati in bianco e nero

In un secondo momento, Fabio aggiunge il colore, utilizzando coloranti alimentari in gel e liquidi. “Tutti i prodotti che uso sono gluten free”, precisa. L’artista angolano del cappuccino impiega in media dai 20 ai 30 secondi per riprodurre un personaggio semplice o una frase.

“Per i disegni più complessi ci vogliono, invece, anche 8 minuti. Per fare in modo che il cappuccino non si raffreddi prima di essere servito al cliente. In caso di tempi di realizzazione lunghi utilizzo una tazza bollente e scaldo di più il latte”.

Numerosi sono i soggetti tratti dall’universo dei fumetti e dei manga giapponesi

“Piacciono molto anche le frasi, che possono essere disegnate sia sul cappuccino che sul caffè macchiato”, spiega. “Spesso mi arrivano richieste di dediche sui canali social Facebook e Instagram, dove ho aperto delle pagine in cui pubblico tutti i miei lavori. Lo scorso anno ho partecipato come ospite al Pescara Comix, che si tiene a nel centro L’Arca di Spoltore. Ho preparato i miei cappuccini nei vari bar presenti all’interno”, ricorda.

 

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